| inviato il 08 Maggio 2018 ore 15:12
“ Fammi capire , tu scrivi che anche se funziona su 9 persone su 10 questo non significa che quel prodotto funziona ? Quindi devo dedurre che se funziona solo so una persona su 10 o non funziona affatto allora quel prodotto è OK ? „ Non ho detto questo. Ho detto semplicemente che non è una dimostrazione scientifica. Quali parametri oggettivi ti basi quando dici che non funziona e quando non funziona? La frase "mi è un po' diminuito" potrebbe avere significati diversi a seconda delle persone. L'effetto placebo è stato ponderato? è stato utilizzato il "doppio cieco"? Il campione è significativo in termini di numero e di "rappresentanza". (stiamo parlando di cose di questo tipo non proprio alla portata di tutti: it.wikipedia.org/wiki/Significativit%C3%A0 ) Le condizione del test sono sempre costanti e ripetibili? Chi esamina i risultati è in grado di interpretarli? E di non farsi condizionare nella lettura? Chi era sotto test si è fatto influenzare dalle reazioni delle altre "cavie"? Già è difficile (molto) fare test seriamente. Ci sono un sacco di casi di "esperti" che hanno preso dei pali clamorosi. Figurati fare un sondaggio fra amici. Può aver senso? Certamente. Può aiutare a formarsi un'opinione. A indagare meglio un evento. A cercare di dipanare dei dubbi. A divertirsi e a conoscersi meglio. Ma a livello scientifico conta 0. Già il fatto che siano conoscenti e amici rende il campione non significativo a priori perché probabilmente avrete molti interessi/caratteristiche in comune e ognuno sarà anche influenzato a vicenda dal comportamento dell'altro. Specie se vi siete conosciuti sul forum "amici dell'omeopatia". O come dire, facendo una digressione, che questo forum è rappresentativo della fotografia mondiale perché ci sono un sacco di appassionati. Ma no, un test su 100.000 persone in ambiente controllato eseguito da personale competente è pilotato dal grande fratello (può anche essere, eh) ma un test su 10 persone che conosco, o di cento sconosciuti su fb è incontestabile (non lo è mai). Ma ripeto, se non c'è un chiaro rapporto causa effetto da confutare/dimostrare stiamo parlando del nulla. Posso anche verificare che appena mi allontano mi squilla il telefono. Mi succede davvero, giuro (di solito è mia moglie). Ma anche se ripetessi l'esperimento 5000 volte e avessi 5000 casi positivi non avrei dimostrato nulla finché non fornisco una spiegazione "scientifica" spiegando il rapporto di causa effetto. Che magari potrebbe anche essere semplicemente... un amico che mi sta facendo uno scherzo. |
| inviato il 08 Maggio 2018 ore 15:25
La Medicina è un'industria, è una Scienza... ma il problema è che è una Scienza Sociale, non una Scienza da laboratorio dove gli esperimenti sono sempre perfettamente riproducibili, e portano sempre allo stesso risultato. Così come introdurre un sussidio alla disoccupazione (stesso rimedio) in un Paese scandinavo o in un Paese mediterraneo (ambienti diversi) dà risultati diversi, anche una medicina per il mal di schiena data a un ventenne che si è strappato facendo ginnastica, o a una settantenne che ha portato le borse della spesa per troppo tempo, e che magari sta già assumendo altri X farmaci, dà effetti diversi. Ciò detto, io credo che la medicina omeopatica non dovrebbe essere vietata ma, visto che non si basa sul contenuto quanto sull'autosuggestione, dovrebbe semplicemente costare molto di meno. A proposito: io ho letto da varie parti che il tè verde ha una serie di proprietà benefiche. In questi giorni ho deciso che, per me, serve anche per l'allergia: ho raddoppiato la dose, e sto starnutendo di meno. E non mi interessa se è autosuggestione o meno: l'unico effetto collaterale che ha è che vado in bagno più spesso. “ "il rimedio omeopatico per eccellenza: aspettare che ti passa" „ Sante parole! |
| inviato il 08 Maggio 2018 ore 15:38
Se ci credi può funzionare, se non ci credi non funzionerà mai! |
| inviato il 08 Maggio 2018 ore 15:44
beh ! il punto chiave è proprio questo : se ci credi funziona oppure prima funziona e poi di conseguenza ci credi. Quindi se funziona ..funziona prescindendo dalle prove a doppio e triplo cieco e mi pare che questo è ciò che conta. |
| inviato il 08 Maggio 2018 ore 15:46
Stepie: mi fai menire in mente quando anni fa a una riunione di lavoro io sostenevo che è la "minoranza" che ha sempre ragione !! |
| inviato il 08 Maggio 2018 ore 15:57
Comunque quello che decide la Svizzera non fa molto testo, perché la Svizzera è forse l'unica nazione al mondo che si autogoverna in modo democratico quasi perfetto, che però ha una controindicazione: se il popolo vota per gettarsi nel pozzo, tutta la Svizzera ci si getta. Ovviamente è una battuta, ma sottolinea il fatto che la democrazia applicata senza se e senza ma, cioè senza l'adeguata cultura generalizzata all'intera popolazione votante, può essere facile preda dell'ignoranza del popolo e determinare disastri al pari di qualunque altra forma di potere decisionale |
| inviato il 08 Maggio 2018 ore 16:21
@ Daniele Ferrari: Sante parole... Ma non ti far sentire dai grillini! |
| inviato il 08 Maggio 2018 ore 17:06
Daniele : Qui si sfiora un argomento molto delicato che forse meriterebbe un altro thread. Democrazia : Una testa e un voto. Due teste due voti Se però una testa è un analfabeta che parla male persino il suo dialetto , che lavora la terra in campagna e l'altra testa è un docente universitario o uno scienziato è giusto una testa un voto ? Ora mi riparo e mi preparo a ricevere contumelie |
| inviato il 08 Maggio 2018 ore 17:12
E questo è probabilmente il rischio più grande della democrazia, che è pur sempre un'invenzione di quell'essere imperfetto che è l'uomo, da cui il detto: "nessun siamo perfetti, ciascuno abbiamo i suoi difetti" |
| inviato il 08 Maggio 2018 ore 17:32
La Democrazia dovrebbe richiedere la responsabilità delle proprie scelte, e quindi non essere universale. Ad esempio: se si dovesse scegliere democraticamente se costruire una centrale nucleare che (per ipotesi) consentisse un risparmio alle bollette energetiche immediato, ma che dopo 10 anni desse luogo a rifiuti tossici molto costosi da archiviare, la scelta se costruirla o meno dovrebbe spettare solo ai giovani, che oltre ai benefìci coglierebbero anche gli svantaggi, mentre il giudizio degli ottantenni risulterebbe sbilanciato a favore dei benefìci immediati. In alcuni casi sarebbe difficile regolarsi così: se qualcuno inventasse una riforma previdenziale che manda tutti in pensione a 50 anni, bisognerebbe dare il diritto di voto a chi dovrà pagare tali pensioni, ovvero anche a chi oggi non è nemmeno nato. |
| inviato il 08 Maggio 2018 ore 17:35
“ ...è giusto una testa un voto ? „ Vero: in casi di provvedimenti agrari lo scienziato non dovrebbe aver diritto a votare |
| inviato il 08 Maggio 2018 ore 17:38
E meno ancora dovrebbero averlo i dirigenti della Monsanto |
| inviato il 08 Maggio 2018 ore 17:39
Se si votasse solo su cose che si conoscono, tanto varrebbe evitare il costo delle elezioni e dare tutto il potere ai tecnici... ...Ma, per fortuna o purtroppo, a fronte di qualunque problema c'è almeno un autorevole scienziato o tecnico che dice una cosa (aboliamo l'obbligo dei vaccini, usciamo dall'Euro, eccetera) e un altrettanto autorevole scienziato o tecnico che dice il contrario (più vaccini per tutti, senza Europa si va in fallimento). |
| inviato il 08 Maggio 2018 ore 18:03
Forse un dittatore illuminato ? Non si pagherebbero più 900 o 100 deputati e senatori (macchine blu, scorta, vantaggi vari :aerei, treni, etc..) . Lui si siede al tavolo e decide nell'interesse di ? |
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