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Critica costruttiva, social, crescita e altri totem...


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user117231
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inviato il 30 Aprile 2018 ore 19:11

Ho resistito fino alla quarta pagina...
sarà che sono uno che tende ad andare subito al dunque.
E quindi...quagliamo...
qual'è il dunque di questa discussione ? Cool

avatarsenior
inviato il 30 Aprile 2018 ore 19:11

@Nove

;-)

user12181
avatar
inviato il 30 Aprile 2018 ore 19:13

Io credo che i fora ecc. possano essere molto utili per quanto concerne la tecnica, (compresa quella della costruzione dell'immagine), per quanto concerne il gusto sono invece assolutamente letali. Ancor più letali, se è possibile, per ciò che riguarda la cultura in generale.

user117231
avatar
inviato il 30 Aprile 2018 ore 19:14

Jeronim, come prendi tu personalmente le critiche ( positive e/o negative ) alle tue fotografie ?

avatarsenior
inviato il 30 Aprile 2018 ore 19:28

non scherziamo la critica costruttiva è un processo, non un insegnamento dall'alto, o non solo, quello crea cmq un approccio dogmatico, che può creare appiattimento, una critica prevede possibilità di risposta, di ampiamento delle proprie vedute, la possibilità di confronto amplia le proprie possibilità, è ovvio che piattaforme come questa sono più propense ad approcci stile guerra fredda, con un appiattimento della comunicazione, ma non scherziamo su tutor esterni o voci elette a giudici, qui dentro da più di un utente ho sentito dare giudizi poco lusinghieri su firme di fama internazionale, contestandone le capacità, il prodotto o anche solo i meriti del successo... qui il problema non è né la forma né il contenuto, carenti cmq carenti molte volte, ma l'approccio...

avatarsenior
inviato il 30 Aprile 2018 ore 22:19

Ho parlato nei miei precedenti interventi di critica costruttiva, di omologazione, ora credo sia tempo di affrontare quello che rappresenta veramente un totem indiscusso in questi spazi: la crescita

in economia è un semplice dato numerico incontrovertibile anche se in statistica (un po' me ne intendo) la lettura dei dati può talvolta portare a risultati diametralmente opposti variando semplicemente il peso delle variabili considerate.
La crescita è viceversa un concetto volatile e non parametrabile quando ci si occupa di creatività umana e, come qui facciamo, di percorsi fotografici individuali.
Credo sia impossibile, financo a sfiorare il ridicolo, avere la pretesa di individuare metodologie e pratiche condivise per ottenere risultati che dipendono da una somma di fattori individuali strettamente legati alla sensibilità, al gusto, alle esperienze ed al vissuto di ciascuno di noi. Paradossalmente, ciò che ha fatto crescere Tizio può aver lasciato indifferente Caio ed anzi, può averlo perfino ostacolato.

Certo, il principiante sosterrà – e a ragione – di essere cresciuto nell'apprendere certe basi, fondamentalmente tecniche, ma mi tornano alla mente le parole di Berengo Gardin: “la tecnica si impara in un giorno, per tutto il resto non basta una vita”. Gardin fa una battuta ma detta da uno che ha varcato da un pezzo la soglia degli ottant'anni dovrebbe indurci a riflettere.

Dunque, diamo per acquisito che la crescita, se avviene, può non completarsi ma perfino nemmeno prendere il via nell'arco di un'intera vita.

Poi, facendo un'analisi del nostro lavoro, siamo sicuri di saper individuare quegli aspetti che ci danno la certezza di essere cresciuti?

Non è che una male intesa crescita ci possa far fare due passi avanti in una direzione e due indietro in un'altra, distraendoci da alcuni aspetti della nostra peculiarità?

E se scambiassimo per crescita la semplice riuscita nell'imitare modelli espressivi ed estetici diffusi?

Potrei continuare all'infinito infittendo sempre più il labirinto inestricabile nel quale la ricerca di consigli o una strada per la crescita non passa per soluzioni valide per tutti, esplicite e condivise.
Tantomeno la critica, nemmeno nell'accezione che non amo di “costruttiva”, si rivela sempre il lievito adatto per la crescita. Può esserlo, ma anche no.

In conclusione, a mio modesto giudizio, sarebbe meglio abbandonare il culto di questo totem e “accontentarsi” di ricercare la crescita nella continua riflessione personale che dovrebbe scaturire dalla nostra vita, dalle nostre esperienze e frequentazioni. Così come dai film che vediamo, dalla musica che ascoltiamo, dai libri che leggiamo e da tutto ciò che interagisce con noi e ci circonda. Perfino dalle foto che vediamo e dalle discussioni che leggiamo sul web!

avatarsenior
inviato il 30 Aprile 2018 ore 22:24

@Felix
Le critiche le leggo. In qualche caso rispondo. Se ci sono spunti che ritengo interessanti ci rifletto.
Come tutti credo. No?

avatarsenior
inviato il 30 Aprile 2018 ore 22:45

Credo di condividere al 100% il pensiero di Franco-Jeronim sulla faccenda della crescita.
Non è che andremo d'accordo su troppe cose? MrGreen

Poi, detto questo, proprio per le mille sfumature che entrano nei nostri percorsi, come esperienza personale posso dire questo: io mi sono accostato alla rete dopo almeno 25 anni di fotografia (fotografia sempre modesta, ma fatta a lungo quindi), e non ho mai pensato a tutto questo come un modo per crescere. Sinceramente mai.
Non per presunzione: solo, non mi sembrava questa la vocazione del mezzo.
Mi sono accostato per condividere esperienze, per scambiare opinioni magari, per dialogare in un modo diverso dal passato, a volte con fotografanti che stanno in America o in Asia.

Ma se devo fare una sintesi, sono convinto che su alcuni piani, alla fine, anche una crescita c'è stata.
Non in modo diretto. Non attraverso cose più o meno specifiche che "mi hanno fatto fotografare meglio". Questo no credo.
Ma magari proprio attraverso un confronto attento, imparando cose sui piani più disparati da figure di spessore, attraverso conoscenze umane, coltivate anche poi nel mondo reale.

Anche per questo ho la mia idea su come vivere la vita di un forum, giusta o sbagliata che sia...

avatarsenior
inviato il 01 Maggio 2018 ore 8:30

Questa cosa della crescita è in effetti una specie di chimera se applicata ad un forum; nel senso che credo siano in molti che vi si avvicinano nella speranza di ricevere "insegnamenti", mentre invece l'unica cosa (e comunque non è poco) che può offrirti è il "confronto". Certo, chi ci arriva da una qualche "gavetta", comunque vissuta in altro modo, si può ritrovare avvantaggiato in questa situazione rispetto al neofita assoluto

user117231
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inviato il 01 Maggio 2018 ore 8:54

Se ci fosse veramente una crescita oggettiva da poter raggiungere,
esisterebbe un manuale unico da poter studiare e sul quale imparare.
E saremmo tutti omologati.

Ma dato che la crescita può essere intesa solo in modo soggettivo e in funzione delle ambizioni personali,
il concetto di crescita condivisibile non ha molto senso.
Ed è grazie a questa realtà che siamo tutti diversi. Cool

user86925
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inviato il 01 Maggio 2018 ore 9:14

E se scambiassimo per crescita la semplice riuscita nell'imitare modelli espressivi ed estetici diffusi?


@Jeronim, molto facile che avvenga, specie in ambienti virtuali, ma solo se ci si lascia attrarre dalle gratificanti lusinghe dimenticando, volutamente o non, parte del percorso già tracciato...

mi viene in mente ad es. l' ordine di una sequenza per un progetto già consolidato che in un forum quasi sempre viene visualizzato con un immagine alla volta e che scorre dall' alto verso il basso (come i titoli di coda di un film, per intenderci), è una fruizione che può alterare la percezione voluta, ecco che nel presentare una sequenza fotografica ad un forum si può essere tentati ad adattarsi ad esso, magari modificando la sequenza, rimescolando le "carte"....
non dico che sia giusto o sbagliato ma è un po come modificare l' ordine delle pagine di un libro per adattarmi al gusto estetico di chi lo sfoglierà...

questa conclusione di Jeronim penso sia il miglior consiglio che si possa dare per una crescita personale:
In conclusione, a mio modesto giudizio, sarebbe meglio abbandonare il culto di questo totem e “accontentarsi” di ricercare la crescita nella continua riflessione personale che dovrebbe scaturire dalla nostra vita, dalle nostre esperienze e frequentazioni. Così come dai film che vediamo, dalla musica che ascoltiamo, dai libri che leggiamo e da tutto ciò che interagisce con noi e ci circonda. Perfino dalle foto che vediamo e dalle discussioni che leggiamo sul web!

user86925
avatar
inviato il 01 Maggio 2018 ore 9:33

Questa cosa della crescita è in effetti una specie di chimera se applicata ad un forum; nel senso che credo siano in molti che vi si avvicinano nella speranza di ricevere "insegnamenti", mentre invece l'unica cosa (e comunque non è poco) che può offrirti è il "confronto". Certo, chi ci arriva da una qualche "gavetta", comunque vissuta in altro modo, si può ritrovare avvantaggiato in questa situazione rispetto al neofita assoluto


@Daniele, credo che un "confronto" o una critica costruttiva alle proprie foto, cioè motivata spiegandone la lettura da fruitore, possa portare ad una crescita vista come arricchimento di esperienze seppur virtuali...

ma alla fine come sottolineato nella conclusione di Jeronim non bisogna affidarsi esclusivamente ad un forum, se si cerca una crescita bisogna assorbire come una spugna da tutto ciò che ci circonda, le nostre foto per soddisfarci devono impregnarsi della nostra vita, non basta un forte desiderio di fare click, serve interiorizzare quello che veramente si vuole raccontare con le immagini...

ma non credo che il mio ragionamento valga per tutti generi fotografici.

avatarsenior
inviato il 01 Maggio 2018 ore 10:38

ma non credo che il mio ragionamento valga per tutti generi fotografici.

In realtà credo che valga più di quanto non si creda anche per quei generi fotografici in cui, ad esempio, l'aspetto documentale sembra prevalente se non addirittura totalizzante.
Quello che volevo dire è che i tanti che si accostano ai forum con l'atteggiamento del principiante che necessita di imparare, pensano di trovare uno strumento di crescita sul tipo del "maestro" ed invece ne trovano un altro, anch'esso valido, ma che implica di mettersi in gioco con un ruolo differente da quello dell'allievo di scuola.

avatarsenior
inviato il 01 Maggio 2018 ore 11:10

... Se tu, fotografo, non sai quel che fai, se non sai cosa vuoi fare, se non hai una "visione" da concretizzare, di cosa si può parlare? Cosa dirti? La tecnica? Il tormentone demenziale dell'orizzonte storto?...


Un intervento, quello di Silvano, che mi pare molto condivisibile.
Che tocca secondo me alcuni dei punti fondamentali per cui, non sempre ma spesso, l'idea di critica costruttiva prende un tratto ben poco utile, quando non grottesco.

E che rilancia un po' il tema.

- Proprio prendendo spunto da questo, cioè dal non trasformare in totem qualcosa che non merita di esserlo.
- E proprio perché la mia non voleva essere una "critica alla critica"

come può quindi essere vissuto e sfruttato utilmente, "bene", secondo voi, uno spazio di questo genere?
Sempre rimanendo alla proposta di fotografie ovviamente, che le discussioni sono evidentemente un'altra cosa...

PS: aggiungo, restando sempre coi piedi per terra.... senza comunque stigmatizzare una pratica ovvia, ovvero quella del principiante o quasi, che sottopone le proprie forografie con l'auspicio che altri, non "esperti" o "maestri", ma semplicemente con più esperienze di lui, possano dargli qualche spunto utile. Che è nelle cose della vita Sorriso

user86925
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inviato il 01 Maggio 2018 ore 12:46

ottimo intervento quello di Silvano.....



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