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composizione e lettura di una foto (3)


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avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2018 ore 9:45

Sarà un genio, un artista ma come fotografia mi dice ben poco, sarò limitato io che non la capisco o non ho la cultura sufficiente per capire.
Imho c'è molto paraculismo nel mondo dell'arte.

avatarjunior
inviato il 05 Aprile 2018 ore 9:48

secondo me se si vuole parlare di composizione e capire, senza ritornare sempre sulla solita banalità dei terzi, dei pesi, della sezione aurea etc..bisogna prendere come esempio i fotografi che hanno usato il mezzo come forma d'arte. li si fa il salto di qualità, se invece si vogliono commentare le foto in galleria secondo me ha molto meno senso ed e' molto meno stimolante.

pedro il paraculismo c'è dappertutto, specie nell'arte, ma ti assicuro che quelli trattati fino ad ora qui di paraculismo non c'è proprio nulla, c'è veramente tanto dietro. si bisogna studiare effettivamente ed averne la voglia, altrimenti rimane una foto tessera gigante che verra sempre scartata e gli verra' preferita il mendicante in bianco e nero con la nebbia..

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2018 ore 9:48

vero, ma io noto molto spesso (e non parlo di te nello specifico non pensare alla mia come polemica) una sopravvalutazione da parte degli amatori che giudicano opere fotografiche della propria capacità di giudizio
tempo fa ho provato a leggere alla ricerca del tempo perduto, mi sono arenato a pagina 300, l'ho trovato difficoltoso per me e non riuscivo a avere la giusta attenzione per leggerlo.
Però è considerato tra i massimi capolavori della letteratura universale, il fatto che abbia fatto fatica io ad apprezzarlo non nè sminuisce il valore e non penso che sia paraculo il valore che gli viene attribuito

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2018 ore 10:03

Ma forse è vero e la mia capacità di giudizio non è all'altezza, o non ho la sensibilità per capire certe opere, la mia non è una posizione, è che non riesco a capire certe opere anche se mi piacerebbe poter vederla con altri occhi.
Poi possiamo di Hido, Sugimoto, Gursky, Parr... hanno un loro linguaggio, sanno creare delle atmosfere uniche, fanno critiche della società, esprimono idee... Ci sto, ma in altri casi faccio veramente fatica a considerare certe opere.

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2018 ore 10:07

Ma credo che valga per tutti, a volte ho guardato certe opere di Jeff Wall e anche leggendone la spiegazione non sono riuscito ad apprezzarle davvero, anche se a parigi ho visto un paio dei suoi light box e mi sono piaciuti tantissimo dal vero, ma molti scatti non mi hanno coinvolto e li ho trovati difficili anzi non li ho proprio capiti e apprezzati

avatarjunior
inviato il 05 Aprile 2018 ore 10:10

Secondo me non e' questione ne di capacita' ne di sensibilita', ma di studio. Poi possono piacere o no, ovviamente, ma non riconoscerne il valore storico/artistico va al di la dei gusti personali.
Si confonde il piacere personale nel guardare una foto, col valore intrinseco che quella foto ha, sono due pianibdifferenti che spesso non coincidono

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2018 ore 10:32

Scusate ho letto tutto solo adesso e volevo fare un passo indietro.
Ragionando su come si legge una foto.

Dai link di Stefano...
c1.staticflickr.com/1/902/39425127800_91a9026074_b.jpg
c1.staticflickr.com/1/815/40338923995_c035d012aa_b.jpg


La prima. Ok è nei terzi. Questa foto insegna... insegna solo che devi avere colpo d'occhio perché non hai tempo per pensare. Difficile da riprodurre. Non nella forma, ma nella forma/contenuto. Nella forma... avessi due idranti al posto dei bambini, o avessi anche gli stessi bambini senza gelato... Alla fine sapere che è nei terzi mi serve fino a un certo punto per dire che funziona.

La seconda. Qui Wall quelle linee (magari non fisicamente) le ha effettivamente tracciate prima di fare la foto. Probabilmente perché voleva creare quell'effetto. Poi appunto, che le abbia fisicamente tirate, o abbia fatto "ad occhio" non lo sapremo mai.
Ma vale in parte lo stesso discorso della prima. Se ha quelle linee di forza la foto è riuscita a priori? Quanto serve all'osservatore tracciare le linee per convincersi che la foto è ben composta? Se non gli piaceva prima adesso con le linee tirate gli piace di più? La giudica in modo diverso? Cioè alla fine tirare quelle linee... aiutano senz'altro a capire come funziona la composizione. Ma quanto contribuiscono "concretamente" nella riuscita dello scatto e nel giudizio? Non è una domanda retorica...



avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2018 ore 10:35

secondo me contribuiscono parecchio, qui ovviamente dietro c'è un altro aspetto ossia la scelta della foto.
Sicuramente c'è colpo d'occhio e grande abitudine a creare certi scatti ricercando da subito certi elementi, poi c'è sicuramente selezione che porta allo sviluppo e pubblicazione degli scatti che sia per messaggio che per composizione funzionano.
In certi casi la scelta compositiva è parte del messaggio

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2018 ore 10:41

In certi casi la scelta compositiva è parte del messaggio

Indubbiamente.
Tra l'altro Wall più che richiamare direttamente le linee di forza credo che voglia richiamare un certo tipo di pittura su cui quelle linee di forza erano usate.
Per dare appunto l'impressione di un "quadro classico".
Per cui oltre alle linee che ha tirato Stefano probabilmente per capire meglio la composizione occorrerebbe prendere un quadro (ma quale?) e vedere che le linee di forza sono esattamente le stesse.

(Magari sto dicendo solo castronerie... Wall non lo conosco moltissimo)

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2018 ore 11:09

Comunque...
Tutte queste cose servono. Aiutano a capire e a crescere. Ma, il percorso è lungo. E l'errore è credere che una volta spiegato che i soggetti sono in linea tutto finisca lì.
La fotografia è una forma espressiva, non un'equazione dove una volta che ti spiegano come risolverla la risolvi tutti allo stesso modo.


Vado la museo. Guardo un Picasso. Mi sembra uno sgorbio. La guida me lo spiega. Per quanto ricettivo... per quanto accetti i motivi per cui sia considerato un genio... per quanto qualche quadro meno estremo inizia a piacermi e inizi a comprendere gli elementi compositivi e i contenuti che la guida mi snocciola...

Alla fine delle due ore della visita continuerò , esattamente come facciamo noi con certe foto, a non essere in grado di distinguere una crosta da un'opera d'arte . Avrò forse intuito ma non veramente "capito".
Mentre l'esperto, il critico gli elementi per giudicare gli ha tutti "dentro di lui". (Va be' magari se è una testa di Modigliani... MrGreen)


avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2018 ore 11:11

La fotografia è una forma espressiva, non un'equazione dove una volta che ti spiegano come risolverla la risolvi tutti allo stesso modo.


Esatto.

avatarjunior
inviato il 05 Aprile 2018 ore 11:16

La fotografia ha a che fare piu' con chi scatta che con chi guarda, quindi senza conoscere chi scatta e' difficile dare un'interpretazione e una lettura se non quella delle linee, che e' non solo limitata, ma spesso fuorviante

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2018 ore 11:41

Faccio un altro esempio dove la composizione ricopre un ruolo importante nel risultato finale mettendo alcune foto di Julie Blackmon
i0.wp.com/fotografiaartistica.it/wp-content/uploads/2011/09/Blackmon-J
www.artistaday.com/wp-content/uploads/julieblackmon_3465546_large.jpg
www.mocp.org/images/mpp/Blackmon_stock_tank.jpg

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2018 ore 13:26

@ Labirint: Queste tre foto che hai proposto, mi piacciono molto.
Perchè?
Perchè sono belle, ben fatte, geniali, ironiche, acute, allusive, pulitissime come composizione.

Che altro??

Sì, forse il punctum in ciascuna: da individuare con calma, ognuno il proprio.

user104642
avatar
inviato il 05 Aprile 2018 ore 13:42

@ Labirint: Queste tre foto che hai proposto, mi piacciono molto.
Perchè?
Perchè sono belle, ben fatte, geniali, ironiche, acute, allusive, pulitissime come composizione

Mi unisco a Paolo, tutte e tre molto belle e funzionali dove è difficile che lo spettatore dia segni di incomprensioni.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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