| inviato il 16 Febbraio 2018 ore 13:38
L'interpretazione ci sta sempre. O meglio è implicita. Poi possiamo stare a discutere per paginate sui casi singoli quanto questa interpretazione del fotografo sia eticamente corretta. Quello che mi dà fastidio in Mc Curry e soci non è tanto la loro visione personale. Ma che per veicolarla utilizzino implicitamente il linguaggio Street/reportage quando poi giocano a un altro gioco. Non vedo nessun problema "filosofico" a dichiarare: per rappresentare la "mia India" uso la post e/o assumo figuranti. Esattamente come di Corcia è riuscito a fare un interessante "reportage" utilizzando set preparati senza nascondere niente. Boh forse mi faccio troppe pippe mentali io e l'uso della Post va considerata ormai potenzialmente presente ovunque come appunto può esserlo anche l'interpretazione stessa. “ Comunque per me reportage è un misto di tutto quello detto sopra, sono foto rubate, posti caratteristici dove il fotografo si apposterà in attesa di una situazione interessante e dove sa che con una buona probabilità succederà qualcosa, ci possono essere foto architettoniche o paesaggistiche e ovviamente anche foto dove i soggetti sono ben consapevoli di essere ripresi „ Quoto tutto. Ma per te Labirint quello di Mc Curry (mix di appostamenti/pose/post cercando di occultare accuratamente la parte di fotoritocco) è reportage? Non sono sicuro di aver capito il tuo parere in proposito... |
| inviato il 16 Febbraio 2018 ore 14:06
“ Semplicemente alcuni sono legati al cliente che paga e vuole mostrare cuba o l'india in un certo modo e lui fa esattamente quello richiesto e per cui è pagato e lo ha fatto rimanendo stilisticamente coerente „ In effetti quando ragiono da amatore ogni tanto mi scordo che buona parte del lavoro dipende dal committente... “ Comunque McCurry è anche questo: „ Ma si, ha fatto anche altro e molte piacciono anche a me (bella la terza!). L'ho citato più che altro perché mi veniva bene come esempio. OT Quelle dell'Umbria in effetti non si possono vedere. Speriamo almeno che il ritorno economico in turismo sia valso l'esborso... |
| inviato il 16 Febbraio 2018 ore 15:24
“ Lo stesso William Eugene Smith contestò le didascalie alle sue foto messe da Life perchè facevano apparire gli scatti sotto una luce diversa da quella reale e il fotografo pretese di scrivere lui stesso le didascalie „ lo stesso William Eugene Smith che diceva “ La fotografia contiene pochissima realtà e anche quella al livello più basso, di semplice riconoscimento. Al di la di quello, nella trasmissione dell'emozione, credo che tutto ciò che sia onesto verso la situazione sia onesto verso la fotografia „ “ I negativi sono privati come la mia camera da letto „ Insomma ci teneva che il suo racconto fosse onesto e venisse proposto in modo onesto ma l'immagine si piegava all'efficacia del racconto |
| inviato il 16 Febbraio 2018 ore 15:46
Qui entriamo in un campo collaterale ma diverso dalla foto che documenta la pura verità . La foto di Smith (il bambino e l'avvoltoio) è drammatica e induce a rendersi conto in quali situazioni insostenibili vivono certe popolazioni. Se quella foto ha indotto qualcuno a intervenire è già un successo. Se invece la foto fosse stata pubblicata inquadrando anche i medici, il camion con gli alimenti, la mamma etc.. non avrebbe sortito alcun effetto. Secondo me ci sono delle situazioni in cui una foto , anche se non rappresenta la completa reale situazione, può aiutare a capire meglio. Prendo ad esempio il filmato dell'orso bianco che sta morendo di stenti a causa del riscaldamento globale . Si regge a stento, è magrissimo ed è facilmente prevedibile che morirà di fame. Spiegarlo facendo vedere degli orsi grassotti e dicendo che "potrebbero" soffrire la fame a causa dello scioglimento dei ghiacci non avrebbe certo lo stesso effetto. |
| inviato il 16 Febbraio 2018 ore 15:47
Perdonate l'irruenza ma...è davvero così importante sapere cosa c'è dietro, davanti e di fianco ad una fotografia per giudicarla? Non è sufficiente la fotografia stessa? Quando ascolti una canzone, prima di decidere se ti piace o meno devi prima sapere quante persone c'erano in studio a registrarla? E sapere se i musicisti, avevano veramente qualcosa da dire o sono stati spinti dalla casa discografica? E il suono della chitarra acustica è vero o è elettronico? Hanno suonato tutti assieme in presa diretta o registrato le varie parti in maniera separata? Hanno suonato veramente loro o le partiture più difficili le hanno eseguite dei session men? E' un modo faticoso di vivere. Vado a farmi un the e torno a zappare l'orto. |
| inviato il 16 Febbraio 2018 ore 15:56
“ Perdonate l'irruenza ma...è davvero così importante sapere cosa c'è dietro, davanti e di fianco ad una fotografia per giudicarla? Non è sufficiente la fotografia stessa? „ Immagina una scena, da una parte un polizziotto con la pistola alzata e dall'altra due rapinatori, uno più avanti disarmato e uno più indietro con la pistola alzata, se fotografo inquadrando tutti e tre i soggetti o solo i primi due la storia non cambia un pochino? “ ma diverso dalla foto che documenta la pura verità „ Quale verità? entrambe le foto raccontano una verità nel campo inquadrato. |
| inviato il 16 Febbraio 2018 ore 15:56
“ la pura verità „ Questo è il problema, esiste nel mondo reale? |
| inviato il 16 Febbraio 2018 ore 16:04
“ Quando ascolti una canzone, prima di decidere se ti piace o meno devi prima sapere quante persone c'erano in studio a registrarla? „ Be' dipende... il paragone regge fino a un certo punto in quanto nell'ambito musicale a cui fai riferimento la funzione di documentazione non è prioritaria. Ma se ti spacciassero una registrazione come documento (che ne so del verso dell'ultimo dodo) e poi scoprissi che è un falso non ti farebbe piacere visto che il valore dell'incisione non risiederebbe certo nella piacevolezza dell'ascolto. E poi anche quello che dice Labirint... Ascoltare 4'33'' di Cage "singolarmente" senza contestualizzare... ha poco senso. Forse anche contestualizzando... |
| inviato il 16 Febbraio 2018 ore 16:05
Labirint ti rispondo con affetto e grande rispetto per le belle foto che vedo sul tuo profilo e che vorrei onestamente aver scattato io. Il "probabilmente no" mi pare azzardatino, ma la presunzione è parte integrante del bagaglio dei seniore quindi è perdonata. La foto francamente mi piace e basta. A prescindere da chi l'ha scattata, se l'individuo è stato pagato dal fotografo oppure se è stato appena licenziato del gestore del negozio. |
| inviato il 16 Febbraio 2018 ore 16:44
Luca hai dimostrato il punto, il lavoro si chiama innocent, sono tutte foto di persone ingiustamente condannate sulla base di foto segnaletiche, queste persone dopo essere state scarcerate sono riprese dalla fotografa nel luogo esatto del crimine per cui sono stati ingiustamente incarcerati. Ha quindi importanza il belo o brutto? no non nè ha ma per capirne il senso bisogna sapere cosa è ripreso, quindi la mia non è presunzione perchè io non avrei saputo giudicare lo scatto senza conoscere quello che era dietro per questo dico che è molto importante la contestualizzazione e se un testo scritto può contenere tutte le informazioni necessarie un'immagine in genere non le conterrà mai tutte |
| inviato il 16 Febbraio 2018 ore 17:53
Ricordo una bellissima vignetta che ha girato su FB ma che non ritrovo: un cilindro è illuminato dalla parte tonda e poi di lato, il cilindro proietta due ombre diverse, una tonda e una rettangolare. Due tizi stanno guardando ognuno una delle due ombre e litigano per quale è vera. Credo che un reportage e la fotografia in generale, non possa che mostrare una delle ombre, neppure tutte e due. |
| inviato il 16 Febbraio 2018 ore 17:54
Labirint: vedo dalle tue citazioni che sei molto addentro nel mondo della fotografia ; vorrei conoscere la tua opinione : una foto deve essere intelleggibile da sola , ovvero solo guardandola o è necessario che ci siano informazioni che forniscono dei dettagli ? Ovviamente non parlo di reportages o di foto che fanno parte di un lavoro più complesso di cui si ha conoscenza sia degli scopi che delle intenzioni del fotografo. Io francamente non sono capace di dare una risposta . Certe volte mi sembra che le informazioni sia più destinate a attribuire più meriti al fotografo . Altre volte penso che una foto dovrebbe "parlare" da sola. |
| inviato il 16 Febbraio 2018 ore 18:01
bella domanda...probabilmente la risposta è dipende, ci sono foto che hanno dentro tutto sono dirette emozionanti, altre fanno parte di un lavoro e magari sole dicono poco e non sono stupende, ma in una successione hanno la loro utilità, in altre la vera comprensione la hai se conosci un contesto o il motivo di quello scatto. Non so darti una risposta univoca |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |