| inviato il 26 Marzo 2018 ore 14:15
“ In un confronto tipo.....proiezione diapositive, Il summicron vincerebbe facile..... Ma oggi col digitale anche le ciofeche se la cavano „ Giuliano, dammi fiducia, posso disattivare le correzioni, e fare confronti in quel modo. Come posso, soprattutto su Capture One, crearmi dei profili in cui miglioro anche il summicron. So riconoscere una ciofeca. E so riconoscere un obiettivo eccezionale come l'Apo Telyt. Il summicron è buono, ma non è così eccezionale. Magari il summicron ASPH lo è, ma è fuori budget per me. Poi francamente, ed ho detto ieri la stessa cosa ad un utente di questo forum in una chat su whatsapp, che senso ha tirare in ballo le diapositive quando si usa una A7? Peraltro, il discorso sulla scarsa resa in digitale riguarda più che altro i grandangoli. |
| inviato il 26 Marzo 2018 ore 17:50
Io credo che, con un sensore denso (diciamo dai 36mp in su), una ciofeca si veda eccome..... Non è un caso che i produttori di ottiche stiano oggi sfornando dei veri e propri mostri di nitidezza. Un tempo ce li sognavamo, ma forse non servivano nemmeno. |
| inviato il 26 Marzo 2018 ore 19:39
Ribadisco che oggi trovare un 50 1.8 che non vada bene.....è difficile.Il digitale( PP.....ecc...) fa il resto. Proiettassimo delle diapositive ad almeno 100 pollici allora la differenza tra le varie ottiche la si vedrebbe subito o quasi. Poichè si usa una A7.....il problema non sussiste. Onestamente, e parlo per me, i 18mpx della mia 6d sono persin troppi per ciò che chiedo io ad una fotografia. Problemi di nitidezza non ne ho mai visti nemmeno osservando i vari 70x100 scattati con fuji s5 pro a 6mpx. |
| inviato il 26 Marzo 2018 ore 19:57
Oddio l'Helios ai bordi è abbastanza bruttino. Anche il summicron cala un pochino ai bordi, si vede anche negli mtf. Con Capture one utilizzo la correzione della caduta di nitidezza (applica uno sharpening graduale verso i bordi), e ripristini una resa uniforme. Con il planar non credo funzioni, sembra avere un po' di curvatura di campo ad S, al centro ed ai bordi estremi è più nitido che a metà frame. E domani se riesco faccio l'up della resa dei grandangoli sul thread dedicato. Senza correzione digitale |
| inviato il 26 Marzo 2018 ore 20:04
Io invece non utilizzo nulla, proprio nulla. |
| inviato il 26 Marzo 2018 ore 20:24
Non so Giuliano, a me questi discorsi del tipo: "un confronto serio va fatto utilizzando una pellicola , e con una stampa di almeno x pollici di lato" sembrano un po' anacronistici. Io ho una A7 e una D600, mi interessa come rendono sui RAW di queste, se in passato rendevano diversamente in altri output ai fini pratici è irrilevante. |
| inviato il 26 Marzo 2018 ore 20:41
Esatto, continua per la tua strada. Io, avendo un altra età, i test di quelle ottiche li facevo con la proiezione di diapositive e lì ti assicuro che le differenze le vedevi. Per questo ho preferito ( allora) il marchio Leitz. Per me era il migliore e mi ha anche dato parecchie soddisfazioni......pecuniarie. |
| inviato il 26 Marzo 2018 ore 20:52
L'ho capito, ma perchè continui a ripeterlo? Sembra quasi che non accetti che altri abbiano posizioni diverse in merito. Cosa dovrei fare? Buttare via A7 e D600 per mettermi a lavorare la pellicola per accontentarti? |
| inviato il 26 Marzo 2018 ore 21:24
Forse non ci siamo capiti. Io esprimo un opinione , tu ne puoi esprimere un altra. Non devi accontentare me....lavora come meglio credi! A me di come lavori proprio non frega nulla. Leggi il mio primo intervento. " È DURA TROVARE UN 50 1.8 CHE NON VADA BENE". Poi mi sono permesso di aggiungere che con le diapositive ( visto che vengo da quel mondo) le differenze tra quelle ottiche, che ben conosco avendole avute,si coglievano più facilmente. Punto. Nessuno attacca nessuno, nessuno impone, nessuno deve dare fiducia. Punto, fine trasmissione. |
| inviato il 26 Marzo 2018 ore 23:24
Giuliano, nell'analogico la catena era molto lunga, il risultato finale dipendeva, nelle dia, anche da: - qualità della pellicola - qualità dello sviluppo - qualità del proiettore - qualità dell'ottica da proiezione - qualità dello schermo tutti questi fattori creavano una varianza nei risultati elevata, sicuramente superiore a quella odierna. E' abbastanza vero che di 50mm f1,8 o f2 scarsi era difficile vederli, sono schemi ottici semplici, dei classici 6 lenti simmetrici o quasi....... Io con 36mp ho potuto confrontare alcuni 50mm: - il 50mm/2 Nikkor AI - il 50mm/1,4 Nikkor AFS G - il 50mm/1,8 Nikkor AFS G - il 50mm/1,4 Sigma ART e ti posso dire che le differenze ci sono e si apprezzano eccome, soprattutto ai diaframmi più aperti. Non parliamo poi della resistenza al controluce..... a me onestamente pare di vederle ed apprezzarle più oggi di un tempo Con il digitale tutte quelle variabili che ho elencato sopra non ci sono praticamente più, non entrano più in gioco, in pratica si ha una ripetitività ed una costanza enormemente maggiore. |
| inviato il 27 Marzo 2018 ore 0:35
Eh no, per me non era così. Avevo( ma ho tuttora) un proiettore Leitz P2000 con supercolorplan 2.5 90mm. La pellicola era sempre la stessa, Velvia 50, E lo stampatore sempre lo stesso Di variabili ce n' erano veramente poche. Stesso proiettore, stessa ottica,stesso schermo, stessa pellicola, stesso stampatore, stesse dimensioni di proiezione. Comunque siamo OT, magari possiamo approfondire con un topic apposito. Per quanto riguarda le differenze io stavo parlando di 50 1.8 e non di 50mm.con luminosità diverse. Certo che esistono ed io sono il primo a notarle. Ma sono abbastanza piccole se ci riferiamo a quella specifica focale con quella luminosità. |
| inviato il 27 Marzo 2018 ore 8:30
“ Per quanto riguarda le differenze io stavo parlando di 50 1.8 e non di 50mm.con luminosità diverse. Certo che esistono ed io sono il primo a notarle. Ma sono abbastanza piccole se ci riferiamo a quella specifica focale con quella luminosità. „ su quello siamo sicuramente d'accordo. Quello che intendevo dire è che oggi tutta quella catena non c'è più, si salta, quindi se si ha un sensore denso e un programmino di PP anche semplice si è a cavallo, è più facile vedere le differenze. Anche io (lo ho tuttora) usavo un ottimo proiettore dia (Zeiss Ikon Perkeo IR 2500 AFS) e ottica di qualità (Zeiss Super Talon 2,5/90mm MC), la differenza rispetto ad un precedente (che non ricordo il nome) era evidente... ma erano tutte variabili e comunque anelli di una lunga catena. |
| inviato il 27 Marzo 2018 ore 12:00
Forse mi sono espresso male, io intendenvo dire che non è facile decidere quale potrebbe essere il migliore. Esempio Il mio summicron soffre di purple fringing evidente a TA nei bordi in condizione di alta luminosità. Il Nikon no. A f/5.6 è migliore fino a 3/4 del frame, poi perde ai bordi. Mi sembra che risolva un dettaglio più fine, ma a TA con meno microcontrasto. Insomma non c'è un vincitore. In altri casi invece le differenze sono nette. In generale, le ottiche vintage, a parte forse gli zeiss T*, soffrono molto di più di quelle moderne. Anche gli AF-D rispetto agli AF-S |
| inviato il 27 Marzo 2018 ore 13:31
Il trattamento antiriflesso è uno dei tanti parametri che concorrono a rendere buono un obiettivo. Ma io guardo la resa globale. Mia moglie lavorava alla Zeiss, ho posseduto così tanti Zeiss( a prezzi buoni) da.....preferire i Leitz.... Ottiche eccellenti, ben corrette, ottime nel controluce, ma...... |
| inviato il 27 Marzo 2018 ore 13:36
Si, OK, la prima volta che ho comprato un'ottica vintage l'ho mandata in revisione pensando fosse fallata talmente era pessima in controluce, poi ho capito che sono così..... |
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