| inviato il 06 Gennaio 2019 ore 11:39
Se qualcuno fosse interessato vendo il mio Zeiss Distagon T* 21mm f2,8 ZF.2 attacco Nikon pari al nuovo, nessun segno di usura, completa di tappi, scatola, scontrino (comprato da un negozio fisico a € 1.770,00), cordino di sicurezza per tappo. Contattatemi in privato per qualsiasi informazione o foto. |
| inviato il 17 Gennaio 2019 ore 0:45
dopo il mio primo 21mm distagon, oggi a venire a casa con me e' toccato al milvus 100mm f2/m.Non vedo l'ora di testarlo questo week end su d800e. |
| inviato il 17 Gennaio 2019 ore 8:26
Perché il 105 VR non va bene uguale? |
| inviato il 17 Gennaio 2019 ore 8:44
"Perché il 105 VR non va bene uguale? " Lo Zeiss è capello più nitido ed ha immagine un pochino più viva, otticamente lo Zeiss è migliore, ma non ha AF e con un 100 mm la MaF su ritratti o simili, roba che si muove, a tutta apertura o lì vicino è, per quanto mi riguarda, problematica, mentre con il Nikkor oltre l'AF hai anche la stab. Lo Zeiss è un diaframma più luminoso, che non è poco, ma in uso macro, il Nikkor arriva a RR di 1:1, lo Zeiss no. NON sono per nulla ottiche simili per quanto riguarda l'uso, il Nikkor è un tuttofare d'alto bordo, inclusa la macro 1:1, e ci fai bene i ritratti, mentre lo Zeiss è un macro un po' castrato ma ci fai ottime foto su cavalletto, anche con sfocato profondo, mentre a mano libera, ritratti, con un F 2 e fuoco manuale, la MaF non è affatto facile, per nulla. Ed una foto sfocata anche poco è un cesso se uno vuole qualità. |
| inviato il 17 Gennaio 2019 ore 9:22
L ho preso per la resa finale e non solo per la maggior risolvenza.lo userei prettamente per la macro e all occorrenza col nikon pn11 per arrivare ad 1:1.per i ritratti che non faccio spesso utilizzerei un 85 sigma 1.4 di famiglia(il mio l ho venduto stufo per le continue maf errate) come anche il 35 1.4. Meccanicamente poi sono dei gioielli secondo me e se mi dovese servire un qualcosa di piu veloce un 105 sulla baya si trova alla svelta e a poco. |
| inviato il 17 Gennaio 2019 ore 10:22
Mah ... continuo a essere scettico. Parliamoci chiaro: se uno acquista un macro per farci soprattutto della macrofotografia, eh ... serve pure per questo, già comperando un 1:1 si porta a casa una lente che millanta una caratteristica che in realtà non ha visto che il suo RR massimo, 1:1, gli consente solo di giungere sulla soglia d'ingresso della macro-fotografia senza però oltrepassarla, la qual cosa significa che un 1:2, come lo Zeiss in questione, tutto è tranne che un macro! E già così abbiamo sbagliato acquisto. Se a tutto ciò aggiungiamo l'assenza dell'AF, dello stabilizzatore, della tropicalizzazione il tutto unito a un prezzo doppio beh, scusate, ma a me sembra proprio chiedere troppo per un briciolo di nitidezza in più ... e anche la luminosità doppia, sostanzialmente inutile in ambiente digitale, a mio avviso non giustifica una spesa del genere. |
| inviato il 17 Gennaio 2019 ore 12:52
A me risulta tropicalizzato il milvus 100.per la maf manuale e vero,a quelle focali e' impegnativa ma avendo scattato per anni con hasselblad e zenza la cosa non mi intimorisce.All occorrenza la focale con af veloce non mi manca.Non voglio polemizzare sulla superiorita di un brand o dell altro non avendo fatto test diretti ma la mia decisione e partita dal fatto di aver testato,pagato e rivenduto perdendoci, un sacco di ottiche per vari motivi(resa,guasti,focus shift,bf focus,flare) ecc ero alla ricerca di un ottica definitiva e per resa globale "credo" di averla trovata grazie a zeiss, tutto qua.Magari ci saranno altri brand/ottiche che mi possano dare le stesse sensazioni ma un po devo seguire i test review ed opinioni seno' andrei in rovina.Chiudo dicendo che ho provato quest'ottica grazie ad un mio cliente che lo utilizza col pn11 con risultati straordinari.che non sia un macro puro lo si sa,vabbe' tra tubi e soffietti ci diventera'. |
| inviato il 17 Gennaio 2019 ore 17:26
.. io mi ci trovo bene con il Makro 100 ..! ritratti paesaggio macro con e senza il pn11 ( forse per la macro pura non avrei dato via il 150mm ma sono scelte e priorità lo capisco ) |
| inviato il 17 Gennaio 2019 ore 20:49
Si il 150 ex non os e stato l unico sigma che ho dato via a malinquore.contrariamente a quello che si possa immaginare era l unico sigma che non mi ha mai cannato la maf e dalla resa niente male.per il pn11 non lo so vedremo appena lo testero' se il fattore di ing....bastera'.per adesso e ancora nella sua bella confezione blu.? |
| inviato il 09 Luglio 2019 ore 16:26
Questo è l'ennesimo thread che leggo su questo argomento, ne lessi parecchi anni fa quando iniziai a fotografare con i primi zoom... Ho sempre avuto una grande curiosità di capire dove stesse questa differenza con le lenti Zeiss che tutti quanti incensavano. Alla fine mi sono deciso perché ho capito che se non avessi provato non avrei mai capito, così l'anno scorso ho comprato un Milvus 21 e un Planar ZE 50 1.4. Premetto che ho posseduto un 17-40, un 70-200 serie L, un Sigma Art 24 1.4 e un Samyang 14mm 2.8. Inoltre ho scattato con un 24-105 prestatomi, diverse volte. Ben lontano dall'avere un'idea definitiva, però insomma ho usato ottiche di buona qualità, e provo a darvi una mia impressione personale. Le lenti Canon sono abbastanza diverse fra loro, il 17-40 ad esempio è quello meno nitido di tutti (ai bordi) ma è anche quello che secondo me restituiva i colori più belli, molto saturi e molto vibranti. Nessuna dominante particolare. Il trattamento antiriflesso era ottimo, potevo scattare col sole nell'inquadratura e non faceva mai flare. Oltretutto pesava poco, e le focali erano una bomba... Se avesse avuto un poco più di nitidezza ai bordi sarebbe stato praticamente perfetto. Il 24-105 stesso "carattere", ma meno contrastato. Colori buoni. Il Sigma Art è mostruoso come nitidezza, anche migliore del Milvus. Sfocato bellissimo per un wide. Però ha davvero poco microcontrasto e le foto sembrano sempre meno "belle" a prima vista, e questo mi porta al nocciolo di questo discorso. Le lenti Zeiss che sto usando hanno un grande impatto visivo, ti presentano l'immagine in un modo sempre molto piacevole e poi in alcune condizioni di luce c'è "qualcosa" che te le fa sembrare più realistiche... Allora mi sono messo a fare un po' di test per conto mio, e alla fine ho notato un comune denominatore alle fotografie scattate con i 2 Zeiss che posseggo: non la nitidezza, ma la separazione fra un colore e l'altro, proprio intendo dire i passaggi di tono fra una cromia e l'altra sono più puri, meno amalgamati. Forse è il trattamento delle lenti, anzi quasi sicuramente è quello. Qualche tempo dopo ho scritto a Lloyd Chambers, probabilmente qualcuno di voi lo conoscerà, ha usato e testato sostanzialmente TUTTE le lenti possibili e immaginabili e gli ho chiesto cosa ne pensasse. Mi ha risposto che lui ha rilevato la stessa cosa, in particolar modo in alcune ore della giornata, al crepuscolo, quando la luce diventa bluastra, gli Zeiss riescono a mantenere dettagli di altre tonalità di colore in maniera migliore, il blu della luce diffusa "inquina" meno gli altri colori. Alla fine non ho provato gli ultimissimi zoom Canon, che sicuramente sono migliorati e non escluso possano essere qualitativamente alla pari con un fisso Zeiss, per quel che ne so. C'è da dire che poi sono differenze minime e che una buona postproduzione diminuirebbe ancora di più la discrepanza. Mi sono voluto togliere questo sfizio, non so nemmeno se terrò gli Zeiss in questione perché effettivamente pesano molto e sono MF. Se avete possibilità, fatelo qualche scatto con uno Zeiss recente... Le immagini che producono non vi so dire se siano in assoluto migliori, però sono senza ombra di dubbio diverse. Io, per quel che vale, le preferisco quasi sempre. |
| inviato il 09 Luglio 2019 ore 20:02
Io alla fine mi comprai anche il Milvus 25 F 1,4, che pesa 1225 Gr ed è grosso come un 70 - 200 F 2,8, è un mostro. Con ottiche così, si travisa il formato 35 mm, nato per essere leggero, mobile e tuttofare. Ma di sicuro con quei trabiccoli Zeiss lì ci si fanno Fotografie a mio avviso, uniche, la purezza dei colori Zeiss, la vivacità dell'immagine e la presenza, sono uniche. ……….Per chi sa vederle. Per la gente comunque, queste sono solo chiacchiere che lasciano il tempo che trovano, io ho fatto vedere Fotografie fatte con gli Zeiss a molta gente, e non apprezzano quello che io apprezzo, mentre chi ama le Fotografie pulite, coi colori vivi, puri, la nitidezza vera, in una parola il Fotografo esperto, gli fai vedere una stampa, anche solo A3, e ti chide con che ottica l'hai fatta, tanto è bella. |
user12181 | inviato il 09 Luglio 2019 ore 21:39
Il Distagon 25 F/2,8 (480g) credo sia fuori produzione da poco, anche se il suo successore è in giro da un pezzo. Ha la fama di essere il più scarso degli Zeiss, anzi chi non l'ha mai usato, cioè la gran parte di quelli che ne parlano e leggono solo la famigerata recensione di Opticallimits-formerly-known-as-Photozone.de , senza guardare le foto di esempio della stessa recensione (che non hanno nulla a che vedere con l'Imatest e involontariamente quanto chiaramente ne confinano il valore alla sola situazione in cui è stato condotto il test), lo considera scarso " an und für sich ". E' molto più solida e utile una recensione apparsa qui su Juza. www.juzaphoto.com/recensione.php?l=it&t=zeiss_25 Questa recensione mi incuriosisce, l'autore praticamente è intervenuto su Juzaphoto quasi solo con essa. www.nikonclub.it/forum/uploads/ori/201901/69fdd27b43a4feb5ee5bfe7cab58 www.nikonclub.it/forum/uploads/ori/201905/e99d0cd814a906214387e63d13df |
| inviato il 09 Luglio 2019 ore 22:12
Ho usato il 21 distagon e il 21 milvus su nikon D850. Otticamente non c'è differenza e gli scatti sono indistinguibili. Il Milvus ha una diversa protezione delle lenti, non percepibile nello scatto, e una tropicalizzaione di qualità, che sotto l'acqua o nel deserto può fare la differenza. Il 18 milvus, provato, è migliore, grazie al nuovo disegno ottico, un pelino del 21 e molto del vecchio 18. Io non lo uso, solo perché ho anche il 15 distagon (altra grande lente). Rispetto a Nikon, di cui ho molte lenti, e probabilmente a Canon che non conosco per esperienza personale, gli Zeiss citati : hanno un paraluce di metallo che è un gioiello (le lamentale sui tappi mi hanno lasciato quantomeno perplesso); una costruzione meccanica solida e piacevole anche al tatto; una resa ottica, che se non vogliamo definire migliore, è certamente unica, in termini di risoluzione, microcontrasto e resa al flare. Ho l'impressione che molti parlino per sentito dire. Per chi fa macro ad es., il 105 Nikon è un'ottima lente, che arriva anche a 1.1; lo zeiss 100 macro però gioca in un altro campionato, superiore, anche portandolo a 1.1 con un raccordo; ovviamente questa osservazione non è valida del tutto per chi fa macro con l'autofocus e non con la maf manuale (non è il mio caso). Ovviamente questa sono opinioni personali, basate però sull'uso pratico ed effettivo delle lenti citate, opinioni opinabili come tutte le altre. Non capisco però alcune osservazioni piccate di taluni, che certamente sono liberi di non riconoscere questa superiorità ma reagiscono come se qualcuno li costringesse a comprare Zeiss invece di Nikon e Canon. Le buone foto si fanno con tutte le macchine e con tutti gli obbiettivi. Le foto parlano; il resto sono chiacchere. |
| inviato il 09 Luglio 2019 ore 23:12
Giustissimo Maurizio ... le foto parlano! Ma parlano solo se il fotografo dice loro cosa dire e non certo perché lo stesso, per disegnare con la LUCE, ha scelto uno Zeiss o un Leica invece di un Nikon o un Canon non credi? Detto in altre parole se tu hai una bella grafia puoi usare pure una biro e la tua scrittura sarà comunque pulita, fluida ed elegante, ma se scrivi a "zampe di mosca" non è che con una stilografica Montblanc da 2000 euro essa risulterà più bella! Se poi oltre alla bellezza formale ai tuoi scritti chiedi anche dei contenuti ... |
| inviato il 10 Luglio 2019 ore 4:44
Quando scriviamo con la luce siamo costretti ad usare roba straniera. Quando scriviamo con le penne, prima di comperare la solita montblanc (che non può mancare in una collezione ma che di solito la gente esibisce come status symbol), ricordiamo che in Italia si fanno e si son fatte ottime penne. Scrivere con alcune Aurora, piuttosto che Montegrappa, visconti, Omas, Delta, ecc, spesso denota una cultura pennistica molto maggiore del limitarsi a sfoggiare la solita 144... |
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