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Quoto. Però a cosa serve indicare la fotocamera, l'ottica,il tempo e il diaframma se l'immagine viene ritoccata con photoshop? HO scritto ritoccata non sviluppata. Condivido la domanda "Perchè non lo scrivete". Nel FORUM scriviamo e postiamo una valanga di test di questa o quella fotocamera se ritocchiamo le immagini che test si fa? Prendo in esempio i video di test che effettua Jason Lanier sulle mirrorles, dallo scatto alla foto postata di intervento in PP ne fa molta.
Io trovo l'articolo postato su HCB utile a chiunque si occupi di fotografia e assolutamente non contro il ritocco. Bisogna solo distinguere quello che scrive l'autore dell'articolo da quello ha detto HCB. Quello di cui si sta discutendo in questo thread è la lezione 5. Le altre lezioni (1,2, 3, 4 e 6) sono sagge senza necessità di adattamento al digitale perchè trattano una parte di processo che il digitale non cambia (o cambia in minima parte). La 5 dice: "La tecnica è importante solo se riesci a controllarla al fine di comunicare quello che vedi" e con il digitale si riesce ancora meglio a controllare ciò che si vede. Non dice "comunicare quello che vede la pellicola o il sensore", ma parla del fotografo: occhi, cervello e cuore.
"La tua personale “tecnica” devi creartela e adattarla all'unico fine di rendere la tua visione evidente sulla pellicola." Cosa meglio del digitale permette di personalizzare la tecnica per adattarla alla propria visione?
"... Ma solo il risultato conta, e la prova conclusiva è data dalla stampa fotografica”. Quello che conta è il risultato, non come ci sei arrivato. Bravo HCB!
Le altre considerazioni le fa l'autore dell'articolo, non HCB.
...quando sviluppavo e stampavo le pellicole in bianconero facevo lo stesso postproduzione. Partivo dal tipo di rivelatore da utilizzare che poteva essere, che so, finegranulante o, al contrario, utile ad aumentare la grana, oppure un rivelatore per aumentare l'acutanza (sì, già allora esisteva "l'effetto bordo", praticamente una maschera di contrasto di oggi) che si otteneva con rivelatori specifici, con agitazioni minori della tank codificate ecc ecc. Per non parlare delle diversissime diluizioni del rivelatore per ottenere effetti diversi, E poi, in fase di stampa, si usavano diverse esposizioni, mascherature e bruciature (guarda caso oggi c'è un comando specifico di PS), sistemi equivalenti a maschere di livello di oggi per agire solo su alcune, selezionate parti della stampa. E poi la post di allora prevedeva carte di vari contrasti (oggi il contrasto lo aumenti con un cursore) oppure filtri dei vari colori da inserire nel cassettino portafiltri dell'ingranditore per variare il contrasto con le carte multigrade magari anche in zone selezionate del fotogramma (anche questo è l'equivalente dell'uso di vari livelli). Chi ha stampato in passato sa benissimo che era impossibile stampare così come era un negativo senza nessuna manipolazione e ottenere miracolosamente il massimo così come è impossibile avere un file ottimale senza nessuna postproduzione. C'è ovviamente una maggiore possibilità di intervento ma, al netto delle diverse tecniche, concettualmente che cambia?
Postproduzione o meno, raw o jpeg, non cambia nulla: se si tratta di acquistare un obiettivo meglio non guardare nei forum. Ci sono troppi pareri (e recensioni) emotivi.
“ Perchè non scrivete che la foto postata è stata ritoccata con Photoshop o altro? „
Quando ti ho scritto che la foto è stata aggiustata con dei software per foto digitali cosa capisci se poi non ti dico anche cosa ho fatto di specifico? Posso aver raddrizzato una foto, posso aver messo in verticale qualcosa che era obliquo, posso aver modificato una tonalità verde, posso aver tolto le occhiaie o i brufoli alla modella, posso aver fatto diventare gialla una foglia verde per farti credere che la foto è stata scattata in autunno mentre era estate. In sintesi dire che una foto è stata elaborata non dice niente.
user15476
inviato il 06 Novembre 2017 ore 17:42
“ Ammesso che il Bresson nell'era digitale non avrebbe le capacità di post produrre. „
E' opinabile anche l'idea per cui "ormai non c'è più bisogno di studiare la tecnica fotografica, scatti e poi con Photoshop...".
Niente di più sbagliato e parlo per esperienza personale. Essendo bravino - non bravo, bravino - a lavorare in PS ho avuto per tanto tempo l'abitudine di scattare "a occhi chiusi, poi la sistemo al computer". Scatti decenti ? Zero. Esempio: PRIMA
DOPO
Ho usato pesantemente gli strumenti messi a disposizione da Adobe ma il risultato, ahime, è sempre una foto mediocre: flare, colori cotti dal Sole, composizione che "cancella" una parte dell'albero. Perché alla base non ho saputo mettere in pratica le regole tecniche della fotografia. Morale della favola: la postproduzione è un buon complemento alle risorse del fotografo, ma non inganniamoci che sostituisca le capacità, l'occhio e l'esperienza di chi sta dietro alla macchina.
“ Ma prima o poi anche voi vi renderete conto che il fotoritocco è il diavolo.... „
Pochi sanno che Pohsotohp è il nome di un antico demone biblico che illudeva i grassi di essere magri, ingannava i viaggiatori mostrando oasi dove c'era solo deserto e ringiovaniva donne decrepite per farle sposare con ...giovani fotografi analogici.
“ Pochi sanno che Pohsotohp è il nome di un antico demone biblico che illudeva i grassi di essere magri, ingannava i viaggiatori mostrando oasi dove c'era solo deserto e ringiovanendo donne decrepite per farle sposare con ...giovani fotografi analogici. „
La P di H.P. Lovecraft sta per "Photoshop"
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