| inviato il 19 Maggio 2017 ore 22:15
Massimiliano, secondo me per capire il bianco e nero è molto utile passare da Ansel Adams anseladams.com/ |
user46920 | inviato il 19 Maggio 2017 ore 23:43
Vincenzo: “ Occhiodelcigno siamo semplici amatori senza nessun titolo per dire ciò che giusto o sbagliato ma esponendo semplici punti di vista nulla si più. ;-) „ io non sto parlando di giusto o sbagliato, sto parlando di far funzionare il forum in modo effettivamente più utile e sicuramente diverso da quello dei "social-bla-bla-bla" ... o almeno di provarci |
| inviato il 20 Maggio 2017 ore 9:35
Io scatto sempre a colori poi ci applico dei preset personalizzati. Ne ho diversi ma faccio affidamento in particolare a una decina tra cui l'effetto "Matte" l'effetto "High Key" l'effetto "Drammatic", grigio con toni chiari, grigio con toni scuri. Poi c'è da caricare l'effetto pellicola tra cui Fuji molto bello, Kodak e Ilford, quest'ultimo l' HP5 oppure il 400 Delta. Insomma una buona conversione bisogna partire da idee chiare con l'intento di fare il bianco e nero immaginanado e pensando in monocromatico. |
| inviato il 20 Maggio 2017 ore 9:39
Cigno, sono perfettamente d'accordo sul fatto che anche il BN parta dal colore e dalla luce e che quindi occorre conoscerne le caratteristiche, ma lavora essenzialmente su livelli di "luminosità" che, in assenza dell'informazione cromatica, traggono spesso in inganno o, comunque, così come sono possono risultare insufficienti ad una lettura chiara dell'immagine. L'esempio che facevo della coppia rosso-verde è probabilmente il caso più eclatante, ma è emblematico del fatto che ci costringe a operare una scelta, e questo evidenzia un ulteriore fatto: che, effettivamente, NON esiste la "giusta" sfumatura di grigio, se non in virtù di cosa vogliamo ottenere, e questo è funzionale all'eventuale "messaggio", o al genere di emozioni che vogliamo suscitare nell'osservatore, non alla natura fisica della luce (ovviamente nei limiti della credibilità del risultato). Ti faccio un esempio: nelle mie gallerie ho postato la foto di una Rosa pendulina in BN; il risultato può piacere o non piacere, ma il succo non cambia; il fiore, che in questa specie si presenta di un rosso abbastanza intenso, era circondato unicamente da elementi verdi, quindi molto vicini al rosso, se non addirittura identici, una volta riportati in valori di luminosità. Questo è il classico esempio di foto che, se realizzata ancora a pellicola, avrebbe richiesto l'utilizzo di un filtro rosso o di uno verde anteposto all'obiettivo, ma il punto è proprio questo: schiarisci il fiore o il fogliame? Evidentemente anche la scelta di un banale filtro diventa una questione interpretativa; lo so, mi dirai che se il filtro e davanti all'obiettivo, allora siamo "eticamente" a posto nei confronti delle Leggi della fisica, e tecnicamente hai anche ragione, ma avremo comunque dovuto scegliere noi le differenze tonali da conferire ai verdi e al rosso. Il fatto che la tecnologia digitale consenta di operare la stessa scelta con strumenti diversi non elimina questo aspetto, e cioè che alla fine la tonalità giusta di grigio non sarà data unicamente dalla natura dell'oggetto che ritrai, spesso e volentieri sarai tu a sceglierla. Si potrebbe discutere, ma non è questa la sede, se sia più corretto operare quella scelta a monte o a valle dello scatto, ma sempre di scelta del fotografo si tratta. Hai ragione ad affermare che: “ Rispondere "ognuno fa come crede!" non è una risposta „ , ma solo perché semplifica eccessivamente un concetto che, di fatto, nasconde una verità oggettiva, ma difficile da trattare in un forum anziché sul campo; se il problema è quello scientifico di capire perché un filtro verde schiarisce il colore omonimo scurendo il rosso e viceversa, è molto più semplice, come suggerivo in precedenza, cercare un vecchio testo di Teoria del Colore e studiarselo. |
| inviato il 20 Maggio 2017 ore 11:11
questa lettura fa comprendere in modo semplice la correlazione tra il colore, cosa accade se si interviene su un colore e i risultati sul b/n. su i sw del computer alcune azioni sul colore danno risultati simili a quelli dei filtri colorati da avvitare sugli obiettivi per il b/n. www.nadir.it/tecnica/FILTRI1-bn/ |
| inviato il 20 Maggio 2017 ore 13:00
Vero. Stampando s'impara. Ma c'è una piccola complicazione: la qualità della stampante. Stampanti come dio comanda per il B/N sono poche. Bisogna avere le idee molto chiare prima di comperarne una di qualità. |
| inviato il 20 Maggio 2017 ore 14:25
Enzo quando parlo di "stampando s'impara" intendo stampe che fai realizzare in un centro specializzato. Quando cominci a stampare in modo serio (fine art ad esempio) entri in un'altra ottica. Cominci a valutare i risultati che potresti ottenere dal quel tipo di foto in base alla carta che utilizzi (avere una consulenza con lo stampatore può essere molto utile) e eviterei di farlo con i centri stampa online. Eviterei perché non hai un rapporto diretto con lo stampatore e diventa un problema fare prove di pre-stampa. La prova pre-stampa ti serve per verificare in linea di massima il risultato finale per cui se ti accorgi di anomalie non visibili a monitor puoi provvedere alle correzioni. Con il tempo comincerai a capire già in fase di scatto o p.p cosa fare e cosa evitare per raggiungere il risultato che si vuole ottenere. Una buona stampa sicuramente non costa poco per cui si diventa più autocritici e selettivi (cosa che non si fa quando si stampa in casa o si pubblica sui social...tutto fa brodo!!!) prima di buttar via soldi. Un fotolibro di buon livello anche aiuta molto (cominciare con quelli economici è un buon punto di partenza) costa sicuramente meno della stampa fine art e permette di dare un senso alle nostre immagini se ben impaginate. Anche in questo caso cominciano man mano ad essere più selettivi e autocritici sui nostri lavori. La differenza tra la stampa singola e il fotolibro c'è. la prima puoi fare la prestampa e la qualità della carta pregiata sicuramente valorizza il nostro scatto e cosa non da poco e che possiamo usare il formato tiff cosa non possibile con i fotolibri più commerciali anche se di buon livello. Le stampanti professionali hanno un costo per cui generalmente chi li compra sono i centri stampa che ammortizzano i costi offrendo un servizio per quelli del settore con macchinari sempre all'avanguardia. Personalmente non ho mai comprato una stampante e non ho mai sentito la necessità. Ho fatto tanti errori e ne faccio ancora ma e grazie a loro che riesco ad ottenere risultati soddisfacenti. Essere bravi in ps non è solo per quello che vediamo sul monitor che può andar bene se lavori solo per il web...ecco perché stampando s'impara che sia colore o b.n |
| inviato il 20 Maggio 2017 ore 14:43
Se si parla di stampe di qualità elevata su carta di pregio e di un buon numero di stampe, farsene in casa costa meno di un laboratorio specializzato. Si impara di più ed è anche molto più divertente. Ovviamente è solo la mia opinione... Per quanto riguarda la domanda relativa a quale sia la sfumatura di grigio corretta, penso sia una domanda alla quale non si possa dare risposta, a meno che non si specifichi di caso in caso a cosa ci si riferisce...ed anche in questo caso rimane una scelta del tutto personale. |
| inviato il 20 Maggio 2017 ore 14:47
Io stampo da solo. Mi sono affidato ad una ditta solamente quando ho fatto una mostra con stampe molto grandi (cioè 150 cm X 100 cm) Fino a A3 più ho ua stampante particolarmente adatta al b/n che è soddisfacente sotto ogni punto di vista (Epson R 2880). Provengo dal b/n ai sali d'argento ed il passaggio al digitale mi ha creato qualche problema sulla ricerca della qualità. Non affiderei a nessuno il compito di stampare (eccezione per le gigantografie) ed ora, con questa stampante sono riuscito ad ottenere (quasi) i buoni risultati che ottenevo con l'analogico. Per le mie referenze prova a digitare il mio nome su Google. |
| inviato il 20 Maggio 2017 ore 14:52
@ Caterina: Certo che conosco Paolo Casciani e lo stimo molto. Ho avuto il piacere di coinvolgerlo in uno dei miei esperimenti e sicuramente quando avrò qualche progetto nuovo "strano" (sempre street) sarà nei miei pensieri. Le immagini di Paolo non sono mai banali ed ha le idee molto chiare di ciò cerca in uno scatto. Dietro le immagini di Paolo c'è lavoro di ricerca che stando ottimi risultati. |
| inviato il 20 Maggio 2017 ore 15:00
Enzo hai scritto qualcosa che non dovevi mi sa che pagherai le conseguenze!!!! "Provengo dal b/n ai sali d'argento ed il passaggio al digitale mi ha creato qualche problema sulla ricerca della qualità" Se mi permetti vorrei scriverti in MP per alcune informazioni in merito ai sali d'argento. |
| inviato il 20 Maggio 2017 ore 17:11
Attendo con ansia. |
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