| inviato il 01 Marzo 2017 ore 23:18
Lo sfocato deve essere progressivo e su questo sia Canon che Zeiss stanno dietro ai Leitz. |
| inviato il 01 Marzo 2017 ore 23:40
@Giuliano...santo subito! |
| inviato il 01 Marzo 2017 ore 23:46
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| inviato il 01 Marzo 2017 ore 23:51
Gobbo Giuliano sa che amo lo sfocato progressivo del summicron .. Vuole mettermi altre scimmie 35, 135 .. Ahahah |
| inviato il 02 Marzo 2017 ore 0:40
Mmmm...fermo restando che hai scelto splendidi scatti ( la ragazza in spiaggia spacca), molti sono reportage, non ritratti ambientati! |
| inviato il 02 Marzo 2017 ore 1:00
In tema di esempi da cui farsi ispirare, quando si parla di "ritratto ambientato" non può non venire in mente all'istante Arnold Newman: arnoldnewman.com/content/portraits-0 . |
| inviato il 02 Marzo 2017 ore 9:26
“ Hai qualche dritta per cominciare a farlo? „ Daniele, la prima cosa che mi viene in mente è la luce: guarda i tuoi scatti e poi guarda quelli che hai linkato. Cosa noti? Nei tuoi la luce dell'ambiente talvolta non è la stessa che c'è sui tuoi soggetti. Usi luci esterne? Benissimo, ma dovresti cercare di "amalgamarle" meglio alla luce naturale. I ritratti in esterno sono forse più comodi da realizzare per la possibilità di cambiare facilmente composizione e ruotare intorno al soggetto, ma la luce è più difficile da gestire. Proverei a sfruttare quanto più la luce naturale, ed eventualmente aiutarmi con luce artificiale. Anche pannelli riflettenti possono aiutare, mantengono la stessa temperatura della luce ambiente e quindi non ci sono differenze di temperatura. Altro consiglio, immergi i tuoi soggetti nella scena. Posizionali vicino ad un albero, dietro a delle fronde, appoggiate ad un muro. Poi, ma questo è molto soggettivo, non farli guardare in camera. Mi ha fatto piacere quanto meno stimolare una riflessione! Oltre all'esempio di Ironluke, ti suggerisco in generale qualsiasi fotografo lifestyle, che secondo me è un genere a metà tra il reportage e la staged photography. A me piacciono Dean Bradshaw, Ryan Schude, Lauren Randolph... |
| inviato il 02 Marzo 2017 ore 9:59
Gobbo In effetti sono reportage .. .. e cosa fa di un ritratto ambientato, un ritratto che interagisce con l'ambiente? Ironluke Grazie, molto particolari questi scatti .. Nico Si talvolta uso luci esterne, ma quelli che ho lincato sono luce naturale .. semplicemente la temperatura è diversa dallo sfondo (più fredda) perché posiziono spesso la modella in controluce .. per evitare abbagliamenti ed espressioni innaturali. Forse dovrei usare un pannello riflettente oro per riscaldare.. Grazie delle dritte .. |
| inviato il 02 Marzo 2017 ore 10:03
 qui siamo a ca. 60mm.( FF) |
| inviato il 02 Marzo 2017 ore 13:18
Daniele, anche io per ora ho il pallino (scimmione gigante) del 35mm, nel mio caso Sigma Art, e un interesse sfrenato verso la focale in questione. Io mi dedico spesso al ritratto ambientato, sfruttando la tecnica Brenizer, con qualche buon risultato:



 La particolarità di queste 4 immagini è che la focale equivalente varia tra 45 e 65mm (ho messo i due estremi), ma per esperienza ti posso dire che di solito escono fuori immagini con 50-55mm f/1.2 equivalente (ne faccio tanti così, ce ne sono anche altri nella mia galleria). Con il 50L dovresti essere in grado di ottenere immagini piuttosto simili, dei "ritratti ambientati" nella sua più pura definizione: figura intera o quasi intera immersa in un contesto ambientale. Io, però, sono piuttosto meticoloso anche nella differenziazione dei generi, e trovo che la focale 35mm, soprattutto, anzi, principalmente quando ha un diaframma così ampio (f/1.4), consente una versatilità che altre focali fisse non hanno, eccetto il 28mm ma solo in parte. Un 35mm f/1.4 consente di spaziare con molta facilità tra reportage, paesaggio, ritratto, ritratto ambientato, e fornendo in tutti i casi la possibilità di avere uno stacco netto tra soggetto e sfondo, o di fondere il soggetto con l'ambiente grazie ad uno sfocato progressivo tipico della focale (e degli obiettivi in sè che sono tutti eccellenti). Eppure, nonostante questo, nello specifico dei ritratti e ritratti ambientati, il 50mm o, ancora meglio, l'85mm, sono scelte più azzeccate e che richiedono meno creatività e adattabilità (diciamo così). My two cents. |
| inviato il 02 Marzo 2017 ore 13:48
Giuliano Molto bello questo Street Stavolta credo ci sia l'interagire con l'ambiente. Raffaele Franco Molto interessante .. potresti dirmi dove studiare questa tecnica Brenizer e in cosa consiste? So che col 50L potrei ottenere ottimi risultati .. ma ho preferito prendere un 50 summicron .. A f2 posso ottenerli comunque? Comunque talvolta .. quando è possibile .. ambiento anche col 100 f/2 ed effettivamente è più facile. Meno elementi da gestire .. |
| inviato il 02 Marzo 2017 ore 13:56
Esatto Daniele. "Più con meno". |
| inviato il 02 Marzo 2017 ore 14:02
Molto bella la prima Raffaello! |
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