| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 13:30
Così va meglio.. ;) |
| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 13:40
“ Raga il Firmware dell'obbiettivo "imbroglia" il processore AF e gli dice che è un f5.6. per questo funziona. Poi la luce al sensore AF arriva lo stesso anche se è un 6.3 e tutto funziona. L'unica differenza è che un f5.6 vero con scarsa luce rende più facile il lavoro al AF. Ma a sto punto dipende anche dalla trasmittanza. basta un antiriflesso + efficiente e tutto si pareggia. „ Non sono troppo convinto che sia così. La misura dell'esposizione non avviene in stop down, quindi se fosse come dici sbaglierebbe sistematicamente di 1/3 di EV |
| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 13:51
Per quello che avevo letto sono due canali di comunicazione diversi. Le info che si scambiano ottica e corpo sono molteplici. L'importante è dire al sistema quando può usare i punti AF di fase meno sensibili e + precisi (2.8) e quando escluderli e usare quelli + sensibili e - meno precisi (5.6). |
| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 13:51
“ Non sono troppo convinto che sia così. La misura dell'esposizione non avviene in stop down, quindi se fosse come dici sbaglierebbe sistematicamente di 1/3 di EV „ L'esposimetro è una cosa, il software che decide o meno di staccare l'AF un'altra. Ci sono una valanga di ottiche f/6.3 che da sempre funzionano su tutte le reflex Canon e Nikon, dai 18-300 al famoso "Bigma" (il Sigma 50-500). |
| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 13:53
“ Il motivo per cui ho sostituito il Tamron 150-600 col più leggero 400/5.6L: un chilo in meno da portare in giro anche se 200 mm in meno, ma la manovrabilità di tutto il sistema è un'altra cosa. „ @Giobol: prima del 150-600 avevo proprio il 400L, grandissimo obiettivo e ipernitido, oltre che leggero. Il problema è la versatilità che me lo faceva lasciare sempre a casa, quindi ho decisi a malincuore di venderlo. Se riesco a vendere il 150-600 e questo Sigma si rivelerà buono, sarà mio (e spero di aver chiuso con gli acquisti ) |
| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 14:06
Comunque light bazooka o altro è tempo di upgrade. C'è un bel Tamron 70-300 VC in vendita in +. Se interessa a qualcuno. |
| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 14:13
“ L'esposimetro è una cosa, il software che decide o meno di staccare l'AF un'altra. Ci sono una valanga di ottiche f/6.3 che da sempre funzionano su tutte le reflex Canon e Nikon, dai 18-300 al famoso "Bigma" (il Sigma 50-500). ;-) „ Forse non mi sono espresso bene. Se il firmware ingannasse la fotocamera facendogli credere che alla massima apertura sia f/5.6, l'esposimetro utilizzerebbe questo valore per i calcoli, quando in realtà è 6.3, e commetterebbe un errore Per inciso, non so se è chiaro a tutti La misura dell'esposizione avviene con lo specchio abbassato ed obiettivo alla massima apertura, poi se, per esempio, lo scatto avviene a f/11, l'esposizione viene corretta secondo il rapporto fra le f al quadrato |
| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 14:34
“ Forse non mi sono espresso bene. Se il firmware ingannasse la fotocamera facendogli credere che alla massima apertura sia f/5.6, l'esposimetro utilizzerebbe questo valore per i calcoli, quando in realtà è 6.3, e commetterebbe un errore „ Ho capito quello che volevi dire, non è così. La macchina sa benissimo che l'ottica montata e f/6.3, non fosse così avresti la possibilità di impostare il diaframma a 5.6 e non è così. Ma questo non vuol dire che la macchina stacchi l'AF (o che sbagli l'esposizione). |
| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 14:55
Di recente mi è successo un fenomeno strano che fa capire che c'è una correlazione tra impostazione obiettivo, firmware reflex ed esposizione. Ho acquistato usato un moltiplicatore Kenko 1.4x PRO 300 DGX e l'ho provato con l'accoppiata 7D II + 400/5.6L, risultato: tutti i 65 punti AF mettono a fuoco correttamente fregandosene che il diaframma sia in realtà f/8, nei dati EXIF viene segnalata la presenza di un obiettivo EF 400/5.6L da 560 mm con f/8, ma non viene riconosciuto il moltiplicatore, l'esposizione sballa di 1-1,5 stop in sovraesposizione ed occorre sempre correggere con -1 stop. Questo fenomeno non succede utilizzando un moltiplicatore Canon Extender II o Sigma 1.4x EX DG, dal momento che entrambi vengono correttamente riconosciuti dalla 7D II. Stesso fenomeno ho potuto riscontrarlo su una 80D di un amico. Giorgio B. |
| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 15:05
Interessante questa cosa del moltiplicatore |
| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 15:11
I sistemi sono diventati negli anni sempre + complessi. La comunicazione oramai è digitale. All' interno della stringa serializzando ci metti qualsiasi informazione. Ormai siamo lontani dalla semplice lettura a TA dove si trasmette il valore del diaframma che si chiuderà al momento dello scatto. A complicare le cose c'è anche il fatto che ci sono diverse generazioni di tipo di comunicazione tra ottiche e corpi, di cui si tenta di mantenere la maggiore compatibilità possibile. |
| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 15:19
“ Di recente mi è successo un fenomeno strano che fa capire che c'è una correlazione tra impostazione obiettivo, firmware reflex ed esposizione. Ho acquistato usato un moltiplicatore Kenko 1.4x PRO 300 DGX e l'ho provato con l'accoppiata 7D II + 400/5.6L, risultato: tutti i 65 punti AF mettono a fuoco correttamente fregandosene che il diaframma sia in realtà f/8, nei dati EXIF viene segnalata la presenza di un obiettivo EF 400/5.6L da 560 mm con f/8, ma non viene riconosciuto il moltiplicatore, l'esposizione sballa di 1-1,5 stop in sovraesposizione ed occorre sempre correggere con -1 stop. Questo fenomeno non succede utilizzando un moltiplicatore Canon Extender II o Sigma 1.4x EX DG, dal momento che entrambi vengono correttamente riconosciuti dalla 7D II. Stesso fenomeno ho potuto riscontrarlo su una 80D di un amico. Giorgio B. „ Giorgio sarà la seconda castroneria che dico in giornata ma detta così fa pensare che la limitazione ai punti AF oltre certi diaframmi sia fissata al tavolino dal costruttore per spingere il mercato a prendere ottiche più luminose. Il TC di terze parti 'frega' involontariamente l'elettronica della casa nel corpo, che mette a fuoco tranquillamente perché legge l'ottica come fosse 5.6. E l'esposimetro canna. O sbaglio di nuovo? |
| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 15:40
“ Raga il Firmware dell'obbiettivo "imbroglia" il processore AF e gli dice che è un f5.6. per questo funziona. Poi la luce al sensore AF arriva lo stesso anche se è un 6.3 e tutto funziona. L'unica differenza è che un f5.6 vero con scarsa luce rende più facile il lavoro al AF. Ma a sto punto dipende anche dalla trasmittanza. basta un antiriflesso + efficiente e tutto si pareggia. „ Non è proprio così: in base all'apertura del diaframma varia l'angolo di incidenza della luce che colpisce il sensore autofocus. Ecco perché alcuni sensori vengono disattivati (o addirittura l'intero sistema di messa a fuoco) quando si utilizzano ottiche con apertura massima con f-stop maggiore di f5.6: il loro posizionamento e modo in cui sono progettati richiede al più una certa apertura massima. Ecco perché canon non ha mai progettato un'ottica ef con apertura massima con f-stop maggiore di f5.6 (diverso il discorso per il sistema mirrorless, invece): i sistemi autofocus lavorerebbero fuori specifica, con la maggior parte delle reflex eos. |
| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 15:42
“ Giorgio sarà la seconda castroneria che dico in giornata ma detta così fa pensare che la limitazione ai punti AF oltre certi diaframmi sia fissata al tavolino dal costruttore per spingere il mercato a prendere ottiche più luminose. „ In genere, la ragione è un limite hardware del sistema di messa a fuoco, in relazioni alle prestazioni che il costruttore intende ottenere per un certo tipo di prodotto. In altri termini, vengono disattivati alcuni sensori (o anche l'intero sistema autofocus) in quanto il costruttore ritiene che il livello di velocità, accuratezza e precisione della messa a fuoco non sarebbe soddisfacente, per gli standard che ha previsto per quella fotocamera. |
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