| inviato il 12 Febbraio 2017 ore 9:12
@Gianluca_m paesaggi con il 24-120? Seppure reputo il 24-120 un ottimo tuttofare ci vedo molto meglio il 16-35 f4 o altro. |
| inviato il 12 Febbraio 2017 ore 10:42
Direi, per paesaggi, 16/35 e 24/120 tutti F4 fissi. Gli usa il mio amico di foto su D750 e fa delle foto da impazzire. Ci sono ovviamente obiettivi anche migliori, ma già così si fanno foto eccezionali |
| inviato il 12 Febbraio 2017 ore 11:33
Angelo: io i paesaggi, solitamente, li faccio con il 300mm... Non amo le focali troppo grandangolari: sono difficili da gestire per non inglobare troppi soggetti, e poi si rischia la "sgrandangolata classica": 24mm sono sufficienti. Ho avuto, a suo tempo, e su D700, il 18-35 af-d: già i 18mm mi sembrano troppo larghi, figuriamoci un 16. Certo, a volte mi piacerebbe averli, quei 16mm, ma SOLO in ambienti stretti, dove tentare di includere più ambiente possibili. Nei campi larghi, negli spazi immensi, il 16-35 è troppo, non lo userei. Il 24-120, quindi, lo trovo perfetto, anche se tendo ad utilizzarlo molto più alle focali estreme, che non a quelle intermedie. Quando ho usato m4/3 la focale più grandangolare che avevo era il 35mm: funziona anche quella... |
| inviato il 12 Febbraio 2017 ore 12:11
@Gianluca_m Ho capito il tuo punto di "vista". Io presi a suo tempo il 16-35 (ora a quelle focali lavoro con il 16-35 Zeiss su Sony A7II) per foto di architettura. Non é detto che si debba usarlo solo a 16mm. Inoltre gia a 20mm ha una distorsione molto bassa mentre gli obiettivi che partono da 24mm a quella focale sono praticamente inguardabili. Sono d'accordo che un 16-35 valga la pena di acquistarlo se si intendono sfruttare le sue prerogative altrimenti il 24-120 va benissimo. |
| inviato il 12 Febbraio 2017 ore 12:42
Visto quel che hai scritto ti consiglierei più che altro di cambiare lente Prendi un fisso attorno ai 20mm (il nikon 1.8G pesa 350g, un altro vivere) te la godi sicuramente di più |
| inviato il 12 Febbraio 2017 ore 13:05
In effetti aggiungerei un 16-35 piuttosto che spendere soldi in un altro sistema se pur questo accattivante. Tieni presente che nelle foto di paesaggi l'80% del risultato lo ottieni in post. Puoi avere una d810 con un 15 Zeiss ma se vuoi foto di un certo tipo devi investire un bel po' di tempo in post. A questo punto va bene tutto... Anche una d5300 con un tokina 11-16. |
| inviato il 12 Febbraio 2017 ore 13:52
“ Puoi avere una d810 con un 15 Zeiss ma se vuoi foto di un certo tipo devi investire un bel po' di tempo in post. A questo punto va bene tutto „ Entro un certo limite, almeno un minimo di qualità dovrebbe esserci. |
| inviato il 12 Febbraio 2017 ore 14:07
La qualità, che non esiste, chi mi sa spiegare che cos'è la qualità? La qualità di ieri, oggi, o domani? Non è altro che essere in linea con gli standard attuali. E oramai con gli standard attuali c'è tutto. Se uno compra 4/3, aps-c, FF in linea di massima sa già cosa compra, sa già quali sono i pro e i contro dei vari formati. Deve sapere quali sono gli standard. Poi è chiaro che un po' più un po' meno può fare una qualche differenza. Le considerazioni da fare oggi sul tipo di sistema da avere sono tutt'altre che la qualità. |
| inviato il 12 Febbraio 2017 ore 14:39
Raffaele, potrei farti vedere immagini di paesaggio scattate con macchine stupidissime. Qui ci facciamo le seghe mentali per la gamma dinamica quando tre quarti dei landscapes famosi hanno iniziato con la 5d old e il 17-40. Che te ne fai della gamma dinamica se fai un blending di 5 scatti? Che te ne frega di risoluzione e perdita ai bordi se poi fai stiching di 3 o più immagini? Che te ne frega della profondità colore se poi dipingi letteralmente la luce? Se mai una d810 facilita la post a chi non la sa fare bene o anche solo benino. Tu dici un minimo di qualità e io ti chiedo per cosa??? Per il web? E te lo dice un cerebroleso che di soldi ne ha spesi mica pochi!!! Ma i passi avanti, specie nei paesaggi, li ho fatti conoscendo le luminosity mask, le tonality mask ecc.... Per il resto potevo restare con la d7000 che cambiava poco! |
| inviato il 12 Febbraio 2017 ore 14:56
Resta FF e prendi un medio tele di qualità! |
| inviato il 12 Febbraio 2017 ore 15:06
Lespauly per il web va bene anche un buono smartphone, per i paesaggi. Per le stampe già è un po' diverso, soprattutto se grandi (e coi paesaggi non è così raro), e inoltre non sempre si possono fare 5 scatti per stitching o blending o HDR. Genericamente parlando, è meglio una buona accoppiata lente+corpo, e l'esempio della d5300 + 11-16 tokina è uno di questi, eh, non sto parlando di spendere chissà quali cifre. A New York ho usato il 14mm Samyang e il 24-120 Nikkor per i vari paesaggi urbani, skylines e altro. Qualche foto è anche nel mio album qui su Juza: parliamo di due obiettivi (relativamente) economici abbinati alla D750 (ma poteva anche essere la D610 in questo caso), e mi sembra che i risultati raggiunti siano buoni. Stampate poi, non ti dico che impatto visivo. Se avessi avuto una D3000 e un 18-55, avrei potuto fare foto decenti indubbiamente, ma non paragonabili in termini di definizione, nitidezza e colori. Salvo stravolgerle (per davvero) con photoshop. |
| inviato il 12 Febbraio 2017 ore 16:39
Ma sai Raffaele, anche per le stampe è relativo. Ovvio se si devono stampare cartelloni pubblicitari è un conto. Altrettanto ovvio che uno bravo in post ottiene più facilmente lavori super con una d810 piuttosto che con una d70. Quello che volevo dire è che ormai il paesaggio è sempre stravolto. Prendi Adamus, Philipps e un po' tutti i landscapers moderni. Bada bene che non li critico... ci mancherebbe! Quello che voglio dire è che l'attrezzatura veste sicuramente un aspetto marginale rispetto alla cura della produzione. Per tornare alla stampa, dalle mie esperienze, la risoluzione è quasi più importante su un lavoro A2 che su un lavoro da 1,5 mt. Il lavoro a2 si tiene in mano il che da la possibilità di guardarlo al "microscopio". Un lavoro oltre il 65 cm va comunque interpolato anche se si usa una D810 e comunque di solito si guarda a distanza per vedere l'insieme. Comunque siamo OT. Il fatto è che passare da D750 a Xt2 per i paesaggi avrebbe come unico vantaggio la riduzione di qualche centinaio di grammi di corredo e la possibilità di usare un cavalletto più piccolo (aggiungo anche non dover litigare con il copri mirino della d750 che ho odiato a morte). Di contro si dovrebbe incorrere il metodi diversi di sviluppo del raf. Non so che vantaggio possa risultare dall'equazione. La Xt2 l sceglierei per generi come ritratto, reportage di viaggio... ma non esclusivamente per il paesaggio. Questa la mia opinione personale poi ognuno si gestisce le propri scimmie... perché in finale di questo si parla! |
| inviato il 12 Febbraio 2017 ore 18:10
“ La Xt2 l sceglierei per generi come ritratto, reportage di viaggio... ma non esclusivamente per il paesaggio. Questa la mia opinione personale poi ognuno si gestisce le propri scimmie... perché in finale di questo si parla! „ Stesso mio pensiero... |
| inviato il 12 Febbraio 2017 ore 23:06
Comunque ragazzi, si è fatto un gran parlare di peso dell'attrezzatura... ma del volume nel vogliamo parlare? Secondo me è proprio il volume il principale handicap delle reflex, se comparate alle ML. Io molto spesso non so davvero come incastrare l'attrezzatura nei bagagli proprio a causa delle dimensioni, non del peso. (C'è da dire che io viaggio sempre in compagnia di laptop e libri, che mi servono per lavoro, che limitano molto lo spazio che ho a disposizione). |
| inviato il 12 Febbraio 2017 ore 23:43
e la densità ? vogliamo parlare della densità ? |
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