user46920 | inviato il 19 Ottobre 2016 ore 9:58
Filiberto:“ Daverio sostiene, secondo me chiaramente, la superiorità della pittura nei confronti della fotografia (colori e non colori) nel rappresentare ciò che noi percepiamo quando guardiamo il mondo che ci circonda. „ secondo me fai prima a dire che tu sostieni questo, senza tirare in ballo Daverio ... anche perché quello che dici mi sembra incanalato su di un discorso di efficienza di una tecnica pittorica rispetto ad un'altra (stando a quanto dice Daverio) .. o sbaglio? |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 10:01
Daverio, come molti critici tira in ballo una questione di concetto e approccio delle due arti che si contendono la piazza da 150 anni. |
user46920 | inviato il 19 Ottobre 2016 ore 10:07
“ Daverio come molti critici d'arte mette in primo piano la pittura e in fondo alla gerarchia delle arti la fotografia: lo spiega velatamente nel video. „ Cirillo, è anche possibile avere almeno un "URL al minuto" dove Daverio afferma “ velatamente „ quello che sostieni? (pura curiosità personale - nessuna polemica - e cmq il video di Filippo al minuto 4-5 era solo uno spunto per Sballone, sul quale ha creato il topic per parlare di fotografia in BN - mi pare d'aver capito). |
user46920 | inviato il 19 Ottobre 2016 ore 10:13
“ Daverio, come molti critici tira in ballo una questione di concetto e approccio delle due arti che si contendono la piazza da 150 anni. „ se ti riferisci a ciò che ho scritto: " ...quello che dici mi sembra incanalato su di un discorso di efficienza di una tecnica pittorica rispetto ad un'altra (stando a quanto dice Daverio) .. o sbaglio? " era riferito alla pittura e non alla differenza “ delle due arti „ (Pittura vs Fotografia) |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 10:15
all'inizio del video esattamente allo 0.55 minuti Daverio ha in mano una foto di paesaggio nel quale spiega per bene tutta la questione di concetto su quale io ovviamente non sono d'accordo come fotografo. Concordo, Sballone lo ha usato come spunto riflessivo per il B&N, io ho tentato di ritornare in tema spiegando le mie ragioni per il B&N. |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 10:27
mi riferivo sopratutto a Daverio. |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 10:31
Si potrebbe continuare a sviluppare anche questo discorso, ma ripeto. Quello che mi ha colpito è come noi reagiamo ad "una carenza di dettaglio" e come questa carenza può essere utilizzata per veicolare un messaggio, per creare tra lo spettatore ed il messaggio, una sorta di empatia. per cui si, lo spunto della discussione nasce dai primi 5 minuti della trasmissione e tralasciando il messaggio reale della stessa e le varie differenze tra le due arti grafiche. il succo è capire se il colore distrae o più semplicemente aggiunge dettaglio quindi ostacola questa empatia per le ragioni espresse da philippe? ed attenzione, il colore, forse, ostacola ma non impedisce questa empatia ovviamente. non voglio arrivare a dire che il colore impedisce di poter contenere un messaggio. Tanto per citare qualcuno: una foglia fotografata a colori, probabilmente sarà verde...o bruna in autunno. in BN avrà una qualche sfumatura di grigio, ma sarà il nostro cervello che in qualche modo deciderà secondo quella che è la nostra sensibilità ed il nostro trascorso a conferirgli una qualche sfumatura di verde o di bruno, permettendoci di attriubuirle un significato, una emozione legata ad un qualche ricordo? |
user46920 | inviato il 19 Ottobre 2016 ore 10:39
“ il succo è capire se il colore distrae o più semplicemente aggiunge dettaglio quindi ostacola questa empatia per le ragioni espresse da philippe? „ beh, qui dipende se hai un foveon Mi pare logico! |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 10:52
dai cigno, fammi fare il serio per una volta |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 10:57
Il foveon non si fa di questi problemi |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 11:02
Be' si il bn astrae tra l'altro avendo la foto per sua natura una precisa "correlazione" con la realtà la cosa risulta più evidente. Il discorso di Daverio può essere applicabile anche con le foto. Però la fotografia è un po' diversa dalla pittura. In un dipinto non elimini degli elementi perché non hai il controllo su di essi (a meno di non fare pesante post produzione). Ok, magari se sei scarso non disegni oggetti complicati, ma ci siamo capiti... Per cui magari il colore della foglia distrae dalla forma per cui converti la foto in bn. E secondo me non è detto che il fruitore si immagini i colori cercando di colmare il "delta" con il reale. Più probabilmente percepirà meglio i contorni della foglia la sua texture e avvertirà l'astrazione dovuta all'alto grado di "discostamento" con la foglia oggetto fotografata. E non è detto che questa astrazione veicoli un messaggio "narrativo/emozionale" piuttosto che uno estetico/descrittivo "fine a se stesso". Qua andrebbero fatti dei distinguo... Chi pigia desatura non diventa Sisley... |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 11:05
<<Quello che mi ha colpito è come noi reagiamo ad "una carenza di dettaglio" .... il succo è capire se il colore distrae o più semplicemente aggiunge dettaglio quindi ostacola questa empatia per le ragioni espresse da philippe?>> Non credo sia facile disquisire su questi argomenti in quanto il nostro sistema sensoriale di percezione ed elaborazione è complesso e diverso: sicuramente "il nostro trascorso a conferirgli una qualche sfumatura di verde o di bruno". Concordo !. |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 11:12
“ in BN avrà una qualche sfumatura di grigio, ma sarà il nostro cervello che in qualche modo deciderà secondo quella che è la nostra sensibilità ed il nostro trascorso a conferirgli una qualche sfumatura di verde o di bruno, permettendoci di attriubuirle un significato, una emozione legata ad un qualche ricordo? „ Qui però sballone stai andando in una direzione puramente soggettiva, come però soggettivo è l'intero mondo delle arti (visive e non). Il b&w colpisce maggiormente su alcune immagini creando maggiore empatia nell'immediato, a primo impatto, cosa forse poco più complessa in un immagine a colori. Da qui la facile associazione ad una foto più facile se fatta in b&w (cosa ovviamente molto superficiale) |
| inviato il 19 Ottobre 2016 ore 11:20
Che guardiamo con il cervello mi sembra un fatto ben noto a tutti coloro che si occupano di produzione di immagini. Il cervello di ognuno è diverso, ma è pieno di esperienze visive simili per cui, se uno sa come usare gli stimoli visivi, puo' attivare "esperienze" mentali, cioè evocare quello che Daverio chiama "miracolo dell'identificazione". Gli stimoli visivi sono gli strumenti dei pittori, dei fotografi e più in generale delle arti figurative. Pittori e fotografi devono cimentarsi con limiti e possibilità simili. Cito due elementi affrontati nel video: -l'occhio umano sa modificare la sensibilità(esposizione) in base al punto osservato e di conseguenza gestisce una gamma dinamica complessiva enorme (1 a qualche milione). I pittori soffrono molto su questo versante perchè possono lavorare su contrasti minimi (1:100). I fotografi che stampano, hanno lo stesso problema. I digitali invece possono avere media con contrasti maggioni. Tutti però non hanno la capacità dinamica legata al punto di osservazione e questo falsa la percezione del reale. -la possibilità di costruire la scena è fondamentale come Daverio spiega (umidità sul pavimento, tende...). Questa è molto superiore in pittura, dove la fantasia del pittore è libera. La fotografia analogica invece è stata sempre molto limitata e per questo considerata arte minore. Non è un caso che Davero usi il paesaggio come caso di confronto. Nel paesaggio il fotografo non può intervenire. Se avesse preso le nature morte, il confronto sarebbe stato più equilibrato. Con il digitale tutto cambia. C'è la fusione delle due arti e la morte delle precedenti. Se qualcuno ha visto cosa sanno fargli gli algoritmi di deep learning, sa che oggi è possibile trasformare una qualunque foto nello stile pittorico di qualunque pittore.E Siamo solo all'inizio. Grazie al digitale posso montare le scene in post produzione, paesaggi compresi ed evocare il miracolo dell'identificazione come un pittore. Parlare di miracolo dell'indentificazione è semplicistico. Sarebbe più corretto parlare di esperienza estetica, ma non ho tempo di approfondire: ho la moglie del saggio che mi aspetta in tangenziale. PS:.:Il tema del bianco e nero è infinitesimale rispetto agli argomenti del video. Il mio parere personale è che usare il BN è al 90% una scusa per chi non sa gestire i colori. E' come scrivere musica usando solo i tasti bianchi del pianoforte. Se sei bravo, puoi fare un capolavoro, ma nel 90% dei casì è solo incapacità di usare tutti i tasti(includo me stesso in questa categoria quando uso il BN). |
user39791 | inviato il 19 Ottobre 2016 ore 11:24
Motofoto tu vai oltre, l'affermazione che non siamo una macchina fotografica è diversa da quella che siamo un algoritmo di deep learning, ma la strada si fa irta e le mogli in tangenziale hanno poca pazienza. |
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