RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Queste sono le mie foto non sono di PS.


  1. Forum
  2. »
  3. Blog
  4. » Queste sono le mie foto non sono di PS.





avatarsenior
inviato il 03 Gennaio 2017 ore 14:44

A ecco, eri entrato per portare il tuo verbo ma sei finito sulla croce... Eh è successo anche ad altri.

avatarsenior
inviato il 03 Gennaio 2017 ore 16:16

Giampiero, mi dispiace, ma a me il tema interessava.
Chissà perchè intervengono coloro ai quali queste discussioni non interessano e fanno di tutto per mandarle in mxxx.
Si vede che non hanno null'altro da fare.

Giampiero, guarda che c'è anche gente che sa intervenire in modo civile e pacato, e sono parecchi. E' il tema che scalda sempre gli animi. Manco si parlasse di calcio!
Non mollare il forum. Interlocutori come te sono importanti: portano un'esperienza diversa, magari non condivisa da tutti in egual modo, ma comunque importante.

Saluti, Roberto

user14286
avatar
inviato il 03 Gennaio 2017 ore 18:26

@Veleno...si forse hai anche ragione....ma è questo un forun di professionisti ? Perchè se dobbiamo per forza essere esperti per dire la nostra allora fotografare secondo me perde gran parte del suo fascino e bellezza e diventa argomento e oggetto per pochi (come era forse una volta).

Eh beh, dài! Ma è proprio chi non conosce gli argomenti che apre le discussioni!!! Per fare domande, per capire. Ma insomma, proprio a questo serve un forum, o no?

Chi vuol conoscere/capire NON apre discussioni dal titolo tendenzioso, ma umilmente chiede spiegazioni.
Quando qualcuno esordisce scrivendo "queste foto sono mie non di ps" (come fosse un valore aggiunto, tipo "tutto naturale, senza conservanti nè coloranti!"), oppure afferma che "non comprende se deve complimentarsi col fotografo o col programmatore" , oppure che esistono ambiti in cui lui "non ne giustifica l' utilizzo" non mi pare che stia correttamente chiedendo spiegazioni, ma piuttosto che pretenda di avere già capito tutto di niente, salvo poi ridimensionarsi di fronte alle critiche degli altri.



avatarsenior
inviato il 03 Gennaio 2017 ore 19:09

Questa la chiamo umiltà e non presunzione. Pretendere di aver capito e fare un passo indietro, o come dici "ridimensionarsi" di fronte alle critiche degli altri è u m i l t à. Impara ad utilizzare un linguaggio più consono ad una discussione tra amici, io non ho mai "preteso di aver capito", non mi sono mai "sovradimensionato" e non ho mai pensato che i chiarimenti fossero "critiche". Quanto al titolo era solo un modo per accendere la discussione, se ha offeso la suscettibilità di qualcuno chiedo scusa, non era nelle mie intenzioni farlo. E' stato un modo per chiedere agli altri se le belle foto che osservavo su questo sito erano frutto della bravura di ripresa, d'impostazioni di scatto,di attrezzatura di alta qualità o, senza togliere niente alle qualità dell'autore, ad un fattore in più: la PP, che oggi deve essere normale saperla utilizzare. Da quanto ho capito, dopo i "chiarimenti" di chi è intervenuto, senza sbraitare, è una cosa che tutti i fotografi "devono" imparare ad utilizzare, con intelligenza.

avatarjunior
inviato il 03 Gennaio 2017 ore 22:48

Caro Giampiero
Ti comunico che le foto che fai e che dici non essere ottime in realtà non è così, perché nel digitale la macchina scatta in raw e da li lo comprime e trasforma in jpeg, questa è già una PP , la quale è stata decisa dai costruttori , infatti ci sono camere che producono jpeg migliori di altre questo perché lo sviluppa meglio
In realtà la tua foto sarebbe il raw, li ci sono veramente tutte le informazioni della foto che hai scattato, e migliore sarà stato lo scatto meno PP servirà

avatarsenior
inviato il 03 Gennaio 2017 ore 23:28

Grazie Mudbal.

user46920
avatar
inviato il 04 Gennaio 2017 ore 0:33

perché nel digitale la macchina scatta in raw e da li lo comprime e trasforma in jpeg, questa è già una PP

no, quella è semplice produzione ... mentre la post-produzione, come suggerisce anche il termine, è un lavoro aggiuntivo postumo.

Vedo che non è ancora chiaro nemmeno a chi ne fa uso, capirai a chi non ne fa! ;-)

Poi ripeto una cosa che dovrebbe essere ben chiara a tutti ormai, ma viene omessa ogni volta: Pnotoshop è un programma di GRAFICA digitale e come è logico, la grafica non ha nulla a ché fare con la fotografia ... però qui dentro sembra invece il contrario, quindi ... Cool

avatarsenior
inviato il 04 Gennaio 2017 ore 8:21

Bè occhiodelcigno di sicuro non ho la tua stessa capacità in termini tecnici ma seguendo un po' di logica, che potrebbe essere sbagliata certo, quando io scatto il file prodotto, passa per una elaborazione impostata da dei parametri della macchina, personalizzati o no, sempre passa per una post-produzione.

Credo poi solo che il raw-nativo sia il risultato "prodotto" quello che tu vedi in Camera RAW per intenderci, e qualsiasi operazione venga fatta, consapevolmente o no, sul RAW è una post produzione.

Ora noi, e a dire il vero tutto il mondo fotografico, intendiamo la post-produzione come un lavoro che si fa sul computer a casa, ma speculando sul termine, quello che esce dalla macchina è un prodotto...post-prodotto.

E comunque sostengo l'intervento di Mudbal, per far capire a Giampiero, che comunque la macchina fa degli interventi sull'immagine prodotta.
Poi la prova del 9 è decisamente semplice, basta fare più foto dello stesso soggetto con picture style diversi, il risultato è post -prodotto dalla macchina in modo diverso in tutte le foto.

Tanto per chiarire, qualora ce ne fosse ancora bisogno per Giampiero, ma non credo, credo che oramai abbia capito perfettamente MrGreen


Ciao
LC

avatarsenior
inviato il 04 Gennaio 2017 ore 8:29

Pnotoshop è un programma di GRAFICA digitale e come è logico, la grafica non ha nulla a ché fare con la fotografia

Su questa cosa invece sono in completo disaccordo, partendo dal presupposto che tutti i più grandi e meno grandi fotografi usano photoshop per post produrre le foto, poi come si è più volte detto e ridetto è la quantità e la capacità dell'intervento a fare la differenza, che poi non credo esista un decalogo o un codice etico dei fotografi...

Mi permetto di inserire un paio di esempi, mie, come io nel 80,00% delle volte intendo post-produzione



foto NON post-prodotta, così com uscita da camera, ci sono 4 filtri sopra.



Foto Post-prodotta, bilanciato meglio il bianco, tolta la vignettatura, corretto il profilo lente, schiarita un po' la foto, e dato più microcontrasto alle nuvole e alle rocce.

Fatto con Photoshop.
Ciao
LC

avatarsenior
inviato il 04 Gennaio 2017 ore 8:49

Si vede che ad Arles son tutti grafici.

avatarsenior
inviato il 04 Gennaio 2017 ore 9:15

I grandi motivi di conflitto in queste discussioni sono a mio avviso questi:

Sorriso il confine fra fotografia ed elaborazione grafica non è per tutti uguale. Non c'è un codice deontologico, questo è vero, e ognuno fa quello che vuole. I "puristi" (chiamiamoli così) pongono dei paletti un po' più stretti. Diciamo che l'esempio portato da Lordcasco potrebbe essere il limite. Oltre questo limite i puristi considerano l'immagine non più come una fotografia, ma come un'elaborazione grafica, che ha perso la sua originalità per trasformarsi in qualcos'altro. Ed è qui che arriva il problema: questa nuova immagine è da apprezzare o meno? A mio parere ogni caso è diverso. A volte sì e a volte no.

Sorriso la "moderna fotografia" (chiamiamola così), prevede una lavorazione dell'immagine senza limiti. A mio avviso ci può stare (e ci mancherebbe!), il problema è che spesse volte l'immagine originale viene snaturata. Il risultato anche in questo caso può essere apprezzabile o meno. Il fatto che non sia più una "fotografia" è a mio avviso trascurabile. Il grosso problema nasce quando gli interventi sono finalizzati a mascherare errori o incapacità in fase di scatto. Anche questo ci può stare, ma genera quel tipo di dubbi che fanno nascere queste discussioni.
In parole povere: la foto è vera o è finta?

Ripeto: a mio avviso ognuno è libero di fare quello che vuole.

Saluti, Roberto

user14286
avatar
inviato il 04 Gennaio 2017 ore 9:43

Gli unici motivi di conflitto in queste discussioni esistono solo quando non conoscendo bene il processo fotografico nella sua interezza ci si sbilancia in giudizi sommari, oppure quando per motivi del tutto personali ci si lancia in crociate integraliste su cosa sia da intendere come fotografia e cosa no.
Nella realtà dei fatti non vi è nessuna necessità di incasellare la fotografia in una definizione ristretta e precisa, quello che conta è l' immagine risultante, e la elaborazione post scatto è finalizzata all' ottenimento di questo risultato, qualunque esso sia.
Sotto questo aspetto è facile intendere come concetti tipo "PP sì/PP no" siano del tutto privi di senso, in particolar modo quando si dovessero produrre immagini non convenzionali; vale solo l'intenzione dell' autore e quanto l' elaborazione sia riuscita a concorrere.

avatarsenior
inviato il 04 Gennaio 2017 ore 9:53

Photoshop nasce come software di grafica, e nelle utlime versioni è stato completato col modulo CameraRaw, che permette di aprire i file in formato raw, e operare una serie di correzioni/bilanciamenti prettamente fotografici (luci, ombre, contrasto, saturazione, rumore, nitidezza...), dopodichè salvarli in formato jpg, tiff, ecc...
Una volta fatte le regolazioni 'fotografiche', quando si esce dall'ambiante CameraRaw e si entra nell'ambiente classico di Photoshop, si può salvare appunto il proprio operato, o continuare il proprio flusso di lavoro con Phs, dove ci sono tutta una serie di strumenti concepiti per la computer grafica, ma anche altri strumenti utilizzabilissimi in ambito fotografico, senza necessariamente snaturare il prodotto (fotografico) precedentemente eleborato in CR (correzione colore selettiva, luminosità contrasto, correzione gamma, curva di contrasto...) il tutto monitorando sempre un istogramma di riferimento, quindi nulla di accampato là, tanto per... per giustificare l'ausilio di un software.
Poi, se si vuole rimuovere delle imperfezioni (una macchia di sugo da un labbro) o saturare una determinata tinta (come ha mostrato Lordcasco) per dare più sostanza ad una scena, o eliminare un tizio sullo sfondo che mentre stai ripendendo la tua modella, lui scarica le cassette di melanzane da un camion... c'è il ben di dio, per questi scopi, su Photoshop. Il tutto sta nel saperli adoperare opportunamente.
E' facile dire 'non mi piace' o 'non mi interessa', riferendosi ad un qualcosa che si conosce soltanto di nome e di fama, e d'altro canto, le giustificazioni storiche non dovrebbero mai essere un alibi ("si è sempre fatto, quindi lo faccio anch'io") ma una scelta contingente. La memoria storica rafforza semplicemente la cultura e la consapevolezza. Questo per chiarire il mio intervento, smontato poi dal buon Ooo.
Se io mi ritrovo in difficoltà economiche e mi vedo costretto a rubare un tozzo di pane, per quanto deprecabile possa essere il mio gesto, esso trova giustificazione nella mia condizione critica, obbligata.
Se invece sono un soggetto economicamente indipendente, ma mi capita l'occasione di rubare un qualcosa, e lo faccio, con l'attenuante 'storica' del -tutti rubano, tanto!-, il discorso cambia radicalmente.
(Chiarisco: postprodurre non significa rubare, eh! ;-);-);-))

avatarsenior
inviato il 04 Gennaio 2017 ore 10:49

Il vero motivo della discussione è sempre e solo il limite tra fotografia e grafica; questo concetto di "limite" può non piacere ed essere visto come una restrizione forzata o addirittura ideologica, ma in realtà è necessario a mantenere in vita entrambi i termini, fotografia e grafica, che altrimenti dovremmo considerare sinonimi, mentre credo che a tutti sia chiaro che sinonimi non possono essere dal momento che la grafica può utilizzare la fotografia come UNO dei suoi strumenti, ammettendo quindi esplicitamente che non è l'unico e che ve ne sono di ben differenti, come ad esempio disegno e pittura tradizionali, disegni vettoriali, disegni 3D ecc.
La difficoltà nel definire "oggettivamente" quale sia questo limite non è tanto nell'uso di strumenti e tecniche vistosamente anomali (se "disegno" un drago volante su uno scatto di paesaggio credo che nessuno metterebbe in dubbio che non è più una semplice foto, per quanto realistico possa essere il drago), ma nell'utilizzo dei comuni strumenti per calibrare colore, contrasto ecc. che, se abusati, possono effettivamente stravolgere lo scatto originario anche utilizzando esclusivamente i dati già presenti nel RAW. Qui, in effetti, sembra che ci siano almeno due differenti scuole di pensiero: da un lato quelli che vorrebbero che il risultato finale rispettasse sempre e comunque la presunta "realtà" inquadrata al momento dello scatto (presunta perché credo che nessuno sia in grado di ricostruirla "esattamente" partendo solo dal RAW senza averla vista realmente con i propri occhi), dall'altro quelli che vorrebbero considerare ancora come "semplice" fotografia qualunque elaborazione, per esasperata che possa essere, dei dati già presenti nello scatto stesso per il solo fatto, appunto, che già ci sono.
Personalmente sono per lasciare un minimo di spazio interpretativo, ma mi rendo conto che è difficile quantificare questo "minimo" prima di arrivare a modificare la percezione, ad esempio, dell'ora e del meteo al momento di uno scatto di paesaggio. Ad aggiungere sale sulla ferita, c'è il fatto che anche per ottenere la maggior "fedeltà" possibile del risultato finale rispetto alla scena inquadrata, la procedura generale può essere relativamente standard, ma i singoli livelli di taratura possono variare da situazione a situazione; quindi la standardizzazione assoluta e perfetta non esiste.

user28347
avatar
inviato il 04 Gennaio 2017 ore 11:30

ci resta solo di capire quando guardiamo una foto quanto è stata trattata ,di solito si vede ,e se non si vede vuol dire che il fotografo è molto bravo ,se c'è un lampione che disturba un bel paesaggio e riesco a clonare con maestria non ci vedo niente di male,se lascio il lampione per fare il purista mi frego da solo;-)

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.






Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me