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Cambiare la Prospettiva







avatarsenior
inviato il 17 Maggio 2016 ore 20:42

Certo.
Infatti credo sia particolarmente superfluo proseguire la discussione in merito a questo tema ;-)
Si stava parlando di interventi leciti di distorsione per aumentare lievemente o ridurre lievemente in PP l'angolo di campo di una ripresa (es: da 18 a 16 o 14mm e viceversa), esercizio utile e entro certi limiti fattibilie.
Tutti gli altri interventi, invece, scoperchiano i soliti pentoloni del diavolo, ed è meglio trattarli in contesti adeguati ;-)

user46920
avatar
inviato il 17 Maggio 2016 ore 23:45

Secondo me, come al solito, c'è un problema di linguaggio

credo tu abbia ragione: il problema è proprio il linguaggio!

Se dico, o peggio se affermo, di poter cambiare la prospettiva dopo lo scatto (e si parla di fotografia), sto usando certamente un linguaggio sbagliato .

Allo stesso modo, se parlo chiaramente di GRAFICA DIGITALE:
partendo da una foto, si possono applicare degli interventi correttivi, e anche creativi, di tipo grafico, volti a stravolgere quella foto, introducendo elementi precedentemente inesistenti o talmente manipolati che risultino essere praticamente nuovi.

e poi la definisco
Quindi un lavoro di grafica fotografica o fotorealistica, se si preferisce.
utilizzando in maniera ingiustificata e ingiustificabile la parola foto collegata alla parola realistica ... uso un linguaggio più che sbagliato , il quale non può far altro che indurre a dei concetti sbagliati e a farsi delle idee sbagliate , creando appunto dei "problemi" di cognizione, che sarebbe meglio evitare.
La mala-informazione è la causa dei danni della confusione, dell'illogicità e della dipendenza da "incongruenza reiterata" !!! ;-)

quindi è molto meglio fermarsi ad un linguaggio onesto:
Nessuno dice che sia possibile modificare una foto già scattata, fotograficamente parlando...sia chiaro una volta per tutte.

anche perché NON essendo realmente possibile, indipendentemente da cosa si dice o da cosa si voglia dire, non vedo altri sbocchi realistici di funzione, nel "reparto fotografia".

O si fa GRAFICA, o si fa FOTOGRAFIA ... ma delle due, l'una!

avatarsenior
inviato il 17 Maggio 2016 ore 23:49

Ecco scoperchiato l'ennesimo pentolone, come dice Caneca. Anzi, sempre lo stesso. Fotografia vs. grafica e presunta contrapposizione, più o meno interiorizzata

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2016 ore 5:00

si, però non esageriamo con parole quali realismo, fotografia, realtà, grafica, ecc...
Se un obiettivo distorce a barilotto un 2%? e se questa immagine la correggiamo in post? sai quanti pixel modifichiamo della ripresa diretta...
siamo ancora nel realismo?
Così, come ho detto, su una figura piana ripresa in prospettiva laterale, possiamo avere un risultato realistico raddrizzandola, e, ben difficilmente se facciamo un buon lavoro qualcuno potrà dire se la foto è stata modificata.
I purismi in fotografia sono roba per fondamentalisti.
fin da quando si ricorreva alla solarizzazione, alle mascherature, alle alterazioni nei bagni con la chimica la fotografia è stata intervento post scatto.
un intervento tilt - shift si può fare anche con un ingranditore partendo dalla vecchia pellicola.

Aggiungo che la correzione prospettica di immagini piane, quali documenti stampati e quadri, è vecchia come il cucco e si è sempre usata.

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2016 ore 8:18

...eppure il fotorealismo in pittura e' esistito e sta vivendo una seconda vita in questi ultimi decenni...
Bisogna bruciare dei libri, e scriverne degli altri, come la storia recente ci insegna.

Sono convinto che, se le attuali fotocamere ci permettessero di scattare una foto, e con un tool particolare interno, fosse possibile ricavare un'altra foto ripresa da un altro pdr, in molti accoglierebbero questo ritrovato tecnologico con entusiasmo.
Finche' e' la macchina a farlo per noi, tutto e' lecito, altrimenti tutto viene cassato come le fantasie di Cassandra.
Un po' come mangiare carne macellata, ma non uccidere gli animali personalmente.
Conosco gente che, piuttosto che ricorrere alla chirurgia laser, si annoda una fascia rossa sulla fronte, e poi con un coltello arruginito e fangoso, si cava via le pallottole incandescenti dai deltoidi MrGreen

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2016 ore 10:44

Finche' e' la macchina a farlo per noi, tutto e' lecito, altrimenti tutto viene cassato come le fantasie di Cassandra

Anche questa è una "realtà" molto in voga, quella di confondere l'azione con l'attore; se l'attore è direttamente lo strumento del mestiere allora va tutto bene perchè quell'azione la si considera intrinseca allo strumento stesso (e perciò non opinabile da un punto di vista etico) dimenticando che, comunque, qualunque azione facciamo compiere alla macchina è per nostra scelta.
Questo però sottintende anche un altro aspetto di tipo subculturale: quello di sentirsi inconsciamente inferiori alle macchine. Un po' come quelli che acquistano il computer nella convinzione che riesca a fare tutto ciò che loro non sarebbero capaci di realizzare manualmente, senza rendersi conto che il computer va "guidato" come qualunque altro strumento.

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2016 ore 10:50

si, però non esageriamo con parole quali realismo, fotografia, realtà, grafica, ecc...
Se un obiettivo distorce a barilotto un 2%? e se questa immagine la correggiamo in post? sai quanti pixel modifichiamo della ripresa diretta...
siamo ancora nel realismo?

Aggiungerei: è più realistico lasciare una vistosa deformazione introdotta da un supergrandangolare (ma che nella "realtà" percepita a occhio non c'era) o correggerla come l'occhio vedeva quella scena, ma in questo modo ricampionare tutti i pixel dell'immagine?
Credo bastino queste considerazioni per capire che la fotografia non può essere la "realtà" ma sempre e solo una sua interpretazione; il problema, come al solito, è quello di individuare i limiti oltre i quali quell'interpretazione non è più verosimile o, addirittura, si trasforma in inganno.

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2016 ore 11:16

Il tipo di sfocatura e' un altro inganno:
quando lo sfocato e' -magico- tutti ad esclamare "woooooow!",
altro che denunciare un artefatto ;-)

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2016 ore 11:29

Ma la domanda qual è? E' una di queste tre o è altro?

1) Si può cambiare la prospettiva in fase di scatto , senza cambiare il punto di ripresa?

2) Si può cambiare la prospettiva in fase di post-produzione , ottenendo un'immagine sovrapponibile a quella ottenuta da un diverso PdR?

3) E' legittimo farlo?

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2016 ore 11:31

la 2 e la 3.
La 3 pare suscitare disprezzo e giudizi episcopali di indignazione pura.
La 2 e' la mosca da acchiappare in volo con le bacchette di Karate Kid ;-)

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2016 ore 11:44

Peccato per la (finta facile) 1 Sorriso. Potrebbe essere illuminante anche per le altre due.

La risposta ovvia ( e vera) è che la prospettiva dipende solo dal PdR, indipendentemente dalla focale utilizzata. Ma il dubbio successivo è: cosa accade se, invece di cambiare focale, usi una lente tilt&shift?

Fa bene la Nikon a chiamare "PC" (="Perspective Control") le sue lenti tilt & shift ? O è un abuso, dato che la prospettiva la controlli solo col PdR? Sorriso

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2016 ore 11:52

P.S. Rialimento la discussione solo perché stava diventando un meeting del Rotary Club: niente più accuse di scarsa intelligenza; solo pochi gli interventi incomprensibili; niente dubbi sull'integrità morale di chi risponde; solo poche accuse sulla crassa ignoranza.... E come se non bastasse, niente insulti alle foto esposte nelle altrui gallerie.....MrGreen

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2016 ore 11:53

Qui si parlava di entrambe (pdr e angolo di campo).
Modificarle a foto gia' fatta, e' praticabile, ma intervenendo graficamente, e con una buona dose di lavoro e voglia, oltre alle competenze in merito indispensabili.
Escludendo il pdr (non modificabile con un semplice sviluppo fotografico), le linee di fuga di una scena sono modificabili, entro certi limiti geometrici (e non etici Sorriso), e con l'ausilio del fotoritocco (strumenti di Phs estranei al CameraRaw).
Per cambiare anche il pdr, e' necessario ricostruire la foto, mediante collage di parti fotografiche prese qua e la e doformate, oppure ridisegnata per intero o in parte.
Eticamente parlando forse non e' corretto fare cio', ma e' bene far sapere in giro che e' possibile farlo.
Come abortire: bello o non bello, giusto o sbagliato che sia, e' fattibile, come le operazioni chirurgiche transgender.

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2016 ore 12:27

Mi pare una buona sintesi.

La questione del cambio di prospettiva in PP (Domanda 2) è un problema di geometria. Gli interessati possono leggersi QUESTO lavoro del dipartimento di matematica a applicazioni dell'università di Milano Bicocca. Se non vi piacciono le formule (che neanche ci servono), consiglio di dare almeno un'occhiata alle figure da pag. 14 in poi. L'algoritmo per simulare un PdR diverso (ridefinendo la lunghezza di tutte le linee) esiste, ed è quindi implementabile via software: con alcune limitazioni.

Ci sono dei gradi di libertà sui possibili elementi nascosti che, dopo la trasformazione, diventano scoperti: e ovviamente non sono reinventabili attraverso le formule. Qui la proiezione finisce, e rimane uno spazio vuoto da riempire a discrezione del postproduttore (clonando parti vicine?). Naturalmente, questi problemi di sovrapposizione potrebebro essere del tutto assenti: per esempio quando si fotografa una facciata, simulando una maggiore o minore distanza del PdR.








avatarjunior
inviato il 18 Maggio 2016 ore 12:45

Cosa c'entra l'etica con l'arte? L'arte è soggettività, l'etica è la morte della soggettività. Come si possono confrontare etica ed estetica al giorno d'oggi? C'è ancora l'inquisizione?
Il concetto moderno, anzi contemporaneo, di arte implica l'artificio cioè l'intervento sugli oggetti come mezzo espressivo.
La fotografia senza manipolazione è materia per periti dei tribunali, se ne servono per documentare, e rifletterei sul fatto che non sempre viene ammessa come prova proprio perché è manipolabile a prescindere dalla volontà.
La fotografia è interessante quando è politicamente scorretta, deve essere una manipolazione, è nello statuto.



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