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diamo voce a tutti i lupi uccisi!!!


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avatarjunior
inviato il 23 Febbraio 2016 ore 11:04

x Ievenska

il tuo ultimo post spiega tutto...il problema è serio,purtroppo ci sono molte persone che la pensano come te

user25280
avatar
inviato il 23 Febbraio 2016 ore 11:40

All'inizio ti scusavo perché di ottusi e incolti ne esistono tanti purtroppo, poi ho iniziato a pensare che fossi un provocatore, dopo ho iniziato a capire che non solo sei un povero incolto, ma sei anche potenzialmente pericoloso.

Pure io sparo se mi entrano i ladri in casa, non lo ordina mica il medico di andare a rubare e magari massacrare una famiglia, ma alloa stesso tempo non mi pesa assolutamente aiutare un clochard in difficoltà,di qualsiasi nazionalità sia e lo faccio spesso.

Mentre tu, invece, dall'alto della tua NON CONOSCENZA della natura e delle leggi che la regolano e che sono sovrane su tutto, metti assieme lupi e stranieri che criminalizzi indistintamente, buoni o cattivi che siano.

Poi hai pure il coraggio di dare degli estremisti agli altri, ma ci sei o ci fai?????

Ma povero te, in quale sordido stato mentale che ti ritrovi.


avataradmin
inviato il 23 Febbraio 2016 ore 12:09

chiudo qui visto che la discussione è degenerata in scontri personali.

avataradmin
inviato il 24 Febbraio 2016 ore 13:26

Riapro il topic dopo averne discusso con l'autore, invito però i vari litiganti a lasciare questa discussione, altrimenti si toglie la possibilità di proseguire anche a chi vorrebbe discuterne serenamente.

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2016 ore 17:37

Ringrazio Juza per la riapertura del topic e mi associo all'invito.
Il titolo ben specifica le finalità della discussione, spero vivamente nella comprensione da parte di tutti e di permettere una discussione serena e civile.
Grazie
Orazio

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2016 ore 17:42

Aggiornamento del 22 febbraio 2016
Dal Parlamento arrivano chiari e autorevoli segnali contrari all'abbattimento legale dei lupi - denunciato dal Wwf con la petizione: www.wwf.it/soslupo/ - previsto nella bozza del "Piano di conservazione e gestione del lupo in Italia", proposto dal Ministero dell'Ambiente all'attenzione delle Regioni, che devono presentare le loro osservazioni ed emendamenti al testo entro il 26 febbraio.

In un Ordine del giorno passato il 18 febbraio alla Camera dei Deputati (prima firmataria Patrizia Terzoni), con il parere positivo del governo, si chiede espressamente di vietare ogni azione finalizzata all'abbattimento del lupo, seppur rimandando ad approfondimenti sulla possibile applicazione delle deroghe previste dalle norme comunitarie. Anche il presidente della Commissione Ambiente, Ermete Realacci, ha voluto autorevolmente confermare e rafforzare, con un suo comunicato, la validità dell'iniziativa dichiarando: "E' una pessima idea permettere l'abbattimento legale del lupo".

Ambientalisti e parlamentari sono concordi nel ricordare che esistono norme nazionali e internazionali che tutelano questa specie, ancora a rischio per un diffuso bracconaggio e per l'ibridazione con cani randagi e vaganti, a cominciare dalla Direttiva Habitat 92/43/CE e dal Dpr n. 357/1997 di recepimento delle norme comunitarie. Mentre non è giustificato l'allarmismo sulla pericolosità del lupo (visto che è al 1825 che nel nostro Paese non si registrano attacchi di lupi all'uomo, come ricordato dal presidente Realacci), sono invece assolutamente accertati gli episodi illegali e cruenti di bracconaggio (che rappresenta la principale causa di mortalità del lupo in Italia, si legge nell'Ordine del Giorno, prima firmataria Patrizia Terzoni). Così in un comunicato il Wwf Italia.

I parlamentari sono in particolare d'accordo con il Wwf sulla necessità di rivedere il Piano d'azione proposto dal Ministero, individuando tutti gli strumenti che consentano alle comunità e alle amministrazioni regionali e locali, agli ambientalisti, agli agricoltori e agli Enti Parco di collaborare attivamente insieme per la conservazione di una specie così importante, individuando anche le necessarie forme di tutela degli allevatori. Ora sta alle Regioni lanciare un chiaro segnale al Ministero dell'Ambiente coerente e conseguente all'indirizzo dato dal Parlamento.

L'invito alle Regioni è di sostenere lo stralcio del capitolo III.7, che consente l'applicazione della deroga alla tutela del lupo, proposto dal Ministero dell'Ambiente che, tra l'altro, ha dovuto già registrare le critiche alla bozza di Piano rivolte dal Ministero della Salute. Per questo il Wwf nella sua Petizione chiede che dall'azione concorde delle Istituzioni e dal Piano emerga un maggiore impegno per: aumentare la lotta al bracconaggio attraverso un aumento delle pene e delle sanzioni ed un potenziamento della vigilanza con l'attivazione di squadre specializzate nella prevenzione e nelle indagini antibracconaggio; aumentare il contrasto al randagismo e affrontare con maggiore determinazione il problema dell'abbandono dei cani per prevenire il fenomeno dell'ibridazione con il lupo; applicazione e valutazione dell'efficacia degli strumenti di prevenzione e protezione dei danni alla zootecnia; garantire un tempestivo e completo risarcimento dei danni subiti dagli allevatori, senza disparità di trattamento tra le diverse Regioni; attuazione di una seria e costante campagna per la tutela del lupo con particolare riguardo al ruolo svolto dai mezzi di informazione; avvio di un monitoraggio della specie a scala nazionale e scambio delle informazioni a livello trans-frontaliero per le Alpi, conclude il Wwf Italia.

La lotta continua, continuiamo a sostenerla!
un saluto a tutti!
orazioSorriso

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2016 ore 19:31

Aggiornamento del 27 febbraio 2016 - Dichiarazioni Sottosegretario con delega all’Ambiente, Mario Mazzocca.
“Accolgo l’appello lanciato dal Wwf, che chiede un impegno concreto a favore del ‘Piano Nazionale per la Conservazione e Gestione del Lupo in Italia“. Così in una nota il Sottosegretario con delega all’Ambiente, Mario Mazzocca. ”Intendo precisare, però, che la Regione Abruzzo non ha espresso ne’ inviato formalmente alcun parere in merito al Piano, che, va sottolineato, dovrà essere approvato in sede di Conferenza Stato-Regioni. E sarà in quella circostanza che l’Abruzzo darà il proprio parere per quanto di competenza“.

Continua Mazzocca: ”Dunque, la discussione è ancora in corso e nessuna decisione è stata assunta. Resta l’impegno della Regione a favore della tutela della biodiversità e della conservazione di una specie così importante. Non possiamo che condividere il divieto relativo ad ogni azione o provvedimento favorevole all’abbattimento dei lupi. La tutela di questa specie animale, ancora fortemente a rischio per il diffuso bracconaggio, è regolata da norme nazionali e internazionali che non possono ne’ devono essere dimenticate. Va ricordato, inoltre, che l’allarmismo sulla pericolosità del lupo non ha alcuna giustificazione scientifica. Molto più opportuna e cogente, a mio avviso, sarebbe da parte del Governo una discussione sulla gestione della fauna selvatica, con particolare riferimento alla presenza dei cinghiali, il cui numero di esemplari sui nostro territori è cresciuto a dismisura negli ultimi anni, in assenza di una pianificazione condivisa. Tutto questo ha comportato conseguenze devastanti all’agricoltura e alle aree protette, con danni economici consistenti. Eppure ? rileva infine l’assessore ? su questo tema si sceglie spesso un silenzio colpevole, che rimanda a motivazioni di opportunismo politico“.
Positive le parole del Sottosegretario, attendiamo altre belle notizie e W il LUpo!
Saluti a tutti!
orazioSorriso

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2016 ore 22:07

Grazie per gli aggiornamenti, e per aver scritto, in maniera esaustiva, cose che molti di noi già sapevano! Nella speranza che l'essere umano si adegui alla natura e non viceversa

avatarsenior
inviato il 28 Febbraio 2016 ore 0:52

Grazie a te @Echopage
Lo spero anch'io.
Saluti
orazio Sorriso

avatarsenior
inviato il 04 Marzo 2016 ore 21:12

Aggiornamento 4 marzo
NON È UN PAESE per lupi, l'Italia.
Lo dice il Wwf, che dedica il World Wildlife Day, la giornata in cui ogni anno l'Onu celebra la fauna selvatica proprio al lupo. Il Wwf sceglie questo animale perché a rischio a causa dell'"incombente Piano di gestione proposto dal Ministero dell'Ambiente", che consente "l'abbattimento di Stato fino a 60 lupi l'anno", una soluzione "non efficace e pericolosa, frutto delle pressioni di una componente minoritaria della società e dello stesso mondo agricolo".

L'associazione ambientalista spiega che "gli abbattimenti legali vengono proposti oggi solo per soddisfare le richieste provenienti da zone del Paese dove il lupo era stato sterminato e dove ora la conflittualità con questa specie, protetta dalle leggi nazionali, è crescente". Il lupo "appartiene alla nostra cultura e ha un indiscutibile ruolo nel mantenimento di ecosistemi sani e ricchi - spiega il Wwf - È diventato anche fonte di reddito per l'ecoturismo". Ma la specie "è vittima non solo di bracconieri, che ne eliminano circa 300 all'anno solo in Italia, ma anche di una nuova e profonda disinformazione, determinata dall'immobilismo delle istituzioni rispetto all'ormai consolidato fenomeno della ricolonizzazione dell'areale da parte del predatore".
Dagli anni '70 in cui il lupo in Italia era rappresentato da poche centinaia di esemplari c'è stato un periodo di ripresa ma "il lupo sta di nuovo rischiando grosso", dice il Wwf che ha lanciato la Petizione #soslupo rivolta al Ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti e al presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome, Stefano Bonaccini, per chiedere di cancellare dal nuovo Piano per la conservazione e gestione del lupo l'ipotesi di uccisioni in deroga alle norme di tutela e di mettere in pratica tutte le soluzioni possibili per una convivenza con la specie. In tre settimane hanno appoggiato l'iniziativa oltre 58.000 cittadini e alcune Regioni come Lazio, Abruzzo e Marche hanno pubblicamente dichiarato la contrarietà agli abbattimenti legali.

Il lupo è un "selettore naturale" per il controllo delle popolazioni di ungulati, soprattutto cinghiali e caprioli afferma il Wwf che indica sei azioni per salvarlo: contrastare il bracconaggio; limitare il vagantismo dei cani padronali e il randagismo, per contrastare il rischio di ibridazione con il lupo e le predazioni di animali domestici e selvatici; diffondere l'uso di efficaci strumenti di difesa e di prevenzione dei danni agli animali allevati e incentivare il pascolo sorvegliato da uomini e cani da guardiania; indennizzare completamente quegli allevatori virtuosi ma comunque colpiti da predazione; informare correttamente sull'ecologia e sul comportamento lupo; monitorare il lupo utilizzando metodologie standardizzate e condivise.

L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha indetto la celebrazione del 3 marzo, per la prima volta nel 2014, per sensibilizzare sul Valore Natura, ovvero, quanto specie animali e vegetali selvatici contribuiscono allo sviluppo sostenibile e al benessere umano. La giornata, che segna la firma della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche in via di estinzione (CITES ) nel 1973, sottolinea anche l’urgenza di combattere i crimini contro la fauna selvatica, a partire dai massacri di elefanti, rinoceronti, tigri.






avatarsenior
inviato il 09 Marzo 2016 ore 22:09

Aggiornamento 9 marzo
SVIZZERA - Il lupo non sarà specie cacciabile!
GEAPRESS: Il Consiglio degli Stati ha respinto oggi la mozione Imoberdorf/Rieder, non dando così seguito alla raccomandazione della propria Commissione dell’ambiente che avrebbe consentito di inserire il lupo tra le specie cacciabile. Ne danno comunicazione ul WWF e Pro Natura secondo i quali il Consiglio degli Stato ha dimostrato di poter rimanere lucido anche su temi controversi e molto sentiti.

Il lupo, sarebbe divenuto cacciabile tutto l’anno senza periodi di protezione. Tutto ciò, affermano le associazioni, sarebbe stato inconciliabile con la Convenzione di Berna sottoscritta dalla Svizzera, con l’attuale politica di protezione delle specie e con la Costituzione federale.

Contro la mozione Imoberdorf/Rieder si erano opposti con forza, oltre alle organizzazioni ambientaliste, anche i cacciatori, gli ambienti forestali e i Cantoni. «Quest’ampia mobilitazione prima del dibattito al Consiglio degli Stati mostra che una politica del lupo radicale non raccoglie la maggioranza dei consensi», afferma Mirjam Ballmer, responsabile di progetto per la politica di conservazione della natura presso Pro Natura.

Pro Natura e il WWF, perciò, chiedono ai parlamentari di tener presente questo importante segnale e di sostenere una politica dei lupi equilibrata, ragionevole e orientata alla ricerca di soluzioni.

Il WWF e Pro Natura si sono detti a più riprese pronti a collaborare allo sviluppo di una politica sostenibile e orientata alla ricerca di soluzioni.

Sei specifiche azioni per salvare il lupo

Aumentare la lotta al bracconaggio;

Gestione del randagismo dei cani, per prevenire l’ibridazione con il lupo;

Applicare strumenti di protezione dei danni alla zootecnia;

Risarcimento completo dei danni agli allevatori;

Attuare una costante campagna mediatica per la tutela del lupo;

Avviare un monitoraggio della specie a scala nazionale.

user25280
avatar
inviato il 10 Marzo 2016 ore 7:36

Ottima notizia.

avatarsenior
inviato il 10 Marzo 2016 ore 7:48

Grazie Steve.....Buona giornata!Sorriso

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2016 ore 16:11

Aggiornamento 14 marzo - Civitella Alfedena
Il paese del Lupo, quello da cui partì negli anni settanta l’operazione San Francesco per salvaguardare il lupo in Italia, si schiera a difesa del proprio simbolo al fianco della battaglia del WWF-Italia.
A Civitella Alfedena, dove è presente dal 1975 il Museo del Lupo (che proprio l’anno scorso ha festeggiato i suoi 40 anni) con annessa area faunistica, il gran carnivoro è di casa, è parte integrante della storia del piccolo centro del PNALM (Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise) che grazie alla tutela del Lupo ha conosciuto uno sviluppo turistico che lo ha portato sulle pagine de Il Sole 24 Ore.
Venerdì sera 11 marzo, il Consiglio Comunale del paese ha approvato una deliberazione di sostegno alla campagna del WWF-Italia contro il tentativo delle Regioni di riaprire la caccia al lupo.
Riaprire la caccia al lupo per il Consiglio Comunale di Civitella Alfedena e una barbaria e con tutta la comunità, vuole sostenere il WWF-Italia in questa battaglia, consapevoli che “vogliamo essere come i Lupi, liberi di decidere il nostro futuro e un paese che uccide i lupi non ha futuro”.
Ad oggi, infatti, non esiste alcuna ragione scientifica né tanto meno economica che può giustificare la riapertura, seppure controllata, della caccia a questa specie. Gli allevatori del Parco da decenni convivono con il lupo, subiscono danni risarciti dall’Ente PNALM, ma non hanno mai pensato che la soluzione del problema potesse essere la caccia alla specie.
La soluzione dagli eventuali danni non è la caccia al lupo ma una più attenta azione di controllo e di gestione della fauna selvatica, del randagismo ed altresì delle modalità del pascolo. Pensare che tutto possa essere risolto con la soluzione più sbrigativa, è un falso che serve ad assopire i malumori di qualche categoria, occorre al contrario una maggiore attenzione al territorio sotto tutte le sue forme.
Se le aree interne si spopolano, di persone e d’attività tradizionali, se manca in questo paese una politica per le aree marginali, questo non è colpa del lupo, dell’orso o del cervo, ma di una classe di governo più attenta al consenso elettorale piuttosto che ad azioni di sistema.
Il lupo è l’esempio di questo. Oggi si ragiona di uccidere il lupo, mentre nella realtà quotidiana si uccidono i paesi interni tagliando i servizi sanitari e bancari, le poste, il welfare alle persone, le attività economiche.
Non dobbiamo avere paura del lupo, ma preoccupano le decisioni degli uomini è questo l’invito che viene da Civitella Alfedena, il paese del lupo.



avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2016 ore 20:58

Conosco molte persone a Civitella e quasi quasi posso definirmi di casa, visto che le vacanze le passo sempre lì. Il problema non è il lupo perché, come giustamente hai riportato, Orazio, la gente che ci convive da secoli con questo predatore, conosce i rischi del mestiere di allevatore e sa che deve munirsi delle giuste misure di sicurezza. Se gli indennizzi funzionano e si dotano i contadini di cani pastore o recinzioni elettrificate difficilmente ci sarà ancora gente che si lamenta del lupo. Inoltre la gente a Civitella vive con i proventi dell'eco turismo. Se si estinguono specie come l'orso o il lupo, entrambe fortemente incomprese, potrebbe facilmente diventare un paese fantasma.



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