| inviato il 17 Marzo 2016 ore 15:46
sono di Ostuni (pochi chilometri da Polignano) e siamo nella stessa barca , oramai da tempo hanno messo gli occhi sul nostro territorio ed il nostro mare, unica risorsa sulla quale sta puntando molto la nostra zona, se deturpano pure questo ci resta solo ............. Dopo i record turistici del 2015, i record qualità e quantità Olio di Oliva, il record miglior vino, vogliono impedire che si ripeta ancora? Ma perchè non trivellano al centro della pianura padana, nonchè al centro di Londra, secondo ricerche dove ci sono sedimenti c'è un'alta probabilità di trovare petrolio. Oltre a trivellare la Sorella, anche la Madre e la Nonna |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 15:47
A prescindere dai personali convincimenti verso il SI o il NO, un popolo serio chiamato a decidere su questi argomenti dovrebbe prima di tutto andare a votare, senza se e senza ma! Ci lamentiamo che tutte le decisioni ci vengono imposte dall'alto e quando abbiamo l'oppurtunità di dire la nostra cerchiamo scuse tipo è inutile, non serve, tanto non ne tengono conto, etc... Purtroppo, ne sono sicuro, come al solito non sarà raggiunto il quorum e quindi non decideremo nulla. Prima che qualcuno parli di : lo hanno fatto apposta, potevano accorpare il voto con le amministrative etc.. io dico che proprio per questo motivo, si dovrebbe andare in massa a votare. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 15:49
“ - Una vittoria del si non impedirebbe a Altri stati di continuare a trivellare - In caso di disastro avere una piattaforma a 10 miglia o a 14 miglia, per un mare come l'Adriatico non fa differenza „ Sono d'accordo con Arik... è un pò come la storia del nucleare... non abbiamo le centrali attive ma abbiamo le scorie... e compriamo l'energia dalla Francia che ha le centrali appena al di la dei nostri confini... quindi in caso di disastro la nube ci colpirebbe come se la centrale fosse nel nostro territorio... questi referendum sono inutili... |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 15:50
C'è una fine inesorabile cui lentamente le grosse multinazionali del petrolio sono destinate. Oggi l'energia è gestita in una sorta di economia "verticale", pochissimi producono (e guadagnano) tantissimi consumano. Va da sè che chi produce ha fatturati a livelli tali da essere confrontabili con il PIL di molte nazioni, immaginiamo quindi anche quanto potere abbiano. Con le energie rinnovabili, per la loro natura evanescente e distribuita (vento, sole ad esempio), l'economia si trasformerà da "verticale" a "orizzontale". Tutti produrranno e tutto consumeranno. E' un cambiamento epocale che purtroppo non potrà prescindere dalle manipolazioni di chi oggi ha in mano il potere. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 15:52
Quoto Peppe e ricordo a Marcorlandino che anche la pianura padana è stata ripetutamente trivellata. Qualcuno addirittura pensava che il terremoto dell'Emilia Romagna di qualche anno fa fosse in qualche modo collegabile alle trivellazioni per il gas. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 15:52
Ne sono sicuro Stefano. E concordo! Solo che in queste discussioni (sono abituato a farne fuori dai forum e non vorrei cascare di farli anche qui ma tant'è... ci cado!) vedo un'attenzione ostinata sulle incoerenze che se ne fosse riposta altrettanta nel cercare di far qualcosa di concreto per migliorare e migliorarci potrebbero farci uscire da questo pantano... Non volevo mettere parole in bocca a nessuno |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 16:00
Atatap, uno dei guai è che il nostro sistema prevede solo referendum abrogativi, se ci fossero anche referendum propositivi magari si potrebbe fare qualche passo avanti, ad esempio chiedere che una percentuale del fabbisogno energetico provenga da fonti rinnovabili. Come diceva giustamente qualcuno non è possibile che in Germania il fotovoltaico sia più avanti che da noi. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 16:01
“ questi referendum sono inutili... „ Se ci fosse affulenza al 90% con relativo plebiscito per il sì, il messaggio comincerebbe ad arrivare. Perché un governo che contraddice il popolo, prima o poi dalle urne ci passa. |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 16:07
“ questi referendum sono inutili.. „ mi tocca autoquotarmi: “ un popolo serio chiamato a decidere su questi argomenti dovrebbe prima di tutto andare a votare, senza se e senza ma! „ Secondo me non è mai inutile! E' inutile non andare a dire la propria e poi lamentarsi! |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 16:09
hai ragione è uno dei guai... Ma credo che non ci siano le condizioni per poter sperare di poter conquistare un futuro migliore solo in cabina elettorale! Credo che ognuno debba partecipare attivamente, debba informarsi e informare, debba mettersi di traverso se davanti gli si palesa un'ingiustizia. Insomma, debba mettersi in gioco! Questa credo sia l'unico modo. Questa è la mia visione di democrazia... |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 16:11
Aggiungo che non intendo sminuire l'importanza del voto, credo che non possiamo puntare solo su quello |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 16:13
“ Aggiungo che non intendo sminuire l'importanza del voto, credo che non possiamo puntare solo su quello „ Le rivoluzioni si fanno per le pance vuote, non per gli ideali |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 16:14
Il voto, E' partecipare attivamente, come gli altri strumenti da te indicati, l'uno non esclude l'altro, anzi ... |
| inviato il 17 Marzo 2016 ore 16:20
Concordo con te Vangogh ;) ma non intendevo rivoluzioni... intendevo occuparci di quello che abbiamo intorno sempre, non solo quando siamo chiamati a farlo. E concordo anche con Peppe, è esattamente quello che intendo, il voto non deve escludere altro... ANZI! e neanche altro deve escludere il voto per carità! |
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