user26730 | inviato il 15 Maggio 2016 ore 16:33
Riccardoerre, Io ho scritto che faccio (dal 1987) questo tipo di foto e le faccio per denunciare e rendere visibile una parte di umanità meno fortunata di noi. Lo faccio da anni e lo faccio esponendo le foto in piccole mostre e in posti dove gentilmente mi concedono spazio e tempo per esporre. La fotografia è il.mio secondo lavoro ma non vendo le foto in questione. Vendo i servizi fotografici delle ragazze. Il fatto che tu quelle foto le veda qui e/o su Facebook non significa che siano nate per questi spazi e il solo affermarlo è indice di ristrettezza mentale. Naturalmente secondo me. Max |
| inviato il 15 Maggio 2016 ore 17:10
Alle79 almeno è stato onesto. Non come altri che, pur non avendo giustificazioni - come lui - per le loro paranoie, si illudono di averne. Bene Max se riesci a fare denunce che portino a qualcosa. Io so di gente che, dopo aver visto le mie foto, ha fatto viaggi in Namibia e Vietnam. Questo mi basta per sapere di aver fatto qualcosa di buono. Quindi mi autoassolvo dalla gravissima colpa di aver "sfruttato" quelle persone. Tra l'altro, ora sono di corsa sul telefono, ma mi piacerebbe tornare sulla (bella) foto della drogata che ha linkato qualcuno, che centra in pieno il tema "zoo umani" che poi è deviato sulla questione minori. Per chi si è collegato alla fine, il thread l'avevo iniziato più di un anno fa, dopo aver visto certe cose nella valle di Sapa (Vietnam). Avevo deciso di smettere di andare in posti poveri a fare turismo. Infatti poi sono andato in Giappone. Poi però ci ho riflettuto, e sono andato in Etiopia. Ora le idee sono molto più chiare. |
user26730 | inviato il 15 Maggio 2016 ore 17:36
Se le mie denunce portino a qualcosa non lo so. Però ci provo. Al contrario, è favoloso quello che hai detto tu, che alcuni tuoi amici hanno deciso di andare a visitare dei posti che hanno visto nelle tue foto. Questo è un successo, seppur piccolo, comunque un successo. Max |
| inviato il 15 Maggio 2016 ore 22:40
Mi sembra una sciocchezza. Le foto che hai linkato possono essere considerate entrambe belle. Il problema é capire :. Chi .?dove?. Perché?.a questo punto la seconda foto assume il valore che merita |
user33434 | inviato il 15 Maggio 2016 ore 23:00
Qualcuno potrebbe considerarle altrettanto belle ma non credo che tu sia tra queste. 1. Nel primo caso credo che ci troviamo nella situazione del turista nel secondo c'è Mimmo Jodice 2. Nepal ed Ercolano 3. Perché voleva fotografare il vitello e poi gli è spuntato anche il bambino il primo, e il secondo perché in quel periodo era interessato agli elementi umani in fotografia e ha usato un ambiente che conosceva per darne una rappresentazione. Credo che la seconda galleria abbia un valore intrinseco, ha un notevole impatto visivo anche se chi la guarda non ha mai aperto un libro di fotografia o visto una mostra |
| inviato il 16 Maggio 2016 ore 8:31
Mauro, hai ragioni oggettive per pensare che il bambino sia "spuntato" mentre stava fotografando il vitello? Non mi pare che il tuo giudizio sia molto obiettivo. Quella foto è stata fatta con una 50D, non con un cellulare. Mi sembra un po' arrogante liquidarla come fai tu. Il giudizio etico non può non esserci. Il problema è che a volte sta molto in bilico. Il bambino col vitello è eticamente inaccettabile? Non mi pare proprio. Forse può dare fastidio a qualcuno, poiché è comodo illudersi che certe realtà non esistano. C'è una differenza di fondo tra l'andare a cercare il disperato (il drogato a Milano) e il ritrarre una realtà dove il bambino col vitello è la normalità. Poi, certo, Salgado sarebbe riuscito a ritrarlo molto meglio, ma non credo che l'autore di quello scatto aspirasse ad essere Salgado. Io penso che molti di noi, qui, non aspirino a fare arte, ma si accontentino di essere (o diventare) bravi artigiani, capaci di raccontare in modo dignitosamente interessante quello che vedono. Per quello che mi riguarda, io non ambisco a diventare Salgado, poiché conosco i miei limiti. Mi sembrerebbe assurdo se qualcuno confrontasse le mie foto con le sue per ricavarne che dovrei appendere la macchina al chiodo ed "autocensurarmi". Anche perché, a questa stregua, temo che Juza dovrebbe chiudere il sito. |
user26730 | inviato il 16 Maggio 2016 ore 9:03
Davide for president!!!! Quoto quello che hai scritto al 150%!!!! Max |
user33434 | inviato il 16 Maggio 2016 ore 13:07
Le ragioni oggettive per pensare che il bambino sia "spuntato" sono nella didascalia della foto. Non ho nulla contro i cellulari o la 50D, si possono fare pessime foto anche con una ammiraglia di qualunque casa o foto strepitose con un cellulare. Quello che intendo dire è che se giudichiamo moralmente sbagliato fotografare persone in disgrazia non possiamo poi derogare ai nostri valori quando la foto appartiene al grande fotografo senza cadere in un'evidente contraddizione. Scavalcando quindi l'argomento Etico rimane solo quello Estetico. Per fortuna non esiste una commissione internazionale che decide quali sono le foto "belle", quindi non rimane altro che l' auto-valutare se lo scatto che abbiamo tra le mani sia tale da essere o meno pubblicato. |
| inviato il 16 Maggio 2016 ore 13:40
Ok, Mauro, ora è molto più chiaro ed accettabile. Avevo letto il "dovrebbe autocensurarsi" come fosse la tua posizione! Io però trovo che non sia sempre accettabile fotografare persone in disgrazia. Dipende molto se quella disgrazia toglie o meno dignità al soggetto. E' vero che il giudizio può essere molto soggettivo. E più ci si riflette, più diventa difficile darlo. Lo scatto di Efus mi ha veramente fatto riflettere parecchio. E' una foto che disturba e provoca, ma forse proprio per quello acquista valore. |
| inviato il 16 Maggio 2016 ore 17:32
Il dibattito è molto interessante e mi sono posto spesso anch'io le stesse domande. Provo a dare i miei 2 cents: - mi sembra che il focalizzarsi sul concetto di "miseria" sia fuorviante, perché in molti contesti quello che a noi sembra miseria è la condizione normale di vita delle persone, e in molti casi (NON TUTTI!) questa condizione potrebbe essere per nulla sofferta dagli interessati. Pensare che tutti quelli che vivono al di sotto degli standard di vita italiani siano disperati, e quindi fotografandoli facciamo "zoo umani", mi sembra improprio perché parte dal presupposto che la normalità siamo noi e che il nostro livello di reddito sia quello giusto. Quindi secondo me un primo discrimine è appunto la DIGNITA' delle persone fotografata: è chiaramente una questione di sensibilità, ma spesso è abbastanza evidente la differenza fra fare una foto a una persona di un'altra cultura, interessante per una serie di ragioni (espressione del viso, lineamenti, vestiti, attività, ecc), impegnata nelle sue attività quotidiane, e farne una finalizzata solo a dare il pugno nello stomaco per la miseria che rappresenta (mendicanti, storpi, persone che piangono, ecc.). Posto che, comunque, non sono ancora del tutto sicuro che si debbano censurare anche queste foto, altrimenti non esisterebbero tanti reportage molto importanti e che hanno fatto riflettere le persone che li hanno visti. Ma perlomeno ragionerei su questa distinzione. - altra differenza: mi pare che in generale si stia discutendo sempre di foto "rubate", quindi mi chiedo: quelle consensuali? O meglio, quelle che invece che street si possono definire ritratto (ambientato)? Se il soggetto mi guarda, e mi sorride, posso ritenere che sia contento del fatto che gli sto facendo una foto, e quindi essere autorizzato a farla? Penso che sia diverso scattare la foto di un bambino di strada con uno zoom a 300mm, senza che gli abbia mai rivolto la parola, e scattare a dei bambini con cui sto interagendo e che mi hanno dimostrato un atteggiamento amichevole. Purtroppo il tema è complesso e stratificato quindi è difficilissimo arrivare a delle conclusioni, ma è sicuramente interessante discuterne. Noto inoltre che le sensibilità sono davvero diversissime, alcuni post che ho letto qui (rispettabilissimi, sia chiaro) sono molto "rigidi" sulla questione delle foto a sconosciuti o bambini, a un livello a cui non mi ero mai spinto (anche perchè penso che dovrebbero eliminare una notevole fetta di fotografia moderna). Ultimo spunto: quanto di tutto questo discorso è influenzato dai social network? Sarà una banalità, ma probabilmente quando non esisteva internet tutte queste remore non esistevano perchè erano di fatto irrilevanti (la possibilità per una foto di circolare per il mondo erano una frazione di quelle attuali). |
| inviato il 17 Maggio 2016 ore 20:23
Avendo viaggiato molto poco e sicuramente non in Paesi poveri (intesi in senso economico) non ho esperienze dirette; credo tuttavia che, se cola' mi trovassi, non riuscirei a fotografare miseria e fame, specialmente se si trattasse di bambini: mi sembrerebbe di far spettacolo della disperazione altrui, di rubare qualcosa a chi già non ha nulla. Ho un'idea forse troppo romantica della fotografia ma, per quel che mi concerne, cerco bellezza e serenità da trasmettere ad altri, nelle mie immagini e la denuncia sociale, il reportage di situazioni degradate o comunque difficili è cosa che non mi appartiene. Diverso, ovviamente, il discorso di chi, per mestiere o impegno sociale, vuole documentare queste situazioni e farne denuncia, non solo spettacolarizzarle: se l'intenzione è per l'appunto solamente quella di sensibilizzare e richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sui più sfortunati, ben vengano anche le immagini più esplicite. |
| inviato il 26 Agosto 2016 ore 12:06
Visto quello che sta succedendo nelle zone terremotate, direi che gli zoo umani ci sono anche da noi. C è proprio necessitá? Con tutti i giornalisti che cmq ci speculano sopra? Andare a fotografare 4 persone con una coperta sulle spalle? Rende qualcosa a loro o al fotografo? |
| inviato il 26 Agosto 2016 ore 12:17
Ma dai smettiamola di dire boiate, il 99 percento delle foto di bambini poveri e in situazioni disagiate sono scattate solo ed esclusivamente per sentirsi dei grandi fotografi di reportage, per postare su Facebook per ricevere like e per dire visto quanto sono bravo...chi veramente utilizza quelle fotografie a scopi umanitari e di informazione è solo l 1% dei fotografi mondiali...postare quel tipo di foto qua su Juza è solo per puro piacere personale come postarle su altri mille siti..perché non c'è un progetto dietro di aiuto concreto non c'è la volontà di far vedere al mondo che deve svegliarsi per rimediare in qualche modo a queste situazioni disagiate. tutte le altre scuse sono solo per sentirsi la coscienza pulita e nulla di più. |
| inviato il 26 Agosto 2016 ore 13:06
personalmente ho risolto il problema in quanto non riesco a fare foto a persone disagiate, mi sento a disagio e comunque non trovo nessuna motivazione estetica........... ho la netta sensazione di urtare la loro sensibilità.............. qualcuno chiedeva Il male qual è? nel fare certe foto......... provo a rispondere, per queste persone la propria condizione disagiata può non apparire tale in un mondo in cui tutti sono disagiati.......la nostra irruzione di belli, ricchi, con tanto benessere evidente penso possa farli sentire ancora più disagiati.............vi chiedte mai se loro si chiedono del perchè stiamo li a fotografrali???? quale risposta potrebbero darsi??? potrebbero rispondere solo perché sono povero e brutto........... sprofondando ancora di più nel disagio |
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