| inviato il 09 Marzo 2015 ore 22:09
@giobol @francesco @orostar: il mio intervento aveva come scopo esattamente quello che sta succedendo ora. Presentare una situazione purtroppo reale ma che possa far drizzare le antenne. Mi considero una persona giovane e come tale sono abituato all'acquisto on line (che di per sè rende sempre più facile spendere soldi). Forse, con il tempo, mi sono abituato fin troppo all'acquisto online: si rischia di sottovalutare alcuni pericoli ad esso connessi (pericoli che non dovrebbero esistere mai con i quali, ahimè, dobbiamo convivere). Se si unisce la maggiore facilitá a spendere soldi con il fatto di sottovalutare un pericolo allora si rischia di spostare troppo in lá quel confine personale ed invisibile del "costo/beneficio". Ergo: fin dove mi conviene spingermi nella ricerca del miglior prezzo? I parametri credo siano del tutto personali ma il principale è la soglia di denaro che si è disposti a mettere in gioco con il pericolo di perderla (calcolando istintivamente un valore di rischio basato su feedback vari ed impressioni personali generali). Contando che nemmeno ai ricchi più potenti vá di buttare via i soldi (anzi!) sta forse in ognuno di noi ricordarsi quanto si suda onestamente per accumulare quanto serve per una macchina od una lente e che forse con una goccia in più di sudore si guadagna un buon rapporto con un venditore privato serio o un negozio fisico. Fermo restando che sono consapevole dell'ordine di risparmio che si può strappare affidandosi all'online io sto rivalutando il mio confine personale di "costo/beneficio"... L'importanza della fidelizzazione del cliente è una cosa che ormai conoscono tutti i venditori (e tutti gli acquirenti) ma a volte la teoria e la pratica fanno a pugni...per me il rapporto umano è fondamentale e in questa situazione la sua mancanza è stata determinante... Buone riflessioni e buona luce |
| inviato il 09 Marzo 2015 ore 23:20
@marcoben55 “ L'importanza della fidelizzazione del cliente è una cosa che ormai conoscono tutti i venditori (e tutti gli acquirenti) ma a volte la teoria e la pratica fanno a pugni...per me il rapporto umano è fondamentale e in questa situazione la sua mancanza è stata determinante... „ Purtroppo , in Italia, non credo e non mi pare sia così. Moltissimi rivenditori ( in tutti i settori intendiamoci ) sono lontani anni luce da un sano e attivo e-commerce. Anzi per alcuni, senza andare troppo nei dettagli, pensano che vendere online significa avere meno "rogne" con il cliente e caversela a buon mercato in ogni caso. Senza considerare poi l'odiosa questione della "sovrattassa" che chiedono se paghi con Carta o Paypal. Ho acquistato spesso all'estero e nessuno, dico nessuno, almeno fino a ora , si è permesso di chiedermi qualcosa in più se ho pagato con Carta o Paypal, o senza contare poi che ordinano la merce al loro fornitore solo quando hanno un ordine, cosa che fa dipendere i loro tempi di consegna da quelli del fornitore, e non prevedibili. Insomma leggendo episodi come il tuo , fermo restando che ognuno la interpreta come vuole e ne trae i consigli che crede, non si può fare a meno di pensare che siamo indietro ancora anni luce. E riguardo proprio il materiale fotografico ho visto come , in giro sul web, ci sono giudizi poco lusinghieri ora di questo ora di quell'altro per una serie , anche nutrita, di episodi. Questo non significa che sono tutti così ...ma il warning è forte . E come dicevi giustamente tu in conclusione è "il rapporto" che conta, cioè come ci si relazione con un cliente. E pensare che all'estero ...caspiterina...ti coccolano e ti "inseguono" , vedi l'esempio di un ancora poco noto marchio di smartphone in Inghilterra che vende online, spedisce e consegna in tre o quattro giorni e che hanno riparato un "guaio" fatto di un mio collega senza pretendere un centesimo e anzi rimettendoci le spese di rinvio ! Speriamo di uscire presto da questo guado nel quale siamo...volenti o nolenti. Grazie a tutti per la discussione che mi ha soprattutto arricchito con un dialogo costruttivo. |
| inviato il 10 Marzo 2015 ore 9:18
Orostar, voglio rassicurarti dal punto di vista medico ; sono sicuramente attendibile per il mio passato di chirurgo dei tumori del tubo digerente. Quel 5%, arbitrario e generico, potrebbe essere eccessivo, se riferito ad interventi a basso rischio, o risultato eccezionale in caso contrario. Correttamente vanno inserite nelle complicanze anche eventualità che non mettono a rischio la salute del paziente come una banale, se così vogliamo definirla, suppurazione dell'incisione chirurgica in situazione infettiva di partenza; eventualità che comunque assumono a volte un significato eccessivo nella valutazione del paziente. Per il resto, come giustamente sottolinei, è la vendita online che in Italia non riesce a prendere il volo nel modo auspicabile; se io sono soddisfattissimo di FC forse è anche perché ho eliminato alla radice tutte le possibili conflittualità accessorie recandomi sempre di persona ad Albano Sant'Alessandro per ritirare quanto acquistato. Dopo è evidente che abitando a centinaia di km di distanza sorge un problema di opportunità. Nella vicenda del 2012 erano state poste tutte le firme del caso. |
| inviato il 10 Marzo 2015 ore 13:09
Aggiornamento: oggi ho ricevuto l'accredito. Se non altro ho faticato per qualcosa. Rimane invariato quanto espresso nei post precedenti. Grazie per la conversazione! Buona luce |
| inviato il 10 Marzo 2015 ore 13:21
Bene Marco. |
| inviato il 10 Marzo 2015 ore 13:27
@Francesco Sestili In effetti devo darti ragione : dipende dalla tipologia di intervento. Certo un 5 % su un trapianto di cuore è un conto, un altro sarebbe su interventi di appendice. Tornando a FC ...beh si il modo migliore è quello di recarsi di persona : io purtroppo dovrei sopportare un viaggio di diverse ore ( almeno 8 ! ) o, in alternativa, prendere l'aereo e ridurle a un paio. Ovviamente tutto questo avrebbe un costo che sommato al costo , ad esempio della fotocamera, lo renderebbero quasi uguale a quello con garanzia Nital che praticano qui. L'unica convenienza potrebbe essere se opto per l'acquisto contemporaneo della D750 e di due ottiche da "pallino" che ho : in tal caso la differenza sarebbe intorno ai 900 euro che diventerebbero 600 se detraggo il costo dello spostamento ! Vedremo. @MarcoBen155 Felicissimo per te che hai riavuto indietro i tuoi soldi . Da parte mia resta , come già ribadito nei miei precedenti interventi, la forte perplessità : insomma uno per far valere i più elementari diritti deve necessariamente "urlare". Questo non è giusto. La cosa che mi sconcerta un po è il fatto che pur essendo uno sponsor di questo sito non sono intervenuti nella discussione, se non altro per spiegare il loro punto di vista. Come dire ...non mi sembra una buona azione di marketing finalizzata a rendere una buona immagine dell'azienda. Ma in Italia , purtroppo, è così ! |
| inviato il 10 Marzo 2015 ore 14:06
Io non trovo errato applicare una maggiorazione se il pagamento è fatto con carta di credito o PayPal perché ci sono commissioni alte e se fai un prezzo con poco margine non poi includere certe commissioni. |
| inviato il 10 Marzo 2015 ore 14:20
“ Io non trovo errato applicare una maggiorazione se il pagamento è fatto con carta di credito o PayPal perché ci sono commissioni alte e se fai un prezzo con poco margine non poi includere certe commissioni. „ Io invece lo trovo errato perché tali commissioni sono applicate al venditore e non all'acquirente. Ergo, se non vuoi pagarle, caro venditore, ti basta non accettare il mezzo di pagamento. Le solite furberie all'italiana.... |
| inviato il 10 Marzo 2015 ore 14:35
“ Io non trovo errato applicare una maggiorazione se il pagamento è fatto con carta di credito o PayPal perché ci sono commissioni alte e se fai un prezzo con poco margine non poi includere certe commissioni. „ Io lo trovo profondamente scorretto nei confronti del cliente ed evito di acquistare da chi pratica tali maggiorazioni per principio. È una questione di trasparenza in primo luogo, se vedo un prodotto in vendita a un prezzo mi aspetto di pagare quel prezzo più le eventuali spese di spedizione, non di avere un prezzo maggiore quando arrivo alla cassa per completare l'acquisto. È comodo e vantaggioso vendere sfruttando la visibilità, la comodità e il senso di sicurezza che danno all'acquirente certe forme di pagamento, facendo poi ricadere il costo sul cliente, andando così contro le condizioni che lo stesso commerciante ha sottoscritto con chi ha emesso la carta. È bello avere la botte piena e la moglie ubriaca a spese degli altri, ma non è per niente serio questo modo di fare. Nessuno obbliga il venditore a utilizzare quelle forme di pagamento, se non le ritiene vantaggiose può sempre chiedere di rinegoziare la commissione o rinunciare a quel sistema. |
| inviato il 10 Marzo 2015 ore 15:06
Sono tra quelli che, quando possono scegliere, preferiscono pagare la commissione e usare la carta di credito. Solo che questi ultimi due interventi faccio un po' di fatica a capirli. Nei rari casi in cui sono io a vendere un mio obiettivo, preferisco lasciare la possibilità, a chi lo desidera, di usare paypal: ma a spese sue, non mie. Così come faccio con le eventuali spese di spedizione. E' una scelta dell'acquirente, e non vedo perché dovrei levargliela. Forse sarebbe meglio fare come su alcuni siti, in cui il prezzo indicato è al lordo delle commissioni; e poi viene indicato lo "sconto" per chi paga con bonifico. |
| inviato il 10 Marzo 2015 ore 15:28
“ Solo che questi ultimi due interventi faccio un po' di fatica a capirli. „ Se non fossi italiano invece ti sarebbero chiarissimi. Nessuno all'estero vendendo online si sogna di maggiorare i prezzi in base al mezzo di pagamento. Eppure anche lì i venditori pagano le commissioni sulle carte di credito. Offrire certi mezzi di pagamento, anche dietro commissioni, è un modo per vendere di più, per questo vengono accettati. “ Nei rari casi in cui sono io a vendere un mio obiettivo, preferisco lasciare la possibilità, a chi lo desidera, di usare paypal: ma a spese sue, non mie. Così come faccio con le eventuali spese di spedizione. E' una scelta dell'acquirente, e non vedo perché dovrei levargliela. „ Non confondiamo i venditori professionisti con i privati, per piacere. Un privato non espone loghi pubblicitari di "Paypal" o "Visa" per attirare i clienti. La stessa Paypal gestisce diversamente i privati dalle aziende. “ Io lo trovo profondamente scorretto nei confronti del cliente ed evito di acquistare da chi pratica tali maggiorazioni per principio. „ Stessa cosa che faccio io. |
| inviato il 10 Marzo 2015 ore 16:18
E' ovvio che, se in Italia le commissioni fossero più basse, ci guadagnerebbero anche gli acquirenti dei negozi on line (che la concorrenza tra loro se la fanno). Per paypal e carte di credito, il paradiso è da sempre in UK, dove neanche accettano altri metodi. In Germania è ancora motlo diffuso il bonifico, e in passato ho sempre dovuto faticare per usare altri metodi (ovviamente a carico mio); molto peggio che in Italia. Fortunatamente anche lì si sta diffondendo molto paypal, ma è una novità recente. Quando compro a distanza, vedo direttamente il prezzo finito, compresa spedizione e commissioni, e confronto i negozi in base a quello (in aggiunta ad altre caratteristiche diverse dal prezzo). Neanche guardo quanto mi costerebbe se abitassi da un'altra parte, o se usassi metodi di pagamento che non uso. Come dicevo prima, trovo più corretta la prassi di includere subito nel prezzo le commissioni, e indicare come "sconto" la riduzione per i pagamenti in contanti. Ma è questione psicologica. |
| inviato il 10 Marzo 2015 ore 16:43
“ Come dicevo prima, trovo più corretta la prassi di includere subito nel prezzo le commissioni, e indicare come "sconto" la riduzione per i pagamenti in contanti. Ma è questione psicologica. „ Non è un fatto psicologico ma di correttezza. Solo che in questo caso sul sito il prezzo finito sarebbe più alto, perché dovresti indicare quello senza sconto. Ecco perché i "furbetti" indicano il prezzo più basso e solo dopo, in base al pagamento, fanno saltare fuori le maggiorazioni. Molto meglio per loro usare i loghi VISA e PAYPAL per farsi pubblicità, mostrare il prezzo più basso e poi gestire il prezzo reale in un secondo momento. |
| inviato il 10 Marzo 2015 ore 17:57
@facip “ Io non trovo errato applicare una maggiorazione se il pagamento è fatto con carta di credito o PayPal perché ci sono commissioni alte e se fai un prezzo con poco margine non poi includere certe commissioni. „ Perdona, ma non posso essere assolutamente d'accordo e per una serie di motivi che brevemente ti espongo. Il primo è che se vendi online devi avere un ventaglio di soluzioni di pagamento "attuali" , tra queste la Carta di Credito e Paypal . Tra l'altro il nostro governo sta spingendo molto su questi sistemi di pagamento ( anche di facile tracciabilità ) , ma è soprattutto lo "spirito" stesso del vendere online che lo impone. Posto questo, NON puoi far pagare al cliente esplicitamente una "tassa" che sarebbero le commissioni che chiedono a te rivenditore : puoi mettere nel conto del costo questa voce , allo stesso modo come ci metti il costo del web, degli impiegati, dell'energia elettrica ecc. Ti piacerebbe che a valle dell'acquisto il rivenditore ti dica : ok, sono 100 euro + 5 euro per la carta di credito + 5 euro l'hosting del web + 20 euro l'impiegata che fattura + 10 l'impiegato che fa il pacco + 10 il materiale di imballaggio ? Io dico di no : tu mi devi dare un prezzo al netto delle spese di spedizione e visto che , nel caso di materiale fotografico spesso le somme sono anche superiori a 1.000 euro , le spese di spedizioni dovrebbero essere comprese ( tipo amazon ! ) e chiedere casomai se vuoi il trasporto assicurato e in questo caso farti pagare la differenza. Purtroppo, come dicevo nei miei interventi precedenti, questa è una tipica mentalità tutta italiana ( accade anche in altri settori online ) . Se pensate che negli USA comprate con la Carta anche le sigarette ( ma anche in Francia per restare in Europa ). Nel caso di FC non solo non prevede il trasporto assicurato ma applica sulla transazione l' 1% ...che poi se inserisci il codice di Juza ti fa lo sconto del 2 % ! Non ci vedete una contraddizione ? E' interesse del venditore vendere ! Beh a questo punto ...se faccio il bonifico pago anche le sue spese della banca ? @Gabriele67 “ Nei rari casi in cui sono io a vendere un mio obiettivo, preferisco lasciare la possibilità, a chi lo desidera, di usare paypal: ma a spese sue, non mie. „ Fermo restando che alla fine se aumenti di quel poco il prezzo è sempre l'acquirente a pagarsi il metodo di pagamento , molti venditori NON preferiscono Paypal perchè in caso di contestazione sai come funziona, altri lo preferiscono perchè credono che con questo modo ...riescono a nascondere la transazione al fisco. Non so , ad esempio , quale possa essere il margine su una , ad esempio, Nikon D750 venduta a 1.849 ...ma immagino sia almeno di un 150/200 euro : e tu vuoi evitare di guadagnare ( con i tempi che corrono !!! ) 200 euro per non guadagnarne 182 ??????? Ma anche se fossero solo 100 di guadagno ...è poi l'immagine generale che non curano : e ripeto noi italiani siamo fuori ...come balconi, perchè solo qui si vedono queste cose. “ E' ovvio che, se in Italia le commissioni fossero più basse, ci guadagnerebbero anche gli acquirenti dei negozi on line (che la concorrenza tra loro se la fanno). Per paypal e carte di credito, il paradiso è da sempre in UK, dove neanche accettano altri metodi. „ L' 1 % per te è alto ? A parte il fatto che credo che le commissioni paypal siano uniche nel mondo , sulle Carte mi sembra che in America si parli dello di mezzo centesimo a dollaro ...ma pensa che io li ci pago ( ripeto, come in Francia ) anche le sigarette. Ma sai che in Italia due tabaccai si sono rifiutati di vendermi le sigarette con Carta ? Addirittura in un caso , dovendo fare un regalo a un amico appassionato di "Gratta e Vinci" ( ahimè ! ) , volevo prenderne 5 da 20 euro ( totale 100 euro ) ma non avendo con me contante volevo pagare con Bancomat ...mi è stato detto che non poteva. Su 100 euro il gestore guadagnava ben 8 euro ...ne avrebbe rimesso un solo euro di commissione . Ha preferito rinunciare al guadagno ...per non perdere quell'euro. Tanto è vero che mi disse ...guardi che qui a 500 metri c'è un bancomat ! Ma di cosa parliamo ? “ Come dicevo prima, trovo più corretta la prassi di includere subito nel prezzo le commissioni, e indicare come "sconto" la riduzione per i pagamenti in contanti. Ma è questione psicologica. „ Ma è la stessa cosa ! Tu devi mettere nel prezzo anche l'eventuale commissione che paghi tu se il cliente decide di pagare con Carta o Paypal, che è a tuo carico e non scontare se fai il bonifico. Perchè con Carta e con Paypal è sempre contante : non c'è differenza. Vedi ad esempio i grossi provider : acquisti un dominio per una decina di euro , paghi con Carta e mica ti addebitano commissioni o ti scontano se paghi con bonifico. @bigisbetter “ Non è un fatto psicologico ma di correttezza. Solo che in questo caso sul sito il prezzo finito sarebbe più alto, perché dovresti indicare quello senza sconto. Ecco perché i "furbetti" indicano il prezzo più basso e solo dopo, in base al pagamento, fanno saltare fuori le maggiorazioni. „ Esatto : hai messo a fuoco il problema. Perchè alla fine nemmeno le spese di spedizione ti fanno risparmiare pur se acquisti merce per 3.000 euro . Però lo specchietto delle allodole è pronto a funzionare. Poi poco importa se il cliente va ad ordinare e paga anche 50 euro in più tra commissioni per Carta e spese di spedizione ( che nel caso di FC non è nemmeno assicurata ! ). Purtroppo quando sento che in Italia l'online stenta a decollare non mi meraviglio più di tanto. Faccio un esempio reale accadutomi da poco : ordino un telecomando per la mia D7100 su Amazon . Consegna prevista 4 giorni ...ma eravamo in procinto del Natale. Dico va bene...magari arriva prima. Alla befana nisba : scrivo ad Amazon e senza dirmi ne è colpa del corriere, senza fare drammi, si sono scusati e mi hanno rimborsato offrendomi anche un buono da 5 euro . Il rimborso è arrivato sulla Carta in 3 giorni esatti , ho riordinato pagando con Carta e senza nessun addebito di commissioni come al solito il telecomando e mi è arrivato dopo 4 giorni esatti. E ora mi godo il mio buono sconto. Ah, dimenticavo già...ma quelli di Amazon non sono italiani, noi "brava gente" ! Non aggiungo altro. P.S. da notare come su FC anche se scegli il pagamento al ritiro ...ti calcolano lo stesso le spese di spedizione. :-D Poi magari , per carità , non te le faranno pagare al ritiro ...ma è singolare che il sistema non le riazzeri ! |
| inviato il 10 Marzo 2015 ore 18:11
Personalmente, quando faccio i confronti tra venditori online faccio il conteggio di quanto spendo chiavi in mano, perché un venditore che vende a 100€ + 15€ di spedizione, per il mio portafogli non è più conveniente di uno che vende a 105€ + 10€ di spedizione. In passato acquistavo molto da Fotocolombo, ma spesso le spese aggiuntive sfioravano le 20€, quindi non sempre era molto competitivo rispetto un altro. Giorgio B. |
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