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Che senso ha investire tanti soldi per super reflex se poi le foto si stravolgono con PS


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avatarsenior
inviato il 01 Marzo 2015 ore 11:58

Con la fotografia digitale diventa ormai difficile fare un distinguo netto tra Reflex e PC perché i due mondi di fatto sono complementari. Per quanto mi riguarda ritengo che:
Buon fotografo + reflex entry level + obiettivo discreto + buona capacità al PC

Ottenga risultati migliori rispetto a

Pessimo fotografo + reflex pro + ottimo obiettivo + ottime capacità al PC

Ovviamente il ragionamento sopra è molto semplificato, ma in sintesi per me il collo di bottiglia è sempre chi scatta, a parità di bravura poi la strumentazione inizia ad avere un suo peso via via più importante, un'ottima elaborazione da poi un plus. Su quest'ultimo aspetto sono uno di quelli che ritiene che l'elaborazione non debba stravolgere quella che era l'immagine originale, ma qui si entra nel campo della soggettività

avatarsenior
inviato il 01 Marzo 2015 ore 12:06

Il fotografo va a cena a casa di amici e prima di cena fa vedere le sue foto alla padrona di casa che commenta: "caspita che belle! Lei avrà sicuramente un'ottima macchina fotografica."
Alla fine della cena il fotografo si congratula con la padrona di casa dicendo: "era tutto squisito! Lei avrà certamente delle ottime pentole."


Ah ah fantastica, te la rubo alla prossima cena dove mi sentirò dire le stesse fesserie.

Coniamone anche un'altra per appagare chi deve per forza farsi una ragione logica che la post produzione è un accessorio moderno al processo fotografico.

Gli sforzi di logica che leggo vanno tutti in questa direzione e mi sembra rurreale.

Mi impaurisce un po però vedere che la testimonianza della cultura analogica trova ragione di esistere solo nell'antagonismo tecnologico dove ci si deve per forza abbarbicare dietro i virtuosi limiti dello scatto e dello sviluppo in analogico; unici mezzi capaci di rendere ancora autenticità ad una immagine.

Ai miei occhi è una ipocrisia da adolescenti e vorrei essere contestato in modo più costruttivo e sensato perché vorrei essere messo in condizione di riconoscere i limiti del mio ragionamento se questo è sbagliato.

avatarsenior
inviato il 01 Marzo 2015 ore 12:45

Lavorare o aggiustare un file RAW può provocare una perdita nelle gradualità cromatiche ed in alcuni casi una possibile alterazione dei colori di base. Questo a mio parere succede molto meno con i sensori di alta gamma.

avatarjunior
inviato il 01 Marzo 2015 ore 12:52

Vedete il mio forte dubbio sulla PP,anzi il mio rifiuto,è nato quando mi sono iscritto ad un corso fotografico.
In parole povere,in questo corso veniva data più importanza alla PP che alla fotografia.Quando ho chiesto ma io voglio imparare a fotografare non ad usare la PP non ha senso.Non vi dico le risposte che mi sono state date perchè non ne vale la pena.Comunque quello che voglio dire,ma qualcuno capace di fotografare c'è ancora?
P.S.
Il corso non l'ho terminato perchè non ne valeva proprio la pena.


avatarsenior
inviato il 01 Marzo 2015 ore 13:22

Premesso che a mio modesto avviso questa diatriba ha poco senso di essere. Già l'affermazione "ritrarre la realtà" èun concetto sbagliato perché il solo fatto di averne scelto un singolo aspetto, di averlo inquadrato in una certa porzione ed in una certa prospettiva è una singolare interpretazione.... Per quanto poi attiene al discorso della post produzione dico solo che è un ampliamento dei limiti dell'analogico, una dilatazione delle possibilità, non un obbligo a priori. In era analogica si usavano i filtri no? colorati, frog, spot, star degradanti di vario colore e tipologia. Già mettere un semplice filtro UV davanti alla lente è "post produrre" ...a priori
Per non parlare del bianco e nero che è la base dell'astrazione dal concetto del reale... senza voler ricordare la lunga trafila di ...post produzione che in fase di sviluppo si poteva e si faceva anche in era analogica.

Ma forse chi difende ...l'idea di integrità della realtà della foto analogia rispetto alla post produzione possibile con la digitale, in epoca analogica scattava e poi portava il proprio rullino a sviluppare dal fotografo ;-)

avatarjunior
inviato il 01 Marzo 2015 ore 14:31

Be la parola Post produzione vuol dire ottimizzare la foto,correggere il colore,ecc... e avviene dopo lo scatto e non prima come dici tu per le macchine analogiche.
Allora per te Claudio vale questo discorso:
"Il ragionamento di molti fotografi sembra essere: non ho nulla da dire, cercherò almeno di stupire. E giù a smanettare di brutto."
Poi ripeto la domanda,ma qualcuno capace di fare fotografia c'è ancora?
Mi piacerebbe saperlo visto che io devo ancora imparare moltissimo,a fotografare naturalmente.

avatarsenior
inviato il 01 Marzo 2015 ore 14:39

ma qualcuno capace di fare fotografia c'è ancora?

Se tu dovessi decidere chi è capace di fare fotografia e chi no guarderesti i risultati o il mezzo impiegato?

avatarsenior
inviato il 01 Marzo 2015 ore 14:55

Rimango fedele alla fotografia tradizionale,però non mi sento di criticare chi la manipola con il pc,semmai lo trovo un altro modo di esprimersi che può essere anche piacevole.Chissà cosa penserebbe Tiepolo dei quadri di Picasso (scusate il paragone)

avatarsenior
inviato il 01 Marzo 2015 ore 14:57

Penserebbe che son storti

user14286
avatar
inviato il 01 Marzo 2015 ore 15:44

Questa può essere anoverata a pieno diritto come la discussione più trita, ritrita e sciocca del forum, periodicamente riesumata sotto titoli differenti, ma senza cambiare la sostanza.
Non se ne capisce il senso. La fotografia consiste di due processi complementari: scatto e post, è un fatto.
Ripudiate la post? Ok, settate la macchina in jpg (che farà la post per voi) e scattate. Non capisco tali inutili crociate, davvero...
Cioè...perchè perdere tempo a demolire la post quando sulla base di un incomprensibile integralismo, non si ha intenzione di farne uso?
E dall'altra parte, perchè perdere tempo a cercare di spiegare il senso della post a chi non vuole capirlo?

avatarjunior
inviato il 01 Marzo 2015 ore 16:47

Mac89 io non sono ancora in grado di dire chi sia capace o meno di fare fotografia.
Penso che comunque bisognerebbe guardare i risultati.Però se tu mi fai vedere una foto,e non mi dici che è stata manipolata per correggerla e migliorarla in PP,mi stai prendendo in giro.Poi io non dico che sia sbagliato fare PP,è una scelta personale,nessuno è obbligato a farla o a non farla.L'importante è sapere se è stata lavorata in PP,altrimenti,ripeto,io mi sento preso in giro.Perchè se io vedo una splendida foto,e su Juza ce ne sono moltissime,la prima cosa che mi chiedo è coma avra fatto a fare una così bella foto?Oppure dico cavoli è veramente bravo.
Ma è veramente bravo a fare foto o è più bravo a fare PP?Quello che voglio dire è che prima della PP sarebbe utile,almeno per me e secondo me,imparare a fotografare.
Un saluto a tutti.

avatarjunior
inviato il 01 Marzo 2015 ore 17:17

Personalmente non ho niente contro la postproduzione, anzi! Personalmente ritengo che la postproduzione dovrebbe colmare ciò che gli obiettivi non riescono a fare rispetto all'occhio umano. La possibilità di creare immagini stupende ( o impossibili altrimenti) con la postproduzione mi affascina moltissimo. Sarà perché sono schiavo del significato della parola fotografia, ma certe immagini non riesco a proprio a chiamarle fotografie. Chi ha detto che una fotografia debba essere bella per forza? È ovvio che preferisco incorniciare e appendere al muro una bella immagine piuttosto che una brutta fotografia! Ma sono due cose diverse, come la carne e il pesce. Che ognuno poi scelga quello che preferisce!

avatarsenior
inviato il 01 Marzo 2015 ore 17:25

Il concetto di post produzione è abbastanza ampio e per discuterne compiutamente andrebbe forse meglio delineato, perché è post produzione aumentare un poco il contrasto di un raw, così come correggere una leggera sovra o sottoesposizione e si chiama post produzione anche lo stravolgere completamente il fotogramma.
Ma a parte questo, ripeto, è errato dire che la post produzione è nata in ambito digitale. Si faceva diffusamente anche in tempi analogici sia sul colore che sul banco e nero, ovviamente nei limiti imposti dai processi e dalle tecniche disponibili.
Che poi uno preferisca farne a meno è legittimo. E' una scelta personale, ovviamente, ma da qui a determinare un primato fotografico di chi non la utilizza rispetto a chi ne fa uso ce ne corre, e tanto. Basti pensare che la pre e post produzione in ambito analogico, era diffusissima fra i maggiori e migliori fotografi professionisti.


avatarsenior
inviato il 01 Marzo 2015 ore 17:44

Alcuni anni fa ho avuto l'opportunità di visitare una mostra al museo Alinari di Firenze. Non ricordo il titolo esatto ma il concetto sì: c'era un riassunto di più clamorosi "falsi" fotografici rigorosamente analogici. In molti casi sono stati rimossi oggetti o addirittura intere persone. Quindi di cosa parliamo? Di nulla! In digitale si fa quello che si faceva in analogico, lo si fa solo in larga scala.

avatarsenior
inviato il 01 Marzo 2015 ore 17:58

appunto scattipercaso...il digitale ha reso disponibili a tutti i "trucchi" che in epoca analogica erano disponibili solo a pochi dotati di attrezzatura adeguata e di grande competenza tecnica e pazienza. Poi, ovviamente, c'è chi ricorda l'epoca analogica come lo scattare le proprie foto su pellicola e dare il rullino al negozio di fotografia per farselo stampare.

Ma basterebbe raffrontare le tecniche di post produzione di bianco e nero dove la stampa fatta in casa era molto più diffusa di quella a colori, per rendersi conto che la post produzione c'è sempre stata ed a questa dobbiamo aggiungere tutte le modalità di post produzione fatte in fase di scatto come l'uso di filtri più o meno colorati e variegati, i soft focus, le vaseline sulla lente, le calze in nailon bucate, le doppie e/o plurime esposizioni su uno stesso fotogramma, ecc.... insomma il mondo era vario anche allora




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