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Fotografia naturalistica e post produzione


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avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2020 ore 10:25

@Eveningfall

leggendo i tuoi commenti e guardando le foto da postate di Fulvio come esempio

dico la mia:
il Cardellino non ha sfondo manipolato, i colori del cardellino sono duri perché la luce è una luce dura molto alta, purtroppo la luce ha influito in maniera negativa, sicuramente fulvio ha cercato di attenuare questo effetto molto difficile da gestire.
l'Occhiocotto anche questa ha una luce molto alta rispetto al soggetto e questo mette in difficoltà il fotografo, ma penso che abbia gestito al meglio il tutto.


In generale, prima di valutare foto come queste vi suggerisco di:
1) immaginare cosa il fotografo ha visto nel mirino quando ha scattato.
2) se avete mai avuto lo stesso soggetto in quelle condizioni nel mirino della vostra fotocamera.

spesso si fa una valutazione sbagliata per concezioni e credenze senza avere vissuto in prima persona alcune condizioni di ripresa.
Nella realizzazione di una il fotografia si pensa cosa, poi quale file ottenere nelle condizioni di scatto, ed infine riprodurre la condizione vista nella fotografia finale.
Alcuni pensano che il piumaggio in una fotografia di avifauna sia solo una malattia, penso che fondamentalmente nella riproduzione di un uccello dobbiamo immaginare la delicatezza delle sue piume, e nell'elaborazione finale deve essere percepibile questa delicatezza, per fare un esempio immaginate di tenere un anatroccolo tra le mani le sue piume la sua morbidezza.

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2020 ore 10:26

Altro esempio palese di foto fortemente ritoccate (nel loro genere bellissime), sono quelle di Michele Bavassano. O pure lì è tutto naturale?
MrGreen

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2020 ore 10:33

Però quello è il suo stile (che piaccia o meno), le altre sono tutte brutte copie secondo me

user192351
avatar
inviato il 23 Gennaio 2020 ore 10:38

Va.mark, bada bene, non stavo parlando di sfondi manipolati, solo di PP sul soggetto. Comprendo bene la luce dura sul cardellino, ho anch'io scatti con la stessa tipologia di luce sul cardellino e so bene quanto è dura ottimizzarla, ma infatti so anche bene che quello proposto da Fulvio è troppo oltre, ha esagerato. Ma altrimenti la foto passerebbe ignorata qui su juza.

Quella dell'occhiocotto, se tu non vedi l'effetto rendering sia sui fiori che sul pennuto, allora difficilmente ci possiamo capire su questo. Ma come detto, nessuno deve essere qui per convincere nessuno. A me non piace. Non è mai piaciuto.

Però non dite che





tutti quei commenti di apprezzamento non dimostrano che qui dentro... la fotografia genuina non va di moda.

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2020 ore 10:50

Condivido i commenti di Va.mark, secondo me sul cardellino c'è un eccesso di nitidezza, ma l'occhiochiotto mi sembra ok.

Andrè, i tuoi esempi sono perfetti. Specialmente lo stambecco.

Evening: lasciando perdere la foto in sè, mi chiedo con che basi sia possibile dare certi colori ad una foto...

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2020 ore 11:51

La prima... Personalmente, mai visto un cardellino così, e dubito che coi nostri occhi, anche a stargli a 1 metro, lo vediamo così.

Altra foto, la 2, sembra dipinta digitalmente. Anche i fiori, non li vedi così.


Dammi un'indirizzo mail, della prima non sono riuscito a ritrovarlo ma della seconda Ti mando il RAW con Wetransfer

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2020 ore 12:10

in alcuni casi si usa la post produzione per creare uno stile, in particolare quando si cercano effetti sfocati che non sono di natura ottica, dal canto mio penso sia un errore operare in questo senso, molto spesso servono soltanto al famoso effetto "WAUWW" che si cerca sia su instagram che facebook, è comprensibile per chi ci campa.
E' arte?
Chi può rispondere, io non me la sento ne di giudicare, unica cosa apprezzo le foto e i fotografi che esprimono quello che è il mio concetto di bellezza e senso artistico.


avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2020 ore 12:19

Più che d'accordo

avatarsupporter
inviato il 23 Gennaio 2020 ore 12:50

non trovo nessuna genialità nell' applicare filtri soft focus e vignettature varie su volpi domestiche che ti salgono nel bagagliaio ;-)

la post sulla natura vera è tutta un'altra cosa come la natura stessa ;-)

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2020 ore 17:16

quello che in ogni argomento simile viene fuori però sono le contestazioni di utenti che guarda caso o non praticano il genere animalaro, oppure se lo praticano ottengono risultati talmente scarsi che si autoconvincono che il loro genere praticato è quello vero, che le loro foto a volatili ripresi di spalle lontani da Roma a Torino siano talmente naturali , per esempio quelli che praticano caccia vagante


Ce voleva uno diretto MrGreenMrGreenMrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2020 ore 17:17

MrGreenMrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2020 ore 17:39

ci voleva l'imperatore per dirla giusta....grande Franco!

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2020 ore 18:32

Buonasera a tutti, non sono “sparito” semplicemente per impegni vari ed anche un po' per disaffezione ho poco tempo da dedicare al forum e non sono più attivo come una volta. Per chi non mi conosce mi presento: da sempre appassionato di animali che studio per hobby, “nasco”, dopo aver frequentato alcuni corsi di fotografia basica ed avanzata, come fotografo subacqueo tanti ma tanti anni fa, epoca dell'analogico. Successivamente alla fine degli anni '80 avendo interessi economici in Kenya mi dedico agli animali terrestri nelle savane africane e poi nelle oasi naturalistiche nostrane. Da un paio d'anni gestisco insieme ad altri soci alcuni dei quali presenti su Juza, una piccola oasi naturalistica chiusa al pubblico, risultato di un'operazione di recupero ambientale. Tengo serate e corsi di fotografia nei circoli e lezioni di educazione ambientale nelle scuole, ho partecipato a mostre anche internazionali e alcune foto hanno ricevuto premi e riconoscimenti, esposte in musei e pubblicate su libri e riviste in Italia e all'estero. Sono membro di giuria tema “natura” in contest anche riconosciuti dalla FIAF. Per comprendere appieno la mia filosofia vi suggerisco se avete tempo, di leggere i post “La fotografia naturalistica 17 Ottobre 2014” e “Wild life photographer o fotografo di natura 27 Dicembre 2013”. Possono aiutare nella discussione premettendo che nessuno, io men che meno, risulta depositario di verità assolute; si tratta in sostanza nel mio caso di opinioni e convinzioni personali derivanti da anni di esperienza. Nella mia lunga attività soprattutto di giurato, al tavolo con i più importanti fotografi naturalisti a livello mondiale, credetemi ne ho viste di tutti i colori in tema di post produzione: la più assurda una foto-collage parzialmente costruita con una foto “rubata” sul WEB (prontamente sgamata con tanto di denuncia da parte del legittimo autore nei confronti di questo pseudo foto naturalista), ma non si contano neppure situazioni costruite ad arte (conosco fotografi nei loro hard-disk hanno le cartelle “occhi” e “cielo” oppure “sfondi”). Vogliamo parlare degli sfondi su cartoncino per le macro? Oppure creare sfondi colorati con improbabili fiori che mai crescerebbero in una determinata location? O ancora soggetti talmente “puliti” da sembrare finti (io in tanti anni di natura avrò avuto dette occasioni sì e no una decina di volte, e mai per centinaia ma per pochissimi scatti). Ma a prescindere da casi estremi e questo è il mio pensiero, ritengo che in PP per una foto si debbano spendere al massimo 5 minuti e invece conosco autori che ci passano giornate intere alla ricerca del massimo dettaglio, della nitidezza e pulizia estrema, intervenendo con il clone e con i filtri. Intendiamoci non voglio essere “talebano” e come ho scritto più volte, se c'è il filo d'erba sfocato che impalla l'occhio del soggetto al limite lo si può levare ma nulla più; la scena dovrebbe essere mantenuta il più naturale e originale possibile. Motivo per cui nel tema foto naturalistiche da qualche anno nei contest, e da sempre in quelli seri tipo Asferico o Trierenberg, vengono richiesti obbligatoriamente i file RAW. E poi mi chiedo quale possa essere il senso di pubblicare file in 7K a 45MP se non una mera esercitazione di stile per mostrare le capacità tecniche della reflex (solo uno spot per la casa produttrice), per carità foto magnifiche ricche di particolari e dettagli che nemmeno con il picchio fra le mani potrei leggere, ma la domanda che mi faccio personalmente è……. Ma questa immagine è interessante? Mi racconta qualcosa del soggetto, del suo modo di vivere, di alimentarsi di accoppiarsi e nidificare? E' questo a mio avviso che fa la differenza fra un semplice fotografo e un foto naturalista. Nell'oasi che gestisco (vi invito a visionare la gallery), la nostra funzione primaria è quella di osservare e catalogare le diverse specie, passiamo ore con il binocolo e la fotografia è solo un pretesto che ha la funzione soprattutto di documentare. Tutto nell'oasi è “naturale”; certo abbiamo costruito i posatoi in punti ritenuti strategici ma gli sfondi sono quelli che sono, altro che vasche per il martino, carnai per i rapaci, o sfondi con fiori colorati posticci. Certo difficilmente avrai la poiana a 6 metri ma tant'è magari può capitare e per noi il solo fatto di osservarne il volo costituisce motivo di soddisfazione. E poco importa se lo sfondo è anonimo o se il soggetto non è pulito. Ho ritratto due garzette in lotta (la foto è nella gallery dell'oasi) e un utente ha osservato il “peccato che lo sfondo non sia pulito”: un tempo forse avrei risposto piccato ma oggi non mi sento di farlo. Sono due correnti di pensiero: l'una con spirito da naturalista, zaino in spalla me vado fra sentieri di montagna alla ricerca dell'aquila, la vedo, la osservo, magari ci torno il giorno dopo e se capita lo scatto tanto meglio, l'altra corrente spinge verso la “foto perfetta” che mette in evidenza anche le doti tecniche dell'attrezzatura. Nulla in contrario ma secondo me il primo è un foto naturalista mentre il secondo è un fotografo e basta; così come ritrae uccelli potrebbe ritrarre essere umani. Vedete signori sono iscritto su Juza dal 2012, un tempo si parlava di più di questi temi ed erano discussioni magari accese ma interessanti, purtroppo parecchi bravi autori dai quali si poteva trarre spunto hanno abbandonato e oggi mi sono reso conto che valgono di più i 4 amici al bar (scambio di like ed encomi su tutto) oppure i possessori di attrezzature di svariate migliaia di euro che non vedono l'ora di mostrare foto perfette ma da album delle figurine. Ripeteva spesso il mio maestro di fotografia “non è importante l'attrezzatura ma quello che sai fare con l'attrezzatura”. La foto che qui richiamo www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=183630 mi ha dato le maggiori soddisfazioni a livello mondiale premiata, pubblicata ed esposta nei musei, ha avuto l'Editor Pick da Juza, eppure è stata fatta con una macchinaccia da pochi euro comprata al supermercato, se aperta a 100 in Photoshop vi assicuro sarebbe una ciofeca per quanto senza dettaglio e nitidezza, eppure, senza alcuna PP ha avuto i suoi riconoscimenti. Recentemente in una serata dedicata alla fotografia naturalistica nella quale ero relatore, si è parlato anche dell'argomento post produzione; discussione manco a dirlo accesa con opinioni diametralmente opposte. Ho chiuso con una semplice comanda: sareste pronti ad un'uscita con una macchina analogica ed un rullino di solo 24 pose in situazione dove si deve lavorare di diaframma, ISO e compensazione dell'esposizione? Indovinate quanti hanno risposto positivamente.
Scusate il lunghissimo post ma non ho potuto farne a meno ed inoltre non so quando potrò rispondere ai prossimi, con calma grazie.
Paolo

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2020 ore 18:46

Io credo che parlare di post produzione e fotografia sia tutt'altro che facile...
Si scade sempre ilin luoghi comuni e leggendo, questo post non fa eccezione....
La verità è che, a mio avviso, per formulare un pensiero credibile occorre avere in egual misura una buona cultura dell'immagine e una buona base di conoscenza delle tecniche di post produzione....
È assodato che il 100% dei giudizi lapidari nei confronti di Photoshop arrivano da chi non ha alcuna capacità /conoscenza relativa a quel sw....

Bisogna sapere di cosa si sta parlando, per muovere una critica, e, appunto, avere una certa cultura dell'immagine per formulare opinioni sensate....

Il fatto che il web sia inondato da pacchianate orribili non vuol certo dire che tutta la post produzione serva per generare pacchianate orribili...

avatarsenior
inviato il 23 Gennaio 2020 ore 18:55

La verità è che, a mio avviso, per formulare un pensiero credibile occorre avere in egual misura una buona cultura dell'immagine e una buona base di conoscenza delle tecniche di post produzione....
È assodato che il 100% dei giudizi lapidari nei confronti di Photoshop arrivano da chi non ha alcuna capacità /conoscenza relativa a quel sw....

Non credo sia questo il tema, io per lo meno non intendo demonizzare Photoshop tant'è che lo uso, male o quantomeno nei parametri più rilevanti, ma lo uso. Qui stiamo parlando di fotografia naturalistica e il vero tema a mio avviso sta in una domanda: qual'è il confine fra post produzione e taroccamento non solo dell'immagine ma anche del contesto in cui è stata scattata?



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