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Risolvenza lente / Risoluzione sensore - Aiuto agli esperti


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avatarsenior
inviato il 23 Maggio 2014 ore 16:58

Ma ragazzi, non è un problema di focale equivalente, è un problema di rapporto d'ingrandimento con l'immagine proiettata sul sensore.

Se faccio una inquadratura piena di un A4 con una FF ed un 50mm, questo 50mm deve proiettare questa immagine su un supporto 24x36, quindi deve sostenere un rapporto d'ingrandimento di 8,4 volte.

Se faccio la stessa inquadratura di un A4, alla stessa distanza con una fotocamera apsc, ovviamente dovrò montare un 30mm..... ma questo 30mm per riportare le stesse informazioni sul sensore aps-c, deve sostenere un ingrandimento di 13 volte!!!

avatarsenior
inviato il 23 Maggio 2014 ore 17:00

I confronti che risentono del formato sono quelli che hanno come elemento critico la PDC e quindi l'angolo di ripresa.
Se vogliamo parlare di risoluzione, il formato in se e per se non conta nulla. Non che non abbia ripercussioni pratiche, ma queste dipendono dalla dimensione dei diodi. (Rumore, ecc.)
Ovvio che, A PARITA' DI ANGOLO DI CAMPO COPERTO, una maggior dimensione del sensore comporti una maggior energia acquisita per registrare il segnale (stessa immagine "spalmata" su una maggior superficie, quindi più luce) e quindi una miglior sensibilità (ecco perchè la stessa immagine ripresa con una FF permette di lavorare con ca. 1 stop in meno di esposizione), ma a parità di MPx non c'è differenza di risoluzione tra sensore di FF e APS-C, mentre c'è differenza a livello di lente in quanto il sensore più ampio usa una maggior superficie di lente. A questo punto vale il principio del collo di bottiglia: se la risoluzione dell''obbiettivo è molto maggiore di quella del sensore, non farà differenza alcuna. Se la risoluzione del sensore è paria quella delle lenti, ci sarà differenza di risoluzione tra APS-C e FF a parità di megapixel.

avatarsenior
inviato il 23 Maggio 2014 ore 17:01

Visto che a molti l'A4 sta sulle balle perchè non copre esattamente il ratio del sensore, immaginatevi un foglio 3:2, esattamente con le stesse proporzioni del sensore, in modo che possa inquadrarlo pienamente da lato a lato sia con fotocamera FF che su fotocamera aps-c.

avatarsenior
inviato il 23 Maggio 2014 ore 17:03

Andrea Ferrari, dimentica il sensore, focalizziamoci a quello che succede PRIMA che la luce lo colpisca, io parlo delle informazioni che arrivano dall'esterno attraverso la lente.

Quello che succede dopo, lo abbiamo capito bene o male tutti.


avatarjunior
inviato il 23 Maggio 2014 ore 17:06

Cavolo ho provato a leggere dall'inizio questa discussione ma mi sono completamente perso! L'interesse per l'argomento però va al di la di ogni relazione con la fotografia ma solo per deformazione professionale. Comunque in poche pagine avete messo in crisi i miei cinque anni di ingegneria elettronica e ottica!

avatarsenior
inviato il 23 Maggio 2014 ore 17:08

Allora Paco tira le somme di quello che volevi capire e ne ragioniamo.

Primo problema: si può trascurare di considerare la dimensione fisica del sensore?

Secondo me no.

Come faremmo a calcolare su quali frequenze spaziali (mi scusi l'utente sopra ma evidentemente parlando di campionamento sarà sembrato logico generalizzare il concetto di frequenza, che poi non è detto che debba avere solo un riferimento temporale) far lavorare un obiettivo?

Come faremmo a calcolare la profondità di campo?

avatarsenior
inviato il 23 Maggio 2014 ore 17:09

Quello che voglio dire è che tu puoi avere anche un apsc da 50Mpixel ma se la lente davanti non arriva a risolvere 81 coppie di linee per mm, quel puntino largo come una linea, sul sensore non ci arriva!!!! Avrai una immagine iperrisoluta senza il puntino!

Mentre a parità di risolvenza della lente, ovviamente a focale equivalente, quel puntino su un FF ci arriva e sarà registrato, indipendentemente dalla risoluzione del sensore.

Se sarà una 5D avrai un file di 12MP con il puntino, se parliamo di una D800 avrai un file di 36MP con il puntino, ovviamente, a parità di formato di risoluzione, il puntino, sulla D800 apparirà più grosso.


avatarsenior
inviato il 23 Maggio 2014 ore 17:12


"Se faccio la stessa inquadratura di un A4, alla stessa distanza con una fotocamera apsc, ovviamente dovrò montare un 30mm..... ma questo 30mm per riportare le stesse informazioni sul sensore aps-c, deve sostenere un ingrandimento di 13 volte!!!"

Te ne sei accorto solo ora?


avatarsenior
inviato il 23 Maggio 2014 ore 17:16

Maggiori densità consentono una miniaturizzazione delle attrezzature. Il vantaggio non è poco.

Il problema è che il costo non è chiaro.

avatarsenior
inviato il 23 Maggio 2014 ore 17:17

Esemplifico con un esempio.

Butto lì dei modelli, servono solo per far capire.

Una mira ottica di carta 30x20cm

Questa mira è piena di linee con frequenza di 6 coppie per mm.

mi metto alla distanza giusta per inquadrarla a pieno formato, perpendicolarmente, con una 5D ed il 50mm che risolve 50linee per millimetro.

Fotografo e riesco a distinguere le linee su un file da 12MP, sono al limite ma ce la faccio.

Stessa distanza, metto una 7D con un 30mm (focale equivalente) che risolve sempre 50 linee per millimetro.

Mi ritrovo un file da 18MP (quindi più risoluto) ma con una banda grigia, le linee non le distinguerò perchè la lente non riuscirà a sopportare il rapporto d'ingrandimento, ne serve una più risoluta, una da 81 linee per millimetro.

Capite?

avatarsenior
inviato il 23 Maggio 2014 ore 17:22

Assolutamente si. Allora perché dicevo nell'altro topic che è anomalo che si facciano Mtf con frequenze spaziali uguali per ff e aps-c?

avatarsenior
inviato il 23 Maggio 2014 ore 17:31

Paolo, se è così, vuol dire che a parità di risolvenza della lente, considerando la focale equivalente (quindi 50 su FF e 30 su apsc) io sul sensore FF registro il 39% in più dell'informazione ottica!!!!

Incredibile poi se il raffronto lo faccio con il 48x36!

A parità di risoluzione della lente ed a focale equivalente, registro più del doppio dell'informazione ottica che arriva sul sensore!!!!

Ragazzi, è una differenza enorme!!!!

Sbaglio qualcosa?

Scusate ma chi dice che bisogna considerare solo la risoluzione del sensore, sbaglia e di grosso!!!!

O sbaglio io????

avatarsenior
inviato il 23 Maggio 2014 ore 17:32

Non capisco tutta questa confusione per qualcosa di tanto semplice. Perché ti arrovelli in calcoli inutili?

Ti faccio un esempio tra la D800E e il dorso IQ180:

D800E : pixel pitch 4,8 micron = 208 pixel/millimetro = 104 linee/millimetro (campionamento Nyquist)
IQ180 : pixel pitch 5,2 micron = 192 pixel/millimetro = 96 linee/millimetro (campionamento Nyquist)

Il primo sensore ha 36Mp totali, il secondo 80; ma la densità non è molto diversa. Ciò significa che le ottiche pensate per questi due sensori hanno specifiche di progetto molto simili, le frequenze a cui devono arrivare sono paragonabili. Quello che non è paragonabile è il dettaglio totale trasmesso.

Se consideriamo la quantizzazione concreta secondo i dettami della legge sul campionamento la D800E colleziona 9Mp e il dorso IQ180 20Mp.

Sono tutte cose già dette e ridette, non capisco cosa ci sia da aggiungere ancora.

avatarsenior
inviato il 23 Maggio 2014 ore 17:34

Paco
Per questo ti dicevo che quello che conta non è la densità diversa del sensore ma il formato. Il fatto che un sensore sia più denso non crea piu problemi per l'immagine finale a parità di formato rispetto ad uno meno denso usando lo stesso obiettivo.

Se diciamo che un sensore denso crea problemi in realtà sbagliamo: è il formato piccolo che richiede ottiche in grado di lavorare a frequenze più elevate.

A parità di formato e di ottica la densità non è un problema se non di dr.

avatarsenior
inviato il 23 Maggio 2014 ore 17:35

No Raamiel, non è assolutamente così, tu non conosci la risolvenza delle ottiche, continui a basarti sulla risoluzione del sensore e qui ti sbagli.

La riprova è che tu puoi usare la stessa ottica sulla D800 che su una D7100 e quindi avrai una risolvenza identica della lente ma l'informazione ottica trasmessa al sensore sarà moooolto diversa.


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