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Esposizione: in digitale un valore, in analogico un'altro.


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avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2014 ore 16:55

Non essendo esperto di queste tecniche da pellicolari, ho esposto al valore della pellicola ovvero 400 ISO impostato anche in camera... mi ritengo spacciato! almeno per questo rullo ma... l'esperienza, insegna! suono il violino da oltre 20 anni e nella mia carriera musicale, in passato ho rotto diverse corde, mentre lo accordavo (costano circa 15 euro l'una) pian pianino ho imparato a montarle e ad accordarle senza romperle tutte ad orecchio, questo richiede molta esperienza, la stessa forse che richiede una reflex analogica di questo tipo per ottenere un buon risultatoSorriso

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2014 ore 17:05

Nuovodelforum:
nel mio test, ho notato poca differenza tra apsc e FF ma scendendo ancora sul 4/3 oppure salendo sul MF ho avuto la conferma di quello che ho sempre saputo e cioè più il sensore e grande e meno luce serve per esporre correttamente. le ottiche MF non scendono quasi mai sotto f2.8.


Che l'argomento sia particolarmente ostico lo dimostra per esempio il saggio di cui metto il link, che arriva a conclusioni opposte, a quanto ho capito (cioè, afferma che i sensori più grandi richiedono un'esposizione maggiore...):

The same total light falling on the larger sensor will result in a lower exposure than the smaller sensor (the same total light over a larger area results in a lower density of light on the sensor).

The larger sensor system will use a concomitantly higher ISO setting for a given brightness of the LCD playback and/or OOC (out-of-the-camera) jpg due to the lower exposure.


( www.josephjamesphotography.com/equivalence/index.htm#quick ).

Quanto a me, ai "gloriosi tempi" misuravo l'esposizione, in studio, in luce incidente per mezzo di un esposimetro esterno, e sia che scattassi con una Canon IXUS Z90 di formato APS-Advanced Photo System (lo dico solo a mo' d'esempio) che con una Mamiya RB67 Pro S, mantenevo la medesima esposizione. Magari mi sbagliavo. Cool

Cari saluti.

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2014 ore 17:11

Ammazza! per me faremo prima a vedere cosa c'è dopo la morte di questo passo! sono chiamati in causa i teologi della fotografia a rispondere, sarei curioso di sapere cosa pensano oggi in Canon/Nikon, parlo dei loro ingegneri fotonici!MrGreen

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2014 ore 17:12

Marinaio, diciamo che davvero solo il celo potrà dire se sta benedetta macchina faccia foto o meno! :-) mi sono preoccupato dell'esposimetro ma... l'otturatore?? farà il suo lavoro bene? intendo dire... rispetterà i tempi? anche questo è un bel dilemma! sono tutte cose che, al momento dell'acquisto in un negozio fisico di Torino, non potevo testare heheheh che Dio m'assista!MrGreen


Inutile fasciarsi la testa prima di vedere i risultati ;-) .
Inoltre, dato che non hai controllo sullo sviluppo, hai ben TRE variabili: otturatore, esposimetro, sviluppo.
La variabile sviluppo si potrebbe eliminare dall'equazione se fai le tue valutazione sulle ombre in zona I-II-III (vengono influenzate poco o nulla dallo sviluppo)... ma comunque hai due variabili (esposimetro e otturatore).
Per l'otturatore potresti testare varie coppie equivalenti tempo/diaframma con la stessa scena (macchina su cavalletto). In teoria l'esposizione dovrebe essere identica in tutti gli scatti... se l'otturatore funziona a dovere.

Comunque, ti consiglio vivamente di procurarti il necessario per lo sviluppo:
tank con due spirali: 20€ circa.
sviluppo: va benissimo anche il classico rodinal: 6€ per la boccetta da 120ml e ci fai 20 rulli alla diluizione 1+50. costo 30 cent a rullo, circa.
arresto: quello che costa meno, io uso fomacitro: 4,20€ per 250ml. Ho fatto una ventina di rulli e sono a metà contenitore. Costo 10 cent a rullo. Appena lo finisco, passo ad acido citrico in polvere, che è la stessa cosa e costa meno (7€ per 500g, ne servono 15g/l, e il bagno è riutilizzabile).
fix: anche qui, quello che costa meno. Io uso agefix 1,20 litri per 11€. Conta che riesci a fare in totale circa 7 litri di soluzione di lavoro alla diluizione 1+5, e ogni litro di soluzione di lavoro fissa dai 15 ai 30 rulli. Costo circa 10 cent a rullo, anche meno.
imbibente: quelo che costa meno. Io uso quello agfa, 4,20€ per 120ml. In un litro di soluzione ce ne vanno 5ml, e la puoi riutilizzare numerosissime volte (l'imbibente è null'altro che un sapone molto puro). Costo ridicolo.
C'è chi, per comodità, lo usa one shot: 1,5ml per ogni rullo in 300ml di acqua e poi butta tutto. Costo 0,05 cent a rullo.
un cilindro graduato da 500-600ml: una decina di euro, va bene in plastica
un cilindro graduato da 50 ml con tacche ogni ml: 5€ (sostuibile da una siringa senza ago da 10ml).
tre caraffe per alimenti (io l avevo già in casa).
Termometro (10€ quelli fatti apposta)
Bottiglie di plastica da 1 L (del latte, o dei succhi di frutta) per conservare le soluzioni di lavoro.

Alla fine, ogni sviluppo ti costa circa 50cent in chimici, e fai presto ad ammortizzare il costo di sviluppo presso un laboratorio. In più, cosa molto più importante, anzi, fondamentale con il B/N, hai un controllo totale sul processo di sviluppo, estremamente importante per la resa finale del negativo.
Un mantra che dovrai sempre tenere a mente è: esponi per le ombre, sviluppa per le luci. Dando il tuo rullino al laboratorio, te hai controllo solo sul 50% di quello che fai ;-) .

avatarsenior
inviato il 13 Maggio 2014 ore 22:17

Ragazzi per l'esposizione ho risolto. Ho usato sia l'esposimetro digitale dell app su iPhone sia quello della mia Nikon D2X, i tempi fra questi 2 erano i medesimi, allora ho tarato l'esposimetro della F2 sono giunto alla conclusione che mi basta impostare sulla ghiera degli ISO il puntino che precede il valore nominale della pellicola, ad esempio se ho una pellicola con sensibilità a 200 mi basta mettere sulla ghiera degli ISO della F2 un puntino che precede appunto il valore 200. Questo vale su tutte le sensibilità, con questo metodo i tempi sono perfettamente allineati con i valori del digitale l'ago dell'esposimetro in questo modo è perfettamente al centro fra più e meno. Una la abbiamo risolta adesso spero che l'otturatore faccia il suo dovere, grazie infinite a tutti!

user44968
avatar
inviato il 14 Maggio 2014 ore 8:44

e guarda un pò.... e io che ho detto? che essendo il sensore un pochino più grande, ha bisogno di un pelino di luce in meno...MrGreenMrGreen

avatarsupporter
inviato il 14 Maggio 2014 ore 9:06

Nuovodelforum ancora con sta storia!
Ma prendi in mano 2 macchine e fai una prova invece di scrivere robe del genere!
La lettura esposimetrica e' una ed una sola, si espime in EV misurato in base agli ISO impostati ed ha un'equivalenza unica diaframma/tempo.

Se 2 esposimetri non danno la stessa lettura almeno 1 ha un problema di taratura!


Edit, ho modificato la definizione di EV perche' la misura e' fatta in base agli ISO e non e' un valore assoluto di luminanza.

user44968
avatar
inviato il 14 Maggio 2014 ore 9:18

pare che i fatti mi diano ragione.... e se avessi letto i miei interventi il test che tu ora mi suggerisci è quello che ti suggerivo io ieri...io l'ho fatto anni fa. e per questo che insisto...;-)

il problema che tu ieri non hai letto i miei post, infatti quando mi hai sciorinato i "tuoi possedimenti" mi hai chiesto: hai mai fatto la prova con due formati diversi? avessi letto il mio post non avresti fatto questa domanda, ecco perchè poi ti ho risposto in maniera ironica, perchè mi sono reso conto che rispondevi senza tenere minimamente in considerazione quello che scrivevo.

avatarjunior
inviato il 14 Maggio 2014 ore 9:32

Nuovodelforum non serve fare nessuna prova l'errore che fai tu è non considerare che la luce che illumina il FF con un 50 mm è una certa quantità e semplicemente montando la stessa lente sull'APS-C ritaglio la periferia ma la quantità di luce che raggiunge il sensore è la stessa ( o se preferisci sull'unità di superficie), il tuo ragionamento sarebbe corretto se il fascio venisse "ristretto" o "condensato" sul sensore più piccolo.

Roby02*** cosa significa sviluppare per le luci? Mi sto avvicinando allo sviluppo in casa e non mi è chiaro il concetto.

Ciao,
Alessandro

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2014 ore 9:33

Per Marinaio, facendo nel modo descritto sopra, adesso ho tarato l'esposimetro della mia F2 allineando i valori a quelli del digitale, ora non sbaglia un colpo! imposto il diaframma, ruoto la ghiera dei tempi e.... taccc! ad esempio 1/8 su F2, 1/8 anche su Nikon D2x! sempre a parità di iso e diaframma, sono a posto! adesso spero che l'otturatore rispetti i tempi!! nota di merito alla App Esposimetro, che consiglio vivamente di scaricare per Iphone (1,79 euro in Apple store) a me è risultata utile e molto precisa, detta i tempi alla pari delle mie 2 reflex digitali, nonsbaglia praticamente mai, almeno per le numerose prove che ho fatto.

avatarsupporter
inviato il 14 Maggio 2014 ore 9:51

Ottimo per la App, magari l'hanno migliorata!

Alessandro sviluppare per le luci significa regolare il contrasto.

La pellicola BN ha la proprieta' di non reagire allo stesso modo allo sviluppo in funzione della quantita' di luce ricevuta.

Le ombre si svilupperanno molto velocemente non richiedendo molta energia, ed avranno poca evoluzione con la variazione dei tempi di sviluppo. Le luci e i toni medi invece saranno tanto piu' forti quanto piu' sviluppati.
In questo modo puoi gestire il contrasto; le ombre le ottieni in modo corretto attraverso l'esposizione mentre i toni medi e le alte luci le sviluppi in base alla scena.

Questa cosa non e' semplice da realizzare con un rullo 35mm scattato in situazioni diverse; bisognerebbe quando permesso riavvolgere e estrarre il rullo ricaricandolo in base al contrasto della scena.
E' molto facile da fare con macchine MF provviste di magazzini o con le lastre del banco ottico.

Nuovodelforum non ti ho sciolinato proprio niente, ti ho solo detto quanti esposimetri uso e su quanti formati per farti capire che questa cosa la ho sotto gli occhi tutti i giorni.
Se non hai capito che la luce e' luce e il cambio di formato e' solo un ritaglio diverso di una scena io non posso farci niente.
La differenza di luce registrata nel digitale esiste a livello della grandeza dei fotodiodi, piu' e' piccolo meno riceve luce, e anche li con le microlenti si sono fatti passi da gigante. Un sensore FF e uno APS-C a parita' di tecnologia, densita', circuteria daranno esattamente lo stesso risultato, e questo e' scritto anche nel testo che tu hai allegato e che io ho letto!

avatarjunior
inviato il 14 Maggio 2014 ore 9:57

Grazie Marinaio,
proseguo lo studio in attesa di procurarmi tutto il materiale per lo sviluppo.
Ciao

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2014 ore 11:15


e guarda un pò.... e io che ho detto? che essendo il sensore un pochino più grande, ha bisogno di un pelino di luce in meno...MrGreenMrGreen


Aridaje con 'sta fissazione... Dove cavolo l'hai letta una cosa del genere?!?!

pare che i fatti mi diano ragione.... e se avessi letto i miei interventi il test che tu ora mi suggerisci è quello che ti suggerivo io ieri...io l'ho fatto anni fa. e per questo che insisto...;-)

il problema che tu ieri non hai letto i miei post, infatti quando mi hai sciorinato i "tuoi possedimenti" mi hai chiesto: hai mai fatto la prova con due formati diversi? avessi letto il mio post non avresti fatto questa domanda, ecco perchè poi ti ho risposto in maniera ironica, perchè mi sono reso conto che rispondevi senza tenere minimamente in considerazione quello che scrivevo.


Fatti è una parola grossa. I tuoi """fatti""" si basano tutti sull'esposimetro di una F2 di almeno 34 anni fa che, a quanto pare, è starato di 1/3 di stop. Più che "fatto", mi sembra un'arrampicata sui vetri.

Ecco un'altro fatto per te: perchè esponendo sempre con lo stesso esposimetro (gossen profisix) ottengo esposizioni consistenti sia su 35mm (due nikon FE, una F3 e due zorki) che su medio formato 6x7 (mamiya RB 67), usando gli stessi tempi, diaframmi e pellicola? Secondo la tua illuminanate teoria lo scatto sulla mamiya dovrebbe essere brutalmente sovraesposto (o sottoesposti gli scatti su formato 135), cosa che non accade.

Roby02*** cosa significa sviluppare per le luci? Mi sto avvicinando allo sviluppo in casa e non mi è chiaro il concetto.


Esponi per le ombre, sviluppa per le luci. È questo il mantra da tenere sempre a mente.
Il motivo è presto detto: le ombre sono influenzate esclusivamente dall'esposizione (o meglio, quasi totalmente...). Quindi, se in ripresa sottoespongo un'ombra... non ci sono santi, me la devo tenere così, anche raddoppiando il tempo di sviluppo non riuscirei a recuperarla.

Andando progressivamente verso le luci, passando per i mezzitoni, troviamo zone gradualmente più influenzate da tempo ed energia di sviluppo, la cui densità finale sul negativo sarà tanto più fortemente influenzata quanto maggiore sarà l'esposizione ricevuta. Ad esempio, a parità di tempo di sviluppo, una nuvola bianca illuminata dal sole diventerà densa molto più rapidamente di una panchina all'ombra di un pino sulla quale hai calcolato l'esposizione (zona V... studiati il sistema zonale se non lo conosci, consiglio vivamente "il negativo" di ansel adams ;-) ).

Ecco da dove esce "sviluppa per le luci". Lo sviluppo (tempo e/o energia) dovrà essere calibrato in base al punto più luminoso di cui vorrai mantenere i dettagli. Se, ad esempio, vuoi mantenere i dettagli della nuvola, ma questa è stata sovraesposta per la necessità di esporre per le ombre, dovrai ridurre il tempo (o l'energia) di sviluppo quel tanto che basta per far rientrare la nuvola nel range di densità utilizzabili di quella particolare pellicola. Le ombre comunque non saranno influenzate. Lo saranno un pochino i mezzitoni.

Spero di essere riuscito a spiegarmi in qualche modo... ho cercato in tutti i modi di non tirare dentro il sistema zonale, (dato che non so se lo conosci, e se non lo conosci avrei incasinato ancora di più il discorso) e la sensibilità effettiva della pellicola... ma mi rendo conto che, così facendo, il discorso diventa estremamente aleatorio e poco "pratico".

avatarsenior
inviato il 14 Maggio 2014 ore 11:30

Se hai tempo e voglia leggiti questo libro:
The Practical Zone System for Film and Digital Photography: Classic Tool, Universal Applications

Sei proprio non mastichi l'inglese contattami in privato che ho alcuni appunti in italiano proprio sul tema esponi per le ombre e sviluppa per le luci.

Le esposimetro misura la luce incidente o riflessa in un determinato. Oppure si può sfruttare la misurazione spot che a vari gradi di precisione. Tutto questo non ha nulla a che fare con la dimensione del formato o della pellicola, altrimenti per lo stesso formato si dovrebbe tenere in considerazione anche il numero di circonferenza della lente.

user44968
avatar
inviato il 14 Maggio 2014 ore 12:27

ma ancora che insistete con questo esposimetro esterno?
l'esposimetro esterno no da ragione a nessuno dei due, l'esposimetro ESTERNO semplicemente fa un altro lavoro.

l'esposimetro esterno misura la luce sul soggetto, non dall'INTERNO della fotocamera, ma il motivo del contendere è DENTRO la fotocamera.

e come dire che la colpa del gol della partita di torino è colpa del portiere che giocava a milano...

io mi arrampico sugli specchi perchè alla prova dei fatti coincide tutto con quello che sostenevo sin dall'inizio?? uno strano modo di arrampicarsi sugli specchi... ne farò tesoro per il futuro...

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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