| inviato il 17 Maggio 2014 ore 0:31
Anche qui non ci andrei giù con la scure: le auto vengono comunque vendute con i difetti bonificati secondo gli standard e le le procedure delle case madri. Quello che cercavo di manifestare, forse in modo un po' troppo circonvoluto, è che in realtà la qualità dei veicoli è spesso percepita come pregiudizio piuttosto che come requisito reale. Inoltre si fanno rientrare nel concetto di qualità e affidabilità dei requisiti che non ne fanno rigorosamente parte. Buttandola in vacca, possiamo dire che il processo dell'industria automobilistica consiste di una fase di produzione che genera veicoli difettosi, un processo logistico (trasporto, conservazione in deposito, consegna, ecc.) che danneggia quelli buoni e un servizio di approntamento e consegna che tenta di nascondere i difetti per scaricarne gli oneri sull'acquirente. Per dire, i veicoli trasportati su ferrovia sono ad altissimo rischio: dal nord la direttrice Parigi-Lione-Piemonte viene evitata come la peste perchè è sovraccarica, i treni devono fare deposito (anche 10 giorni) a Grenoble (mi pare...) e qui parte l'assalto alla diligenza: spariscono ruote, autoradio, antenne, dotazioni di bordo, sedili, cofani e portiere per i carrozzieri di ogni dove. O si fa la linea parallela dell'Alsazia in Germania, oppure meglio fare il giro della Spagna in nave. Se si riesce a tirare dritto evitando le soste, non è detto che vada meglio: so di omologhi francesi dei black-block che, tanto per farla pagare alle odiate multinazionali, hanno lanciato dai viadotti delle biciclette sui treni bisarca. Succede che la bicicletta, una volta che si incunea nei vagoni, comincia a rimbalzare dal treno ai veicoli e ne disintegra una cinquantina prima di cadere da qualche parte. Non è che le vittime di tanta ferocia vengano buttate via... Poi anche la movimentazione in deposito fa delle vittime , e a volte la sorte è beffarda. L'anno scorso nel piazzale di Arena Po c'erano 5-6000 auto, Peugeot e Seat, e una Aston Martin DB9: indovinate con quale hanno fatto un frontale in parcheggio?? Di solito i graffietti, le piccole ammaccature, i difettucci di vernice, le cose non evidenti dovrebbero essere bonificate dal concessionario, che viene pagato per eseguire il PDI (pre-delivery inspection). Siccome le officine non hanno mai tempo di fare niente, le cose macro si risolvono e quelle piccole o nascoste no: se una trova un righino sull'agognata BMW da 100.000 euro dopo 20 giorni dall'acquisto, non da la colpa alla BMW, se la prende con la moglie che non sa parcheggiare o con i vandali... Ho visto professionisti della logistica auto andare a ritirare dal concessionario l'utilitaria della moglie: vi garantisco che è uno spasso!! Venditori, capi officina e titolari non sanno più dove arrampicarsi per giustificare i centomila difetti che credevano invisibili o che addirittura sfuggivano anche a loro. In sintesi, non illudiamoci che l'artigianato sforni prodotti migliori dei buoni processi industriali, ne che un nome sia sinonimo di perfezione e infallibilità. |
| inviato il 17 Maggio 2014 ore 12:29
Grazie per le interessanti informazioni e per le "dritte". |
| inviato il 17 Maggio 2014 ore 14:01
nonostante questo, io continuo a preferire l' Elise |
| inviato il 17 Maggio 2014 ore 17:10
“ nonostante questo, io continuo a preferire l' Elise „ Per quanto mi riguarda, se i frequentatori di questo forum decidono di organizzare una colletta per regalarmene una, che sia una Elise o una 4C, io mica mi offendo... Il fatto che in mano mia satebbe un po' sprecata, non tanto perché difficilmente sarei in grado di portarla al limite (probabilmente con una di queste ci si può divertire anche senza strafare) ma perchè di tempo per condurla su circuito o per lo meno su di un percorso montano e collinare cercando di beccare un'ora in cui non c'è traffico, che sono le circostanze in cui un mezzo così può essere goduto; dicevo che di tempo per far questo ne avrei ben poco e finirebbe per stazionare quasi sempre in garage. Però, come ho già detto, se me ne regalate una... manutenzione, tasse, assicurazione e benzina c'è le metto io... (Come al solito non metto le faccine che sghignazzano - ma tanto sono sottintese) |
| inviato il 19 Maggio 2014 ore 16:22
Comunque, vedo che tra ironia, battute di spirito, passione per le auto di carattere e tentativi più o meno mascherati di farvene regalare una, siete disposti a rinunciare al 90% delle comodità ma un piccolo margine ve lo tenete. I veri "duri e puri" avrebbero speso qualche parola, almeno eleggendole a termini di paragone, per la Catheram 7 (rigorosamente in versione da 2 kg/CV) o per la Ariel Atom (ho letto che l'ultimo tipo è assurto a prezzi esorbitanti). Rinunciate anche agli alzacristalli elettrici, ma uno straccio di tettuccio sulla testa lo volete, eh!! Mi rendo conto che siete tutti spartani, ma i fachiri sono di un'altra pasta... |
| inviato il 19 Maggio 2014 ore 16:39
E la favolosa 'JENSEN INTERCEPTOR' Dove la mettiamo? XD |
| inviato il 19 Maggio 2014 ore 21:12
“ Comunque, vedo che tra ironia, battute di spirito, passione per le auto di carattere e tentativi più o meno mascherati di farvene regalare una, siete disposti a rinunciare al 90% delle comodità ma un piccolo margine ve lo tenete. I veri "duri e puri" avrebbero speso qualche parola, almeno eleggendole a termini di paragone, per la Catheram 7 (rigorosamente in versione da 2 kg/CV) o per la Ariel Atom (ho letto che l'ultimo tipo è assurto a prezzi esorbitanti). Rinunciate anche agli alzacristalli elettrici, ma uno straccio di tettuccio sulla testa lo volete, eh!! Mi rendo conto che siete tutti spartani, ma i fachiri sono di un'altra pasta... „ La Caterham 7 non so neanche se può esere immatricolata per circolare su strada in Italia (la Atom dò per scontato che non lo è). Non ricordo di averne mai vista una in giro. In Gran Bretagna le leggi sono meno restrittive perché si basano sull'assunzione di responsabiltà da parte de cittadino (la cosa funziona in quel Paese, con gli Italiani non so...). L'unica mi sa che sarebbe trainarla su un carrello fino a una pista. Forse non mi dispiacerebbe se avessi 10... diciamo pure 15 anni di meno. “ E la favolosa 'JENSEN INTERCEPTOR' Dove la mettiamo? XD „ m.youtube.com/watch?v=qLp4FhDAfQk |
| inviato il 19 Maggio 2014 ore 21:15
Sei un grande hai capito subito dove volevo andare a parare! XD ;) |
| inviato il 19 Maggio 2014 ore 21:29
Comunque è stata un macchina interessante: credo (non vorrei sbagliarmi) che sia stata la prima coupé a trazione integrale con il differenziale centrale. Anche la carrozzeria di Vignale era notevole. Probabilmente passava più tempo in officina che su strada, ma quello andava preventivato: oltre alle problematiche delle auto costruite artigianalmente, che ha illustrato Andrea nei post precedenti, questa era pure assemblata nell'Inghilterra degli anni '60 - '70! Nel suo Paese natale ha ancora i suoi estimatori: i due di "Affari a quattro ruote" (Wheeler Dealers) ne hanno restaurata una di colore bianco con il tetto in vinile e l'hanno venduta per una discreta cifra. |
| inviato il 19 Maggio 2014 ore 22:00
Io cmq per rispondere ad Andrea l'unica Cabrio che comprerei rimanendo nelle cifre di 4c e questa:
 L'ho vista dal vivo e mostruosa! O.o |
| inviato il 20 Maggio 2014 ore 2:48
Sempre a proposito della Caterham, nell'ultima stagione di Top Gear (che ovviamente considero più uno show che un servizio giornalistico), Capitan Lento ha provato la nuovissima 620 R da 310 HP (per 540 Kg!) e l'ha trovata troppo impegnativa. Ha detto che in una macchina così "non si può aggiungere potenza su potenza... è come voler migliorare il curry condendolo con il chili". Gli è piaciuta di più la Caterham Seven 160 con il 3 cilindri Suzuki da 80 HP e ha dichiarato che "persino Stig, che di solito arriccia il naso davanti ad auto con meno di 500 cavalli, si è divertito da matti". Ovviamente poi Geremia e Riccardino gli hanno dato torto... |
| inviato il 20 Maggio 2014 ore 11:40
bah, a me la Jensen, soprattutto nel novero delle sportive pure, sembra un po' un trabiccolo...misure semicamionistiche, lunottone da Toyota anni 70, musone da macchina americana....non so...non la conosco tecnicamente, ma non mi attira. E' vero che ai suoi tempi non c'era gran che di meglio, anche le Ferrari avevano un look che oggi sembra molto "cùmenda"...(lasciamo stare il GTO...) |
| inviato il 20 Maggio 2014 ore 11:44
“ I veri "duri e puri" avrebbero speso qualche parola, almeno eleggendole a termini di paragone, per la Catheram 7 (rigorosamente in versione da 2 kg/CV) o per la Ariel Atom (ho letto che l'ultimo tipo è assurto a prezzi esorbitanti). Rinunciate anche agli alzacristalli elettrici, ma uno straccio di tettuccio sulla testa lo volete, eh!! „ Ogni tanto ne vedo qualcuna in giro (anche in Italia!), però, anche se hanno ottime prestazioni, esteticamente non mi piacciono per nulla ;-) La 4C invece oltre alle prestazioni ha anche una bella estetica, a parte i fari in stile 'occhi di ragno' che non mi fanno impazzire. |
| inviato il 20 Maggio 2014 ore 11:49
La Seven si può immatricolare, sono disponibili in rete informazioni. Penso che venga anche venduta da (pochi) concessionari italiani che la immatricolano. Dicono che anche la Ariel Atomo possa essere omologata, probabilmente con la procedura dell'esemplare unico. Il non averne mai viste in giro non dipende dall'impossibilità di targarla, secondo me è che non ci stanno le valige per andare in vacanza...e neppure le shoppers quando si va al supermercato... |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |