| inviato il 25 Febbraio 2014 ore 10:49
Guarda,io ho un giovane amico che l'anno scrso ha preso la reflex ed ha iniziato a scattare.Siamo usciti diverse volte assieme,e gli ho insegnato l'abc della fotografia,e qualche trucchetto,frutto di qualche decennio di esperienza sul groppone.Verso ottobre 2013,convinto da un cugino,si è iscritto ad un corso di un fotoclub del nostro paese,Bene,non ne ha ricevuto nessun beneficio,anzi,lo hanno disorientato,specie due tizie uscite apposta da Milano,con le loro astrusità.Come esame finale ha avuto un tema,e con l'aiuto di un'altro amico l'ha svolto anche bene.Morale, le due "superesperte" gli hanno perso i file. Per educazione tralascio il finale.Piuttosto,prendetevi uno o piu buoni libri,magari appoggiatevi,se potete ad uno un po piu avanti,poi, tanta,tanta GAVETTA |
| inviato il 25 Febbraio 2014 ore 15:44
ciao! anche io sono di brescia! in che mani sei capitata? a Verona per caso? |
| inviato il 25 Febbraio 2014 ore 15:53
Sono pensionato e durante il mio percorso lavorativo ho avuto occasione di "tenere" corsi di formazione/aggiornamento su materie totalmete diverse dalla fotografia. Sono anche un fotografo dilettante ( molto dilettante, ci tengo a precisarlo) che è stato chiamato a tenere un "corso base" sulla fotografia dalla "Università della Terza Età" del mio paesello e senza alcuna esperienza in materia ho cercato di costruirlo prima consultandomi proprio con il gruppetto di "altri pensionati" ( 9) che avevano espresso il desiderio di "imparare" a fare foto con una reflex. In base alla mia esperienza ho rilevato che un autentico "corso base" ( veri neofiti o quasi) dovrebbe rispondere al requisito primario della "domanda" dei partecipanti: conoscere il funzionamento di una macchina fotografica a partire dalla differenza che esiste tra le reflex e le altre tipologie di macchine fotografiche. Il corso andrebbe fatto esclusivamente con una reflex; per quelli che non ne dispongono occorre fare del tutto per procurargliene una ( anche vecchie, ma funzionanti) almeno per il periodo della durata del corso. Poi una lunga, lunghissima ( più lezioni) sessione di lezioni sull'esposizione intercalata sapientemente da prove pratiche. A mio avviso per "tenere" questa tipologia di corsi non bisogna essere grandi fotografi e neanche grandi maneggiatori di PP; oltre ad una buona conoscenza "pratica" e "teorica" della materia servono invece alcuni requisiti: capacità di divulgazione e di interlocuzione, capacità di evitare termini eccessivamente tecnicistici pur fornendo informazioni corrette e, come qualcuno ha già affermato, non dare MAI per scontati concetti che a noi (fotografi dilettanti o professionisti) possono sembrare banali ma spiegarli con linguaggio semplice e possibilmente sostenendoli con esempi pratici e pure divertenti ( qualche aneddoto pure inventato, torna sempre utilissimo). Un buon "divulgatore" per neofiti della materia non improvvisa nulla anche se si ritiene un superesperto di fotografia: pianifica dettagliatamente contenuti, linguaggio, esempi, aneddoti e perfino l'atteggiamento da tenere davanti agli allievi. Certamente sono un "non grande fotografo" ( e neanche "medio" se è per questo) e non so se possa ritenermi un discreto divulgatore ma ho visto che al termine del corso quasi tutti ( meno un paio) i "pensionati " maneggiavano con una certa padronanza la reflex e soprattutto maneggiavano con una certa padronanza l'esposizione manuale; certo, non sempre i risultati fotografici erano piacevoli ma intanto avevano imparato ad usare gli "attrezzi del mestiere". Per le "tecniche avanzate" e gli smanettamenti in PP ho consigliato a tutti di frequentare il locale Fotoclub e "ruffianarsi" con gli espertoni di rito. Cosa che hanno fatto quasi tutti. Intanto io ho ripetuto un altro paio di volte il "corso base" per pensionati e mi accingo ( ottobre) a realizzare il quarto. Insomma, si tratta di capire cosa si cerca in un corso. Voglio dire: per chi vuole qualcosa in più che un "corso base" non c'è altra via che "frequentare" fotoamatori esperti e fare tante, tante, tante prove sul campo. |
| inviato il 25 Febbraio 2014 ore 16:39
Testani, a Brescia ci sono corsi di ogni genere senza bisogno di arrivare fino a Verona. |
| inviato il 25 Febbraio 2014 ore 17:43
Affermare che le stesse nozioni che insegna un docente si possono imparare da se con un libro, è un po a rischio gaffe : è come sottointendere (anche involontariamente) che tutti coloro che decidono di seguire un corso perchè non riescono a comprendere i concetti leggendo un manuale...sono duri di comprendonio. Diciamo che se l'insegnate è un cane...allora è meglio un libro (a patto che il libro non sia stato redatto dallo stesso insegnante di cui sopra ), ma se l'insegnante è un ottimo comunicatore, la differenza con un pur buon libro può essere abissale, anche se si sta spiegando nozioni "apparentemente" molto semplici. |
| inviato il 25 Febbraio 2014 ore 21:20
Scrivo così perché sono capitato ad un corso a Verona, e l'impressione che ho avuto è stata la medesima. Parlando poi di 60 km di distanza ho pensato che come distanza ci fossimo. |
| inviato il 25 Febbraio 2014 ore 21:32
Dato che tengo, come docente, workshop su tecniche di post-produzione avanzata, provo a darvi alcuni consigli sulla scelta: 1) no corsi base: la base la si impara dai manuali/internet/pratica...chi propone corsi base spesso non ha nulla da insegnare ma solo in portafoglio da riempire; 2) -corsi +workshop: i miei clienti sono sempre stati soddisfatti proprio perchè nel workshop mostro il mio workflow completo sulle mie foto. se avessi proposto corsi tecnici e non ad esempi, non penso sarebbe stato così; 3) docenti con conoscenza documentabili: da 2 anni scrivo costantemente articoli su photoshop avanzato sul mio sito. cercate anche voi un docente con un curriculum ben documentabile, non il primo sconosciuto che sul web è conosciuto solo per i corsi (e non per articoli e gallery). Penso che già filtrando così le probabilità di rimaner delusi scendano a picco! |
| inviato il 26 Febbraio 2014 ore 9:09
Simonep-92 , un corso se fatto bene anche di base dà molto, non tutti hanno la voglia, il tempo di leggere sui libri, intenet o altro, il workshop è già un gradino più avanti. Al punto 3 dici “ "docenti con conoscenza documentabile" „ , giustissimo, ma poi ti riferisci al tuo sito con articoli scritti da te, al di là della tua indubbia preparazione, non mi sembra una reale disciminante, cioè diciamo la verità potrei nel mio sito inserire articoli copiati da chissà dove, chi li controlla? la documentazione a cui io mi affiderei è altra, pubblicazioni in giornali specializzati, attestati, anche per quanto riguarda le foto, non è la foto della settimana che è un merito, ma è una pubblicazione su una copertina, mostre (no quelle del paesello che fanno tutti), riconoscimenti, patrocini, eventi. Sembra, anzi è evidente che la fotografia insegnata, stia perdendo mordente, spessore. Anche io la penso come te, cioè documentarsi sul docente, ma una documentazione non autreferenziale, altrimenti tutti potremmo essere buoni fotografi e docenti. Ciao LC |
| inviato il 26 Febbraio 2014 ore 22:12
Testani, il corso era proprio a Brescia (centro storico), sono io che abito in provincia e tra andata e ritorno il percorso era di 60 chilometri. In compenso a Verona ho seguito un bellissimo corso di correzione del colore con Marco Olivotto, che secondo me è un mito. Estremamente disponibile, linguaggio chiaro, diretto ed efficace. Ho imparato più in quella giornata che leggendo e seguendo tutorial in rete. |
| inviato il 26 Febbraio 2014 ore 22:31
“ Al punto 3 dici " "docenti con conoscenza documentabile"" , giustissimo, ma poi ti riferisci al tuo sito con articoli scritti da te, al di là della tua indubbia preparazione, non mi sembra una reale disciminante, cioè diciamo la verità potrei nel mio sito inserire articoli copiati da chissà dove, chi li controlla? la documentazione a cui io mi affiderei è altra, pubblicazioni in giornali specializzati, attestati, anche per quanto riguarda le foto, non è la foto della settimana che è un merito, ma è una pubblicazione su una copertina, mostre (no quelle del paesello che fanno tutti), riconoscimenti, patrocini, eventi. Sembra, anzi è evidente che la fotografia insegnata, stia perdendo mordente, spessore. Anche io la penso come te, cioè documentarsi sul docente, ma una documentazione non autreferenziale, altrimenti tutti potremmo essere buoni fotografi e docenti. „ Non sono d'accordo. Secondo me è molto più utile il web per capire se un docente può essere affidabile o meno. Il fatto che una persona scriva su riviste fotografiche non lo rende in automatico una persona competente. Potrebbe essere che scriva perchè raccomandato, perchè sa vendersi bene, perchè lavora nel settore dell'editoria pur non avendo grandi capacità tecniche, ecc...per non parlare di mostre, patrocini e eventi. Inoltre spesso sulle riviste si trovano articoli di tecnici (margulis ad esempio) che a livello artistico secondo me sanno trasmettere ben poco. pur essendo dei luminari, non frequenterei mai uno dei loro corsi perchè come detto sono tecnici e non artisti. Parteciperei piuttosto a workshop dei fotografi che più apprezzo (adamus, di fruscia, ...) e soprattutto di gente che oltre ad avere un'ottima gallery scrive anche articoli dai quali ho imparato la fotografia e la post-produzione (ad esempio juza) perchè sono queste le persone che mi possono dare ciò che cerco. Non si tratta di autoreferenzialità: semplicemente si tratta di scegliere in base alle immagini che il docente riesce ad ottenere (perchè alla fine è questo ciò che conta) e alla sua abilità nello spiegarsi (e questo lo si capisce dai suoi articoli/tutorial). |
| inviato il 15 Luglio 2014 ore 22:21
un paio di anni fa feci un corso di 1°livello(per fortuna vicino a casa e a prezzo modico) ,ma pure io ne rimasi alquanto deluso,poche spiegazioni,tutto gia' scritto su fogli prestampati e rispiegati un po' troppo velocemente in aula,domande si e risposte anche ma non ho trovato il 'feeling' che dovrebbe avere un esperto davanti a chi si approccia ad una passione,poi tutto da solo,con amici,testi,prove ,tante prove....ed errori,...sto ancora sbagliando alla grande....ma mi sto piacendo un pizzichino in piu'...tieni duro! ciao G. |
| inviato il 15 Luglio 2014 ore 22:33
purtroppo ci sono corsi del genere, è anche vero il contrario però. ne ho frequentati due e mi sono trovato molto bene in entrambi! persone preparate ed amichevoli! |
| inviato il 17 Luglio 2014 ore 13:09
@Simonep-92 “ docenti con conoscenza documentabili „ @Erika_ “ In compenso a Verona ho seguito un bellissimo corso di correzione del colore con Marco Olivotto, che secondo me è un mito. „ Appunto.... Visto che per tirar su un corso non serve dover dimostrare nulla, l'unica cosa che cautela il "cliente" è la conoscenza del teacher. Per opinioni lette online, per fama, per conoscenza diretta. Solo che è facile se si parla di Olivotto, della Santoni o di personaggi del genere, un pò meno su quelli più sconosciuti. Diciamo, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, che la disavventura di Erika può essere sfruttata per depennare un corso da quelli consigliabili ecco. |
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