| inviato il 09 Febbraio 2014 ore 15:18
vedo solo ora questo post, come ti ho risposto alla foto della poiana che hai postato come esempio, mi riferisco a Roberto Becucci, ribadisco anche qui che hai fatto un lavoretto semplice e preciso, utilissimo per capire a occhio le vere distanze approssimative, poi era talmente una cosa semplicissima che non sarebbero servite pagine intere di interventi in questi casi passino pure 10-20 metri di scarto sulla reale distanza ma sono un inezia in confronto con le centinaia di metri come afferma Zeffiro non c'è bisogno di calcoli per capirlo, è elementare vederlo ad occhio bravo anche Lucadita che con i suoi calcoli ha confermato quello che a occhio era lampante |
| inviato il 09 Febbraio 2014 ore 18:45
Grazie di che, mi sono limitato a dirti come raddrizzare e mettere in bolla la poiana e duplicare l'ala ....... Appunto, le dritte... io il file non c'è l'ho per cui il "Frankestein volante" è una tua creatura, tra l'altro venuta anche bene....!!!!! Oltre che fisico matematico te la cavi da Dio anche con Fotosció...!!!! Comunque, in conclusione, meglio fidarsi di se stessi ed affidarsi al buon senso e lasciar perdere Adobe Bridge, che sembra svalvoli di brutto ....!!!! |
| inviato il 09 Febbraio 2014 ore 19:41
Oggi ho fatto alcune prove, focheggiando un muro a circa 35 mt. con 5D III, diversi obiettivi e diverse focali (come da tabella visibile al link che segue), TC Canon III. Nella tabella, per brevità non li ho riportati, ma per ogni configurazione ho fatto due scatti a diaframmi diversi, ma non è mai emersa nessuna differenza tra l'uno e l'altro. Quindi il diaframma è ininfluente. Legenda: f/ = diaframma reale (comprensivo del TC quando utilizzato) Raw Distance Upper = Upper Distance rilevata con ExifTool dal Raw Raw Distance Lower = Lower Distance rilevata con ExifTool dal Raw Media Aritmetica = media aritmetica tra Upper Distance e Lower Distance Bridge = distanza rilevata da Bridge Qui potete vedere la tabella: www.juzaphoto.com/me.php?pg=72357&l=it Si può constatare quanto segue: 1. Il range Upper Distance-Lower Distance è costante per ciascun obiettivo, tranne nel caso del 24-105 a 24mm. Ripeterò questa prova per vedere se c'è stato un errore. 2. A parità di focale, Upper Distance e Lower Distance NON sono uguali se ho usato obiettivi diversi (prevale il range tipico di quell'obiettivo) 3. Il range Upper-Lower Distance diminuisce al crescere della focale dell'obiettivo utilizzato 4. La presenza eventuale di un TC è ininfluente 5. Lo scostamento % tra la distanza di Bridge e la media Upper-Lower Distance (col. M) è sempre costante (c'è del metodo in questa follia) 6. Bridge esagera sempre rispetto alla distanza reale (Col. J e K sono sempre positive) tranne nel caso (da ricontrollare) del 24-104 a 24mm. Appena riesco, faccio altre prove a distanze diverse con il medesimo obiettivo, per vedere come variano i range Upper-Lower Distance. |
| inviato il 09 Febbraio 2014 ore 19:58
Grazie Guido splendida prova. con il 500 sarebbe interessante fare la prova a distanze sempre piu' elevate finche' vediamo upper e lower limit divergere sensibilmente. Ottimo! mi hai confermato che l'intervallo non e' influenzato dal TC applicato all'obiettivo (un po' mi sconvolge, ma me lo aspettavo). Gli errori sono piccoli perche' le distanze sono piccole. Sarebbe interessante rifare il medesimo test a distanze maggiori, un a 100m aiuterebbe a dirimere i dubbi su bridge e la poiana lunare :-) mi guardo bene i dati e poi ti tempesto di domande perche' ho qualche dubbio su alcuni numeri che ho visto di sfuggita :-) |
| inviato il 09 Febbraio 2014 ore 20:46
Se la macchina sa che il tc c'è , può anche starci che sia ininfluente sulla misura delle distanze negli exif perché (forse) sapendolo ne tiene conto. Sarebbe interessante fare una prova con un tc kenko di quelli " invisibili" alla macchina e vedere cosa esce. Oppure nastrare i contatti, è lo stesso. Se rileggo quello che ho scritto non so se mi sono capito |
| inviato il 09 Febbraio 2014 ore 21:12
“ Se la macchina sa che il tc c'è , può anche starci che sia ininfluente sulla misura delle distanze negli exif perché (forse) sapendolo ne tiene conto. Sarebbe interessante fare una prova con un tc kenko di quelli " invisibili" alla macchina e vedere cosa esce „ Proverò, ma l'impressione è che ogni obiettivo abbia nel suo "DNA" una data gamma di range, che rimane invariata, con o senza TC. Infatti, 500 liscio e 500+1.4X hanno gli stessi range. Non varia neppure al variare della focale se è uno zoom. |
| inviato il 09 Febbraio 2014 ore 22:26
Si ma il mio dubbio è: una lente che mette a fuoco un oggetto a x metri senza tc, se poi gli metto il tc e l'oggetto rimane alla stessa distanza la lente per mettere a fuoco si mette nella stessa posizione di prima? Se si allora il tc non è influente, se cambia posizione "interna" nella lente, allora qualcosa può cambiare nei valori che vengono passati negli exif. |
| inviato il 09 Febbraio 2014 ore 22:33
Nella tabella che ho pubblicato ci sono due prove di scatti alla stessa distanza e con lo stesso obiettivo (500 e 70-200) con e senza TC. In entrambi i casi (ovviamente ho focheggiato ogni volta) il range delle distanze è risultato invariato. |
| inviato il 10 Febbraio 2014 ore 8:41
La foto è ottima, complimenti! Mi sono permesso di esaminare i tuoi dati con gli stessi criteri usati nelle mie prove, e anche questa volta risulta che la distanza fornita da Adobe si scosta del 2% (quindi molto poco) dalla media aritmetica delle distanze Upper-Lower. |
| inviato il 10 Febbraio 2014 ore 9:04
Manrico1, se metti un TC, la distanza tra la macchina e il soggetto non cambia. Cambia solo la proiezione dell'oggetto sul sensore che e' grande x volte. dove x e' il valore del TC. spero di non dire delle vaccate... Non sono esperto di TC e neanche di ottica, ma a naso e molto a naso, succede questo. l'obiettivo mette a fuoco allo stesso modo, che ci sia o no il TC. Il tc e' tra la macchina e l'obiettivo, quindi per l'obiettivo non esiste. Il TC prende l'immagine proiettata dall'obiettivo , fa divergere i raggi e prende solo una porzione centrale dei raggi buttando ovviamente via una parte di raggi, "butta via della luce" ed e' per questo che con i TC si perdono i famosi stop di luminosita'. (perche' con il TC montato fai fatica a mettere a fuoco? perche' il sensore e' sulla macchina e quindi gli arriva meno luce dato che il TC comporta una perdita di luce proporzionale al fattore di moltiplicazione... butta via piu' o meno raggi per selezionare una parte di immagine piu' o meno grande)... (Il TC funziona come il fattore di crop in cui si seleziona solo una finestra piu' o meno grande dei raggi a seconda del fattore di crop, la differenza e' che un sensore piu' piccolo si limita a catturare una porzione centrale di raggi luminosi piu' o meno grande, il TC invece fa divergere i raggi luminosi e butta via quelli che non gli servono, selezionando solo quelli corrispondenti al fattore di ingrandimento) Il fatto che la distanza minima di messa a fuoco di un obiettivo, non venga influenzata dal TC mi confermerebbe il fatto che l'obiettivo mette a fuoco allo stesso modo che ci sia o non ci sia il TC. Spero di essermi spiegato (disse sempre il solito paracadute... ) |
| inviato il 10 Febbraio 2014 ore 9:08
OK, Lucadita, in effetti sembra prprio cosi'. Il mio era un dubbio per il fatto che mettendoci qualcosa in mezzo, il fuoco potesse cambiare e di conseguenza anche le letture delle distanze. La tua spiegazione mi ha convinto, grazie |
| inviato il 10 Febbraio 2014 ore 9:14
Roberto ti ho mandato il raw....no crop....ovviamente. |
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