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Linee Cadenti.







avatarsenior
inviato il 07 Maggio 2016 ore 17:17

secondo me dipende tutto dal punto di ripresa della scena!
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1655656&l=it questa è la versione con le linee cadenti che non mi piaceva
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1664541&l=it questa è la versione corretta!

avatarjunior
inviato il 07 Maggio 2016 ore 17:32

@Daniele_ruggeri_d:
Io l'avrei fotografata da più lontano con reflex in bolla tagliando ovviamente il troppo pavimento che sarebbe risultato .. O raddrizzandola leggermente se non fosse entrata nemmeno in quel modo ..
Detto ciò come foto può essere bell la tua, come foto d'architettura no.


Impossibile fotografarla da più lontano stando di fronte alla basilica, si sarebbe potuto fare solo dal lato e la foto sarebbe stata completamente diversa. Molto spesso capita di dover fare delle foto con un grandangolo spinto per via di piazze e vie strette, le linee cadenti spesso sono obbligatorie. Se dovessi correggere in PP tutte le linee cadenti perderei metà della foto...

avatarsenior
inviato il 07 Maggio 2016 ore 18:44

la 1 foto ricordo, la 2 fin troppo rigorosa ed al di là della scena mostrata non racconta nulla, la 3 un impegno a mostrare stupendi palazzi moderni sotto un punto di vista singolare.


Stenogau e Gabriele Marco, concordo nel giudizio su Basilico che, linee a parte, eccelle nei contenuti (il link in realtà non è a un'immagine, ma a una serie). Limitatamente alle verticali, non credo che a un Basilico (come a un Ezra Stoller e tanti altri classici) sia mai venuto in mente di inclinarle.

Le tre foto che ho postato sono del tutto anonime (prese da google) e prive di particolare interesse nei contenuti (argomento che andrebbe al di là di questa discussione). Ma il mio punto è molto semplice: la foto da turista è ovviamente la 1 (e lo sarebbe anche senza la persona). La foto2 è nei canoni: non è da mostra al guggenheim, ma potrebbe stare in un prodotto pubblicitario.

Ma la foto3, che è quella con le verticali più storte di tutte, io la percepisco ammissibile almeno quanto la canonica 2: anzi di più, grazie al maggiore interesse. Le verticale storta di molto, e in modo palesemente intenzionale, non la percepisco più come errore: purché ovviamente ci sia un motivo per averla così.

avatarsupporter
inviato il 07 Maggio 2016 ore 18:57

Quando si tratta di questo tema, ovvero della correzione delle linee cadenti, penso che sia bene aver chiaro il tipo di prospettiva che si vuole ottenere.

A costo di apparire ripetitivo e dottrinario, farò ancora una volta riferimento ad Andreas Feininger e al suo fondamentale "L'occhio del fotografo" (Milano, Garzanti, 1976 - Op. orig: "Photographic seeing" 1973); in cui a pp. 32-38 e 92-95, distingue tra prospettiva rettilinea accademica, rettilinea reale, cilindrica e sferica; ciascuna con una propria ragione d'essere:






















Dallo stesso Autore, "La fotografia : principi di composizione" (Milano, Garzanti, 1976 - Op. orig: "Principles of Composition in Photography, 1973), pp 56-57:



Personalmente non ho mai trovato una casistica dei tipi di prospettiva fotografica più esaustiva di questa.

L'uso di quella che Feininger chiama "prospettiva rettilinea accademica" è canonico nelle foto di architettura con finalità analitiche e documentarie, infatti le foto che si trovano nei libri e nelle riviste di architettura ben realizzate le linee cadenti sono rese verticali.

Così è anche nei disegni architettonici prospettici, sia che vengano realizzati a mano o con il CAD.

Andando alle origini della codificazione delle regole della prospettiva in epoca rinascimentale, un momento fondamentale è costituito dalla pubblicazione, nel tardo Quattrocento, del "De prospectiva pingendi" di Piero della Francesca.

Questo dipinto, denominato "Città ideale" è conservato nella Galleria Nazionale della Marche presso il Palazzo Ducale di Urbino. L'attribuzione è controversa ma è probabile la provenienza dalla corte dei Federico da Montefeltro, ambiente artistico in cui Piero della Francesca esercitò una fondamentale influenza:




Quest'altra è conservata in un museo di Baltimora e probabilmente faceva da "pendant" alla prima:




E' evidente che la consuetudine di raddrizzare a piombo le linee cadenti nelle rappresentazioni prospettiche è molto più antica dell'invenzione della fotografia.

Volendo si potrebbero trovare anche esempi molto più antichi, come questo affresco nella Villa dei Misteri di Pompei:



avatarsenior
inviato il 07 Maggio 2016 ore 19:01

Ci sarebbe anche da fare notare che raddrizzare le linee cadenti molto spesso porta inevitabilemente a perdere le proporzioni del palazzo fotografato (perchè volenti o nolenti lo "stretching" applicato porta a questo effetto.. che poi sia molto invasivo o meno dipende da quanto necessita la foto di essere "tirata")..

Perchè se è vero che bisognerebbe perseguire il rispetto per l'architetto, mi viene da dire che vedo molto più irrispettoso tirare dritte le linee cadenti perdendo completamente la proporzione del palazzo piuttosto che presentarlo con le linee cadenti che, dopotutto, sono perfettamente naturali inquanto effetto diretto del putno di osservazione.

Poi ovvio che se lo scopo della foto vuole essere documentaristico, non ci sono altre vie se non usate un TS, non ci sono scorciatoie.

Chiaro che bisogna applicare il discorso di volta in volta, se si ha discreto spazio a disposizione ma non sufficiente, lo stretching può essere applicato più a cuor leggero.
Ma per esempio già nella foto presentata prima del duomo a mio modesto parere il risultato è molto peggiore delle linee cadenti precedenti alla lavorazione perchè si sono già perse le proporzioni sia del soggetto che dei palazzi circostanti e la cosa è davvero evidente e IMHO fastidiosa.

Non voglio essere offensivo sia chiaro, ho espresso solamente una opinione totalmete personale da appassionatissimo di architettura..

avatarsenior
inviato il 07 Maggio 2016 ore 19:18

L'ho detto prima e condivido...quando raddrizzano combinano solo scempi

avatarsenior
inviato il 07 Maggio 2016 ore 19:22

Ho letto tutti gli interventi ma mi era sfuggito.. allora condivido

avatarsupporter
inviato il 07 Maggio 2016 ore 19:27

Ci sarebbe anche da fare notare che raddrizzare le linee cadenti molto spesso porta inevitabilmente a perdere le proporzioni del palazzo fotografato


Ciò è dovuto al fatto che, mano a mano che si allarga l'angolo di campo, con la prospettiva rettilineare data dai grandangoli detti appunto rettilineari, si accentuano le problematiche dovute alla deformazione anamorfica ai bordi.
E raddrizzare le linee cadenti, sia che si effettui con un decentrabile sia in PP, comporta indurre un ulteriore allargamento dell'angolo di campo nella direzione del decentramento.

Non si scappa, è come una coperta che o la tiri da un lato o dall'altro: se lasci le linee inclinate in un'immagine, con finalità documentarie, in cui entra l'attacco a terra, essa apparirà "sgrammaticata" a chi è abituato alle rappresentazioni architettoniche e verrà meno il dato di documentazione sul fatto che le pareti e gli altri elementi verticali siano a piombo o effettivamente inclinati.
Se però eccedi con il decentramento hai il problema della deformazione anamorfica.
A questo punto forse è il caso di rinunciare alla pretesa di far entrare tutto in uno scatto: si fotografa la parte bassa dell'edificio, con l'attacco a terra e le cadenti raddrizzate e in seguito le parti alte, senza l'attacco a terra quindi con le verticali convergenti verso il punto di fuga; in seguito, basandosi sulle due (o più) foto sarà possibile farsi un'idea esaustiva dell'intero edificio.

avatarsenior
inviato il 07 Maggio 2016 ore 19:38

Io in effetti mi riferivo (non l'ho specificato) al singolo scatto "aggiustato" come diceva qualcuno prima cliccando semplicemente un bottone in PP.. o trascinando la finestra di selezione fino a fare diventare dritte le linee... ed il disastro è assicurato.

Con i TS ritengo che il risultato sia incomparabilmente migliori che trascinare linee in PP.
Il lato documentaristico della faccenda è ottinibile solamente o con spazio sufficiente (best case) e/o con TS... tutte le altre situazioni sono di dubbia utilità e qualità

avatarsupporter
inviato il 07 Maggio 2016 ore 19:39

La pretesa di "far entrare tutto in uno scatto" porta spesso all'uso di grandangoli estremi nelle foto di architettura, particolarmente in quelle degli interni. Ciò, oltre ai problemi di deformazione anamorfica di cui ho già detto, porta a un eccessivo senso di dilatazione degli spazi per cui una stanzetta finisce per assomigliare a un salone. Nel paesaggio urbano una piazzetta sembra una piazza d'armi. E ciò è controproducente se si hanno finalità documentarie.
A questo punto ritengo sia preferibile una sequenza di fotografie con focali più moderate, per mostrare tutto quel che interessa senza la pretesa di risolvere tutto in uno scatto.
Al limite si fa una o due foto con il grandangolo estremo, per dare un'idea generale dell'articolazione degli spazi, poi si passa alle focali moderate per comunicare l'informazione delle reali proporzioni.

avatarsupporter
inviato il 07 Maggio 2016 ore 19:49

Il lato documentaristico della faccenda è ottinibile solamente o con spazio sufficiente (best case) e/o con TS...


La deformazione anamorfica ce l'hai anche con il TS. E' una conseguenza delle leggi dell'ottica, e si accentua quanto più insisti con il decentramento.
Parlo sulla base delle mie conoscenze di geometria proiettiva e descrittiva, studiate in forma propedeutica al liceo, poi approfondite ad architettura e consolidate in seguito alla pratica professionale.
E anche in base all'uso sistematico, per le diapositive, di un Nikkor PC 28/3.5 Ai durante un un quarto di secolo.

Poi, sul fatto che fotografare con un TS sia meglio che raddrizzare in PP, ti do pienamente ragione.

avatarsenior
inviato il 07 Maggio 2016 ore 20:16

Certo mi rendo conto che il TS per forza di cose (cioè leggi fisiche) introduca una deformazione, ma come concordiamo resta il miglior modo di affrontare il problema.


avatarsenior
inviato il 07 Maggio 2016 ore 20:43

Come la penso si dovrebbe capire dal mio avatar. In realtà basta il tilt, anche senza shift.

avatarsenior
inviato il 07 Maggio 2016 ore 20:50

Molto esaustivo e interessante il post di Roberto P con il riferimento a Feininger....
Poi questo rimarrà sempre (come lo sfocato) un argomento nel quale mettere d'accordo mille teste e mille idee sarà sempre impossibile....Sorriso

user92930
avatar
inviato il 07 Maggio 2016 ore 20:53

Domanda
In quale delle quattro casistiche si inquadra una foto alla torre di Pisa ?!!!
Nel senso, se uno la vuole fotografare con prospettiva rettilinea accademica fa un errore e non ha capito nulla ?
E nel caso fosse lecito farlo, come si farebbe a capire che trattasi della torre di Pisa ?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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