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infatti è così mattfala, l'ultima riga è assolutamente corretta e penso abbia capito bene come funziona il giro. ps non che debba interessarti ma trovo il tuo ultimo post molto gradito: educato, maturo e attento
Piccolo OT: grazie Mactwin; credo che un forum debba essere un ambiente il più possibile tranquillo, purtroppo però i guastafeste sono sempre pronti all'agguato Per fortuna in questo topic si è tenuto un atteggiamento rilassato ed educato
tra l'altro trovo assolutamente normale che ci possano essere confusioni sulla pdc, trattandosi di parametro "percettivo" è facile non aver tutto chiaro. Sapessi quanto tempo mi sono scervellato per capire perché la densità pixel potesse variare i valori di pdc...e ti assicuro che i ragionamenti sono piuttosto contorti (e non sempre facilmente riscontrabili). Ho passato serate anche per questo argomento con un collega meno giovane di me ( sai com'è...si è giovani almeno fino a 60anni...giusto? ) che non solo ha una conoscenza della fotografia fantastica ma nonostante l'età e la sua provenienza spinta da "pellicola" ha dimostrato di sapersi integrare molto bene nel mondo informatico. Spesso ci troviamo ad unire la sua notevole capacità e conoscenza a quella più aggiornata e tecnologica che ho bene ho male acquistito per lavoro. E ti dirò che molto spesso ci si rende conto di quante cose siano cambiate nella forma..ma fondamentalmente siano sempre le stesse.
no Antonio, era solo una curiosità per sapere il metodo utilizzato dai più per il ricampionamento ma vedo che nessuno si è interessato alla cosa...pazienza.
Bicubic smoother...uso questo se devo ricampionare in alto. Evito di ricampionare se comunque ottengo un numero decente di DPI per la stampa. Poi dipende da caso a caso
user1756
inviato il 21 Ottobre 2011 ore 15:38
Mi sembra che le indicazioni per il ricampionamento sono piu e che sufficenti aggiungerne altre creerebbe solo confusione Per il resto con PS basta fare qualche prova di alternative non ce ne sono molte
@photogero no assolutamente, ma in effetti mi sn spiegato male io. Volevo far passare tutt'altro concetto, non considerare la frase 'In effetti sembra che sia così...' E' invece corretta e penso comprensibile la parte da 'Se invece confronteremo...' L'aumento 'effettivo' della pdc dipende solo ed esclusivamente dal fatto che in aps-c usi nella pratica obiettivi con focale 1.6 volte più corta. L'ingrandimento non ha effetto alcuno sulla pdc naturalmente.
O quasi... nella pratica in effetti, un maggiore ingrandimento potrebbe benissimo diminuire la 'pdc percepita', così come un rimpicciolimento della foto (intendo foto rimpicciolita e osservatore della foto sempre alla stessa distanza) la aumenta. Tanto per fare un esempio pratico: se prendete una foto sfocata o a PDC molto limitata (diciamo una classica foto di ritratto con l'occhio perfettamente a fuoco e tutto il resto del viso sfocato con un bell'85 mm F1.2 L a tutta apertura), e la rimpicciolite a livelli minimali (non so, tipo francobollo), sembra che la pdc sia estesa e il fenomeno della sfocatura si nota molto meno o non si nota affatto e sembra che la pdc sia estesa a tutto il volto. In questi termini si può dire che il rimpicciolimento o ingrandimento influiscono sulla pdc.
In maniera non dissimile l'ingrandimento e il rimpicciolimento influiscono sull'altro fenomeno percettivo spesso legato direttamente alla focale (ma così nn è), cioè quello della compressioni o dell'esagerazione della prospettiva. Parlando però di pdc, mi sembrava giusto introdurre un confronto diretto con quanto si fa 'nella pratica' dell'osservazione, siccome la pdc è un fenomeno cmq legato alla percezione, e quindi strettamente 'pratico' e non teorico.
Canonvicenza, rileggiti gli interventi di Mactwin e Alcarin; la pdc, sui due formati, è la stessa a parità di ottica e di distanza dal soggetto: quello che cambia è la percezione di pdc. Infatti, ritagliando di 1,6 volte la foto scattata con l'ff si avrà la stessa identica foto scattata con l'aps-c
canonvicenza, x quale motivo? Spiegati magari meglio, pdc e apertura sono legate ma è meglio nn usare frasi troppo stringate che in questi campi, nn si sa come mai, c'è già sempre abbastanza confusione. Generata più che altro dall'uso della parola 'equivalente' :)
esempio pratico: faccio una foto con una ff con un 80 mm, apertura f4. Voglio fare una foto dallo stesso punto di ripresa, con lo stesso angolo di campo inquadrato, con lo stesso punto di fuoco e con la stessa pdc, operando però con una aps-c. Cioè le due foto saranno entrambe stampate su dei 30*20 e dovranno apparire uguali ad un osservatore che le guarda entrambe da diciamo 50 cm. Che obiettivo devo usare? Un 50 mm ad apertura f2.8! Pertanto dico che in questo caso (foto con aps-c) il 50 mm f2.8 ha una 'focale equivalente' di 80 mm(eq) e una 'apertura equivalente' di f4(eq).
Se nell'esempio precedente uso invece sulla aps-c il suddetto 80 mm f4, punto di ripresa fisso e angolo di campo naturalmente variato (*), ottengo la stessa pdc che con la ff. Cioè nn ho nient'altro che un ritaglio centrale della foto fatta con il ff
(*) in particolare: 1.6 volte minore, pari a quello che otterrei usando un 128 mm sulla ff
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