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Bianco e nero digitale: sì/no -grazie-


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avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2025 ore 16:21

Frank, la grana nella pellicola è solo un inconveniente...
Inconveniente al quale (almeno fino all'avvento delle pellicole T-Grain) non si poteva far fronte... penso che tutti ne avrebbero fatto volentieri a meno.
********************************************

Perfettamente d'accordo.
__________________________________________



Poi che ORA lo sia diventato (parte del linguaggio) è vero...
********************************************

Direi piuttosto che "l'hanno fatto diventare" e non che "è diventato" ;-)

avatarjunior
inviato il 19 Novembre 2025 ore 16:21

è la forza dei Granuli Tabulari

Me li hai fatti riaffiorare alla memoria, cos'era, roba fine anni '80, possibile? A parità di grana aumentava la sensibilità.

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2025 ore 17:06

@Giuseppe Pan. Indubbiamente!
@Jacopo. Non molti anni fa ho trovato una 5 D Mk. I "intonsa" (con il suo B.G. originale), "al prezzo delle patate". Ho voluto comprarla, per aggiungerla al mio mini-museo privato digitale, che consta di 3-pezzi-3: una EOS 300 D (la mia prima reflex digitale!!!), una EOS 30 D ("indottami" dall'amico Axl per i files che produce -ed ho DOVUTO dargli BEN ragione, dopo averla provata!-), e la EOS 5 D Mk. I, appunto, in conseguenza delle recensioni, come la tua che, DA SEMPRE, ascolto e leggo. Devo confessare di non averla adoperata quasi mai, ma parole come le tue mi confortano per quell'acquisto (e mi spingono ad usarla almeno un pò! Mi capiterà mai una Kodak DCS (baionetta Canon EF), o una EOS 1 D, oppure una EOS D 30 (NON la 30 D che già ho, come ho appena scritto!)? Sarebbe l'ULTIMA nella mia vetrinetta in salotto!
Ciao a tutti e due!
GL

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2025 ore 17:23

2) Le delicatissime sfumature di grigio della pellicola non le ho mai viste sul digitale, neanche sulla K3 monochrome...


in effetti... ho l'impressione che questo sia proprio uno dei limiti del BN digitale (magari sbaglio).

Mi spiego: un'immagine -digitale- BN è composta sempre da 256 colori (toni)
ma... un BN analogico -secondo me- possiede una ricchezza tonale di gran lunga superiore.

Ricodo qualche 'decinaia' di anni fa una mostra vista al SICOF dove c'erano dei BN che erano talmente ricchi di sfumature di grigio da sembrare a colori.

Tuttavia... se io prendo un'immagine digitale a colori e la converto in BN, in funzione del sistema (SW) di conversione, posso ottenere un numero di colori anche superiore ai 256, arrivando tranquillamente oltre il migliaio.

Esempio: se imposto la D200 in BN le immagini jpg che otterrò avranno al massimo 256 colori (toni di grigio).

Se prendo lo stesso raw che ha generato il jpg e lo apro con DxO (che non tiene conto della conversione in BN) vedrò che -nel mio caso- avrà circa 220.000 colori

Se prendo lo stesso file RAW e lo converto in BN con DxO ottengo 950 colori.

Ora, tralasciando la versione a colori, quello che mi domando è: se il jpg BN ha solo 256 colori mentre la conversione digitale dal raw ne ha 950, vuol dire che quest'ultimo possiede realmente 950 sfumature di grigio? (mica -solo- 50MrGreen)

Però... oggettivamente io non vedo differenze.


avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2025 ore 17:32

E un inutile ragionare su bit e numeri ....
Si prende una stampa analogica da ingranditore e la si mette vicino ad una digitale .....
Poi ci si ragiona sopra e ha un senso trarre conclusioni e dare pareri anche personali su ciò che si vede.

avatarjunior
inviato il 19 Novembre 2025 ore 17:33

Però... oggettivamente io non vedo differenze.

Perché credo che l'occhio umano, oltre quelle 256, non sia in grado di distinguerne.

avatarjunior
inviato il 19 Novembre 2025 ore 17:35

E un inutile ragionare su bit e numeri ....
Si prende una stampa analogica da ingranditore e la si mette vicino ad una digitale .....

E andrebbe fatto anche per quelle a colori, per i sensori superpixelati in confronto a quelli ipopixelati, per le ottiche, ecc....

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2025 ore 17:43

E inutile ragionare su bit e numeri ....


La questione non è vedere se la stampa analogica sia meglio o meno (secondo me è meglio).

Il problema è ottenere una ricchezza tonale elevata pur producendo un file BN digitale.

Il dubbio è che se imposto la macchina in BN vado automaticamente a tagliare una fetta di tonalità di grigi, per cui la strada migliore per produrre in BN digitale sarebbe quella di convertire il raw in PP.

Sarebbe...???
E' vero?

avatarsupporter
inviato il 19 Novembre 2025 ore 17:58

FrankLan

La fotografia è un linguaggio e come tale può (dovrebbe) considerare ancora oggi tutti gli aspetti che ne sono parte; la grana è semplicemente parte del linguaggio e lo è sempre stato.

La grana è un ingrediente esclusivo della fotografia a pellicola (nel bene e nel male, ma caratteristico dell'analogico); il BN è un linguaggio fotografico, sono due cose ben diverse...
Trovo fuori concetto usare super-macchinoni che ti fanno contare le foglie a km di distanza per poi andare a mettere grana a posteriori, tantovale davvero usare una analogica o una macchina con un sensore che mi agevoli "ad avere grane" (perdona il gioco di parole)! MrGreen

Gsabbio
Mi spiego: un'immagine -digitale- BN è composta sempre da 256 colori (toni)
ma... un BN analogico -secondo me- possiede una ricchezza tonale di gran lunga superiore.

Mi permetto una precisazione: un file .jpg è composto sempre da 256 toni di colore... gli altri non è detto! ;-)

Il dubbio è che se imposto la macchina in BN vado automaticamente a tagliare una fetta di tonalità di grigi, per cui la strada migliore per produrre in BN digitale sarebbe quella di convertire il raw in PP.

Le strade sono 2:

1. sensore monochrome
2. usi il sensore a colori e sei capace a convertirlo (perchè il tastino B/W di TUTTI i software fa più danno che guadagno), magari scatti in bianco e nero da principio giusto per interpretare la scena, ma sempre da un .raw a cvolori devi passare se il sensore è a colori

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2025 ore 18:09

Per il bianco e nero uso sia il digitale che la pellicola, e il digitale non mi dispiace affatto.
Non sono tipo da "fisime" del b&n e spostando pochi cursori quà e là riesco ad accontentarmi del risultato

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2025 ore 18:17

Mi spiego: un'immagine -digitale- BN è composta sempre da 256 colori (toni)

il jpg.
Il RAW è un 14 bit, ovvero 16384 toni per pixel.
Riusciamo a distinguere tutti quei toni?

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2025 ore 18:23

Per cui... se voglio il massimo della resa tonale in BN, NON devo produrre il jpg in macchina ma convertire il raw?


avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2025 ore 18:36

Per cui... se voglio il massimo della resa tonale in BN, NON devo produrre il jpg in macchina ma convertire il raw?
. . . secondo me assolutamente si! è anche più semplice come metodo . . direttamente nell'ambiente di sviluppo Raw, nel mio caso parlo di Affinity photo, sia versione 1, 2, che Canva 3.0. e anche Silkypix pro 12.

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2025 ore 18:40

In realtà nella pratica il raw (14-16 bit) serve nella PP per poter lavorare al meglio le varie zone dell'immagine. Nel raw le possibilità di variare/lavorare la scena è superiore.Gli 8 bit del jpg sono molto limitanti.
Il risultato finale è per tutti potenzialmente una scala a 256 gradini di grigi.

avatarsenior
inviato il 19 Novembre 2025 ore 19:23

Il risultato finale è per tutti potenzialmente una scala a 256 gradini di grigi.
. . . ovviamente si, sono però 256 scale di grigio distribuite in modo ottimale e funzionali alla resa dell'immagine. . . può anche capitare che la macchina dia un JPG diretto in bianco e nero buono perché la scena lo consente, ma sono una esigua minoranza di situazioni. Eeeek!!!

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