| inviato il 23 Settembre 2025 ore 19:48
Grazie a te! |
| inviato il 23 Settembre 2025 ore 21:28
In quanto al marketing,si accompagna sempre a tante mostre. Vuoi perchè l'opera dell'autore non è conosciuta o vuoi,semplicemente,perchè non è interessante. In quanto alle contraddizioni elencate,non vedo le ricadute sull'opera. Quindi,l'opera vi ha soddisfatto? Tertium non datur. Cosa ne avete tratto?Questo a me incuriosisce.Cosa ha trasmesso a voi la sua fotografia? Vespaio?Non rilevo eccessi particolari.Un pò di pepe. |
| inviato il 23 Settembre 2025 ore 23:48
A me personalmente ha colpito la quantità di materiale recuperato (da Maloof), ma soprattutto il fatto che una gran parte di esso non fosse nemmeno stata sviluppata. Come se la sua 'ossessione' fosse quella di registrare il più possibile la quotidianità, ma non le interessasse poi osservare il risultato (o tantomeno farlo osservare ad altri). Viviamo in tempi di sovraesposizione parossistica, ci passano davanti una quantità di immagini enorme, ognuno di noi può condividere in un attimo le proprie immagini con il mondo intero grazie alla rete; anche se l'epoca della Maier era altra da questa, trovo il suo approccio quantomeno bizzarro. Quanto all'opera più in dettaglio, personalmente apprezzo in particolare la street photography , e trovo che nelle foto della Maier ci sia un valore innanzitutto documentale, piuttosto che squisitamente tecnico, per come ci rendono le atmosfere, i costumi, la vita di tutti i giorni a Chicago (soprattutto) negli anni '50 e '60. |
| inviato il 21 Ottobre 2025 ore 12:01
non vorrei essere cattivo, io non sono un fotografo ma uno passionato e la storia e quasi tutte le sue foto mi emozionano ... viva la Maire per sempre... e non solo lei... l a fotografia se mi emoziona non mi interessa se si chiama Maier o Salgado, ai McCurry e ai Cartier Bresson, un saluto da Peter |
| inviato il 21 Ottobre 2025 ore 14:36
Il concetto che esprimi è molto chiaro, e lo condivido in pieno. Una buona fotografia deve saper raccontare qualcosa, e quindi deve emozionare, o comunque coinvolgere in qualche modo chi la guarda. Poco importa se è fatta con una Leica da ottomila euro o con un vecchio catorcio da cinquanta, se l'ha scattata Cartier-Bresson o Peter o Marcello... E noi appassionati continueremo a provare ad esprimerci, a comunicare qualcosa, con i nostri scatti. Ciao Peter!! |
| inviato il 21 Ottobre 2025 ore 15:08
Tranquillo Peter, emozionano gran parte delle persone, generalmente viene reputata fotografia di marketing solo da chi ha strumenti di lettura miseri, ad esempio chi reputa il nudo come unico mezzo di racconto e via discorrendo |
| inviato il 21 Ottobre 2025 ore 15:12
Perché dare risposte così stupide ? Davvero non si e in grado di un minimo di analisi e confronto? |
| inviato il 21 Ottobre 2025 ore 15:24
Oddio, Matteo, cos'è successo? |
| inviato il 21 Ottobre 2025 ore 15:31
Io penso che lei abbia fatto ottime foto, ma é innegabile che é un:operazione di marketing e che la scelta degli scatti é fatta secondo un gusto contemporaneo e per piacere oggi anche come contrasti e stile Io non credo di aver strumenti di lettura miseri ma di vedere la cosa anche oltre la bella/brutta foto Ho provato anche a fare un confronto con un'altra autrice che per certi versi é paragonabile ma al contrario era inserita nel contesto fotografico dell'epoca per provare a trovare punti in comune e differenze anche a livello stilistico Non ho avuto purtroppo molto riscontro, mi sarebbe piaciuto trovare chi conosce bene la fotografia street americana di quegli anni e fare un nell'approfondimento |
| inviato il 21 Ottobre 2025 ore 15:42
Ma infatti non parlavo proprio di te. Partendo dal presupposto che il marketing è intrinseco di ogni mostra di ogni grande autore, e anche di qualche autore più piccolo, perché dietro l'artista c'è sempre chi deve fare grana e nessuno fa beneficienza. Ma il discorso che facevo è un altro, c'è chi sostiene che ogni mostra di ogni fotografia della Maier sia puro marketing, e generalmente chi lo critica se poi si va a guardare sbava dietro foto dello stesso genere, ossia nudo, più o meno opinabili (non è che fotografia di nudo = fotografia buona, ci sono fotografie di nudo ottime, mi viene in mente Damiano Errico parlando di qualcuno che ha una discreta ricerca di luce e inquadratura su background culturale artistico, e ci sono fotografie di nudo pessime, solitamente quelle un po' buttare a caso che usano il corpo nudo del soggetto come unico punctum che manco c'azzecca niente, visivamente, col racconto/tema del progetto e via discorrendo). C'è addirittura chi sostiene che la Maier non sia mai esistita e che qualcuno faccia foto a caso e per specularci fanno mostre con queste e hanno montato dietro la storia di questa bambinaia. Per dire... Dico questo perché non ho ancora mai beccato ne dal vivo ne sui social e né qui sul forum qualcuno che fa/apprezza genere X (qualsiasi escluso nudo) che fa certi commenti. Tu non eri interpellato, infatti sono andato a vedere dietro nella discussione e non ricordavo fossi stato messo in mezzo, ed infatti avevo ragione, non c'è stato alcuno scambio a riguardo con te (neanche in altri topic che io ricordi) |
| inviato il 21 Ottobre 2025 ore 15:51
Tutte le mostre hanno marketing, ne sono state fatte tante anche di pittori La fotografia va male come libri e non fa grandi numeri con le mostre a parte pochi autori Sulla Maier cercano di fare il massimo perché piace come autrice e per la storia legata che ci riporta al mito creato nel passato dell'artista geniale che resta sconosciuto Fanno bene a fare marketing per me, senza non va da nessuna parte e se vuoi un minimo di introiti devo essere anche bravo Anche palazzo reale a Milano con le mostre é in difficoltà |
| inviato il 21 Ottobre 2025 ore 15:53
Appunto. |
| inviato il 21 Ottobre 2025 ore 17:22
Non sei nessuno, non conti un *. Sei indigente. Ti sequestrano le foto. Vendono le tue foto al primo venuto. Muori. Ti venerano. Si arricchiscono. Non sarebbe forse più giusto se fosse, come qualcuno sostiene, tutta una t*fa? |
| inviato il 21 Ottobre 2025 ore 17:32
Banalmente il tizio che si é trovato in mano i negativi si é chiesto se poteva farci soldi e alla fine coinvolgendo altri ha trovato il modo tutto qui |
| inviato il 21 Ottobre 2025 ore 18:00
@Micomer ah, questi artisti che si riscoprono dopo la morte.... Voglio dire, la Maier è l'unico caso esistente... No? |
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