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Ti pago ombrellone e sdraio, ma posso mangiare il mio panino? No? Perché?


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avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2025 ore 21:59

Con la mortadella più proletari.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2025 ore 22:01


avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2025 ore 22:02

Radicchio e pomodori, per vegetarianeMrGreen

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2025 ore 22:05

Torniamo ai panini al prosciuto in spiaggia che è meglioMrGreen


MrGreenMrGreen Poiché il pane fa male e il prosciutto pure di più, se ti vietano di mangiarlo in spiaggia lo fanno per tutelare la tua salute!!MrGreen

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2025 ore 22:05

@Claudio Santoro

Quello che Juliana cerca invano di far presente è che uno che si prende in carico una concessione poi non è che butta giù un regolamento tutto suo con la pretesa che tutti lo debba osservare zitti e muti, se dentro ci sono degli illeciti può anche stamparlo in font 700 e farne un cartellone messo bene in vista per chi prende in noleggio lettino e ombrellone ma per il valore che ha tutti i cani maschi che girano in spiaggia hanno pieno diritto di alzare la gamba ed inzupparlo per bene,

chiedo scusa per l'abbinamento ma era solo per scongiurare ulteriori dubbi.

Altrimenti è come se un tassinaro titolare di licenza oltre alla tariffa stabilita mi imponesse di comperare da lui il giornale anziché potermi leggere il mio portato da casa durante la tratta, e se anche lo avesse scritto sul suo regolamento lo arrotola nella misura personalizzata.Cool

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2025 ore 22:08

Le spiagge non sono private! Sono territorio demaniale affidato in concessione e come tali devono essere considerate (sono territorio pubblico!)
Il concessionario può solo vendere i suoi servizi, ma solo a chi vuole acquistarli.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2025 ore 22:19

Le spiagge non sono private! Sono territorio demaniale affidato in concessione e come tali devono essere considerate (sono territorio pubblico!)


Lo stesso per i laghi, ovviamente eccetto quelli situati completamente all'interno di una proprietà privata e quindi anche la superfice lacustre fa parte della particella privata,

ma per il resto la striscia che separa la terra dall'acqua è demaniale e un pescatore munito di licenza la può percorrere a piedi svolgendo al sua attività.

Dalle mie parti anni fa i proprietari di alcune case adibite per le ferie e situate vicino alle rive di quel lago prima avevano iniziato a scacciare i pescatori nel tratto adiacente alle case, poi visto che la maggior parte gli mostrava giustamente il medio a campanile pensarono bene di portare la recinzione in rete con l'ultimo paletto ficcato dentro l'acqua.

Dopo qualche settimana qualche pescatore assieme alle canne si portò il flex a batteria e l'ultimo pezzo di rete e paletti finirono dentro l'orto dei villeggianti, non le misero più, era stato capito l'andazzo.MrGreen

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2025 ore 22:29

in italia l'unica parte di spiaggia che possa considerarsi "libera" è il cosiddetto bagnasciuga, in forza di leggi legate al discorso del libero accesso al mare.

la spiaggia data in concessione, NON è terreno pubblico non più di quanto lo sia una piazza comunale data in concessione ad un'associazione musicale per farci un concerto. I secondi hanno diritto di recintare e far pagare l'accesso ad una piazza pubblica, tanto quanto i primi hanno di farlo con la spiaggia che gli è data in concessione.
Non confondiamo la linea di mare che bagna la spiaggia, il cui accesso deve appunto essere mantenuto libero, con le decine di metri verso l'entroterra che sono semplicemente terreno demaniale che può tranquillamente essere dato in concessione.

Riguardo poi alla "perquisizione", si torna sempre al punto di capire le parole: nessuno può farla, ma nemmeno è quello che viene chiesto. Viene chiesto di VEDERE l'interno delle borse. NON è una perquisizione. E' come quando la polizia ti ferma e chiede di vedere nel bagagliaio. NON è una perquisizione e, infatti, ti chiedono di farlo tu. Idem all'aeroporto, NON fanno perquisizione dei bagagli, ti chiedono di aprirli.
Idem al supermercato. Se vuoi rifiutarti di far vedere la borsa della spesa, nessuno ti obbliga fisicamente. Semplicemente rischi di essere denunciato per violazione del contratto che sottoscrivi nel momento in cui entri nel supermercato e a maggior ragione quando porti fuori di esso della merce.

E non bisogna essere laureati in giurisprudenza per capire la differenza tra chiedere di vedere e perquisire.

Non vuoi farlo vedere, nessuno ti obbliga, ma il gestore può non farti entrare. Non c'è nulla di illegale in una clausola del genere.


avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2025 ore 22:45

Non vuoi farlo vedere, nessuno ti obbliga, ma il gestore può non farti entrare. Non c'è nulla di illegale in una clausola del genere.


Mostrami l'articolo di legge che permette tale comportamento.

Una spiaggia data in concessione è un luogo aperto al pubblico, non puoi vietarne l'ingresso con TUE leggi e/o regolamenti, non puoi nemmeno chiedere di vedere cosa sia contenuto in borse o zaini, se pensi che vi siano pericoli, di qualsiasi natura, DEVI rivolgerti alle forze dell'ordine, questo vale dappertutto, anche nei locali pubblici, spesso ho visto guardie giurate ai supermarcati chiedere ai clienti di aprire le borse per accertarne il contenuto, NON possono farlo, il personale degli aereoporti agisce in ottemperanza a mandati ricevuti dalla magistratura per motivi di sicurezza, ma i concessionari di stabilimenti balneari non hanno nessun mandato in tal senso, è un sopruso che può e deve esser denunciato.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2025 ore 22:53

E non bisogna essere laureati in giurisprudenza per capire la differenza tra chiedere di vedere e perquisire.

Non vuoi farlo vedere, nessuno ti obbliga, ma il gestore può non farti entrare. Non c'è nulla di illegale in una clausola del genere.


Ma anche no, Angor continui a girare attorno senza centrare il punto e ti aggiungo che basta la quinta elementare per sapere quando uno non ha titolo per vedere ne per perquisire, e se non lo voglio fare il gestore non può impedirmi di pagare il dovuto ed entrare, lui ha solo la concessione per gestire sdraio e ombrelloni oltre a garantire lo spazio vitale dei paganti e tutto il resto lo esercita a casa sua.

avatarsenior
inviato il 09 Agosto 2025 ore 23:57

@ SaroGrey. In ogni luogo, anche quelli di lavoro, esiste un regolamento interno che viene consigliato al pubblico di seguire. Mi sembra ovvio che questo regolamente non può stravolgere delle leggi dello stato. Non so più come dirlo, ma è OVVIO che nessuno ti può perquisire, ma ci saranno per esempio orari di apertura e di chiusura, ci sarà un orario per gli alcolici e così via. Si possono fare dei regolamenti e la legge lo consente( leggetevi le cose) precisando che debbano essere chiari al momento dell'ingresso. Ma OVVIAMENTE è possibile chiedere ad una persona di non consumare pasti ma è altrettanto OVVIO che non si possa perquisire nessuno.
Se qualcuno vuole entrare nel B&B delle mie figlie sa che c'è un orario di checkin ed un orario di checkout: lo prevede la legge? No, ma è un regolamento interno che serve per creare ordine e avere un miglior servizio. La persona che viene lo sa già al momento della prenotazione. Possiamo buttarla fuori? No.ovviamente.Se si e comportato male creando danni e stravolgendo una organizzazione ci saranno modi per cercare di farglielo capire. Nel mio caso una recensione negativissima che si porterà dietro sempre e sarà visibile a tutti quelli che lo ospiteranno in seguito e potranno rifiutarlo. Se crea fastidi ai vicini possiamo sempre denunciarlo. Ma non succede mai perché le persone debitamente informate prima, aderiscono ad un regolamento interno e si comportano civilmente .
Un regolamento condominiale compilato da persone competenti e in genere che la legge la conoscono regola i rapporti civili tra persone e secondo articoli previsti del codice civile l'amministratore può, su mandato dell'assemblea, ( è previsto dal codice civile) censurare il condomino che non si comporta bene, anche economicamente ( è previsto dalla legge). OVVIAMENTE lo farà secondo i limiti imposti dalla legge. Ma non avete mai comprato una casa?

avatarsenior
inviato il 10 Agosto 2025 ore 0:01

In tema di concessioni balneari, quanto all'ordinamento giuridico italiano, le disposizioni cui fare riferimento sono l'art. 36 Codice della Navigazione integrato dall'art. 1, D.L. 400/1993 come convertito, con modificazioni, dalla L. 494/1993.

In base a detta disposizione, “La concessione dei beni demaniali marittimi può essere rilasciata, oltre che per servizi pubblici e per servizi e attività portuali e produttive, per l'esercizio delle seguenti attività:

a) gestione di stabilimenti balneari;

b) esercizi di ristorazione e somministrazione di bevande, cibi precotti e generi di monopolio;

c) noleggio di imbarcazioni e natanti in genere;

d) gestione di strutture ricettive ed attività ricreative e sportive;

e) esercizi commerciali;

f) servizi di altra natura e conduzione di strutture ad uso abitativo, compatibilmente con le esigenze di utilizzazione di cui alle precedenti categorie di utilizzazione”.

Dalla lettura congiunta di detta disposizione e dell'art. 36 Codice della Navigazione emerge che l'istituto giuridico della concessione può essere rilasciato dalla competente amministrazione per tre finalità, essenzialmente:

• servizi pubblici;

• servizi e attività portuali e produttive;

• attività con finalità turistico-ricreative.

Concessioni balneari – Le concessioni con finalità turistico-ricreative sono da riferire a porzioni del demanio marittimo che hanno a oggetto le seguenti attività: gestione di stabilimenti balneari; esercizio di ristorazione e somministrazione di bevande e cibo; noleggio di natanti e imbarcazioni; gestione di strutture ricettive e attività ricreative/sportive; esercizi commerciali; servizi di altra natura compresa la conduzione di strutture a uso abitativo.

avatarsenior
inviato il 10 Agosto 2025 ore 0:13

Delle concessioni, in generale:

la concessione costituisce espressione di cura diretta e immediata degli interessi pubblici, che avviene attraverso le attività esperite dal privato concessionario.

In altri termini, l'accrescimento della sfera giuridica del privato concessionario ha funzione strumentale e servente rispetto alla realizzazione dell'interesse pubblico cui è preposta ex lege l'amministrazione concedente.

L'essenza delle concessioni pubbliche è, infatti, il perseguimento degli interessi generali in modo più efficiente, efficace ed economico attraverso l'attività dei privati.

L'amministrazione ricorre, dunque, allo strumento concessorio, attraverso in un'ottica collaborativa con il privato, per garantire alla collettività un migliore perseguimento degli interessi pubblici, i quali, altrimenti, non sarebbero garantiti dall'amministrazione con la propria organizzazione e i propri mezzi o, pur essendo garantiti, lo sarebbero in modo antieconomico, inefficace e inefficiente, in aperta violazione del principio di buon andamento e buona amministrazione di cui all'art. 97 Cost.

avatarsenior
inviato il 10 Agosto 2025 ore 0:28

Ma OVVIAMENTE è possibile chiedere ad una persona di non consumare pasti...


No, nessuno può impedire ad una persona in un luogo pubblico, di mangiare in maniera civile e rispettosa degli altri, che poi non è il problema esposto da Saro, qui si vuole obbligare la gente a procurarsi cibo e bevande esclusivamente dal concessionario o da strutture a lui collegate, e questo non si DEVE fare, la concessione governativa riguarda il suolo e la fornitura di attrezzature, ombrelloni, sdraio, lettini, piccoli natanti non a motore... e basta, tutto il resto è al di fuori, pertanto non si può impedire l'accesso allo stabilimento a chi decide di portare cibi e bevande proprie, gli si possono solo far osservare le normali norme igienico sanitarie ed invitarlo a non lasciare rifiuti in giro, chiedere di ispezionare borse e zaini non è concesso, a prescindere dalla volontà di farlo o meno del cliente, uno stabilimento balneare non è un ristorante dove il gestore può, giustamente, impedire all'avventore di portarsi cibo e bevande, è suolo pubblico dato in gestione, ma rimane di proprietà del pubblico demanio e sottoposto alle leggi dello stato, non agli umori del gestore.

avatarsenior
inviato il 10 Agosto 2025 ore 0:34

I comportamenti, in Italia, di alcune categorie si basano sul sopruso e sull'ignoranza.MrGreen


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