| inviato il 30 Settembre 2025 ore 11:06
@Bemder se si può spingere a tanto, ovviamente Senza le pretese di attrezzatura dedicata, allora valuto ancora l'aquisto di un super-tele leggero, magari un buio o un catadiottrico (preferirei quest'ultimo perché un buio mi fa alzare troppo gli ISO). Tu come lo vedi un catadiottrico per deepsky Senza troppe pretese col minitrack? Perdita totale di soldi o...? Grazie infinite per il contributo,comunque! |
| inviato il 30 Settembre 2025 ore 11:53
Secondo me il catadiottrico non è adatto (idem per gli obiettivi eccessivamente bui), ma lascio a chi ha più esperienza di me. Avendo anche il minitrack, non vedo questa grandissima differenza rispetto ad uno star adventurer da giustificarne la spesa, sempre a mio avviso, meglio passare ad una montature stime EQM-35. |
| inviato il 30 Settembre 2025 ore 12:00
Parlavo del catadiottrico o di obiettivi bui perché sono molto leggeri, se sul minitrack ci carico un super-tele luminoso non so quanto riesca a lavorare bene. Inoltre per il fatto che lo uso con RP (anche se successivamente anche con 7D MK2) magari sta pure molto leggero. Diciamo che la mia paura è spendere tantissimo per un supetele qualitativo e luminoso ma avere poi risultati peggiori causati dalla scarsa consistenza di inseguimento |
| inviato il 01 Ottobre 2025 ore 13:44
Se vuoi fare deep sky con un tracker al massimo usa un tele leggero tipo 135mm f/2 o 200mm f/2.8, in teoria ci puoi già fare cose molto interessanti, poi la qualità del tracking dipende dal modello specifico. I catadiottrici quasi sempre hanno una qualità ottica troppo bassa per questo tipo di fotografia, specialmente sulle stelle che sono il soggetto più complicato per una lente. |
| inviato il 01 Ottobre 2025 ore 14:59
@Bubu infatti nel frattempo ho visto qualcosina e vanno discretamente all'infinito (teorico) terrestre ma pessimamente all'infinito del cielo notturno, tranne qualche eccezione dal costo anche abbastanza sostenuto. In ogni caso per andare di uno abbastanza luminoso (f6.3 per i loro standard) siamo sul chilo di peso ragion per cui per qualche grammo in più non ha senso sacrificare tutta questa IQ, Sto cercando di capire su quale supertele puntare, anche qualcosa di manuale focus di M42 f4, tanto l'utilizzo sarebbe poco frequente e comunque ho già un corredo completo co top di ogni brand (col quale arrivo a max 200mm del 70-200 Canon, che ho già usato su questo astro inseguitore) |
| inviato il 05 Ottobre 2025 ore 19:49
Ho provato ad elaborarla, non mi sembra malvagia, ma si vede che mancano i flat...
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| inviato il 06 Ottobre 2025 ore 13:17
Già, zeppo hai qualche software da consigliarci? |
| inviato il 06 Ottobre 2025 ore 13:20
PixInsight ovviamente, anche se per la Via Lattea credo ci siano software meno costosi e semplici, ma non li conosco... P.S. PixInsight è favoloso ma non nasce certo per questo e soprattutto se insieme alla Via Lattea viene anche incluso qualcosa in primo piano, come un paesaggio, risulta completamente inadatto! |
| inviato il 06 Ottobre 2025 ore 14:22
Io li avevi avuti in anteprima i file, ma metto i risultati anche qui Questa è la versione fatta alla veloce con solo Pixinsight, senza i flat però è veramente un macello togliere i gradienti misti di vignettatura e inquinamento luminoso/airglow.
 Questa invece è una versione sempre fatta con Pixinsight, ma partendo da dei TIFF sviluppati con Camera RAW con impostazioni molto neutre in modo da poter sfruttare la correzione obiettivo e togliere la vignettatura, cosa che permette poi di correggere i gradienti rimanenti in modo più preciso.
 In nessuno dei due casi ho usato i dark perché con solamente 4 file fanno più danni che altro. “ Quanti flat e dark mi consigliate di fare in genere? C'è una regola oppure no? „ Più ne fai meglio è, anche se i dark continuo a dire che con le moderne reflex è forse meglio non farli. Usare i dark aiuta a correggere i pattern FISSI di rumore termico, ma aggiunge comunque lo shot noise e il read noise dei dark, quindi rumore senza aggiungere segnale e il SNR peggiora. I sensori moderni di pattern fisso ne hanno poco o nulla, al massimo con i dark togli gli hot pixel ma quelli dovrebbero sparire semplicemente facendo dithering. Il rumore termico poi dipende dalla temperatura del sensore, quindi se i dark non sono fatti alla stessa temperatura la correzione è troppa o troppo poca, e anche questo può introdurre pattern invece di eliminarli. |
| inviato il 06 Ottobre 2025 ore 19:18
“ Questa è la versione fatta alla veloce con solo Pixinsight, senza i flat però è veramente un macello togliere i gradienti misti di vignettatura e inquinamento luminoso/airglow. „ Bella Bubu, io con PS non riesco ad ottenere questo risultato. Vien fuori quell'abominio che ho postato prima: con i flat riuscirei più facilmente a sistemare il problema della vignettatura e dell'inquinamento luminoso? Preciso che quella foto l'ho scattata prima di acquistare il filtro anti IL. “ ma aggiunge comunque lo shot noise e il read noise dei dark, quindi rumore senza aggiungere segnale e il SNR peggiora. „ A me no che uno non usi anche i Bias frame ed elimini il read noise Comunque da quello che ricordo, la Via Lattea era inclinata di 45 gradi all'orizzonte quando ho scattato la foto, ed ero in riva al mare. Non avevo inquinamento luminoso in basso. Paradossalmente è peggiore questa foto rispetto a quella scattata a 24mm, sempre durante la stessa serata ma con un nucleo galattico leggermente più in basso. Mistero della fede Raga domanda: sulla EOS R è attiva di default la correzione della lente (me ne sono accorto ora); quando scatto sarebbe preferibile disattivarla e correggere la vignettatura direttamente con i flat? |
| inviato il 08 Ottobre 2025 ore 12:26
Raga ho provato a rieditare la foto che ho postato ieri e sono giunto a questo risultato: che ne pensate?
 Mi piaceva di più il formato verticale |
| inviato il 08 Ottobre 2025 ore 14:21
“ A me no che uno non usi anche i Bias frame ed elimini il read noise „ I bias non eliminano il read noise, eliminano eventuali componenti fisse nel rumore (tipo pixel sempre attivi etc), ma il rumore casuale non è possibile eliminarlo, si può solamente ridurne l'impatto facendo più scatti possibile. Come per i dark, se il senso è già buono fare i bias rischia solamente di peggiorare le cose a meno di non farne veramente tanti. “ Raga domanda: sulla EOS R è attiva di default la correzione della lente (me ne sono accorto ora); quando scatto sarebbe preferibile disattivarla e correggere la vignettatura direttamente con i flat? „ In teoria è preferibile il flat dato che ti elimina anche macchie di polvere o altre fonti di vignettatura che non dipendono dalla lente (ad esempio filtri), però devi fare attenzione che nel file che vai a sommare non sia attivo il profilo di correzione altrimenti è come se correggessi la vignettatura due volte. |
| inviato il 08 Ottobre 2025 ore 16:10
“ I bias non eliminano il read noise, eliminano eventuali componenti fisse nel rumore (tipo pixel sempre attivi etc), ma il rumore casuale non è possibile eliminarlo, si può solamente ridurne l'impatto facendo più scatti possibile. Come per i dark, se il senso è già buono fare i bias rischia solamente di peggiorare le cose a meno di non farne veramente tanti. „ Non si finisce mai di imparare. Avevo sempre letto in giro del contrario, dovrò ricredermi “ In teoria è preferibile il flat dato che ti elimina anche macchie di polvere o altre fonti di vignettatura che non dipendono dalla lente (ad esempio filtri), però devi fare attenzione che nel file che vai a sommare non sia attivo il profilo di correzione altrimenti è come se correggessi la vignettatura due volte. „ Si sapevo delle macchie di polvere oltre alla vignettatura. Proverò con la regione del Cigno prossima settimana a fare gli ultimi tentativi prima di iniziare a programmare qualche scatto di Orione. Questo è quello che mi compare quando vado a spulciare nelle impostazioni della EOS R: prima risultava tutto su ON quindi probabilmente quell'alone bianco che vedevo in periferia era proprio la doppia correzione che facevo inconsapevolmente applicando i flat. Di queste spunte sicuramente la correzione della distorsione e dell'illuminazione periferica sono concettualmente la correzione ottica e la correzione della vignettatura. Giusto?
 Come setup per i flat uso quella sacca bianca in cui inserisco l'obiettivo su cui adagio l'iPad impostato alla massima luminosità e senza true tone attivo. Dite che può andar bene?
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| inviato il 08 Ottobre 2025 ore 18:11
“ Non si finisce mai di imparare. Avevo sempre letto in giro del contrario, dovrò ricredermi MrGreen „ Eh purtroppo tantissime fonti o sono datate e risalgono a periodi in cui i sensori avevano decisamente più magagne di adesso quindi i bias erano un male necessario, o sono a loro volta derivate da fonti vecchie, oppure sono semplicemente sbagliate e vengono ripetute a pappagallo da gente che magari nemmeno ha mai provato a vedere cosa succede se certi passaggi non li fai, perché alla fine basta fare uno stack con le correzioni e uno senza per vedere quanto impatta ognuna di esse. Diventa chiaro quando vai a leggerti come le varie fonti di segnale e di rumore contribuiscono al SNR finale, ma sono in pochi a farti vedere il calcolo che ti capire veramente cosa succede a livello statistico. Il problema è anche dovuto dalla definizione di "rumore" che in certi casi non è nemmeno troppo corretta, è più giusto parlare di segnale indesiderato, perché quello sì che puoi enfatizzarlo se è "costante" (o comunque anche lui soggetto solamente al suo stesso rumore intrinseco) sommando più fotogrammi dato che non è casuale, esattamente come sommando una foto di una galassia riesci a farla risaltare rispetto al rumore di fondo. Ma il rumore, quello casuale, non lo puoi eliminare, puoi solamente ridurne l'impatto aumentando il SNR facendo più esposizioni. Immagina un sensore che abbia un read noise perfettamente uniforme (una situazione ormai non troppo distante dai sensori reali), nel senso che ogni pixel casualmente varia (esempio) di + o - 10e. Tu puoi farne anche 100 di bias, ma l'unica cosa che troverai è che ogni pixel in media tenderà allo stesso valore centrato attorno alla distribuzione casuale del rumore, un'informazione di cui non te ne fai nulla. Stesso discorso per i dark, immagina di avere due pixel identici, con la stessa dark current che in media è di 50e (numero a caso) per 5 minuti di scatto. Scatti 4 dark frame, il primo pixel misura 44-61-52-48, il secondo misura 57-63-49-54, semplicemente perché essendo un processo casuale il rumore del singolo scatto non è per forza uguale al valore del segnale della corrente di buio (esattamente come da una galassia non raccogli li stessi fotoni medi ad ogni scatto, anche se la sua luminosità media è sempre la stessa). Nel primo caso hai una media di 53,6. nel secondo di 56. Bene, hai appena creato dal nulla una differenza di 2.4e tra due pixel che nella realtà erano perfettamente identici! E siccome tu andrai a sommare quel master dark a tutti i file, quella differenza te la porti dietro su tutto lo stack! Poi ovviamente, discorso diverso quando hai una parte della foto che in media ha 50e di rumore e un'altra 100e, in quel caso il rumore che introduci facendo i dark è minore della differenza tra la media dei valori dei pixel e quindi ci guadagni in uniformità, ma ha senso solamente se sono zone così grosse che non puoi eliminare con il semplice dithering. Ah, e il motivo per cui di dark ne devi fare un bel po' proprio per ridurre il più possibile la varianza nella componente casuale del rumore termico. Se ne fai 30 al posto di 2.4e magari la differenza diventa 0.2e e il danno è trascurabile. “ Questo è quello che mi compare quando vado a spulciare nelle impostazioni della EOS R: prima risultava tutto su ON quindi probabilmente quell'alone bianco che vedevo in periferia era proprio la doppia correzione che facevo inconsapevolmente applicando i flat. „ Probabile, poi dipende da cosa usi per fare la post. Programmi come Pixinsight ad esempio se ne fregano delle correzioni (a meno che queste non vengano applicate direttamente al RAW dalla fotocamera, ma spero proprio di no), altri non saprei. |
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