| inviato il 03 Luglio 2025 ore 16:44
Scusa la schiettezza, ma non ha senso quello che scrivi. Usare la pellicola come un digitale è solo una perdita di tempo e qualità dell' immagine oltre che di soldi. |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 17:37
Diego la questione non va vista nell'ordine dell'ingrandimento che ciascuno di noi è disposto a fare, a prescindere dal fatto che nel caso mio specifico, che tu ben conosci, il mio formato medio è fra 45 e 50X. Per le stampe invece, quando le facevo, ossia una trentina di anni fa, il massimo cui sono arrivato è il 70x100. La questione però, come dicevo, non è questa bensì quella riportata, assai di rado un tempo e oggi praticamente mai, nelle prove più complete che si trovavano in giro e che, generalmente, si riferiva al massimo ingrandimento utile. |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 17:42
“ Diego la questione non va vista nell'ordine dell'ingrandimento che ciascuno di noi è disposto a fare, a prescindere dal fatto che nel caso mio specifico, che tu ben conosci, il mio formato medio è fra 45 e 50X. „ Si ma in proiezione, quindi la scansione non c'entra nulla. “ La questione però, come dicevo, non è questa bensì quella riportata, assai di rado un tempo e oggi praticamente mai, nelle prove più complete che si trovavano in giro e che, generalmente, si riferiva al massimo ingrandimento utile. „ Ma non c'entra con quanto asserito da me e da _Alex_, e cioè semplicemente "non fatevi ingannare dalla grana che vedete a video, perché in stampa non si vede". Poi che uno stampi 5X, 10X o 50X il concetto non cambia, la grana in stampa è inferiore rispetto a quella che visualizzi a video. |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 17:50
Si ma in proiezione, quindi la scansione non c'entra nulla. ******************************************** Ovviamente. In ogni caso ingrandimenti nell'ordine di 8, 10 o anche 15X sono poco dirimenti dal momento che nel caso di emulsioni professionali di parla(va?), in genere, di ingrandimenti utili compresi fra 35 e 40X, che nel caso del Medio Formato quadrato significano stampe che possono misurare ben oltre due metri di lato |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 18:03
Ok Paolo ma chi riesce a fare, oggi (e pochi anche ai tempi della stampa solo con ingranditore), stampe di 2 metri di lato con ingranditore? La questione che molti sollevano è: con la scansione la grana viene enfatizzata. La risposta: attenzione, non fatevi ingannare, quella grana che vedete a video non sarà presente nella stampa. Punto! Chiaro e semplice. Questo attestato da stampe fatte personalmente. Poi se in una stampa 2m x 2m si vedrebbe la grana non lo so, probabilmente si (e ci mancherebbe altro), ma si vedrebbe anche in una stampa con ingranditore. Come sai le mie stampe fino al 50x50 vengono realizzate con ingranditore, per quelle più grandi utilizzo il file da scansione. |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 18:17
Certo Diego, io non contesto quello che affermi, e cioè che la grana da scansione è molto più evidente a monitor di quanto non sia poi in stampa, mi riferivo unicamente al fatto che ingrandimenti non eccessivi sono comunque poco validi come riferimento. Personalmente, ripeto, il massimo che ho stampato, all'epoca d'oro della pellicola, è stato 70x100 e intendiamoci: ne ho fatti solo TRE, per due amici tralaltro, quindi non parlo certo di un gran numero (anche per i costi ovviamente), e un 70x100, circa 30X, è ben più indicativo di un 15X. Quindi posso bene immaginare di che livello possa essere un 80x80 da 6x6, scansionato o meno che sia, ovviamente. |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 18:20
Io ritengo che un ingrandimento 14X non lo si possa definire "non eccessivo" e comunque ai tempi della (sola) pellicola ho sempre conosciuto la regola che definiva come limite massimo "ottimale" d'ingrandimento in stampa di una pellicola il 10X; a 14X siamo già al 40% in più. |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 18:38
No Diego, misure nell'ordine dei 10 o 15X sono molto conservative, o quantomeno lo sono se riferite alle pellicole migliori. Quando esistevano le Ektar 25 potevano ingrandirsi 50X sicuri che osservate dalla distanza canonica, ossia circa 2,2 metri, la grana non era visibile, e chiaramente questo valeva per tutti gli ingrandimenti/distanze reciproci, ma ovviamemte lo stesso non poteva certo dirsi di una Tri-X Pan, e in ogni caso non è detto che la stessa stampa non potesse osservarsi da un solo metro o non potesse ingrandirsi 100X, entrambe opzioni valide peraltro, ma è chiaro che uscendo fuori dai parametri di riferimento le prestazioni calavano, e anche in maniera molto repentina! |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 18:46
Va da sé ovviamente che la LuckyColor era un cesso anche solo a 10X |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 19:04
c'e' un vizio di fondo nel ragionamento. Si' la grana non si vede, ma il rumore e egli effetti della matrice di Bayer quelli si vedono eccome. Tanto che negli scanner a rullo si lavora con un sottilissimo fascio di luce bianca che viene poi divisa nelle componenti fondamentali e catturata con tre o piu' fotomoltiplicatori. Il segnale viene poi ricostruito e ripulito. Da una 6x6 escono fuori file da 200 Mpx e il dettaglio che si estrae da una buona diapositiva e' impressionante. Se lavori invece in proiezione ti ritrovi con una serie di battimenti ed interferenze che degradano l'immagine proiettata. C'e' la stessa differenza che vedi tra una pila con una lente davanti ed un laser... Una pellicola impressionata con un buon obiettivo guadagna molto dalla digitalizzazione. |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 19:12
Per dire.. ho seguito per diversi anni una galleria d'arte che fotografava in pellicola diapositiva i quadri. Roba seria, quadri di valore. Oggi quelle pellicole sono ancora li' pronte per essere digitalizzate. Certo tirarne su una con uno scanner a tamburo e' un lavoro che richiede tempo, attrezzatura e personale molto competente. Pero' la differenza con uno scatto fatto in digitale nativo la si vede. |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 19:25
Se lavori invece in proiezione ti ritrovi con una serie di battimenti ed interferenze che degradano l'immagine proiettata. ******************************************** Ti posso assicurare che dipende dai mezzi che adoperi in proiezione. Pensa che il famigerato "popping", a certe condizioni, non è un problema neppure con diapositive proiettate senza vetro. E una volta eliminato il "popping" la visione è quasi perfetta, il resto ovviamente è per la maggior parte a carico dell'ottica da proiezione, e in parte minore, seppure anche essa cospicua, del condensatore. |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 19:47
Comunque anche gli scanner non a tamburo non hanno matrice di bayer (salvo, credo, quelle ciofeche da 100 euro che si vendono su internet, ma non credo siano oggetto della nostra discussione). |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 20:55
Certo tirarne su una con uno scanner a tamburo e' un lavoro che richiede tempo, attrezzatura e personale molto competente. Pero' la differenza con uno scatto fatto in digitale nativo la si vede. ******************************************** E vorrei vedere. In primis una lastra ha un formato minimo di 4x5", in secundis uno scanner a tamburo ha una risoluzione di 12.000 dpi. È un paragone che non si può fare, a meno che qualcuno non proponga, prima o poi, dei sensori digitali parecchio più grandi di quelli attuali. |
| inviato il 03 Luglio 2025 ore 21:29
La scansione e evidenzia un po' troppo la grana. Consiglio di abbassare parecchio lo sharp, specie a colori |
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