| inviato il 15 Luglio 2025 ore 7:10
Okkio che ora scattano le inevitabili equivalenze |
| inviato il 15 Luglio 2025 ore 7:59
Stessa luminosità si che c'è, Sigma Art 17-40 1,8 uscito da poco al quale abbinerei il fuji 50-140 f2,8 ch costa pure poco. Non sono focali perfettamente sovrapponibili ma non è detto che serva a tutti uno zoom che parte da 20mm eq, specie x wedding non mi pare la focale più usata. Mentre l'altro panaleica 25-50 potrebbe pure rivelarsi corto. Secondo me coi due panaleica non risolve, spende solo un mare di soldi. |
| inviato il 15 Luglio 2025 ore 10:54
Infatti basta il il primo + uno fisso da ritratto. Io Comunque ho preferiti l'8/25 abbinato al 12/1,4, e al 17/1,2 e 30/1,4 sigma, per quando voglio usare i fissi. Ma matrimoni non ne faccio |
| inviato il 15 Luglio 2025 ore 11:29
curiosità da semplice amatore con i vari denoise ai che come iso utilizzabili hanno fatto guadagnare circa 2 stop a tutti i sensori, dei "semplici" f/2.8 non sono ancora sufficienti? |
| inviato il 15 Luglio 2025 ore 12:12
“ Edmondo passando già da ff ad apsc e moltiplicando per due i vantaggi la faccenda assume tutto un altro peso. Io faccio un'intera giornata con un assetto talmente easy che sembro un invitato. Quando avevo ff era tutta un'altra vita, imparagonabile. „ Istoria con macchine che pesano 600 gr come R6 o anche meno, puoi scegliere le ottiche che vuoi, fisse o zoom, 35 e 85 come già detto sono per me perfette, poi si sceglie che luminosità, i vari F1.8 o f2 sono piccoli e leggeri, se invece il confronto lo fai con le reflex ovviamente cambia la storia, e come dici tu non c'è confronto, ma ad oggi dubito serva andare su sensori micro per lavorare in modo agevole e leggero, come dicevo una R8 (460gr) con RF 24-105 F4 ha tutto quello che serve con peso e ingombro al minimo. Io non amo comunque i corpi mini, perchè ho le mani grandi e già R6/R5 sono per me il minimo sindacale, l'ergonomia cambia da utente a utente. |
| inviato il 15 Luglio 2025 ore 12:13
“ curiosità da semplice amatore con i vari denoise ai che come iso utilizzabili hanno fatto guadagnare circa 2 stop a tutti i sensori, dei "semplici" f/2.8 non sono ancora sufficienti? „ se il diaframma lo usi solo per far entrare più luce certo che si, per tutti glia altri utilizzi ovviamente la PDC aiuta a fare la foto che si vuole fare. |
| inviato il 15 Luglio 2025 ore 13:26
giusto. |
| inviato il 15 Luglio 2025 ore 13:36
Attenzione, è una domanda particolare e deriva direttamente dal (falso) messaggio che i caroselli cercano di infilarci in testa tutti i giorni, per i quali la tecnologia risolve tutti i problemi. La risposta è No. Si tratta di una conclusione alla quale ero arrivato tempo fa in modo "pratico", ovvero con l'esperienza diretta, ma che ora sto studiando per l'esame di Analisi numerica, in particolare riguardo la propagazione degli errori ed il condizionamento dei problemi. Il punto è questo: la cattura dell'informazione da parte del sensore è, a tutti gli effetti, una misura (cioè il singolo fotodiodo misura quanta luce lo colpisce) ed, in quanto tale, affetta da errore. Ogni volta che facciamo un'elaborazione su quell'informazione, ovvero su quel dato, introduciamo ulteriori errori dovuti a vari fattori (precisione di macchina ed algoritmi), i quali vanno a sommarsi (o a moltiplicare, a seconda dei casi) agli errori precedenti, falsando i risultati dei calcoli. A valle di tutto abbiamo perso il dato originale (quello contenuto nel Raw, a meno di salvarci il file, ma nel file finale quel dato non c'è più) ed abbiamo nuovi dati, i quali possono essere affetti da errori enormi, quanto grandi dipende da quanto sono stati manipolati, dalla precisione del dato iniziale, dalla qualità degli algoritmi, dalla precisione di macchina. Il condizionamento è un valore stimato che ci dice, a spanne, di quanto un ipotetico calcolo ideale si discosta da quello reale, cioè quello affetto da errori, minore è il condizionamento, minore è l'errore rispetto al calcolo ideale. Ora, il denoising è uno di questi calcoli, di queste manipolazioni, inoltre alzare gli iso significa catturare meno segnale e poi amplificare il segnale catturato, il che significa che il dato iniziale sarà affetto da un errore maggiore. Errore maggiore nel dato iniziale più ulteriore elaborazione significa alzare inevitabilmente il condizionamento, non ci sono santi. Tutte le volte che lavoriamo a qualcosa dobbiamo sapere che il dato originale dev'essere il più accurato possibile (magari frutto della media di varie misurazioni) e dobbiamo fare meno passaggi possibili in postproduzione, manipolando il meno possibile i dati, per limitare il condizionamento. Quindi il denoise NON ci fornisce due stop gratis (esso è a valle della misura, che è intrinsecamente affetta da maggiore errore), ci fornisce solo l'opportunità di rendere meno sgradevole l'immagine, potendola stampare con meno disturbo, quindi più immagini risulteranno stampabili, ma il dettaglio reso nell'immagine scattata a più alti iso sarà sempre inferiore. Lo stop in più ce lo fornisce soltanto l'avanzamento tecnologico, per il quale ci attendiamo che un sensore di nuova generazione produca meno rumore, ovvero che sia in grado di fare misure più accurate. |
| inviato il 15 Luglio 2025 ore 13:42
In altre parole: se il problema è a monte, non si può davvero risolvere a valle, si mette sempre una pezza. Si cerca di fare il meglio da subito, sempre, dopodiché si cerca di fare soltanto i passaggi strettamente necessari e nel miglior modo possibile. |
| inviato il 15 Luglio 2025 ore 13:43
non sono d'accordo (a parte sul fatto che scattare ad iso 200.000 sia peggio che ad iso 100 - ritengo i miglioramenti lato sw uno dei motivi principali per cui conservare i raw), ma non voglio andare ot. |
| inviato il 15 Luglio 2025 ore 13:47
Primo matrimonio da "titolare". Zaino pieno di obiettivi. Ottimi. Ho usato il Panaleica 10/25 1,7 su OM1 mk 1, l'Oly 12/100 4 su Omd EM1 mk2 e l'Oly 8 1,8 fisheye su Omd Em5 Mk 1. Nello zainetto c'era anche la santa trinità 1,2 e il 75 1,8. Solo in tarda serata ho giocato a cambiare obiettivi, ma avrei potuto evitare... Poi parleremo di ISO, diaframmi ed inquadrature... |
| inviato il 15 Luglio 2025 ore 14:39
“ con i vari denoise ai che come iso utilizzabili hanno fatto guadagnare circa 2 stop a tutti i sensori, dei "semplici" f/2.8 non sono ancora sufficienti? „ Si certo, ma siccome il denoise lo puoi applicare a sensori grandi e piccini, la distanza rimarrà sempre quella. Se prima (la butto là con numeri a caso) il massimo accettabile su m43 erano 1600 iso e su ff 6400, ora con i software di denoise il limite si sposta a 3200 e 12800, ma sempre due stop ci ballano. Quindi seppur accettabili i 3200 m43, quando li confronti con i 3200 fullframe vedi ancora la stessa differenza che vedevi prima. L'asticella si sposta in continuazione sempre più in alto, altrimenti saremmo ancora qua con l'af del punto centrale e basta (al netto di quelli che nel 2025 usano effettivamente solo il punto centrale). |
| inviato il 15 Luglio 2025 ore 15:02
Rcris, chiedevo per il solo m4/3, non in confronto al full frame. |
| inviato il 15 Luglio 2025 ore 15:10
“ In altre parole: se il problema è a monte, non si può davvero risolvere a valle, si mette sempre una pezza. Si cerca di fare il meglio da subito, sempre, dopodiché si cerca di fare soltanto i passaggi strettamente necessari e nel miglior modo possibile. „ sono d'accordo, sempre stato contrario ai denoise, mettono una pezza ma non fanno miracoli e se li fanno, tipo con la IA, allora tanto vale non andare più a fotografare, tanto ci pensa lei a ricostuirti la foto da un frammento. E poi c'è anche la soddisfazione di aprire un file ricco di dettagli e piacevole da guardare e da lavorare, e un raw di una FF è sicuramente tanta roba rispetto a uno del micro, che per quanto si scatti in condizioni ideali (e non parliamo poi in condizioni critiche) per me gli manca sempre qualcosa, per gestione delle luci, delle ombre e dei colori, non è mai pienamente appagante |
| inviato il 15 Luglio 2025 ore 15:46
Vi ringrazio per tutti i consigli, ma al 99% ho già quasi deciso che passerò a FF sempre casa Panasonic, con lumix S5 II come primo corpo (inizialmente), e poi l'idea è passarlo come secondo e come primo optare per S1R II. Ho già in mente le ottiche cioe panasonic 24-70 F2.8 e 70-200 F2.8 Valutando comunque le alternative equivalenti sigma. Ahimè, il rumore in foto in scarsa luce e iso "alti" , la difficoltà in controluce non mi da le soddisfazioni che vorrei. Se tenevo la fotografia come hobby, qualche ritratto, paesaggi ecc, chiudevo un occhio. Ma dato che la faccenda si fa seria e interessante, so che rinuncio alla leggerezza e comodità di un corredo completo iper leggero, pero aver più dettaglio e una tenuta ad alti iso migliore, per me fa la differenza. Non nego però che in futuro, riprenderò un corredino per i viaggi, ovviamente sempre M4/3 e sempre Panasonic, mi dispiace ma con olympus proprio non mi ci trovo per niente |
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