| inviato il 05 Giugno 2025 ore 21:48
“ Come vi regolate con la luce ambiente durante la profilazione delle carte? „ durante la profilazione la luce è ininfluente,semmai nella visualizzazione ci vorrebbe una luce certificata!! |
| inviato il 05 Giugno 2025 ore 22:07
Non credo sia ininfluente Biberon, tant'è che il laboratorio lo indica nelle specifiche del profilo. |
| inviato il 05 Giugno 2025 ore 22:37
Indica la luce per la visione corretta, che è sempre D50 se non richiesto diversamente dal cliente. |
| inviato il 05 Giugno 2025 ore 22:58
“ Non credo sia ininfluente Biberon, tant'è che il laboratorio lo indica nelle specifiche del profilo. „ quando fai il profilo è ininfluente perchè lo strumento legge e proietta credo la luce che serve per leggere la patch che come detto prima più lo strumento è performante e più è piccola e poi proietta il fascio UV in seconda passata!!! come dice Marcorik la D50 che poi apre un filone di discussione enorme sulla visione ecc è lo standard infatti si trovano delle lampade apposite!!! come si trovano neon in D65 per il fotoritocco!!! |
| inviato il 05 Giugno 2025 ore 23:17
Non è che lo strumento proietti una luce D50, in realtà ha una piastra in ceramica dove si calibra, le letture sono per tutto lo spettro, appunto spettrali, con tali dati e software specifici si può sviluppare il profilo oltre che in D50 anche per una ampia gamma di illuminanti, perché nei dati spettrali ci sono già tutte le informazioni . |
| inviato il 06 Giugno 2025 ore 1:13
Salve, ho trovato questo blog perché cercavo informazioni sul profilo colore, ho comprato un i1 studio della x-rite di seconda mano per profilare una ricoh MP c3003, la domanda é questa, usando photoshop per la stampa di prova che profilo colore devo usare? c'é ne sono 173, oppure devo far la gestione colore effettuata dalla stampante? grazie. |
| inviato il 06 Giugno 2025 ore 6:35
Quando feci profilare alcune carte in laboratorio, mi fecero stampare i target con Adobe Color Printer Utility che disabilita ogni gestione colore. |
| inviato il 06 Giugno 2025 ore 8:14
“ Salve, ho trovato questo blog perché cercavo informazioni sul profilo colore, ho comprato un i1 studio della x-rite di seconda mano per profilare una ricoh MP c3003, la domanda é questa, usando photoshop per la stampa di prova che profilo colore devo usare? c'é ne sono 173, oppure devo far la gestione colore effettuata dalla stampante? grazie. „ Spiegati meglio. Devi stampare i pattern per la lettura con lo strumento e creare la profilazione? Oppure dei stampare un immagine e non sai quale profilo utilizzare? |
| inviato il 06 Giugno 2025 ore 8:21
Interessante discussione, Nota sugli inchiostri compatibili, se non si conoscono le caratteristiche di usura ovvero quanto resistono alla luce diretta prima di perdere i valori stampati nel tempo e che di solito partono dal giallo che è il colore che si nota meno, quindi apparentemente sembra che le stampe resistono ma non lo è veramente. Quindi si dovrebbero testare stampando chart lasciarle esposte alla luce controllare a periodo di tempo fisso con spettrofotometro come si deteriora la stampa nell'abbinata inchiostri e carta. Se si usano inchiostri originali e testati sulle carte che usate è meglio perchè almeno siete sicuri almeno per questa caratteristica di fedeltà colore e resistenza nel tempo. Insomma, se non stampate una chart di profilazione e non la controllate con uno spettrofotometro, non avete un SW RIP per generare la curva necessaria per la gestione della stampa, tutto dipende da fattori generici e dall'occhio che ogni uno ha diverso da un altro. Quindi si potranno avere profilazioni generiche oppure dettagliate per la vostra stampante e in funzione di un risultato che tiene conto anche di fattori atmosferici e di qualità di pigmento e tenuta della carta. La profilazione va eseguita ogni giorno anzi sarebbe meglio ad ogni sessione di stampa. Se non vi è chiaro questo concetto che la profilazione si fa con stampa di chart apposite e si deve controllare con strumenti adatti e poi è il RIP il cervello di tutto, vi consiglio di andare a fare un giro in un laboratorio qualsiasi e cercare di andarci almeno per un mesetto per assistere alla stampa quotidiana di immagini su ogni supporto. Fate attenzione però perchè non tutti i laboratori fanno profilazioni a sessione di stampa e alcuni nemmeno quotidiana. Buon proseguimento... PS: la stampa su ogni supporto non potrà mai essere uguale a quello che si vede a monitor, per un semplice fattore fisico e di gestione del colore, Visione a Monitor = Colori Luce e metodo Additivo - Visione su supporto di stampa = Colori Pigmento e metodo Sottrattivo. Quindi si parla sempre di simulazione quando si parla di colori, l'intento è quello di stampare colori il più simile possibile a quello che si vede a monitor e la cosa dipende da diversi fattori uno dei fondamentali è avere monitor in grado di coprire un gamut ampio ed una stampante con un gamut il più ampio possibile. Poi il gamut della stampante anche se con 10/12 colori è sempre più stretto di quello di un monitor a gamut largo. Poi tutto dipende dalla qualità di stampa che si vuole raggiungere. Per capire meglio non serve oggi comprare libri di illustri personaggi basta fare domande a google oppure a una qualsiasi AI di testo ed avrete una risposta semplice da cui partire, poi tutto dipende da dove volete arrivare. |
| inviato il 06 Giugno 2025 ore 9:39
“ Fate attenzione però perchè non tutti i laboratori fanno profilazioni a sessione di stampa e alcuni nemmeno quotidiana. „ Esatto, sono in pochi a seguire una catena del colore corretta. La maggior parte usa strumenti con profilazione "base", altri si comprano il plotter e stampano, perché al 99% dei casi va bene così. I vari Datacolor Spyder e I1 Studio sono strumenti "casalinghi", perchè troppo macchinosi per costruire profili, i vari I1 Pro 3 con lettore di patch, Barbieri Spectro o I1iSis hanno tutt'altro prezzo. |
| inviato il 06 Giugno 2025 ore 9:48
“ La profilazione va eseguita ogni giorno anzi sarebbe meglio ad ogni sessione di stampa. „ Attenzione non è possibile che si faccia questo. In realtà tramite rip si può fare con una piccola quantità di colori una calibrazione prima di eseguire un profilo, poi ogni giorno prima di cominciare a stampare si fa o si può fare una ricalibrazione usando sempre quei pochi colori ristampando, ma attenzione si può fare solo con i rip, difficilmente lo si fa con il driver, in ogni caso un profilo fatto bene e con ink originali dura parecchio. |
| inviato il 06 Giugno 2025 ore 10:11
@najo è differente quello che dici stai confondendo la luce di visione e il profilo per creare le patch,che come ti hanno detto vanno create RAW per essere chiari senza nessuna gestione colore e se ci oensi è giusto perché è come se partissi da zero senza intervento di nessun profilo ecc... ovviamente nel driver della stampante devi usare le impostazioni per quella carta o xhe si avvicina di più al supporto che calibrerai! anche io le stampavo con adobe corol utility! |
| inviato il 06 Giugno 2025 ore 11:30
Seguo |
| inviato il 06 Giugno 2025 ore 12:52
“ Attenzione non è possibile che si faccia questo. In realtà tramite rip si può fare con una piccola quantità di colori una calibrazione prima di eseguire un profilo, poi ogni giorno prima di cominciare a stampare si fa o si può fare una ricalibrazione usando sempre quei pochi colori ristampando, ma attenzione si può fare solo con i rip, difficilmente lo si fa con il driver, in ogni caso un profilo fatto bene e con ink originali dura parecchio „ Per 10 anni ho stampato in digitale dal piccolo formato al grande formato con cliente e fornitore Richo. Stampa su ogni supporto e formato. Ti assicuro che nella stampa digitale anche in piccolo formato su stampanti a toner se la tiratura supera la giornata ci sono notevoli cambiamenti di resa colore e si deve fare la ricalibrazione ad ogni giorno, per libri e fascicoli si faceva attenzione anche alle segnature se stampati a sedicesimo ad esempio si stampava il sedicesimo della lunga tiratura in giornata e si divideva il lavoro in sedicesimi e divisi per giorni in modo che tutta la tiratura fosse stampata in giornata e in alcuni casi su più turni e ad ogni fermo macchina si faceva la ricalibrazione. Comunque se fatta bene e se la carta non la si tiene all'umido e l'ambiente di stampa è controllato come umidità e calore, la ricalibrazione si fa in circa 30 minuti tranquillamente. Come plotter avevamo anche i plotter piani per pannelli in dibond plexi ed altri materiali come legno eccetera. Quindi anche stampe su materiali diversi dove si doveva avere una gestione del colore costante anche con stampanti e supporti diversi. Per concludere prima di scrivere non è possibile starei un poco attento. Per inciso negli anni 80/90 in ambienti di stampa e prestampa internazionali dove si stampava in rotocalco e per poter stare nei tempi a disposizione si stampava un fascicolo anche in posti diversi in rotocalco e si poteva fare con una calibrazione molto più complessa e la pubblicazione di fascicoli dove capitava una doppia pagina stampata una pagina in uno stabilimento e l'altra in altro stabilimento non si vedeva la differenza. Tutto dipende da dove si vuole arrivare e che mezzi si possono usare. Non è possibile in alcuni ambiente è una parola che non ha senso usarla visto che è il pane quotidiano. |
| inviato il 06 Giugno 2025 ore 13:56
Scusa ma ….. prima parlavi di rifare il PROFILO…. Ora parli di ricalibrare….. che è quello che ho detto io, si fa una calibrazione NON si rifà il PROFILO. “ La profilazione va eseguita ogni giorno anzi sarebbe meglio ad ogni sessione di stampa. „ Questo avevi detto, ora correggi con calibrazione…. NON sono assolutamente la stessa cosa . |
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