| inviato il 20 Febbraio 2025 ore 13:42
In realtà l'evoluzione è stata costante e molto forte anche ai tempi della pellicola, però allora le fotocamere di fascia alta erano perlopiù appannaggio di professionisti o fotoamatori capaci (e e messi nel portafoglio); l'utente comune o usava una punta e scatta (o una usa e getta), oppure prendeva la Reflex più economica della linea e continuava (per un bel pò) a fare le sue foto con quella, d'altra parte le pellicole erano le stesse per tutte le macchine 35mm; attualmente stanno arrivando corpi sempre più potenti e capaci, di conseguenza si è creata una sorta di rincorsa continua verso prestazioni più migliori, che permettano anche a chi non ci capisce un tubazzo di niente, di fare (in completo automatismo) roba che prima riusciva solo agli esperti. |
| inviato il 20 Febbraio 2025 ore 13:48
“ che permettano anche a chi non ci capisce un tubazzo di niente, di fare (in completo automatismo) roba che prima riusciva solo agli esperti. „ Quindi non parliamo ne di fotografia ne, tantomeno, di fotografi, ma solo di gente che spende perchè può e straparla di cose che non conosce. Preferisco una sana Zenith..... |
| inviato il 20 Febbraio 2025 ore 13:52
“ Nuova puntata della serie "Alla scoperta dell'acqua calda" „ mi sa che è quello che hanno pensato un po' tutti |
| inviato il 20 Febbraio 2025 ore 13:53
@Thinner: " ... attualmente stanno arrivando corpi sempre più potenti e capaci, di conseguenza si è creata una sorta di rincorsa continua verso prestazioni più migliori, che permettano anche a chi non ci capisce un tubazzo di niente, di fare (in completo automatismo) roba che prima riusciva solo agli esperti." E ciò, ahimè, porta all'INFLAZIONE (NON economica, ma iconografica!) ... L'inflazione CONTINUA -sempre AHIME'!- a significare "perdita di valore"! Curiosità: in quanti si ricordano che in U.S.A., quando uscirono le prime compatte (analogiche) "point and shoot" venne affibbiato lo loro il soprannome di "idiot proof"? Ciao. GL |
| inviato il 20 Febbraio 2025 ore 14:24
Aggiungimi alla lista di chi lo ricorda |
| inviato il 20 Febbraio 2025 ore 14:33
Il fatto è che tali compatte nascevano per una reale necessità; le fotocamere di un certo livello (che comunque non erano capaci tutti di usarle) costavano un botto e quelle economiche (le Box Camera o altre) erano estremamente scomode, quindi si sentiva molto il bisogno di qualcosa alla portata di tutti (sia come prezzo che come utilizzo) per foto "di tutti i giorni"; invece, ultimamente, sembra che tutti vogliano sempre più delle macchine che permettano a ognuno scatti che prima solo professionisti ed esperti riuscivano a fare, più per ostentazione che per reale bisogno. |
| inviato il 20 Febbraio 2025 ore 14:57
“ le fotocamere di un certo livello (che comunque non erano capaci tutti di usarle)... „ Quali sarebbero queste fotocamere che non tutti erano capaci di usarle? |
| inviato il 20 Febbraio 2025 ore 17:12
Mi riferisco a macchine meccaniche e manuali (erano quasi tutte così fino agli anni 70); non dico ci volesse la laurea per usarle, ma non era neanche così scontato per una persona comune che magari, non era nemmeno appassionata di di fotografia, ma voleva solo un'apparecchio per fare foto di famiglia. Per un'utente del genere, le punta e scatta economiche erano una benedizione. |
| inviato il 20 Febbraio 2025 ore 17:32
Io ho avuto ed ho tuttora una Praktica 6x6, una Zenit, una Pentax K1000, una Pentax LX, una Pentax K5 e una Pentax K1. Ebbene le uniche difficoltà che ho avuto per impostare la fotocamera secondo le mie preferenze le ho avute con una economica Nikon D40 di un mio amico, tant'è vero che per scattare qualche foto ho dovuto impostarla in modalità totalmente automatica. La cosiddetta modalità verde. |
| inviato il 20 Febbraio 2025 ore 18:20
Beh, ho avuto una Balda che era una folding 6x6. Per scattare una foto bisognava: 1) avanzare la pellicola 2) caricare l'otturatore 3) misurare la luce della scena con un esposimetro 4) impostare il tempo 5) impostare il diaframma 6) misurare la distanza del soggetto col telemetro 7) siccome il telemetro non era accoppiato alla messa a fuoco regolare la ghiera della messa a fuoco sulla distanza rilevata al punto 5. In alternativa si poteva anche stimare la distanza a occhio, ma avendo l'accortezza di convertirla in piedi, perché la ghiera della messa a fuoco riportava valori in piedi. 8) premere il pulsante di scatto. Non esattamente una point and shoot |
| inviato il 20 Febbraio 2025 ore 19:23
Negli anni 90, vedevo la maggior parte della gente con le punta e scatta o con le usa e getta. |
| inviato il 20 Febbraio 2025 ore 22:06
Ma pure oggi si vedono tutti con le punta e scatta: gli smartphone. |
| inviato il 21 Febbraio 2025 ore 8:21
Da qui il successo delle polaroid , con il vantaggio che vedevi subito la foto e, eventualmente, potevi farne un'altra. |
| inviato il 21 Febbraio 2025 ore 12:21
Infatti gli Smarphone hanno sostituito tali strumenti per le foto di tutti i giorni, però si è un pò persa l'importanza della foto; ai tempi della pellicola, ogni volta che premevi il pulsante di scatto spendevi dei soldi e quindi si prestava più attenzione sui soggetti da immortalare; oggi, si fotografa senza pensarci troppo qualsiasi cosa e da una parte aumenta le possibilità di documentare gli eventi, dall'altra la gente cura meno lo scatto e questo fa si che oltre a ritrovarci spesso con un mucchio di immagini insulse e inutili, quelle davvero importanti non sono più curate come prima e talvolta si perdono nel malloppo. |
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