| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 11:19
Scusate, intervengo perchè dopo aver letto l'intervento di Lastprince mi sono meravigliato di quanto sia in sintonia con il mio pensiero!  Jerry, non sono mai intervenuto nei tuoi post, me ne ho letti molti e visto molti dei tuoi filmati, soprattutto l'ultimo "incriminato" del bambino soldato: ho un figlio della stessa età e l'inevitabile paragone di queste due dimensioni mi ha profondamente colpito e commosso. Non che non sapessi che nel mondo succedono certe cose, ma raccontarle con tatto e sensibilità come fai tu colpisce e se anche non cambierai la realtà di questo mondo, potrai almeno ispirare alcune persone a prendere consapevolezza di quanto sono forntunate ad essere nate nella parte "buona" e ad apprezzare di più tutte quelle piccole e grandi cose che si danno per scontate, ma che assolutamente non lo sono, perchè anche se non ce ne accorgiamo, viviamo comunque su un crinale stretto, dal quale è facile, anche inconsapevolmente, scivolare nel baratro. Detto ciò, credo che questo forum, con i suoi temi e le sue dinamiche, non sia un posto per te: te lo dico con rammarico, perchè sei una figura rara, ma non è rispettoso nei confronti della serietà e della profondità dei temi che tratti. Sono contesti troppo diversi. Ed è vero che le persone prive di ogni sensibilità ma soprattutto e in primis di rispetto ed empatia ci sono ovunque, ma qui sono quantomeno "giustificate" dal fatto che si possono confrontare su argomenti che spesso sono troppo lontani da loro, con il risultato che vediamo tutti e troppo spesso. Mi permetto anche di riallacciarmi al punto 4) di Lastprince per esprimere la mia opinione sul sistema di moderazione del sito: apprezzo il tuo cercare di essere liberare e democratico, Emanuele, ma ci sono dei limiti alla democrazia che peraltro sono sotto gli occhi di tutti oggi, in diversi ambiti. Non si tratta di vendette o ripicche: tu sei il creatore e l'amministratore di questo bellissimo sito e tu puoi decidere di renderlo un posto "migliore" e più accogliente a scapito di alcuni disturbatori seriali che invece fanno fuggire persone che fruiscono di tutto ciò nei modi corretti e per i quali è stato da te creato. E' ovvio che "il sito è tuo e fai come ti pare"; il mio è solo un invito a una riflessione, perchè si possono anche rivedere i propri canoni di fronte a certe esperienze e non è una sconfitta ma una crescita. Anche io spero che tu possa continuare su canali più consoni, Jerry, per il rispetto e la stima che ho nei confronti del tuo lavoro. |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 11:23
Mi rincresce se il mio messaggio sia sembrato infantile , se ha disturbato l'ordine di questo luogo. Non era mia intenzione. Il motivo per cui l'ho scritto è semplice: credo nella fotografia, quella vera, quella che scava, che interroga, che scuote. Sono una persona empatica, mi confronto con molti, anche al di fuori di queste pagine. Con alcuni ho intrecciato dialoghi meravigliosi, scambiato pensieri, condiviso materiali preziosi. Forse sono io ad aspettarmi qualcosa di più, ma se così fosse, sarebbe solo una mia colpa. Da anni osservo, da anni fotografo. Da anni cerco di raccontare il mondo attraverso un obiettivo che non vuole solo catturare, ma restituire qualcosa, provocare un pensiero, accendere un dubbio, persino una rabbia. Ho creduto che questo spazio potesse essere un rifugio sicuro, un luogo in cui la fotografia potesse essere discussa per ciò che davvero è: un atto di denuncia, un gesto di memoria, un ponte tra il presente e il futuro. Ma forse è proprio questo che manca: un posto sicuro dove non solo esporre immagini, ma condividere riflessioni, confrontarsi, scontrarsi se necessario. Perché è nel conflitto delle idee che si cresce. E invece, troppo spesso ci limitiamo a un commento di circostanza, a un applauso sterile. Certo, c'è spazio per tutto. Per la bellezza leggera di una papera su uno stagno, per la meraviglia di una giraffa nella savana. Ma il mondo brucia, e la fotografia, come ogni forma di espressione, ha il dovere di parlarne. Non è un capriccio, né un lamento. È una presa di coscienza. Io sono cresciuto con la fotografia e con le mazzate della vita. Ho imparato da solo, migliorando ogni giorno, tentando sempre di spingermi oltre. Credevo che questo fosse un luogo per chi, come me, sente il bisogno di usare le immagini per cambiare qualcosa, anche solo un dettaglio nella percezione di chi guarda. Capisco chi dice che il 90% di chi scrive certe cose poi, fortunatamente, resta. Ma restare per cosa? Per mettere un like, per dire “che bella luce”, “che bello sfocato”? La fotografia, così come l'audiovisivo , non può essere solo intrattenimento. Deve essere uno strumento di provocazione, un invito al ragionamento. Siamo tutti immersi nelle nostre vite, ma questo non dovrebbe impedirci di parlare, di confrontarci, di scuoterci l'un l'altro. Se ho creato disordine, me ne dispiaccio. Non era mia intenzione. Ma non posso chiedere scusa per ciò in cui credo. Con rispetto, |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 11:24
@Alberto Dall'oglio, grazie per le belle parole, apprezzo davvero. |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 11:24
Capisco il 'rammarico' di qualcuno che pretende di entrare nelle case altrui e fare i propri comodi, seppure siano scritti ben chiari i limiti dell'interazione, ma quando il giocattolo non funziona più... Io, di solito, blocco chiunque faccia propaganda, politica o di qualsivoglia tipo, per non vederlo più e per un semplice motivo. Seguo i telegiornali e non ci tengo a ritrovare gli stessi temi in un forum di fotografia. Peraltro il promotore della discussione ha iniziato sin dal primo intervento e il suo intento era chiaro e che non avesse chiesto il permesso dell'amministratore (Juza) e neppure intendesse chiederlo, anche. Nulla da dire sui suoi nobili intenti, ma questo non è un 'telegiornale'... |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 11:31
Vedo che l'argomento ha interessato molti utenti Chi lavora sul campo come Jerry ha altro da fare che stare qua a bloccare utenti che dicono boiate. (Lomography poi facciamo i conti ) |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 11:37
Premesso che non c'è l'ho con nessuno, ma si è parlato in questo post di fotografia "vera" in contrapposizione a quella dei gattini. Mi pare che l'assunto sia : se fotografi in bianconero gente disagiata in luoghi disagiati è fotografia vera altrimenti è cazzeggio. Certo che qua in Italia la chiusura dei manicomi e' stato un duro colpo per i fotografi veri. Sono rimasti solo i campi Rom e le galere per i fotografi veri in questo Paese disgraziato |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 11:45
Lol i temi del telegiornale, Interessantissimi invece i topic aperti da te e chiusi da Juza. Dalla Cina con furore a Musk, tipici temi della fotografia. |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 11:49
S0what hai ragione... infatti Juza li ha giustamente e immediatamente chiusi, ho tacitamente riconosciuto il diritto di farlo e non ho fatto storie... |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 11:50
“ Nulla da dire sui suoi nobili intenti, ma questo non è un 'telegiornale'... „ per te. Motivo per cui, sarebbe corretto non intervenire piuttosto che il contrario |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 11:51
Non è il bianco e nero a fare di un fotografo un artista affermato . È una scelta, uno stile, un linguaggio. E la fotografia, sin dalla sua nascita, ha raccontato il mondo in tutte le sue sfumature: politica, diritti umani, bellezza e miseria. Ci sono fotografi straordinari che, attraverso il loro lavoro, ci permettono di scoprire luoghi incredibili, di vedere ciò che altrimenti rimarrebbe invisibile. E non è una critica, perché ognuno segue la propria strada, il proprio sguardo, la propria urgenza di raccontare. Anni fa, quando conobbi Antonio Politano al National Geographic , mi disse: "In te non capisco se c'è un progetto o solo il desiderio di vedere il mondo." Quella frase mi rimase dentro. Negli anni sono cambiato, ho maturato un'altra percezione di me stesso e della fotografia. Perché avere un progetto fotografico o audiovisivo non è solo premere il pulsante di scatto: è studio, è visione, è una scelta consapevole. E che le immagini siano a colori o in bianco e nero, poco importa. Ciò che conta davvero è che abbiano qualcosa da dire, che lascino un segno, che portino un messaggio. Non attribuite significati che non esistono. La fotografia è, prima di tutto, un modo di guardare il mondo. Grazie. |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 11:55
Luca mi sembra evidente che qualunque fotografia che non porti nessuno racconto e non ha nessuno scopo oltre all'estetica é cazzeggio a meno che non sia a fini commerciali. Non vedo quale sia il problema con ciò però |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 12:00
“ 1) tutte le volte che c'è una lettera di addio, come questa, alla fine l'autore del post ci ripensa. Perdonami Gerry se te lo dico, ma se uno vuole uscire da un forum esce senza scrivere nessun addio.Anche perché, per fortuna, al 99% delle volte rimane. Queste lettere sono un po' infantili, é come il bambino che non gli passano il pallone e se ne va dicendo addio a tutti. Si scrivono queste lettere per rimanere, non per andarsene. „ la penso come te, questi addi proclamati e mai messi in atto solo solo tentativi di attirare l'attenzione, mai però un'autocritica, mai che l'autore capisca che forse l'argomento non interessa o forse è stato discusso in mille altri social o discussioni simili..... |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 12:04
Gerry, va avanti, se il tuo sguardo sul mondo fa discutere a maggior ragione merita d'essere mostrato. |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 12:09
Frengod prendo in prestito questa frase da Gerry “ Non attribuite significati che non esistono. „ leggi bene il mio commento |
| inviato il 09 Febbraio 2025 ore 12:15
letto, letto. Approfondisco. Se un argomento non e' di mio interesse passo avanti. Non ho lo stimolo di aprire la discussione ed intervenire scrivendo (nel migliore dei casi): non mi interessa. La discussione di Gerry in questione e' stata chiusa poiche' un utente, nell'intento di negare il problema, ha fatto in modo di farla chiudere. Quindi, la censura, se di censura si vuol parlare, e' stata esercitata da quell'utente. In questo caso: poiche' io non voglio vedere il telegiornale, non lo faccio vedere neanche agli altri. Perche' io so io e voi non siete un (cit.) |
|

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |