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Anche NON scattare è importante.


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avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2025 ore 11:19

A Photo That Changed the Course of the Vietnam War

avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2025 ore 14:16

Il massacro di My Lai. (Traduzione automatica)




"Il Sergente Ron Haeberle, un fotografo dell'esercito americano assegnato alla Charlie Company, ha documentato gli eventi della giornata. Ha usato una macchina fotografica in bianco e nero per i documenti ufficiali dell'esercito, ma ha scattato a colori con la sua macchina fotografica personale. Molte delle immagini in bianco e nero raffiguravano soldati che interrogavano i prigionieri, perquisivano possedimenti e bruciavano capanne; sebbene la distruzione di proprietà violasse le direttive del comando militare statunitense, tali azioni erano tipiche di una missione di ricerca e distruzione e non fornivano prove dirette di crimini di guerra. Le fotografie personali a colori di Haeberle, che non consegnò all'esercito, furono successivamente pubblicate sulla rivista Cleveland Plain Dealer e Life. Uno raffigurava graficamente una scia disseminata di corpi di donne, bambini e neonati morti, e un altro catturava un gruppo di donne e bambini terrorizzati pochi istanti prima che venissero colpiti".

avatarsenior
inviato il 16 Gennaio 2025 ore 14:18

Quella sopra è la foto di cui parlava Susan Sontag

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2025 ore 15:46

A pag. 2 del post ho messo il mio profilo, con questo articolo " Privacy 2 ".
Non è fuori tema (...off topic ,per dire in inglese ;-)),anzi..... è il succo della discussione.
Mi spiace che non abbiate letto.

Un saluto

avatarsupporter
inviato il 18 Gennaio 2025 ore 16:43

Nel 1971 William Lovelace scattò, non solo lui, dopo la guerra India-Pakistan immagini di prigionieri uccisi a baionettate da miliziani del Bangladesh : mi pare di ricordare che già all' epoca dissero che l'esecuzione fu "stimolata" dalla presenza dei fotografi ( sempre sui dubbi scatto/non scatto). Lì etica ed opportunità avevan contato zero, oggi il giornalismo visivo ondeggia tra gli embedded a documentare solo ciò che sia autorizzato e le centinaia di reporters uccisi sui fronti. Risposte non ce n'è. Triste

avatarjunior
inviato il 18 Gennaio 2025 ore 18:25

Se si è lì per documentare giornalisticamente l'evento sportivo, non scattare la foto all'infortunio di un atleta può tranquillamente considerarsi una notizia "bucata".
Se si è il fotografo ufficiale dell'atleta, o della squadra per la quale esso/essa gioca, saprai già in partenza che magari quelle foto non ti serviranno e magari lascerai perdere.

Ma decidere di non scattare a prescindere, per questioni etiche, un semplice infortunio sportivo, a mio avviso vuol dire non saper fare il lavoro di fotogiornalista.

Ad EuroVolley23 eravamo 4 fotografi per la Federazione Pallavolo... sul 14-12 si infortuna Roberto Russo (rottura tendine di Achille) e cala il gelo sul palazzetto per alcuni minuti. Oltretutto l'Italia poi va sotto 0-2 (vincerà 3-2)... ho scattato? Certo che ho scattato, penso che abbiamo scattato tutti noi. Ma sui canali ufficiali non è uscito nulla. Ha pubblicato qualche altro fotografo di altre agenzie... ha sbagliato a pubblicare? Certo che no.

P.S. Conosco personalmente un fotografo che ha fotografato un calciatore mentre veniva portato via in barella per infortunio (che poi si è rivelata essere una rottura di crociato)... il calciatore ha anche acquistato le stampe dal fotografo MrGreen

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2025 ore 18:50

Oltre 30 anni fa in Germania, siamo andati in visita al memoriale di Dachau - in quel periodo scattavo in Kodachrome 64 ed ero discretamente attrezzato ...! - entrato con molte buone idee .... non sono riuscito a fare neppure uno scatto, proprio non sono riuscito - ad oggi, dove vado spesso a scattare al Cimitero Monumentale di Staglieno, ho imparato ad estraniarmi mentre scatto e visualizzare quanto voglio ottenere .... ma ho comunque bisogno di pause x ricordarmi dove sono e del rispetto dovuto ...! - Documentare e' encomiabile .... purché non diventi una scusa! - Anni fa ad una manifestazione, ho fatto uno scatto ad una persona anziana, in evidente stato di ebrezza - espressione e postura erano di una comicità surreale .... se fosse stato uno spettacolo teatrale ... ma non lo era - scaricata, ma mai uscita dal PC ....

avatarsenior
inviato il 18 Gennaio 2025 ore 22:41

Morale della favola, quell'atleta ha usato una immagine di quel momento scattata da altri per raccontare la triste giornata.

Per me non cambia molto, io sarò troppo empatico, ma quella foto non sono riuscito a scattarla.
Non sono il miglior fotogiornalista, probabilmente.
Altri l'avrebbero, e l'hanno scattata, e non hanno tutti i torti.

L'importante è che io abbia fatto una fotografia autentica e aderente a quello che sono io.
Altrimenti vincerà alla fine la AI.

Che ne pensate?

avatarjunior
inviato il 19 Gennaio 2025 ore 7:37

Sei un fotografo, anche una caduta e la sofferenza di un'atleta andrebbe documentata.
Non è mica morta o ha perso un figlio.
Semplice gara con incidente di percorso, succede.
Poi ognuno facesse come gli pare, ma la morale, l'etica secondo me non c'entrano nulla.

avatarsenior
inviato il 19 Gennaio 2025 ore 8:56

Vabbè, adesso mica vogliamo fare un processo alle mie emozioni, vero?

Capisco il punto, ma ci sono anche persone dietro e davanti la macchina.

avatarjunior
inviato il 19 Gennaio 2025 ore 9:08

Come già detto, dipende dallo scopo del tuo lavoro. Se è di documentazione, purtroppo l'infortunio o l'incidente possono fare parte della competizione sportiva. Ecco la cosa veramente importante (so che sembra banale ma purtroppo c'è gente che non si fa troppi scrupoli) è che la ricerca dello scatto non intralci le operazioni di soccorso. Poi fino a che punto spingersi credo stia alla sensibilità di ognuno e la già citata storia di Angelo Orsi e delle foto di Senna ne sono esempio lampante. Lui comunque ha fatto il suo lavoro, anche nel momento in cui questo lo ha messo di fronte alla più terrificante delle situazioni come dover scattare delle foto a un amico che sta morendo davanti ai tuoi occhi.
Diverso ovviamente è il mero discorso voyeuristico, in quel caso sì la cosa da fare è decisamente non scattare

avatarsenior
inviato il 19 Gennaio 2025 ore 9:22

No no certo, il messaggio è chiaro. E sono d'accordo con questa linea di pensiero.

Quello che non accetto è minimizzare o estremizzare l'accaduto o le emozioni.
Si tratta di emozioni umane e, per quanto mi riguarda, sono importanti. Altrimenti eliminando del tutto il fattore umano, come possiamo trovare unicità nella fotografia? Diventerebbero tutte uguali.

Io capisco benissimo il discorso che "le foto vanno fatte se sei li per quello, ma se non te la sei sentita hai fatto bene a non farlo"

Non accetto invece lo scattare tutto e qualsiasi cosa a qualsiasi costo. No.

avatarjunior
inviato il 19 Gennaio 2025 ore 9:49

Le foto che NON ho fatto: vacanza in Abruzzo post terremoto (2/3 anni dopo non ricordo bene). Mi trovo a passare per Onna, uno dei centri che ha pagato il tributo più alto. Decido di scendere. Macchina fotografica al collo il primo scorcio che mi si presenta una casa distrutta con mezza stanza da bagno squarciata ma ancora in piedi. Da un armadietto spalancato spuntano i detersivi che usavo (uso) anche io per la doccia. Spenta la macchina, visitato in silenzio le rovine, per quanto possibile. Per riprendere un discorso sensato con mia moglie ci abbiamo messo più di un'ora. La stessa immagine che non ho ripreso poi la ho ritrovata su internet ripresa da chi era lì con intenti cronistici. Stessa immagine, due scelte diverse. Entrambe, a mio avviso, assolutamente corrette.

avatarsenior
inviato il 19 Gennaio 2025 ore 9:52

Si, devo dire che dopo tutti gli interventi ho maturato l'idea che stia un po' a noi.
All'inizio pensavo fosse sbagliato, ma parlarne ha avuto un effetto positivo e ho capito qualcosa di più.

Di certo è che la prossima volta seguirò il mio istinto, certo, ma ci sarà comunque quella vocina che mi dirà di provare a fare lo stesso. ;-)

avatarjunior
inviato il 19 Gennaio 2025 ore 10:09

Sigmarco,
nessuna critica alle tue emozioni, ci mancherebbe.
Se non te la senti non te la senti, trovo esagerato peró parlare di etica o morale.
Se ti pagano per un servizio peró dovresti documentare tutto.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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