| inviato il 07 Dicembre 2024 ore 21:09
“ Sarebbe interessante se qualcuno avesse la possibilità di mostrare le reali differenze tra un 180 ai-s ED e un af, vedo che dai dati anche quando era in produzione l'af il modello manuale ha continuato ad essere prodotto in parallelo, il manuale dal 81 fino al 2005 gli af e la prima sfornata del D dal 86 fino al 2005. „ Come caratteristiche sono piuttosto diversi ------- lenti/gr -----chusura----- maf min----- peso AI..........5/4............f32.............1,8.............880 AIS ED...5/5............f32.............1,8.............800 AF/AFD...8/6...........f22..............1,5............760 Direi che l'AF/AFD è un IF perchè non potrebbe pesare meno con più lenti e maf minima più vicina, la resa andrebbe tesata, anche se quì ipotizzo che (una volta tanto) Nikon nel passaggio ad AF abbia migliorato ancora un pelo la resa. Mia ipotesi eh..... Ho trovato le prove del già citato famoso Biorn Rorslett “ 180mm AIS ED This fast medium telephoto lens has, thanks to its ED element and modern optical formula, a superb optical quality. Images are rendered with high sharpness, contrast and vivid colour saturation. Even wide open quality images are produced, and stopped down to f/5.6 it's hardly possible to better the image quality. Beyond f/16 there is a noticeable decline in quality so these small f-numbers shouldn't be used unless absolutely necessary. Flare and ghosts can be a problem under high-contrast conditions. It performs marvellously with an extension ring added. The PN-11 tube is the best choice and brings with it a tripod collar to help the 180 ED give 1:3 close-ups with tremendous quality. I often use the 180 ED with my F2 Titan. Be aware that the pre-ED versions (engraved Nikkor P) of the 180/2.8 are inferior in image quality in comparison with the ED 180. Not a bad lens, but the standard of the ED is a tall order to meet. On the D2X, image clarity is excellent, but as the lens is stopped down, small traces of chromatic aberration (CA) detract from the purity of the image. The amount of CA is by no means excessive, and for many subject and shooting conditions would go undetected. However, to demonstrate I for one noticed this slight deviation from perfection, I have downrated the 180ED for D2X a wee bit. „ “ 180mm AF The AF versions of the 180 mm lens introduced internal focusing (IF) with corresponding change in optical formula. IF makes for effortless focusing, but tends to give some residual colour fringing in the out-of-focus areas. Image sharpness and contrast of the AF lens is excellent, but the plastic barrel makes the lens feel cheap, this in particular holds for the first release of the AF 180 that had an inconveniently narrow focusing ring. The next version came with a hammered surface finish and improved focusing action. Both version carry a sliding sun shade of questionable length and usefulness. This lens operates quite sluggish in AF mode, so is difficult to apply to shooting situations in which fast focusing is demanded. In addition, its AF action never is entirely decoupled even when the lens is set to "M", so there is a perceptible drag on the focusing collar at all times. Apart from such caveats it handles nicely, with truly impressive pictorial results in the f/4-f/11 range. Wide open the image is ever so slightly soft, but stopping down helps to improve the image quality to high standards. Contrast and colour saturation are superb. It manages slightly better than the MF180 ED on all scores except for the occasional trace of colour fringing in the out-of-focus areas. This 180 must be ranked among the finest Nikkors of all times in terms of its optics, but on handling criteria alone it never will go into the Hall of Fame. „ |
| inviato il 07 Dicembre 2024 ore 21:47
Interessante pare dica che la sola pecca dell'af siano un po' di frange colorate sullo sfocato, sulle ridotte distanze credo sia molto simili ma ho paura che l'af essendo IF possa perdere qualche punto sulle distanze lunghe, ma tutto da vedere. |
| inviato il 07 Dicembre 2024 ore 21:52
Io ho entrambe i due 180 AF ed AI-S se riesco faccio un paio di foto. Il problema è sempre la variabilità dell'ottica. Il 180 f 2.8 al Carnevale di Venezia mi aveva regalato ottimi primi piani visto che non sempre era possibike avvicinarsi. Lo avevo preferito ai vari 80-200 f 2.8 perchè era più compatto. |
| inviato il 07 Dicembre 2024 ore 22:38
@Gian Carlo F. Leggendo il giudizio di Brion Roslett in merito al 105/2 DC: "....Across the entire aperture range, image contrast is high and colours are vividly rendered. The RF system, however, may introduce slight colour fringing in highlights outside the focused zone....". In merito al 105/2.5 Brion Roslett dice: "....This is one of the truly great lenses of all times and a definite Nikon classic. It easily holds its own again any modern lens....". Farò altre prove con le due lenti per focalizzare meglio la differenza nella resa dei colori. |
| inviato il 08 Dicembre 2024 ore 6:33
“ InteressanteCool pare dica che la sola pecca dell'af siano un po' di frange colorate sullo sfocato, sulle ridotte distanze credo sia molto simili ma ho paura che l'af essendo IF possa perdere qualche punto sulle distanze lunghe, ma tutto da vedere. „ esatto, critica anche un po' la costruzione plasticosa dell'AF, ma quella è una critica generale direi...., ricordo che quando uscirono gli AF smisi di acquistare Nikkor e non aggiornai più niente, a me sembrò un grave passo indietro in termini di qualità costruttiva. La situazione migliorò con l'arrivo degli AFSG, non tanto nella qualità costruttiva ma almeno in quella ottica, però purtroppo non hanno mai fatto il 180mm/2,8 AFSG. Parlando invece di IF ho un ottimo ricordo di due ottiche: - 200mm/4 IF Micro Nikkor - 300mm/4,5 IF ED entrambe leggerissime e compattissime, il 300mm poi surclassava il modello non IF ED, era ottimo già a tutta apertura, pare comunque che il miglior 300mm/4,5 sia un ED non IF ma non lo ho mai provato. |
| inviato il 08 Dicembre 2024 ore 8:58
Rorslett nelle sue mini recensioni fa dipendere il color fringing dalla presenza dell'IF in diversi obiettivi: 105mm f/2.8 AFS, Micro 200mm f/4 AIS, 85mm f/1.4AFD, 105mm f/2 DC, 180mm f/2.8 AFD, 300mm f/4.5 IF ED (non direttamente ma considerandolo inferiore all'ED non IF). Ho idea che abbia ragione. La funzione IF, anche se è un movimento di una o più lenti indipendentemente dal resto delle lenti come il CRC, nasce per un'esigenza di messa a fuoco più veloce e per la volontà di fare obiettivi che non si estendono accorciando la distanza di messa a fuoco; la movimentazione indipendente degli obiettivi dotati di CRC invece ha lo scopo di migliorare le prestazioni ottiche (costanza alle varie distanze di messa a fuoco). La presenza della funzione IF è quindi un vincolo alla progettazione ottica e penso che comporti l'inserimento di altre lenti per correggere il "danno" fatto dall'IF; non è un caso che il Nikon 58mm f/0.95 Z, obiettivo a fuoco manuale nel quale Nikon ha voluto far vedere di cosa è capace, si estende con la messa a fuco (pur avendo lenti indipendenti, il gruppo posteriore di quattro lenti che non si muove), quindi evidentemente l'estensione è la modalità di messa a fuoco che permette le migliori prestazioni ottiche. Evidentemente i primi IF scontano un po' la novità e non sono stati opportunamente corretti; attualmente gli obiettivi che non si estendono hanno generalmente prestazioni altissime ma anche un numero molto alto di lenti, i pochi che si estendono (a fuoco manuale come i Voigtlander per esempio) hanno pure generalmente alta qualità ma con un numero inferiore di lenti. Un altro motivo che mi fa preferire i vecchi obiettivi: poche lenti. Io poi sono particolarmente attratto dagli obiettivi a tre lenti (Nikon ha solo un 105mm f/4 per telemetro con tre ma tanti per reflex con quattro), ne ho alcuni e tutti usabilissimi. |
| inviato il 08 Dicembre 2024 ore 9:29
A questo punto però ci sarebbe da ragionare anche sulla qualità degli zoom.... perchè un IF non fa altro che modificare la lunghezza focale che, a parità di estensione (che non varia), avvicina il punto di maf, il "trucchetto" è quello..... Per questa ragione un IF ha molte più lenti e questo non è detto che sia un vantaggio.... Il suo vantaggio è di eliminare il pesante elicoide, di accorciare la maf minima e soprattutto di ridurre notevolmente ingombri e pesi. |
| inviato il 09 Dicembre 2024 ore 14:35
Poi magari ogni caso ha le sue peculiarità, per esempio il 200 micro afd non if e con un sostanzioso numero di lenti, 13 pezzi, conserva tanto di buono, i 70/200 2.8 con oltre 20 lenti sono su quella linea, ovviamente son lenti che costano/costavano. |
| inviato il 09 Dicembre 2024 ore 14:39
Eccomi |
| inviato il 09 Dicembre 2024 ore 16:25
L'80-200mm/4 AIS ai tempi costava carissimo. Mi sono tolto la soddisfazione solo in tempi relativamente recenti |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 13:31
Un ritratto con il 50 1,4 ai-s su Df, non ricordo se a tutta apertura, ma più probabilmente a f/2 (i dati di scatto non indicano il diaframma).
 DF 25102024_1DF0404 copia by sanpit1, su Flickr |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 14:50
bella. molto cinematografica e intima. è tuo papà? |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 15:28
“ è tuo papà? „ Macché, sono suo coetaneo. E' un mio amico fotografo. |
| inviato il 10 Dicembre 2024 ore 15:52
Anche il 50mm f1,4 ha uno sfuocato bellissimo |
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