| inviato il 04 Novembre 2024 ore 21:37
“ Mentre Fuji, che sono dei fessy , producono un Ts per una 100 mpx. Li avete avvisati che ritagliando a metà, hanno un file da 50 ?? ;-) „ Fuji ora si pone in modo da prendere la gran parte del mercato della fotografia di prodotto. In un ordine di grandezza piccolo oggetti, in un ordine di grandezza medio interior design, in un ordine grande: architettura. Hasselblad non pervenuta, Phase One è partita per l'Olimpo coi prezzi, ma a tanti altri bastano Canon-Sony-Nikon. Quando scatti certi prodotti non vuoi accrocchi, è il genere in cui la composizione è più cercata, vuoi vedere in diretta come sarà la foto, come sarà quella finale. Non vuoi consegnare alcuni file a piena risoluzione, ma altri due a metà dimensioni, a chi poi li ritaglierà per impaginare, vuoi lavorare con ordine e criterio, è un lavoro da precisini. Non usi correzioni automatiche se devi montare 2-3-5-10 esposizioni o contributi differenti, non vuoi dover ricostruire gli angoli se hai scattato stretto. Vuoi inquadrare l'immagine finita, vuoi che la vedano tutti quelli che lavorano con te, non vuoi croppare ogni foto in post per rimediare. Compri due decentrabili e sei tranquillo. Io li vorrei, un 24-28 e un 45-50, ma uso Sony e oggi dovrei usare un accrocchio, l'avevo il 24 TS-E, ho un adattatore T_S per COntax, ma non voglio più compromessi. |
| inviato il 04 Novembre 2024 ore 21:39
“ Canon TS-E 90mm f/2.8 „ ecco, questo invece mi sembra più sensato come obiettivo. Ma è un'altra cosa rispetto a quelli per architettura. |
| inviato il 04 Novembre 2024 ore 22:00
Allora, vogliamo fare un discorso ipotetico serio ? Se proprio le case non vorranno più rinnovare o mantenere il parco ottiche TS, ( o mai produrre come Sony ) almeno che includano una funzione a mirino ( o schermo ) per applicare il ritaglio voluto dell'immagine sulle maxi pixellate. Praticamente un Shift a piacimento della porzione del sensore da utilizzare. Ovviamente finalizzato ad uso architettonico o paesaggistico mirato. Ad oggi tutte le macchine FF lo fanno solo per ridurre centralmente al formato Aps-c. Se lo facessero a scelta sul sensore, allora ( ad esempio ) Sony potrebbe non produrre mai un TS, ma offrire una possiiblità di scatto in stile Shift , usando ultra-grandagolari. Canon al momento non ha questo problema , avendo ancora a listino il 17 e 24 . il 50 e 90 sono ottimizzati per still life e macro |
| inviato il 04 Novembre 2024 ore 22:03
“ Ho notato che ormai è da svariati anni che nessuna casa come Nikon e Canon, hanno aggiornato i loro obiettivi Tilt & Shift e quelli ancora presenti sono ovviamente ancora per Reflex. Addirittura Nikon ha tolto dal listino il 24mm e Sony non mai proposto nulla del genere per le sue ML Full Frame. Solo Fuji ha introdotto un TS sulla sua medio formato, ma sul resto delle marche e formati, tutto tace . Anche Samyang è ferma al 2012 . Che succede a questi obiettivi o al genere fotografico architettonico ? E' tutto ormai passato o si guarda ancora al futuro con questi obiettivi ? „ E ti stupisci, il mercato richiede ultragrandangolari luminosi autofocus e magari stabilizzati. Altrimenti non si possono far foto No comment... |
| inviato il 04 Novembre 2024 ore 22:08
Concordo nella sostanza con Maurese. |
| inviato il 04 Novembre 2024 ore 22:17
“ almeno che includano una funzione a mirino ( o schermo ) per applicare il ritaglio voluto dell'immagine sulle maxi pixellate. „ può essere che lo facciano. A mio avviso il mirino elettronico ha ancora tanta strada da fare. Ha potenziali immensi e prima o poi si apriranno molte strade (anche se io continuo a preferire il mirino ottico ) Ma andrebbe bene un display tiltabile al suo posto? |
| inviato il 04 Novembre 2024 ore 22:25
Io, per ora, (sottolineo il "per ora") sono costretto, quando mi servirebbe un TS (che, sottolineo, NON SO USARE, ma imparerei, oh come imparerei) a pistolare in post, taglia, raddrizza, scassa ecc. ma vorrei proprio un Canon 17TS, per poter ottenere il risultato subito, non dopo a forza di magheggi vari in post. Per rispondere alla domanda dell'opener, perché sono ottiche di nicchia in un mercato che è diventato di nicchia, quindi non sarebbe un investimento giustificato per i produttori, che non rientrerebbero mai dei costi. Per fortuna in Canon ce ne sono diversi, tutti ottimi, tutti EF, ma mi pare esistano TRE diversi adattatori nativi Canon EF-RF, o sbaglio? (oltre a tutti i cloni, ovviamente) |
| inviato il 04 Novembre 2024 ore 22:35
“ Allora, vogliamo fare un discorso ipotetico serio ? Se proprio le case non vorranno più rinnovare o mantenere il parco ottiche TS, ( o mai produrre come Sony ) almeno che includano una funzione a mirino ( o schermo ) per applicare il ritaglio voluto dell'immagine sulle maxi pixellate. Praticamente un Shift a piacimento della porzione del sensore da utilizzare. „ Più probabile che escano ottiche cinesi a colmare il vuoto, a prezzi di 1/10 rispetto i blasonati brand giapponesi. In parte sta già accadendo. |
| inviato il 04 Novembre 2024 ore 22:39
Alvar, bastano 5 minuti per imparare ad usarlo e l'uso è intuitivo e subito soddisfacente. Ovvio che ci vuole attenzione nell' inquadratura e messa in bolla della macchina. Con una buona mano e pazienza, si riesce anche a mano libera. Confermo che con gli adattatori Canon, la macchina dialoga perfettamente con l'obiettivo e permette ogni regolazione e funzione ( messa a fuoco automatica a parte ) , ma con l'ausilio della freccetta di avvicinamento e conferma, la messa a fuoco, è un gioco da ragazzi . Se hai 400-500 euro, puoi provare a cercare la prima versione del 24 Ts-e. Se non si hanno particolari esigenze di ingrandimenti e angoli perfettamente nitidi, è un buon obiettivo e anche economico |
| inviato il 04 Novembre 2024 ore 22:42
Bruno, per ora, mai sentito o visto un TS cinese. Al massimo Samyang, che è si più economico degli altri, ma non a livello di 1/10, forse "solo" 1/2 |
| inviato il 04 Novembre 2024 ore 22:43
È veramente incredibile che si ignori (o lo si voglia fare scientemente per darsi un tono) che i tilt shift consentono di avere una foto corretta OTTICAMENTE da subito E che va a sfruttare TUTTA la risoluzione del sensore, senza doverne buttare via metà o più, né dover macellare l'immagine di correzioni prospettiche. Se uno fa architettura seriamente, l'unica alternativa valida ad un tilt shift è NON fare architettura seriamente. Plain and simple. Per tutto il resto ci sono i 9/10/11mm e il dimezzamento della risoluzione o della risolvenza ai bordi (su cui quasi sicuramente cadrà parte dell'edificio, se uno è costretto ad attuare correzioni prospettiche invasive). Io non li compro perché non faccio architettura e perché costano troppo in virtù del primo punto, ma non per questo dichiaro l'uva acerba. |
| inviato il 04 Novembre 2024 ore 22:46
“ È veramente incredibile che si ignori (o lo si voglia fare scientemente per darsi un tono) che i tilt shift consentono di avere una foto corretta OTTICAMENTE da subito E che va a sfruttare TUTTA la risoluzione del sensore, senza doverne buttare via metà o più, né dover macellare l'immagine di correzioni prospettiche. Se uno fa architettura seriamente, l'unica alternativa valida ad un tilt shift è non fare architettura seriamente. Plain and simple. „ 92 minuti di applausi |
| inviato il 04 Novembre 2024 ore 22:53
“ Se uno fa architettura seriamente, l'unica alternativa valida ad un tilt shift è NON fare architettura seriamente. „ . la incidiamo su marmo ??  |
| inviato il 04 Novembre 2024 ore 22:53
Io uso Tilt e Shift su Sony sin dai tempi della A7R: si chiamano Canon e precisamente 24 mm f 3.5 e 90 mm f 2 8. Basta il più economico anello adattatore AF con contatti, l AF su Sony va da dio perchè sono manual focus. Unica accortezza anche se possibile usarli a mano libera è meglio evitare per non fare foto imbarazzanti infatti basta un piccolo movimento per generare prospettive assurde. Su m 4/3 esistono poi economici adattatori che permettono di usare lenti full frame in shift (il problema è trovare la lente adeguata). |
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