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Prima esperienza con l'analogico, consigli?


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avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2024 ore 19:10

La pellicola non è un granché, ma di quello scanner ho sentito parlare bene.
Il risultato che hai ottenuto è comunque molto buono nonostante, ripeto, la qualità non certo epocale della pellicola... la qual cosa mi conferma che la scansione, che in genere è l'anello debole della catena, qui si dimostra la parte migliore del processo.

A mio avviso, se vuoi la sensazione più autentica della fotografia chimica, unita al responso effettivamente e oggettivamente migliore, dovresti operare in diapositiva dove il processo è estremamemte standardizzato, non ci sono passaggi intermedi (più o meno "creativi") e quindi in fase di proiezione, ritrovi esattamente quello che hai ripreso!

avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2024 ore 20:32

Con altri concetti... ma sostanzialmente stavo per confermare quello che ha scritto Paolo.

Di negativi colore digitalizzati ne ho moltissimi, e purtroppo il risultato è sempre simile al tuo: colori piatti e grana a non finire.

Il negativo colore nasce per essere stampato e l'insieme pellicola più carta di stampa spesso riesce a restituire una resa piacevole senza enfatizzare quella grana che... ingrandendo invece fino all'inverosimile a video, diventa decisamente antiestetica.

Per provare e gustare veramente la pellicola, come suggerisce Paolo, io proverei con le diapositive -mi raccomando... solo pellicole eccellenti-.

Oppure col bianco e nero, dove l'effetto grafico della grana diventa un valore aggiunto.

avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2024 ore 20:45

Dimenticavo: anche il Bianco & Nero, in diapositiva, assume una connotazione nuova, diversa, per certi versi esaltante.

avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2024 ore 21:03

Vero, poco praticata ma affascinante

avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2024 ore 21:15

Paolo, normalmente a che dimensione proietti le tue dia e a che distanza usuale ti poni?
tu normalmente vai di 50iso Velvia se ricordo.
Una volta proiettavo anche io le mie dia, il lato lungo lo tenevo a circa un metro di lunghezza.

avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2024 ore 21:21

se hai già una digitale, basta un obiettivo macro (anche vecchio a fuoco manuale) e qualcosa per retroilluminare i negativi

Ogni volta che date questo consiglio mi domando se veramente l'abbiate già fatto (quello che consigliate) o se parlate per sentito dire.
Ripeto, ancora una volta, che per i negativi colore non basta invertire i colori... va anche tolta la maschera arancione presente sul negativo (che porta a sballare tutti i colori)
Operazione che richiede tempo e una certa esperienza per farlo con Photoshop o simili (e comunque con quell'operazione non ho mai visto un risultato decente) oppure un software apposito che costa intorno ai 100 euro...

avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2024 ore 21:23

Ogni volta che date questo consiglio mi domando se veramente l'abbiate già fatto (quello che consigliate) ... e comunque con quell'operazione non ho mai visto un risultato decente


concordo...

avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2024 ore 22:26

Paolo, normalmente a che dimensione proietti le tue dia e a che distanza usuale ti poni?
*********** ***********

Circa 50X - 120x180 - e in genere mi pongo alla metà della distanza tra il proiettore e lo schermo... circa 2,5 metri.
Il massimo a cui ho proiettato però è stato poco più di due metri per tre.
Con la RetroProiezione invece, ma solo per una banale questione di spazio, non sono ancora riuscito ad andare oltre il 60x90 o poco più.

avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2024 ore 23:00

è da considerare accettabile un risultato del genere in termini di qualità?


Credo che il problema stia in questa domanda.
La ricerca della qualità ha fatto più danni della grandine.

Nelle pellicole devi cercare quello che non ha il digitale, non cercare di rincorrerlo.

avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2024 ore 23:07

@Steuzz
Se provi a scattare in diapositiva
tieni presente che non hai margine di errore di esposizione come nel negativo.
Visto i costi se proprio devi fare dei test devi sapere che 1/3 di stop è la tolleranza.
Quindi esponi giusto e poi basta 1/3 + e 1/3 -.
Poi avrai dei contrasti maggiori quindi la lettura va fatta su una media tra luci e ombre. In situazioni di alto contrasto poi è un attimo bruciare le luci e chiudere le ombre. Ti servirà di più avere situazioni diverse di luce nello stesso rullino per avere una visuale sui risultati.

@PaoloMcmlx
Paolo 120x180 già ci vuole una bella potenza di lampada che poi non bruci le dia e un eccellente ottica per avere risultati in proiezione eccellenti, ma lo so che lo sai ed hai anche tutto quello che serve per un eccellente livello. MrGreen

avatarsenior
inviato il 16 Ottobre 2024 ore 23:32

Parentesi sugli scanner,
gli scanner odierni nulla hanno a che fare con gli scanner a tamburo professionali che si usavano in fotolito, soprattutto per la scansione di diapositive. Inoltre anche se i software odierni fanno miracoli scansire un negativo non è come scansire una dia con meno contrasto, gli manca tutta la densità di una diapositiva.
Di fatti in fotolito si preferiva fare una stampa su carta 50x60 per poi scansire la stampa e si avevano risultati migliori, anche perchè il dettaglio non era un problema con quegli scanner che potevano anche rilevare la texture della carta se non si faceva attenzione.

Inoltre il parametro importante per uno scanner è la potenza di lettura delle zone scure (i neri) che si misura in Dmax
gli scanner professionali usati in fotolito avevano un valore di 4,2Dmax ed è ottenibile concentrando un fascio di luce in un punto minuscolo dove viene letta l'immagine. Quindi 4,2 Dmax sono la lettura più vicina al nero (comunemente chiamato nero assoluto) che si otteneva.
Oggi uno scanner piano o una ripresa in macro non arrivano ad avere una lettura così alta, ma nemmeno gli va lontanamente vicino, tanto è che come valore il Dmax non viene nemmeno dichiarato anche negli scanner chiamati professionali.


avatarsenior
inviato il 17 Ottobre 2024 ore 0:54

Nelle pellicole devi cercare quello che non ha il digitale, non cercare di rincorrerlo.

Sono d'accordo con Maurese...

Nel caso delle diapositive sappiamo bene che l'utilizzo migliore sia la proiezione... ma anche una scansione può dare soddisfazioni.
Certo, la qualità non sarà paragonabile... ma una scansione fatta "con criterio" di una diapositiva correttamente esposta, rimane, a mio avviso, ugualmente fruibile...

Guardate questa...
(Tenete conto della compressione applicata dal sito... meglio se la scaricate dal link qui sotto)



(Qui a piena risoluzione i.postimg.cc/hgNbXN12/scan-003.jpg?dl=1)

Per me è pienamente accettabile.
Eppure ho usato uno scanner "da poveracci" (Epson V500), la pellicola non è un granchè (Dia Lomography 100 iso) e la macchina e l'obiettivo sono quanto di più "normale" ed economico un fotoamatore possa usare (Nikon F65 con il suo 28-80 G)

Ovvio, se vai ad ingrandire hai perso parecchio dettaglio (ricordiamoci : non inseguire il digitale), ma per stampe di dimensioni "normali" (oserei dire fino al formato A3, ma fermiamoci all'A4) non credo sfiguri...
Ad ogni modo, considerata la "pochezza" dei mezzi utilizzati, penso non sia difficile ottenere di meglio.

Cosa ne pensate?


avatarsenior
inviato il 17 Ottobre 2024 ore 6:21

Nelle pellicole devi cercare quello che non ha il digitale, non cercare di rincorrerlo.
********** **********

L'idea è giustissima ma l'esposizione è forse un poco lacunosa.
In realtà la pellicola può essere dettagliata quanto e più del digitale, il problema è che il dettaglio della pellicola dipende in tutto e per tutto, totalmente insomma, dalla luce che illumina il soggetto... nel senso che è conseguenza diretta dell'illuminazione che essa ci fornisce.
E comunque la vera forza della pellicola non è tanto nella nella sua capacità di distinguere il singolo particolare quanto piuttisto nel riprodurre, ed enfatizzare, la continuità delle sfumature.

avatarsenior
inviato il 17 Ottobre 2024 ore 6:29

Cosa ne pensate?
********** **********

Che è un ottimo risultato caro Lorenzo.
Se poi consideri l'intrinseca qualità dei mezzi e la luce diffusa, insomma hai fatto il massimo per NON AVERE dettaglio, il risultato è eccellente.

avatarsenior
inviato il 17 Ottobre 2024 ore 8:16

La pellicola va stampata e anche bene. Al momento i minilan stanno rinascendo ma il lavoro è dozzinale. Parlo per esperienza. Purtroppo il colore non è di facile gestione a casa, ma se provi il bianco e nero e tutto il processo dalli sviluppo alla stampa a casa tua vederai che stampe si possono ottenere

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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