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“ mi spiace leggere quanto scritto in merito ai parchi africani, ho visitato l'Amboseli la prima volta nel 1978 e l'ultima nel 1996 (già avevo visto la differenza) non oso pensare come sia ora (magari Axl lo dice). „
Occorre fare una premessa: l'Amboseli e' piuttosto piccolo, solo 39.000 ettari, come termine di paragone il Masai Mara ha un'estensione di 150.000 ettari. L'Amboseli, inoltre, e' più facilmente raggiungibile dalla Costa del Kenya, tutti gli hotel della costa organizzano Game Drive all'Amboseli. Il numero di turisti quindi cresce esponenzialmente ed e' concentrato in un'area molto piccola. Il territorio dell'Amboseli e', inoltre, quasi totalmente pianeggiante rendendo la vista delle altre jeep ancora più facile. Quando l'ho visitato io (18-20 agosto 2023) la concentrazione di Jeep che ho visto e' stata in assoluto la più grande che io abbia mai incontrato in tantissimi anni di Game Drive praticamente in quasi tutti gli Stati dell'Africa.
Ognuno è libero di pensarla come vuole, anche di credere a Babbo Natale (leggi "la caccia è utile all'ambiente"), ma il danno che stiamo creando all'ambiente è sotto gli occhi di tutti, peccato che preferiamo chiuderli e pensare di avere sempre ragione. Dire che siamo ignoranti, sordi e presuntuosi è un eufemismo, ma tantè. Auguri!
“ Ognuno è libero di pensarla come vuole, anche di credere a Babbo Natale (leggi "la caccia è utile all'ambiente"), ma il danno che stiamo creando all'ambiente è sotto gli occhi di tutti, peccato che preferiamo chiuderli e pensare di avere sempre ragione. Dire che siamo ignoranti, sordi e presuntuosi è un eufemismo, ma tantè. Auguri! „
Come già ripetuto più volte in questa e altre discussioni generalizzare comporta sempre la possibilità di fare uscite fuori dal vaso, ci sono casi e zone dove la gestione venatoria risulta deleteria quanto scriteriata, altre invece si posizionano all'esatto opposto,
a tanti "no caccia" che appunto generalizzano manca conoscenza di che significhi i termini: Limite massimo densità agro-forestale - Densità di una popolazione - Incremento utile annuo - Limite massimo densità biotica - Capacità portante - Capacità faunistica del territorio - Fattore limitante - Struttura di popolazione - Misurazioni biometriche
e qui ho risposto anche alla domanda di Stefano Pelloni che chiede cosa sia "Caccia didattica",
ecco perché il tempo e i soldi che ho speso per spostamenti, uscite e corsi per essere un attimo documentato li ho spesi volentieri, sapere cosa ci circonda e come funziona è il minimo sindacale ma sono certo che a tanti che si professano "animalisti" ( quando gli avanza tempo )quei termini sopra riportati sono arabo puro,
per finire metto un semplicissimo esempio di quali azioni poi si è costretti ad attuare per mettere, nel limite del possibile, rimedio a errori madornali fatti negli anni passati.
Vabbè, dopo il ridicolo ossimoro della "caccia didattica" abbiamo qui anche l'infantile ricorso al "latinorum" di manzoniana memoria. Come se i termini spiattellati a mentula canis fossero un certificato di competenza. Sono cose che studia chiunque all'università (io li masticavo già prima di dare l'esame di Ecologia trentacinque anni fa). E comunque nessuno di quei concetti/parametri/valori è vincolato all'attività venatoria. Se uno si ritiene esperto perché ha fatto quattro corsi... se poi porta ad esempio di meritoria "gestione" l'Alto Adige... che ci salvi il Soarda! . Basta. Prometto di non seguire più le divagazioni di SaroGrey. Meglio tornare in tema e parlare di turismo in Africa e dei suoi eventuali eccessi.
L'antropizzazione elevatissima del pianeta, il consumo di territorio che sembra non avere limiti, la scarsa sensibilità ai problemi che derivano dal mancato rispetto del pianeta, portano a problemi, importanti, di svariata natura. Non sono mai stato, e non ho intenzione di farlo in futuro, ad un "safari fotografico" in Africa. Le immagini che vedo spesso in rete - decine di fuoristrada carichi di fotografi - mi dissuadono dal volermi cimentare in questa "impresa". Credo sia inevitabile che, con il crescere del numero di persone che partecipano a questi safari, la natura subisca un impatto negativo. Ma è sempre lo stesso discorso (secondo me): se c'è un giro economico da sfruttare, immediatamente sorgono organizzazioni pronte a farlo, e dello squilibrio che si crea alla natura... chi se ne importa. Ovviamente non vale solo per i safari africani, di esempi ne possiamo trovare tantissimi, sia in ambito fotografico che turistico in genere ma anche altro, tanto altro. Personalmente cerco sempre di entrare nella natura "in punta di piedi". Quindi niente viaggi fotografici organizzati, rumori, grupponi di persone, fuoristrada, ... Piuttosto, per la fotografia naturalistica, quando posso salgo in bicicletta, esco dalla città e dopo una rilassante pedalata entro in un parco, bosco o zona umida vicina alla mia residenza e mi godo lo spettacolo della natura, in silenzio ed ammirata osservazione. Se poi riesco a portare a casa qualche scatto interessante, meglio (visto che sono un fotoamatore...), Ma altrimenti mi sarò comunque goduto qualche ora di relax lontano dal caos cittadino, che puntuale mi aspetta al rientro a casa...
Ho letto, non tutto ma buona parte, quell'articolo sul Parco Nazionale dello Stelvio, e.... che dire, le intenzioni sono buone e legittime, mai negato, si è consapevoli dei problemi, ma quando dice chiaramente che il problema principale è "del restringimento del loro habitat", non trovo poi una vera soluzione, se non quella di abbattere i capi "problematici", ovvero le femmine. Al termine, curiosa l'ipotesi che l'introduzione dei lupi non porterebbe ad un migliore equilibrio della popolazione degli ungulati, dato che suppone che questi vengano semplicemente allontanati dai lupi...
Come sempre gli interessi economici, perchè ci sono, sono sempre maggiori e più "importanti" rispetto alla salvaguardia dell'ambiente (dove viviamo noi, se ce ne fossimo dimenticati), ma è un argomento/problema che non ha soluzione, davvero, non ce l'ha. Quindi possiamo tranquillamente continuare a vivere in queste belle città piene di cemento, con tanta bella aria inquinata e bere della buonissima acqua in bottiglia perchè tanto quella di rete è piena di cloro, quando va bene.
Io non so dove molti abbiano preso questa convinzione che l'Africa sia una specie di luna park affollato da macchinine per l'autoscontro.
L'Africa è un continente immenso, tanto per limitarsi a luoghi conosciuti in Africa australe ci sono posti assolutamente poco frequentati, dove peraltro con adeguata guida e protezione si può speso anche andare a fare qualche walking safari (e vi assicuro che una volta che siete li in mezzo al nulla, senza macchina, e iniziate a vedere gli elefanti o i cani selvatici a 30 mt un pò di strizza sale..). Per citare posti del genere: in Zambia (Kafue NP, Liuwa Plains, la parte meno frequentata del Lower Zambezi), Zimbabwe (Hwange, Gonarezhou National Park), Botswana (Il delta dell'Okawango, forse perchè carissimo, ma è uno dei posti più belli che ho visto e non c'era nessuno, Makgadikgadi Pans National Park- bellissimo- e altri), ma anche in Sudafrica (Isimangaliso e alcune riserve private a nord del Kruger), la stessa Tanzania a Selous, per non parlare di Lesotho, Malawi, Uganda, Angola ecc...
E purtroppo o per fortuna per usare una espressione che ho visto sopra, è difficile entrarci in punta di piedi e da soli, perchè gli animali ci sono, sia evidenti che meno evidenti (rettili) e senza adeguata guida si rischia seriamente di non tornare a casa; a qualcuno sembra uno zoo ma non è cosi e anche uno stupido incidente, tipo una gamba rotta, può essere un problema se sei in mezzo al nulla. Non che per andarci bisogna essere Indiana Jones, ma manco Alice nel paese delle meraviglie, soprattutto se si va i posti davvero fuorimano.
Poi se non siete mai andati non potrete mai giudicare davvero (come dappertutto), sarà un caso ma tutti quelli che conosco che sono andati la prima volta, sono irrimediabilmente ritornati. E lasciate perdere youtube oppure guardate quelli che vanno nei posti davvero wild.
Saremo dirimpettai, noi saremo per 5 notti tra Mana Pools sul fiume e all'interno, poi Hwange per il trekking di tre giorni e un altro campo di sui mi hanno aprlato benissimo (gestione localissima) e Motopo Hills dove andremo con un conservazionista a vedere i rinoceronti e le pitture rupestri.