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Adobe: non fate più le foto


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avatarjunior
inviato il 22 Maggio 2024 ore 11:02

chi fa paragoni con altre tecnologie anche del passato mi pare non abbia chiaramente in mente cosa è in grado di fare questa roba.

Pochi giorni fa è stato rilasciato IC-Light un tool IA in grado di reilluminare le foto a piacimento.

github.com/lllyasviel/IC-Light

Qui si possono vedere alcuni risultati di una funzionalità che è poco più che sperimentale, non oso pensare dove si arriverà entro un anno o due visto la velocità con cui migliorano questi modelli.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2024 ore 11:04

Errori di comunicazione capitano anche nelle grandi aziende e quando fanno queste scemenze si vedono più degli altri.

C'è qualcuno che la stupidaggine da copy di quarta classe di periferia l'ha fatta molto più grossa di Adobe.

Apple per pubblicizzare un iPad fa un video dove disintegra tutti gli strumenti creativi di ogni tipo.
Da prendere il copy e appenderlo per i piedi al soffitto dello Steve theatre. Infatti Samsung ha fatto un contro spot diametralmente opposto nella stesa location, un bel boomeran nelle palle del consiglio si amministrazione apple.



Nella sostanza anche i grandi sbagliano e le responsabili sono le agenzie che prendono un pacco di soldi per fare queste scemenze.


avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2024 ore 11:11

MrGreen complimenti appleeee

avatarsupporter
inviato il 22 Maggio 2024 ore 11:12

Avanti così, e tanti complimenti ad Adobe che ho felicemente abbandonato da tempo.
I pericoli della AI in ambito documentaristico sono reali e non virtuali.


avataradmin
inviato il 22 Maggio 2024 ore 11:13

Errori di comunicazione capitano anche nelle grandi aziende e quando fanno queste scemenze si vedono più degli altri.


Nel caso di Adobe però non penso che sia un "errore di comunicazione", magari il modo di esprimere il concetto è un po' brusco, però il concetto è reale: l'AI in alcuni ambiti (non tutti, per fortuna!) sostituirà la fotografia.

avatarsupporter
inviato il 22 Maggio 2024 ore 11:13

ma questi metadati si possono togliere con una facilità enorme, anche semplicemente facendo uno screenshot ;-)

Juza, non credo sia così semplice ;-)

CAI data is tamper-evident, meaning it will be clearly identified and shown when something has been improperly changed. It is not possible to create a fake history of CAI data, and because we use cryptographic verifiability, it will be evident if someone tries to create one. The Verify website will show this information so viewers can determine if the content is untrustworthy.

Comunque hanno già aderito tutti i big della fotografia, stranamente manca Sony all'appello ;-)

contentauthenticity.org/our-members

avataradmin
inviato il 22 Maggio 2024 ore 11:15

CAI data is tamper-evident, meaning it will be clearly identified and shown when something has been improperly changed.


i dati CAI saranno difficili da modificare, ma cancellarli (non modificarli) è semplice, appunto basta uno screenshot (a meno che i dati non siamo messi in "sovraimpressione" nell'immagine, magari con una trama watermark finissima e quasi invisibile, ma dubito).

senza contare che il 99% della gente non andrà mai a guardare questi metadati.

avataradmin
inviato il 22 Maggio 2024 ore 11:17

I pericoli della AI in ambito documentaristico sono reali e non virtuali.


ecco, questa secondo me è la cosa più preoccupante, molto di più della perdita di lavoro nell'ambito della fotografia commerciale, che tutto sommato si può reinventare in ambito grafico (anche con l'AI a disposizione, la gradevolezza dei risultati varia in base all'abilità di chi la usa).

avatarsupporter
inviato il 22 Maggio 2024 ore 11:19

Profetico W. Benjamin....

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2024 ore 11:21

ormai da decenni le pubblicità hanno come scopo di stupire e, ultimamente, pare che la via più semplice sia quella di stuzzicare le sensibilità più intime delle persone...o, meglio ancora, andarci proprio contro, urtarle.

Nella speranza di suscitare una fruttuosa diatriba tra le reazioni di contestazione e di sostegno.

Solo che ogni tanto fanno male i conti e, come in questo caso, invece di colpire solo una piccola fetta di pubblico, ne coinvolgono una molto più grossa del previsto....

Personalmente, trovo questo spot molto meno fastidioso e irrispettoso di tanti altri spot "innovativi".

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2024 ore 11:24

ma queste nuove funzionalità AI sono sempre in Photoshop?

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2024 ore 11:24

La cosa più devastante è quello che non dicono, cosa ci potrebbe stare dietro una completa generazione di immagini tramite AI.
Se l'uso comune dell'AI diventa realtà, sarebbe la fine delle immagini documentali e quindi ogni cosa vista diventa una realtà falsificata. Questo agevola un'informazione unica e pilotata.
Benvenuti nel regime democratico...

Sono ormai anni che questo accade sono già a buon punto per raggiungere l'obiettivo finale, chiaramente poi resterà ben poco di veramente reale.

Matrix alle porte?

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2024 ore 11:27

I metadati CAI possono funzionare.

È ovvio che possono essere tolti.
Ma funzioneranno se e quando verranno sempre richiesti, compilati ed integri, per validare l'autenticità di una foto e del suo contenuto.
Cioè solo un'immagine con i metadati CAI corretti verrà ad esempio accettata da una redazione per la pubblicazione. Senza certificazione CAI finisce nel cestino.

Se sarà così, avrà funzionato.
A giudicare dal livello dei partner del consorzio CAI, potrebbe funzionare.

avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2024 ore 11:29

magari con una trama watermark finissima e quasi invisibile

e, quasi sicuramente, facilmente eliminabile da un'altra AI....

dal punto di vista documentaristico, comunque, per me la fotografia è già morta da tempo, in termini di credibilità.
E' troppo facile "costruire" una foto e ci sono fin troppi esempi di foto di "reportage" smascherate come foto da set o ritoccate in post. E anche senza AI.

Rimane il video, proprio per la enormemente maggiore difficoltà di ottenerlo, ma come dicevo non credo manchi molto a che una AI possa generarlo direttamente.

Concordo con quanto detto sul modo in cui le AI generano le immagini: non sono fotomontaggi, ma per certi versi sono i "ricordi" della AI, un po' come noi immaginiamo una qualsiasi cosa...se potessimo osservare nei dettagli una nostra immagine mentale ad esempio di un'automobile, sarebbe piena di quei "difetti" che avevano le immagini AI, specialmente le prime....mani con 6 dita e altre stranezze.
Proprio perchè la AI non "costruisce" l'immagine, ma la "crea" dai suoi "ricordi" ed "esperienze".


avatarsenior
inviato il 22 Maggio 2024 ore 11:34

A quando i metadati applicati ai giornalisti?...

No perche' qui si guarda il dito ma si dimentica la luna.

Che una fotografia possa essere taroccata non e' storia recente... Tutto attorno a noi viene modificato e degradato come qualita'. A partire dal segnale gps per finire con le immagini di Google.

Il centro del problema non e' la foto MA CHI PROPONE LA FOTO COME VERA. Il giornalista.

Questo vale anche per la notizia.


La maggior parte delle notizie che riceviamo dai flussi informativi e' modificata, tagliata e resa non obiettiva.

La fotografia e' una pagliuzza..



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