| inviato il 01 Marzo 2024 ore 12:27
Alcune considerazioni: i turisti si contano a milioni e sono tutti dotati di macchina fotografica, dal cellulare alle top di gamma. Oggi costa comprare l' attrezzatura ma poi fotografare non costa più nulla e le foto in circolazione sono miliardi. Poi ricorre la domanda " andrò in Islanda, cosa mi consigliate di fotografare?" , cioè manco lo sforzo di leggere qualcosa per farsi un' idea di cosa si potrà vedere, da trite guide turistiche a racconti e romanzi ambientati in loco. Con queste premesse la probabilità di poter fare foto interessanti o originali è più o meno pari allo 0,000000001%. Quali sono i posti meno fotografati ? Sono il quartiere in cui si abita e si conosce, che cambia nel tempo, le persone che ci abitano, ci lavorano, i bar, i negozi ecc. Ma per fare fotografie del genere occorre essere fotografi. È cosi ricorre la solita domanda, si vedono le stesse fotografie ecc. Photoshop ha aggravato in problema: ci regala foto di nessun interesse, ma colorate ad hoc, con cieli incredibili e quant'altro. Che fare ? Nulla. Continuiamo a comprare attrezzi, divertiamoci ad usarli e sentiamoci grandi fotografi. Le illusioni ci consentono di vivere, per quanto si può, serenamente. E i buoni fotografi esistono perché c' è una massa di cattivi fotografi. Ogni cosa esiste in virtù del suo contrario |
user207727 | inviato il 01 Marzo 2024 ore 12:31
“ ragnaraxelsson „ meraviglia |
| inviato il 01 Marzo 2024 ore 12:36
ripeto che pur non conoscendoti trovo i tuoi interventi sempre tesi a costruire un dialogo, ma altri che intervengono lo fanno con dei toni e una spocchia che francamente non capisco. sei appassionato della versa Fotografia quella con la F maiuscola? ci sono mille milioni di artisti mostre luoghi, anche qui sul forum,dove parlarne senza dileggiare o sentirsi superiori. il "grande pubblico" ascolta musica di facile ascolto, guarda i blockbuster al cinema, e ama le foto banali ma di effetto wow per mille motivi magari perchè da a queste attività un importanza relativa. questo costante bisogno di voler insegnare agli altri cosa fare mi lascia basito, magari in altri ambiti siamo noi a dare un importanza relativa a delle cose che per altri sono fondamentali. c'è gente che non esce di casa se non vestita di tutto punto, non per questo è autorizzata a dirmi che i jeans sono da × |
| inviato il 01 Marzo 2024 ore 12:44
@Kwlit “ Poi ricorre la domanda " andrò in Islanda, cosa mi consigliate di fotografare?" , cioè manco lo sforzo di leggere qualcosa per farsi un' idea di cosa si potrà vedere, da trite guide turistiche a racconti e romanzi ambientati in loco. Con queste premesse la probabilità di poter fare foto interessanti o originali è più o meno pari allo 0,000000001%. „ “ Photoshop ha aggravato in problema: ci regala foto di nessun interesse, ma colorate ad hoc, con cieli incredibili e quant'altro. „ sono completamente d'accordo con te. Basterebbe guardarsi attorno un po' meglio. Esempio: Paesaggio Islanda.
 Il problema è che il 90% di fotoamatori presenti qua dentro non classificherebbero questa come una foto di paesaggio. ma preferirebbero questa.
 Morale : è solo un problema culturale. |
| inviato il 01 Marzo 2024 ore 13:05
Ma può qualcuno preferire uno stile più che un altro? o sono tutti ignoranti quelli che scelgono la seconda foto? a me piacciono entrambe per dire. |
| inviato il 01 Marzo 2024 ore 13:19
Perche si fotografa? Io mi esalto, mi stupisco ancora per banalità, resto bambino affascinato da cose già viste tantissime volte e pubblicatissime. Inevitabilmente fotografo , quando viaggio, cose già viste, ma sono queste cose che rimarranno nella mia memoria, saranno pezzetti della mia vita, indelebili, in genere divisi con i miei cari. Luoghi di cui riparlero' con la mia famiglia ( i miei amici migliori) Luoghi o persone visti attraverso il mirimo si stampano di più nei miei ricordi e faranno parte di me. Raramente, trovo uno spunto originale. .che poi nel tempo diventerà inevitabilmente meno originale. Ma non mi preoccupo: stampo da me le mie foto, le riordino in album divisi per argomenti che mi ricordano pezzi della mia vita e guardo prevalentemente io. Pubblico solo su Juza per avere un hard disk parziale ma rapidamente consultabile e ordinato ( i miei hard disk sono inca.sinatissimi) e mantenere un minimo di conversazione con altri fotoamatori. Mi piacerebbe poter avere un mio sito ragionato solo come archivio, ma sono troppo pigro per organizzarlo. Mi preiccupo per non essere originale? No. Ho l'ansia di mostrare significati originali e non visti? No. Di essere un fotografo celebrato? Sinceramente, no. Mi fa piacere se qualcuno dice che una mia foto è piaciuta? Si, ma molto tiepidamente. Ovviamente compro molti libri fotografici, ne ho scaffali pieni. E cerco di farmi venire nuove idee. Mi piace moltissimo anche studiarmi la storia dell'attrezzo che consente di fotografare il senso dei miglioramenti tecnici e per questo colleziono reflex dagli anni "60. Non so più dove metterle. Ogni tanto, per mettermi un po' alla prova e avere un po' di adrenalina, oartecipo a qualche concorso ( ormai sempre più raramente): a volte vinco, ogni tanto una rivista mi pubblica una foto o un portfolio. È simpatico, na niente più di tanto...niente di epocale. Non desidero di più dalla fotografia. |
| inviato il 01 Marzo 2024 ore 13:38
Discorso interessante. A mio avviso il fotoamatore (lo dice il nome) ama la fotografia in sé, e quello è il suo fine. Ambisce a fare foto bellissime, e al massimo fa stampe per sé, una mostra in città, gratificazione social. Per lui andare in Islanda e fotografare gli "spot" più significativi è molto importante, per questo si rivolge anche a organizzatori di workshop, per facilitargli la vita e imparare di più. La cosa curiosa è che spesso raggiunge livelli tecnici altissimi, con la sua ricerca di qualità, attrezzatura, impatto estetico della foto. Il tutto si ferma qui, però. ATTENZIONE: non sto denigrando nessuno. Un fotografo (nel senso più stretto del termine) a mio avviso "usa" la fotografia come strumento: in caso dell'Islanda, ci andrebbe per documentare e raccontare una storia originale, o dei luoghi non "di tendenza". E soprattutto avrebbe una solida progettualità, che comprende anche la pubblicazione del suo lavoro, non di certo sui social. Non meno importante l'impatto, le conseguenze di tanto impegno. ATTENZIONE: nessuno dice che dobbiamo essere tutti professionisti ed esploratori. In conclusione, facendo una facile metafora in campo musicale, c'è chi ama suonare le cover e chi scrivere canzoni. |
user207727 | inviato il 01 Marzo 2024 ore 13:49
“ a me piacciono entrambe per dire „ vero, però nella prima è molto più difficile vedere l'Islanda, o quello che è l'Islanda nell'immaginario comune. Per assurdo potrebbe anche essere stata scattata a Marina di Pisa. Ormai da posti iconici ci aspettiamo foto iconiche. |
| inviato il 01 Marzo 2024 ore 13:53
Quella sabbia nera a marina di Pisa non la trovi, se ci fossero stati pezzi di ghiaccio l'Islanda l'avresti riconosciuta facilmente. Cmq sono due foto di paesaggio |
| inviato il 01 Marzo 2024 ore 14:15
Mc Brandon Matteo Groppi +10..... almeno !!!!! |
| inviato il 01 Marzo 2024 ore 15:43
Credo che la questione non sia, la location. E' normale che in mezzo al paesaggio Islandese non fai street. Nel senso si può anche andare nella stessa location già vista in quel paese( anche se sarebbe auspicabile sbattersi e trovarne di nuove), ma evitare di rifare esattamente le stesse inquadrature che si vedono altre migliaia di volte. Ci sta che uno visiti la location più famosa, ma non è obbligato a ricercare la medesima inquadratura, e/o si potrebbe anche trovare particolari che richiamino al luogo, ad esempio, altre vedute, prospettive.. certo non è facile non ricadere nei cliché e forse è questo che differenzia quelli veramente bravi. |
user203495 | inviato il 01 Marzo 2024 ore 15:46
“ continuamente riproposto finisca per stufare. Cosa spinge, invece, tanti fotografi verso questa forma di emulazione? „ Già. |
| inviato il 01 Marzo 2024 ore 15:58
Basta non stare troppo sui social a guardare quello che fanno gli altri, così non hai rimorsi e frustrazioni |
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