| inviato il 11 Settembre 2024 ore 19:42
nel frattempo le foreste della Norvegia sono triplicate (il 33% del territorio è coperto da alberi). Dei 47 milioni di tonnellate di CO2 emessi 18 milioni sono state assorbiti dalle foreste (portando un generale abbassamento delle temperature rispetto agli anni precedenti). fonte: Statistics Norway |
| inviato il 12 Settembre 2024 ore 8:49
Ma anche senza andare in Norvegia: l'ultimo censimento forestale attesta che in Italia abbiamo il 37% del territorio che è forestato, ovvero, essendo l'Italia poco più piccola della Norvegia, significa all'incirca la medesima superficie in termini assoluti, ma percentualmente maggiore. A questo punto, però, se andiamo a vedere i dati di popolazione, ampiezza del territorio e calcoliamo la densità abitativa, ci rendiamo conto che, mentre la densità della Norvegia è di appena 14,4 ab/km2, quella italiana è di 195,12 ab/km2, con punte che, per il solo Norditalia, vanno dai 376 ab/km2 per la Lombardia, agli "appena" 77 ab/km2 per il Trentino - Sudtirolo, che comunque è di oltre 5 volte superiore alla media norvegese. Cosa ci dice questo? Forse che, nonostante tutto, siamo più "virtuosi" dei norvegesi? In realtà ci dice che, mentre l'Italia è mooolto vicina al limite delle sue possibilità di riforestazione, la Norvegia è invece mooolto lontana da quel limite e, pur non avendo raggiunto chissà quale traguardo, visto che è ancora inferiore a noi "pezzenti d'Europa", si permette di "sfoggiare" chissà quale virtuosismo, consapevole che potrà presto superarci senza sforzo (poi ci si chiede perché, nonostante tutte le loro ONG che operano nel Mediterraneo, le nazioni nordiche non vogliano assolutamente accollarsi una parte dei migranti verso l'Europa). Allora, se ripetiamo la domanda (cosa ci dice questo?), la risposta giusta è: si, finora siamo stati più virtuosi! Ma non riusciremo ad esserlo ancora per molto. |
| inviato il 12 Settembre 2024 ore 13:04
“ Ma anche senza andare in Norvegia: l'ultimo censimento forestale attesta che in Italia abbiamo il 37% del territorio che è forestato, ovvero, essendo l'Italia poco più piccola della Norvegia, significa all'incirca la medesima superficie in termini assoluti, ma percentualmente maggiore. A questo punto, però, se andiamo a vedere i dati di popolazione, ampiezza del territorio e calcoliamo la densità abitativa, ci rendiamo conto che, mentre la densità della Norvegia è di appena 14,4 ab/km2, quella italiana è di 195,12 ab/km2, con punte che, per il solo Norditalia, vanno dai 376 ab/km2 per la Lombardia, agli "appena" 77 ab/km2 per il Trentino - Sudtirolo, che comunque è di oltre 5 volte superiore alla media norvegese. Cosa ci dice questo? Forse che, nonostante tutto, siamo più "virtuosi" dei norvegesi? In realtà ci dice che, mentre l'Italia è mooolto vicina al limite delle sue possibilità di riforestazione, la Norvegia è invece mooolto lontana da quel limite e, pur non avendo raggiunto chissà quale traguardo, visto che è ancora inferiore a noi "pezzenti d'Europa", si permette di "sfoggiare" chissà quale virtuosismo, consapevole che potrà presto superarci senza sforzo (poi ci si chiede perché, nonostante tutte le loro ONG che operano nel Mediterraneo, le nazioni nordiche non vogliano assolutamente accollarsi una parte dei migranti verso l'Europa). Allora, se ripetiamo la domanda (cosa ci dice questo?), la risposta giusta è: si, finora siamo stati più virtuosi! Ma non riusciremo ad esserlo ancora per molto. „ Sarà contento quando vedrò le zone industriali (esempio a caso) con qualche albero, non semplici spianate di asfalto/cemento. |
| inviato il 12 Settembre 2024 ore 15:55
Beh, anche a me piacerebbe vedere Milano e il suo interland con più vegetazione, ma vorrebbe dire che un'altra parte di pianura padana sarebbe, per compensare, più abitata, quindi più case, più parcheggi, fabbriche, negozi ecc. per far posto agli "sfollati" da Milano. Non possiamo pretendere di "avere la botte piena e la moglie ubriaca"; ma una delle cose che troppi ambientalisti non vogliono capire è che non si può vivere come i norvegesi se si è 11 volte più numerosi su un territorio, oltre tutto, leggermente più piccolo del loro. O troviamo il modo di decrescere demograficamente senza troppi problemi, e non obbligando i giovani ad emigrare, come facciamo ora, o quello rimarrà un sogno. E ringraziare che non viviamo in una megalopoli cinese. IL rimboschimento è solo una parte del problema, così come la CO2, l'inquinamento ecc.; la parte principale è che la popolazione mondiale sta ancora aumentando (Africa, Asia), o è ancora al di sopra dei numeri necessari per un vero equilibrio col resto della natura (Europa meridionale), o ancora, sfrutta l'idea che "tanto il pianeta può reggerne anche di più" per preparare questa eventualità (leggi: allargare il mercato) disboscando, come se non ci fosse un domani, aree forestate immense: vedi Africa, Amazzonia e Canada. |
| inviato il 12 Settembre 2024 ore 18:09
C'è chi sostiene che il pianeta potrebbe contenere tranquillamente almeno altri 4 miliardi di persone (in genere facendo riferimento, guarda caso, al solo fabbisogno alimentare). Ok: dove li mettiamo ad abitare? Dove li mettiamo a lavorare? Dove li mettiamo quando vorranno andare in vacanza? Dove li mettiamo quando vorranno seguire dal vivo uno sport qualunque, anche solo come spettatori? Dove li mettiamo quando vorranno andare al cinema o in discoteca? Dove gli facciamo parcheggiare l'automobile? Oltre a mangiare dovranno vestirsi: dove prendiamo le materie prime tessili? Una volta risolti questi e tutti gli altri quesiti inerenti l'aumento di popolazione potremo tornare ad affrontare il quesito legato a questo 3d (e che, badate bene, sta a cuore anche a me): dove pianteremo nuovi alberi? |
| inviato il 12 Settembre 2024 ore 19:53
“ Beh, anche a me piacerebbe vedere Milano e il suo interland con più vegetazione, ma vorrebbe dire che un'altra parte di pianura padana sarebbe, per compensare, più abitata, quindi più case, più parcheggi, fabbriche, negozi ecc. per far posto agli "sfollati" da Milano. Non possiamo pretendere di "avere la botte piena e la moglie ubriaca"; „ mah, no, c'è la via di mezzo. Al momento nei piani di progettazioni urbani l'ultima cosa che si considera è integrare l'area con del verde, anche solo per ridurre le temperature al suolo. Mi sembra un discorso tipo: "finchè non risolviamo il problema della progressiva sovrapopolazione possiamo infischiarcene di tutto il resto, ed evitare di trovare nuove soluzioni". Però è tardi e sono stanco. saluti p.s per i vestiti, rendiamoci conto che al momento l'abitudine è cambiare l'intero armadio ogni anno, quando un indumento potrebbe durare almeno il triplo del tempo. |
| inviato il 12 Settembre 2024 ore 21:41
“ per i vestiti, rendiamoci conto che al momento l'abitudine è cambiare l'intero armadio ogni anno, quando un indumento potrebbe durare almeno il triplo del tempo „ Ehhhhh? Ma scherziamo? I vestiti passano per cinque stati: a) per uscire, quando sono "belli" b) per stare in casa quando sono meno belli (io lavoro da casa) c) per lavorare in giardino (quando iniziano a cedere) d) come stracci da polvere o stracci in generale per pulire questo e quello e) come stracci per pulire la catena (e poi si buttano perché sono sporchi di olio / grasso) Attraversare tutti questi stati richiede anni ed anni, altroché buttarli. |
| inviato il 12 Settembre 2024 ore 22:19
io facio a b c a rotazione |
| inviato il 12 Settembre 2024 ore 22:31
“ Al momento nei piani di progettazioni urbani l'ultima cosa che si considera è integrare l'area con del verde, anche solo per ridurre le temperature al suolo „ Si, tutto giusto, ma chiediti come mai i costi delle aree edificabili sono così alti e avrai la risposta. Non c'è via di mezzo possibile se chi deve costruire poi non avrà un minimo di certezza di rientrare delle spese e magari qualcosa di più (nessuno lavora per la gloria). Dubito che in Norvegia il terreno edificabile abbia i medesimi prezzi (per ora). Ci ha provato l'Olanda, negli ultimi 150 anni, a pianificare decentemente le aree residenziali; per diversi anni c'è anche riuscita (tra la fine anni '70 e primi '80, quando mi sono laureato in architettura, veniva ancora citata come esempio virtuoso), tanto che questo è stato il maggior incentivo ad un incremento di popolazione che probabilmente non ha eguali in Europa. Ora però che ha raggiunto la densità di 436,87 ab/km2 la situazione delle nuove costruzioni è addirittura peggio che da noi: fabbisogno di case elevato, ma terreni troppo costosi e progetti che vengono annullati perchè alla fine, a quei costi, nessuno potrebbe acquistare gli immobili. L'anno scorso il prezzo medio dei terreni edificabili in Olanda era di 668 Euro al m2, superiore ai 600 Euro al m2 che era la media nel Nord Italia (ma che saliva a 650 al Centro per scendere a 480 al Sud). Non parliamo poi di aree particolari come quelle di Amsterdam o Milano. La cosa che può sembrare assurda è che in Olanda i Comuni hanno sempre continuato a portare avanti la medesima politica abitativa, acquistando loro direttamente i terreni per poi effettuare la pianificazione urbanistica e rivendere i singoli lotti ai privati; solo che ora si trovano a possedere terreni pagati a prezzi che nessun privato accetta, e non possono abbassarli per non andare in perdita e incorrere così in sanzioni come quelle che ogni tanto vengono comminate dalla nostra Corte dei Conti. Una situazione surreale! E guarda caso il motivo è sempre lo stesso: sono state raggiunte densità abitative tali per cui i terreni edificabili sono ormai una merce rara, a meno di sottrarre ulteriori spazi all'agricoltura o abbattere aree verdi. So bene che le leggi del mercato sono spesso una maledizione sociale, ma pare che funzionino così anche nei Paesi non capitalisti: se la domanda è alta e la merce scarseggia, il prezzo aumenta. Come vedi non è infischiarsene di tutto il resto usando la sovrappopolazione come scusa, è che ormai in Stati come l'Italia o l'Olanda la sovrappopolazione è "IL" problema (ed è esattamente quello che Stati come Svezia o Norvegia vogliono evitare) |
| inviato il 13 Settembre 2024 ore 8:40
Come sostengo da sempre, “ la sovrappopolazione è "IL" problema „ e causa della maggior parte degli altri problemi. |
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