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Ah , Lomo , cosa mi hai ricordato , una delle gioie della mia vita da adolescente : Urania ! Quanto se ne aspettava l'uscita , poi ci si doveva far dare i soldi per comprarla e tra ragazzi ci scambiavamo i numeri che ci erano sfuggiti o non eravamo riusciti a comprare ... quanta malinconia per quelle semplici gioie e quanto è cambiato il mondo da allora !! Grazie comunque per il preziosissimo elenco dei numeri di Urania , mi sono ritrovato letteralmente "catapultato " in quegli anni , dovrei aver cominciato a leggerla intorno ai dodici o tredici anni , e ovviamente ho riconosciuto titoli e copertine. Mio nonno era un appassionato e ne aveva una bella collezione a cui io attingevo copiosamente .
Urania è un mito. Mi avete ricordato che devo comprare l'ultimo numero e ritagliare il tagliando necessario a partecipare ad un concorso per racconti. Anche a me piacerebbe averne una collezione, ma mi mancano tutti i parametri giusti per darle un senso: spazio, tempo, energia. E per i numeri più preziosi anche i soldi.
Scorn è inquietante, ma sono certo che Giger avrebbe interpretato diversamente tutte quelle porte... aveva... un'ossessione per un certo organo, diciamo.
EDIT: scusate leggero OT rispetto all'argomento del topic
un vantaggio che avevano gli scrittori di fantascienza del secolo scorso è che potevano ignorare bellamente qualsiasi regola della fisica.
Era una fanta_scienza a tutto tondo, che comprendeva e creava anche appunto una propria fisica. A parte alcuni isolati casi, vedi Asimov ad esempio, nella maggioranza dei casi lo scrittore immaginava qualsiasi scenario senza alcuna restrizione, l'importante era che fosse fuori dalla Terra.
Lo stesso Spazio 1999, ipotizza una serie di mondi, soli, pianeti e chissà cosa che, ragionando secondo una fisica verosimile, dovrebbero essere ad una distanza a dir tanto pari nemmeno alla distanza tra terra e marte. Eppure, se guardi gli episodi ti godi comunque la storia....questa luna che vaga nello spazio.... Merito anche dell'ignoranza generalizzata all'epoca in termini di materie come la fisica Oggi, invece, gli scrittori devono stare attenti a creare racconti che siano fisicamente plausibili e la fantscienza è più una fantatecnologia. Ossia, la scienza è reale, la tecnologia è fantastica.
Da un lato è bello, perchè leggendoli si calano molto più facilmente nella realtà, dall'altro però è un limite...anche nella fantasia bisogna rimanere in un ambito di verosimiglianza.
Vi consiglio questo romanzo di Robert Holdstock, a me è piaciuto tanto che ci ho fatto un brano (Le immagini che ho scelto non sono a caso, ricalcano la storia, come sempre nelle mie clip)
@Angor: vero oggi sarebbe il caso di studiare molto prima di scrivere un romanzo, io ho valutato in circa 100 ore di studi ciò che ho dovuto approfondire per il mio testo... ma non è obbligatorio. Una buona idea di base una scrittura fluida e, in particolare, la capacità di stimolare il "sense of wonder" sono ancora oggi sufficienti, secondo me.
user96437
inviato il 25 Gennaio 2024 ore 20:59
80/81 ci sta Sheila & B.Devotion - Spacer è del 79 mi sembra
Vedo che disquisite e puntualizzate anni 60-70-80-90.
Ma se doveste identificare questi anni dove viviamo ora, cosa rappresentereste ? Secondo me c'è cosi varietà oggi che non esiste manco più una identità. Vero ?
Oggi non esiste una sola estetica, ma tante, per tutti i gusti si può dire, e ognuno si riconosce o si conforma in una o in un altra (in questo senso leggo anch'io un appiattimento). Io non riesco ancora a riconoscermi in nessuna, me ne piacciono molte, a volte vicine a volte molto distanti, il mio gusto ha troppe influenze diverse, nel tempo e nello spazio
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