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Regola empirica per Profondità di campo


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avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2024 ore 10:36

Spero fosse ironico...
**************

Ma quale ironico... quello crede davvero di essere l'unico ad aver compreso come funziona il mondo.

A proposito: il consiglio migliore te l'ha appena regalato Blackbird ;-)

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2024 ore 10:42


Faccio una domanda stupida prima di cercarmi un metodo tutto mio...

Esiste una regola "a spanne" per stimare la profondità di campo?

Tipo quella dell'inverso della focale per i tempi di sicurezza...




mi viene in mente come si faceva ai tempi dell'analogico.....

Tutte le fotocamere (sul corpo o sull'ottica) avevano il tastino per la pdc che, banalmente chiudeva il diaframmma al valore impostato.
Visivamente si percepiva la zona nitida però, siccome vedevi nel mirino una immagine piccolina, vedevi più pdc rispetto a quello che era il risultato finale in un ingrandimento. La soluzione era aprire di 1 o 2 stop e pigiare il tastino, l'uovo di colombo.MrGreen
Oggi credo che un qualcosa del genere si possa fare con le ML e, forse, con qualche reflex digitale, ma non ne sono sicuro... ci deve essere la possibilità di chiudere il diaframma al valore di lavoro

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2024 ore 10:51

Con le reflex vedi sempre la scena a diaframma spalancato, e pure con le ML, perché che io sappia tutte le lenti odierne da qualche decennio a questa parte lavorano a TA per la maf e chiudono allo scatto; sicché la zona più nitida in teoria è quella che vedi già da subito. Per quanto, come giustamente dici, i mirini - tutti - siano troppo piccoli da questo punto di vista per capire cosa è esattamente a fuoco, senza ausili quali sistemi di maf automatica, stigmometri ecc.
Se si è troppo vicini e non si ha un'indicazione di cosa ha massimo contrasto, sbagliare di centimetri è normale.
Con un qualunque ausilio invece (che siano telemetri, peaking, i triangolini come nelle R, microprismi o che so io) si becca bene il punto di maf, a meno di soggetti molto mobili.

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2024 ore 10:57

Per tutti quelli che non sono d'accordo con la richiesta dell'autore e ritengono opportuno sottolienarlo con irrefrenabile sarcasmo (ma che proprio non si tiene che viene il prurito alle dita invocante il salvifico contatto con la tastiera) esiste un vecchio adagio evergreen:



Si consiglia quindi di non scassare i gabbasisi e di rivolgersi oltre nel diffondere il proprio verbo.

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2024 ore 10:58

Con le reflex vedi sempre la scena a diaframma spalancato, e pure con le ML


le ML in genere lavorano al diaframma di lavoro, però vedi dei francobolli e sembra tutto molto più nitido, aprendo un paio di stop si dovrebbe capire qualcosa......
Le reflex digitali invece lavorano a t.a. come le analogiche (salvo le prime...), non ricordo se c'è questa possibilità

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2024 ore 11:22

Tutte le fotocamere (sul corpo o sull'ottica) avevano il tastino per la pdc che, banalmente chiudeva il diaframmma al valore impostato.
Visivamente si percepiva la zona nitida però, siccome vedevi nel mirino una immagine piccolina, vedevi più pdc rispetto a quello che era il risultato finale in un ingrandimento. La soluzione era aprire di 1 o 2 stop e pigiare il tastino, l'uovo di colombo.MrGreen
Oggi credo che un qualcosa del genere si possa fare con le ML e, forse, con qualche reflex digitale, ma non ne sono sicuro... ci deve essere la possibilità di chiudere il diaframma al valore di lavoro

Qualche vecchia delle mie spingevi all'incontrario la levetta dell'autoscatto per l'anteprima,

sulle digitali non se su tutte, sulle mie vetuste D3 e D810 a fianco della baionetta c'è ancora il classico pulsante anteprima diaframma e sulla Z6 lo puoi far fare a tasto Fn.

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2024 ore 11:29

Parlo di quel che conosco del mondo Canon.
Certamente esiste il pulsante anteprima profondita' di campo (ad es. 6D, R6)
Per le ML tipo R, RP, R8 si puo' programmare uno dei tasti con l'anteprima.
Su R6II ed R8, per alcuni obiettivi, e per la gran parte delle condizioni, la simulazione anteprima si puo' avere direttamente a mirino o schermo senza premer nulla settando opportunamente dei parametri.

Eppure, la richiesta dell'autore della discussione era diversa. ;-)

avatarjunior
inviato il 07 Gennaio 2024 ore 11:41

@ Miopiartistica
Ci sono delle app per smartphone che te la calcolano loro


lo so, le uso, ma volevo sapere se c'era una regola a spanne come quella di Lollus che alla fine è l'unico che ha risposto alla domanda

@Alessandro Pollastrin
Ma dico.......

Qualcuno spende centinaia, se non migliaia, di euro in trabiccoli da fotografia, non li sa usare, zero, e non spende 30 euro in un libro di tecnica fotografica di base.

E poi........ chiede agli altri quanto vale la Profondità di Campo.


I 30 euro li ho spesi, (anche molto di più) i libri li ho letti e penso di averli capiti..
Che non sia capace di usare la macchina fotografica può essere, non è il mio mestiere ma un hobby ma non penso di essere a zero, magari a uno...
Quanto vale la profondità di campo potrei anche dedurlo o calcolarmelo, penso che una laurea in nanoelettronica e in ottica integrata me lo permetta...
Inoltre non ho chiesto quanto vale la profondità di campo, ho chiesto se, entro certi limiti, esiste una regola empirica per stimare a spanne la pdc, da poter usare al volo e che sia più rapida di una controllata allo smartphone

Mi fa piacere che sei passato a leggere il post, ma se questi sono gli interventi puoi tranquillamente sorvolare e andare a sentenziare in atri topic...

@Blackbird

No ti prego bloccalo Vinci


Gli do il beneficio del dubbio, se ci riprova lo blocco

@Giancarlo

Oggi credo che un qualcosa del genere si possa fare con le ML e, forse, con qualche reflex digitale, ma non ne sono sicuro... ci deve essere la possibilità di chiudere il diaframma al valore di lavoro


Certo, si può ma non è facile per me capire i tempi rapidi cosa è "a fuoco". Aggiungi che sono molto miope dall'occhio che uso per fotografare e solamente l'adattamento tra vista normale e vista nel mirino non è immediata. Per una fotografia fatta con calma ci sono mille soluzione diverse e quella dello smartphone è quella che utilizzo.

@Frengod

Grazie al solito per il supporto,

Eppure, la richiesta dell'autore della discussione era diversa. ;-)


La richiesta è diversa perchè dal pulsante di chiusura della lente non riesco a percepire esattamente cosa è "a fuoco".

Cerco di contestualizzare meglio, festa di Natale, persone in giro per casa, tre persone sedute sul divano (tipo il test delle tre pile) e devo fotografarli. Se il volto non è bene a fuoco si nota subito e la foto non è nè un capolavoro nè una foto ricordo. Se chiudo per esempio a 5,6 fisso dovrei alzare gli iso che è una cosa che evito volentieri se posso. Devo valutare qual'è la minima apertura... che faccio? cerco lo smartphone in casa e usa l'app?


avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2024 ore 11:45

La richiesta è diversa perchè dal pulsante di chiusura della lente non riesco a percepire esattamente cosa è "a fuoco".
Yep ;-)

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2024 ore 11:56

In quelle situazioni puoi allontanarti più possibile, mettere i volti più possibile sulla stessa "linea" ruotando tu stesso per adattare il punto di ripresa alla schiera di persone ritratte e scattare, se non puoi agire sulla terna e non vuoi usare un flash per chiudere ulteriormente il diaframma.
Questo a spanne come comportamento per massimizzare i volti a fuoco. Se non sono tutti sulla stessa linea, usare una focale più corta allargando il campo è un altro stratagemma valido.
Ma un conto, come la regoletta del Sunny 16, non esiste purtroppo, anche in virtù di quel che scrivevo qualche post fa, e cioè che alla fin fine buona parte della sensazione di "a fuoco" la fa il formato di visualizzazione finale della foto: già vederla su un 24 pollici o su un A3 perdona una larga parte di quei piccoli fuori fuoco potenziali dovuti a situazioni limite come quella paventata qui sopra a mo' di esempio.

avatarjunior
inviato il 07 Gennaio 2024 ore 12:11

In quelle situazioni puoi allontanarti più possibile, mettere i volti più possibile sulla stessa "linea"


si, si quello è ciò che faccio di solito, l'esempio era se fossi "costretto" a usare quell'inquadratura.

Ma un conto, come la regoletta del Sunny 16, non esiste purtroppo


Alla fine deciderò la dimensione della stampa (per me 20x30) metterò altri paletti e rimaneggerò quella di Lollus, se vengo a capo di qualcosa posto qui, altrimenti getto la spugna e vado a naso o utilizzo un'app

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2024 ore 12:12

L'app la puoi usare a priori per farti la tabellina con una o due focali che prediligi... Il vantaggio è che puoi fartela a quel punto anche inserendo il parametro del formato finale (20x30 come detto). Che è un formato che perdona abbastanza.

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2024 ore 12:29

Cerco di contestualizzare meglio, festa di Natale, persone in giro per casa, tre persone sedute sul divano (tipo il test delle tre pile) e devo fotografarli.


Penso che sia quasi impossibile arrivare ad una regoletta di rapida applicazione a mente, anche perchè secondo me non hai tenuto in conto di un altro parametro che complica le cose.
Anche se riuscissi a stimare la PdC, la sua distribuzione non è sempre uguale; se stai piuttosto stretto nelle inquadrature ed usi diaframmi aperti, la distribuzione la puoi approssimare a 50% avanti e 50% dietro, ma appena ti allarghi e chiudi un po' il diaframma la percentuale dietro tende ad aumentare piuttosto velocemente.

Quindi nella situazione che hai indicato dovresti anche, per non sprecare PdC, ottimizzare la messa a fuoco non sugli occhi della persona in centro, ma un po' più indietro, di quanto dipende da inquadratura ed apertura.
Le cose si complicano notevolmente.

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2024 ore 12:37

Vinci, mi sovviene una considerazione, forse dettata da un "errore" commesso una venticinquina di anni fa che mi ha insegnato molto (mi sono sbattuto per tre mesi per trovare l'algoritmo perfetto per avere i risultati con precisione pari all'errore di macchina - al tempo 10^-7 - e poi mi sono accorto che i dati in ingresso erano precisi alla sola 2a cifra decimale Triste).
Non vorrei che il metodo approssimato che tu poi riuscirai a trovare ti desse dei numeri che, per la loro approssimazione, tu potresti stimare ad occhio con la simulazione di profondita' di campo in macchina.
A naso, seppur dispendioso in termini di tempo, l'uso dell'app sembra il metodo piu' preciso ed efficace.
Se e' il tempo a dominare, e quindi la precisione va a priorita' 2, il premere un pulsante puo' essere la soluzione.

avatarsenior
inviato il 07 Gennaio 2024 ore 12:37

Cerco di contestualizzare meglio, festa di Natale, persone in giro per casa, tre persone sedute sul divano (tipo il test delle tre pile) e devo fotografarli. Se il volto non è bene a fuoco si nota subito e la foto non è nè un capolavoro nè una foto ricordo. Se chiudo per esempio a 5,6 fisso dovrei alzare gli iso che è una cosa che evito volentieri se posso. Devo valutare qual'è la minima apertura... che faccio? cerco lo smartphone in casa e usa l'app?

In questi casi, credo che un buon flash sia la migliore soluzione, perche' ti permetterebbe di chiudere a piacimento senza problemi di iso.
La soluzione piu' rapida ed efficiente, per me resta comunque la vecchia scala metrica/pdf sui vecchi obbiettivi analogici, purtroppo oggigiorno assente o inaffidabile per vari motivi.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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