| inviato il 21 Febbraio 2015 ore 19:06
Se nevica anche tutto marzo il gipeto lo vediamo anche ad aprile, altrimenti vedo la dura. Per stambecchi e camosci è il periodo d'oro. La strada per salire alle dighe sarà ancora chiusa, quindi occorre o salire a piedi o rimanere sotto. Comunque si sale per una strada asfaltata. Sali con la famiglia? Giorgio B. |
| inviato il 21 Febbraio 2015 ore 19:35
La famiglia eventualmente la lascio a Torino. Salire i solo al mattino presto. Mi dispiace molto per il gipeto... Che periodo frequenta il pgnp? Solo quello di svernamento ottobre-marzo ?? Grazie. |
| inviato il 21 Febbraio 2015 ore 19:45
gli adulti sono piuttosto stanziali, i giovani spaziano parecchio e si fermano per brevi periodi, se trovano da mangiare. In questo periodo di forti nevicate è più facile vederli anche in fondo valle perchè cercano alla base delle slavine. Con l'rrivo del caldo restano in loco ma girano molto più in quota. Non conosco il PNGP ma so che ci sono alcune coppie stanziali, quindi le probabilità di vederli (meteo permettendo) sono piuttosto alte. Da noi, valli Maira e Varaita, è quasi deserto ornitologico...quindi approfittate della loro presenza, prima che cambino idea....buona fortuna e buona luce a tutti voi temerari che vi avventurerete in questo mare di neve a cercare questi magnifici avvoltoi. ciao, marco. |
| inviato il 21 Febbraio 2015 ore 19:47
Fai anche solo dicembre-marzo. Il problema non è il periodo, sono le condizioni ambientali, perché sono convinto che se ad agosto ci fossero le condizioni ambientali di dicembre-marzo, il gipeto al Chiapili lo vedremmo anche ad agosto. Nel periodo estivo va dove osano le aquile (lo si vede spesso sopra il lago dell'Agnel, ma piuttosto lontano). Giorgio B. |
| inviato il 21 Febbraio 2015 ore 19:51
“ gli adulti sono piuttosto stanziali, i giovani spaziano parecchio e si fermano per brevi periodi, se trovano da mangiare. In questo periodo di forti nevicate è più facile vederli anche in fondo valle perchè cercano alla base delle slavine. Con l'rrivo del caldo restano in loco ma girano molto più in quota. Non conosco il PNGP ma so che ci sono alcune coppie stanziali, quindi le probabilità di vederli (meteo permettendo) sono piuttosto alte. Da noi, valli Maira e Varaita, è quasi deserto ornitologico...quindi approfittate della loro presenza, prima che cambino idea....buona fortuna e buona luce a tutti voi temerari che vi avventurerete in questo mare di neve a cercare questi magnifici avvoltoi. ciao, marco. „ E pensare che ho letto che l'introduzione dei primi esemplari di gipeti in Piemonte è avvenuto proprio sulle Alpi cuneesi... Ora girano molto anche in Valsavarenche (AO) Giorgio B. |
| inviato il 21 Febbraio 2015 ore 22:22
ebbene si...quando, nel 2009, ci siamo iscritti alla rete osservatori del progetto di reintroduzione, ogni fine settimana li vedevamo. Noi andavamo in valle Maira e bastava alzare lo sguardo per vederli. Poi sceglievi un posto al sole, sotto una parete, e ti piazzavi li. Loro non tardavano ad arrivare...ed io non evevo ancora una reflex come si deve, la tecnica, le astuzie...mannaggia la miseria...se solo tornassero...ora sono tutti in francia e se la spassano con tutte le pecore e gli stambecchi che ci sono sui loro versanti. Chissà...magari torneranno...noi restiamo con il naso, e l'obbiettivo, all'insù. Godeteveli voi e postate le vostre belle foto per la gioia dei nostri occhi!!! ciao Giorgio e tutti gli altri "cercatori di gipeti" |
| inviato il 21 Febbraio 2015 ore 22:28
Lufranco pensa che la prima volta che lo ho fotografato è stato a... Giugno! Come diceva giobol, quell anno c erano state precipitazioni molto intense, anche se quando l ho visto di neve non c era più l ombra. Anno scorso invece l ho fotografato due volte molto vicino a maggio, ma in valle d aosta. Alla fine secondo me ci va molta pazienza ( molti tentativi a vuoto) e come in tutte le cose, fortuna! Ciao |
| inviato il 21 Febbraio 2015 ore 22:47
Domattina vado su. Spero che si faccia vedere. Sabato scorso Luca Casale lo ha fotografato sotto la neve. Giorgio B. |
| inviato il 21 Febbraio 2015 ore 22:55
Beato te! Se ti va fammi sapere come va l uscita! Ciao |
| inviato il 21 Febbraio 2015 ore 23:07
peccato...ti toccherà fargli delle solite banalissime foto soleggiate...che noia!!! |
| inviato il 23 Febbraio 2015 ore 1:33
Oltre al periodo, esistono orari di maggiore probabilitá per avvistarlo e fotografarlo? Lo chiedo perchè venendo da Milano in giornata, non potró certo essere in loco molto presto, anzi, sfrutterei le ore centrali o il pomeriggio... |
| inviato il 23 Febbraio 2015 ore 7:57
Ciao come orari direi che è abbastanza imprevedibile, piu che altro ora va abbastanza via in fretta il sole |
| inviato il 23 Febbraio 2015 ore 9:41
Sono stato su ieri con un amico ed abbiamo dovuto parcheggiare alla curva dove ci sono le costruzioni in legno degli spazzaneve. Erano circa le 9. Salendo a piedi, dopo una decina di minuti lo abbiamo visto in alto sopra la testa, ma era lontano e non valeva la pena tirare fuori l'attrezzatura, comunque ci dava speranze per la giornata. Dopo una ventina di minuti è di nuovo ripassato, lungo la strada, a circa una decina di metri sopra la testa che quasi gli contavi le piume. Abbiamo tirato fuori l'attrezzatura sperando in un ripasso, ma non si è più visto fino in tarda mattinata al solito posto, ma è sempre passato molto alto ed in lontananza. Si è visto con più frequenza l'aquila reale (una coppia) ed in una occasione ha incrociato la propria traiettoria col gipeto, ma sempre in lontananza. La neve era talmente abbondante al punto che nel solito posto il sarcofago (la pietra a parallelepipedo) era totalmente sommerso ed ho dovuto cercarlo col bastoncino, trovandolo sotto una ventina di centimetri e scavando. Credo che ci sia più di un metro di neve, in quel punto. In altri è più alta. Foto non pubblicabili per scarsità. Giorgio B. |
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