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La rifrazione della luce e una cosa molto semplice, è la deviazione della luce quando passa da materiali di diversa densità ..... aria calda/fredda, acqua/aria questo ultimo caso è facilmente riscontrabile con il classico cucchiaino nel bicchiere d'acqua ... la stessa cosa avviene con le goccioline d'acqua nell'umidità dell'aria, nelle colonne di calore sull'asfalto, ecc., quello si che può mettere in crisi un AF
Rigel come ho detto è la variazione tra diverse zone a creare il problema, il movimento se l'indice di rifrazione non cambia non ha alcun effetto, non è che se fotografi in una giornata ventosa le foto vengono male. Semplicemente se tra te ed il soggetto ci sono due masse di aria con diversa temperatura/umidità, la luce subirà una deviazione, se le zone sono di più la variazione sarà ancor maggiore.
Quando l'aria è molto calda,...ma soprattutto incontra aria con temperatura differente, in una linea ipotetica tra A e B si creano una miriade di zone con differente indice di rifrazione, ed in quel caso si hanno effetti di tremolio, effetto Monet...e via dicendo. Lo stesso dicasi se ci si trova in un ambiente molto freddo (alta montagna) ed il terreno emette calore...anche se l'aria risulta fredda quindi si è portati a pensare che non si verifichino fenomeni di rifrazione...questa si presenta anche evidente ove presenti forti differenze.
“ non è che se fotografi in una giornata ventosa le foto vengono male. „
Ecco, su questo non la penso assolutamente così....ma forse bisognerebbe prima mettersi d'accordo su cosa si intende per lunghe distanze e variazioni di seeing, perchè effettivamente io ragiono di più come astrofilo che come fotografo.
Rigel non è un fatto di esser d'accordo, è fisica, non è il vento a modificare la rifrazione ma l'umidità e la temperatura (che espande e comprime l'aria). Se il vento non crea nessuna differenze tra diverse zone in termini di masse d'aria con diversa rifrazione, non ha nessuna incidenza, e questo vale per tutto...anche le correnti d'acqua. Se invece il vento sposta masse d'aria differenti, allora ovviamente ha impatto, ma ciò dipende dalla presenza di zone con differente indice di rifrazione.
Il vento dpesdo tende ad uniformare la temperatura delle masse d'aria (soprattutto gli strati vicinial terreno) ..infatti dalla mia esperienza le giornate ventose sono spesso auelle che aiutato negli scatti a grande distanza..
Il vento dpesdo tende ad uniformare la temperatura delle masse d'aria (soprattutto gli strati vicinial terreno) ..infatti dalla mia esperienza le giornate ventose sono spesso auelle che aiutato negli scatti a grande distanza.. ********************************
Soprattutto se è un bel vento teso dai quadranti settentrionali...
“ Rigel non è un fatto di esser d'accordo, è fisica, non è il vento a modificare la rifrazione „
Infatti io non ho detto che modifica la rifrazione, ma che disturba l'immagine....e ho anche specificato che il mio era più un discorso da astrofilo che guarda in alto e non a livello terrestre...e che un 300mm corrisponde ad un 6X riferito ad un'osservazione visuale, mentre io parlo di ingrandimenti di centinaia di X...si, ci stiamo riferendo a situazioni diverse.
Rigel aripeto…il vento non disturba nulla, se l'immagine subisce variazioni è per colpa di zone d'aria con differente rifrazione.
Il colpevole non è il vento ma la densità e l'umidità dell'aria, se non ci fosse differenza nella massa d'aria potrebbe anche tirare a 200kmh…non avrebbe comunque impatto sull'immagine. Questo indipendentemente dall'ingrandimento dell'immagine. Molto banalmente nella fotografia astronomica si ha tutta l'atmosfera in mezzo, la possibilità che ci siano strati con differente rifrazione è enorme, ma è anche vero che non si devono registrare tanti dettagli, perché è palese che anche nella migliore condizione possibile un certo degrado sarà sicuramente presente.
Quindi l'errore sta nell'imputare il vento come problema.
Con vento forte i rapaci stanziali volano poco e male. Se non ce n'è affatto è meglio. Quelli di passo se devono passare passano, ma non si fotografa bene e le foto non sono mai un gran che. Con vento forte non esco nemmeno.
Da me i rapaci in giornate senza vento non li vedi praticamente mai.forse qualche gheppio.. Emblematico è l'esempio dell'aquila..sempre e solo vista in giornate ventose..
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