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l'Anticristo ... ;/) William Mortensen







avatarsenior
inviato il 07 Marzo 2023 ore 17:25

@Tykos ... l'OP prova a rispondere ... ;-)

1)
in anni in cui c'era a malapena una ferrovia a collegare le due coste, pensate un po' se un fotografo californiano poteva avere speranze di essere rappresentato a new york.


William Mortensen era molto probabilmente uno tra i fotografi più famosi d'America tra gli anni 20 e 40 ... Ha fotografato praticamente tutti i divi inarrivabili di Hollywood (Rodolfo Valentino, Jean Harlow, Jacqueline Logan etc, etc).
Lavorò a Hollywood come disegnatore di scenografie, costumi e maschere per film come West of Zanzibar (1928) e A Lover's Oath (1925). Era collaboratore e amico di Cecil DeMille (!) con il quale lavorò al famoso film The King of Kings (1927) ed altri.
it.wikipedia.org/wiki/Cecil_B._DeMille
Io non so se avesse bisogno di avere una mostra a New York (non credo) e non so nemmeno se negli anni 30 si tenessero già mostre di fotografia. Di certo le sue foto sono state pubblicate su riviste come Vanity Fair e ad un certo punto ha tenuto una rubrica settimanale di fotografie sul Los Angeles Times . Tanto per rendere l'idea di chi fosse William Mortensen.

Nonostante si cerchi la polemica cent'anni dopo ...

Non credo si cerchi la polemica 100 anni dopo; il problema secondo me è di rimettere le cose al posto giusto e ridare visibilità ad un grandissimo fotografo della sua epoca VOLUTAMENTE escluso da chi in quel momento deteneva il potere ... escluderlo da TUTTI i libri e le enciclopedie di Storia della Fotografia ai miei occhi è stata operazione vergognosa ed infamante da parte di alcuni, ben citati negli interventi antecedenti.

La coda di questioni sulla tecnica è un cavallo di battaglia di OP ...


Qui credo che sia una questione di ignoranza (dalla voce del verbo ignorare) ... Nella prefazione de "Il Negativo" (la mia edizione è quella del 1981 a memoria), Ansel Adams cita sbrigativamente e moooolto furbescamente John L. Davenport .......

Chi era John L. Davenport ????

John L. Davenport era un chimico appassionato di fotografia che tenne un rapporto epistolare e duraturo con William Mortensen di cui apprezzava le fotografie ma soprattutto la divulgazione di articoli tecnici che Mortensen teneva sulle riviste più in voga dell'epoca (Camera Craft etc). Questa collaborazione lunga diversi anni portò Davenport nel 1940 a stilare l'articolo seguente (vedi immagini qui sotto).

Lì dentro c'è praticamente il 90% del SZ (non solo le fondamenta) e pure del BtZS (!!!) scritto a quattro mani da Mortensen/Davenport ...

L'ultima cosa al mondo che poteva fare il miserabile Anselmo era naturalmente citare il vecchio ed acerrimo nemico Mortensen nella sua prefazione... Infatti si limitò allo sconosciuto Davenport ... ""Tanto chi vuoi che legga le prefazioni"", si sarà detto tra sé e sé. MrGreen







































avatarsenior
inviato il 07 Marzo 2023 ore 18:41

Schyter

ti faccio ancora i compliementi per gli approfondimenti dettagliati che condividi con noi!
grazie!

tra l'altro le foto d'esempio nell articolo di Davenport, alla seconda pagina, sono perfette. nonostante la bassa risoluzione di scansione si vede che sono ottime

avatarjunior
inviato il 08 Marzo 2023 ore 9:22

1- dicevo dei giovani weston e soci che avevano difficoltà a farsi rappresentare a new york. Stando a loro, la creazione del gruppo e tutta la polemica conseguente era, oltre che stilistica, anche necessaria per sollevare un polverone contro il gallerista newyorkese più importante che decideva la direzione del mercato e che non voleva sentire parlare di quegli scappati di casa che non facevano pittorialismo classico. La verità? sicuramente nel mezzo, appunto niente di diverso da qualunque genesi di qualunque movimento artistico dalla preistoria a ieri l'altro. Niente di scandaloso, è così che l'arte avanza e si muove.
Certo non ci si può aspettare che qualcuno di un gruppo passi le giornate a sperticarsi in lodi verso qualcuno dell'altro, di solito si tende a farlo con quelli del proprio giro (in Examples a momenti c'è più elogio di Weston che racconto del proprio lavoro...).

2- il 90% del sistema zonale non è altro che misurare le caratteristiche dei materiali. Un grafico logExp-densità non è mica una roba di opinioni, è fisica, i primi ad applicarlo sono tipo di fine 800 (interessante: il nome della curva, H-D, viene da Hurter e Driffield che per primi l'hanno utilizzata, a partire dal 1876).
Da uno che non li ha studiati bene, il sistema zonale fornisce un metodo di lavoro spiegato [abbastanza] chiaro per registrare le informazioni necessarie sulla pellicola e trasferirle in stampa, sapendo prima di aprire il treppiede le caratteristiche di pellicola e carta. Btzs fa più o meno lo stesso ma cercando una precisione ancora maggiore sui materiali.
Ci saranno mille e mille altri metodi, ma tutti più o meno fanno lo stesso: capisci cosa hai in mano e registra di conseguenza. Tutti i fotografi l'hanno sempre fatto, pensa solo a quando si vendevano materiali senza nemmeno dichiarare la sensibilità: come facevano? prove.

Il merito di adams non è quello di essersi inventato qualcosa dal nulla, ma è quello di essere stato tra i primi a mettere giù una guida completa e unitaria (non in mille articoli di riviste da cercarsi, ma libri che li compri e fine) e tutto sommato chiara e razionale di tutto il processo fotografico (camera-->stampa), e aver saputo divulgarla e proporla al grande pubblico.
L'idea di razionalizzare le varie conoscenze è venuta mentre insegnava con Archer nel 1939-1940, quindi coevo agli articoli di Davenport [Adams described the Zone System as "[...] not an invention of mine; it is a codification of the principles of sensitometry, worked out by Fred Archer and myself at the Art Center School in Los Angeles, around 1939–40."] .
Certo, bisognerebbe leggere le cose per saperlo (spoiler: basta anche un po' di wikipedia).

avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2023 ore 11:08

In tutta sincerità, son ben lieto ci siano stati i Newhall, e Adams, Weston e compagnia. Certo non per il fatto che abbiano di proposito e ingiustamente rimosso Mortensen dalla storia, benché mi trovi piuttosto in sintonia con il loro giudizio (pur comprendendo anche gli estimatori di quello stile). Robert Hirsch nel suo splendido "Seizing the Light: A Social & Aesthetic History of Photography" mi pare faccia un'analisi obiettiva ed equilibrata:










avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2023 ore 13:16

dicevo dei giovani weston e soci che avevano difficoltà a farsi rappresentare a new york.


................... ma dove ???? ... MrGreen

1940-1941 --- The Exhibition: Sixty Photographs (Museum of Modern Art) [MoMA ndr]

www.jstor.org/stable/4058046

""" The exhibitions has been organized by Beaumont Newhall and Ansel Adams """

erano loro a detenere il potere "di vita o di morte" (artisticamente parlando) all'epoca !!! Tutta la "cricca" era più o meno allineata a questi 2 principaòi personaggi legati anche da interessi finanziari (era scontato).

Ecco dove sta la vera e vergognosa ×a nei confronti di Mortensen ed altri.

avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2023 ore 13:22

@Ironluke ... indipendentemente se i pittorialisti piacciano o meno sia ai giorni nostri o ai critici di allora, è assolutamente da irresponsabili non citare il massimo rappresentante dell'epoca, in tutte le mostre, libri, etc etc inerenti la fotografia ed i grandi artisti del 900. La cricca legata ad Adams/Newhall, ed altri lo fece ...

Con Mortensen, che piaccia o no, stiamo parlando di un grandissimo autore/fotografo/artista volutamente relegato all'oblio. A livello culturale credo sia stato fatto un enorme danno per tutte le generazioni di fotografi amatori/dilettanti che per 70 anni manco hanno saputo dell'esistenza di questo Maestro.

avatarjunior
inviato il 08 Marzo 2023 ore 13:42

1940-1941 --- The Exhibition: Sixty Photographs (Museum of Modern Art) [MoMA ndr]

nel 1940.
la prima esibizione del gruppo ad ovest è del 1932, un'era geologica prima.

E sì, hanno vinto la battaglia artistica dell'epoca relegando al margine gli altri. Non so se sia un bene o un male, ma direi che è quello che succede con qualunque nuovo movimento: se il nuovo piace, il vecchio non lo compra e non lo commissiona nessuno, il giro delle gallerie segue il nuovo, eccetera. Nuovo che era nato come opposizione e rottura rispetto al giro di gallerie che seguiva il vecchio.
Francamente non mi stupisco.

avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2023 ore 14:52

@Tykos ...
Francamente non mi stupisco.


Io mi stupisco che non si riesca a capire che l'oggetto del topic è l'astio/odio di AA/Newhall etc etc nei confronti di un grandissimo fotografo/artista NON citato per più di mezzo secolo in tutte le enciclopedie/mostre etc etc ...
Uno dei più famosi fotografi degli anni 30 . Volutamente relegato al margine da una cricca che reggeva i fili dell'editoria fotografica.

Non del pittorialismo che aveva "forse" fatto il suo tempo !!

Ho messo il forse perchè guardandomi in giro, noto che moltissime foto odierne si ispirano di più al pittorialismo che nn alla fotografia di AA ...

avatarjunior
inviato il 08 Marzo 2023 ore 15:39

Non del pittorialismo che aveva "forse" fatto il suo tempo !!

in quanto califfo del pittorialismo, ha seguito le sorti del proprio stile/movimento. Uso uno per dire l'altro, un po' una sineddoche mi direbbe la prof di italiano.

Ho messo il forse perchè guardandomi in giro, noto che moltissime foto odierne si ispirano di più al pittorialismo che nn alla fotografia di AA ...

mode che vanno e vengono.
(a me sembra che le foto odierne si ispirino più che altro l'una all'altra finendo per essere sempre identiche a sé stesse, soprattutto la mitologica street. Possiamo dire che nel glamour c'è qualcosa del pittorialismo, ma insomma, giusto perché ci sono le tipe seminude in contesti a volte decadenti, proprio a volerla tirare per i capelli)

avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2023 ore 16:18

@Tykos ...
in quanto califfo del pittorialismo, ha seguito le sorti del proprio stile/movimento.


ci rinuncio ... mi sembra di parlare con un sordo. Confuso

Un po' come se nella storia dell'arte fossero stati cancellati Picasso, Braque, Gris, Cézanne e tutti i Cubisti perchè ad un certo punto, per i critici influenti, era una corrente artistica ormai sorpassata. Incredibile ... Tolti da tutti i cataloghi, mostre etc etc

Va beh ... ci saremmo persi poca roba ... Guernica e poco altro ... Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2023 ore 17:07

In pratica è stata effettuata una vera fotopurga artistica .

Un peccato, poiché, che ci piacciano o meno, tutti gli artisti dovrebbero avere il giusto spazio. Ovviamente in presenza di solide capacità.

Secondo me c'era dell'altro e non solo il fattore artistico.
- donne?
- soldi?
- invidia?
- paura?
- qualche screzio di carattere personale incancrenito nel tempo?
O un mix di tutti quanti... Eeeek!!!

Sono ovviamente solo mie ipotesi sparate a vanvera ;-)

avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2023 ore 17:59

- soldi? - invidia?


Con una spruzzata di opportunismo e gli agganci giusti per vendere il proprio (più o meno) lavoro.
Rimane un grandissimo della fotografia, in primis come autentico genio della CO, un grande fotografo che creò un genere. Pure un generoso a suo modo ... nei confronti di giovani fotografi che (obbligatoriamente) seguivano il suo filone o modus operandi.

L'unica vera pecca secondo me, è quella di una personalissima visione sulla fotografia che, (documenti alla mano) lo portarono ad una forma d'odio rispetto a chi venne prima di lui e che aveva una visione molto più aperta. Una patologia talmente acuita da programmare, con gli agganci giusti, la quasi cancellazione di un genere dalla storia della fotografia.

Artisticamente è molto più moderno Mortensen di Adams ...
Adams non avrebbe mai potuto realizzare (mentalmente) quello fatto da Mortensen. Mortensen avrebbe (ha) potuto fare quello che faceva Adams.

avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2023 ore 18:04

Da un lato non ha tutti i torti Tykos a scrivere che il problema di Mortensen fu probabilmente quello di essere stato uno degli ultimi pittorialisti anziché uno dei primi, anche se esprimeva un aspetto personale che in qualche modo rompeva persino col pittorialismo, almeno con quello più tradizionale; semmai c'è da chiedersi se effettivamente l'astio di Adams nei suoi confronti fosse solo un fattore di scontro tra movimenti artistici o non ci fosse dell'altro, dato che quell'astio si manifestò anche dopo la morte di Mortensen, quando ormai non aveva più ragione di essere.

avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2023 ore 18:30

Da quello che ho visto, la parte che non mi piace della produzione di Mortensen è costituita dai ritratti; qui mette in essere proprio il pittorialismo vecchia maniera e abbastanza stantìo, ma pare che fosse anche la parte di produzione che più riusciva a vendere, quindi presumo che per la pagnotta...
Per altro, invece, ho sempre più l'impressione che la guerra che gli venne mossa da Adams fosse, in realtà, molto simile a quella che oggi contrappone i sostenitori della fotografia senza postproduzione ai sostenitori del "tutto è concesso". Se così fosse, devo ammettere che anche la mentalità di Adams fosse piuttosto chiusa nei confronti dell'utilizzo della fotografia in campo artistico nel senso più libero del termine, come per altro dovrebbe essere quando l'interpretazione artistica non pretende di sconfinare in altri contesti.
In questo caso si tratterebbe di una vera e propria rivendicazione rispetto allo strumento fotografico in quanto tale, anziché una normale battaglia tra differenti movimenti artistici; questo spiegherebbe il particolare astio nei confronti di Mortensen e non di altri pittorialisti

avatarsenior
inviato il 08 Marzo 2023 ore 18:33

Secondo me Mortensen ha fregato la fidanzata ad Ansel Adams MrGreen

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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