| inviato il 02 Marzo 2023 ore 11:04
"Sicuro di avere tutti obiettivi completamente privi di focus shift?" Il Nikon 70 - 200 F 2,8 VR II lo è, e coi grandangoli la PdC è talmente ampia che del focus shift uno se ne può tranquillamente disinteressare | 
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 11:34
Ovviamente per paesaggi su cavalletto disabilitate AF e VR. Quali corpi riconoscono da soli con sicurezza la presenza del treppiede? | 
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 11:35
Comunque sia ricordo che ai tempi della pellicola, quando il digitale non esisteva, si diceva che se da un rullino da 36 pose portavi a casa tre scatti buoni andava bene... quindi anche con un occhio alla spesa, ma di varianti "di sicurezza" di una certa foto se ne facevano comunque. Chiaramente chi usava il 6X6 stava più abbottonato e chi scattava a lastre... beh, lì sì che bisogna imbroccarla al primo colpo... Ricordo anche un documentario su Berengo Gardin, dove lo si vede che osserva i provini a contatto per selezionare il negativo da ingrandire, guarda una serie di foto e dice qualcosa tipo "Come sempre la foto buona è l'ultima" (dello stesso soggetto). Capito? L'ultima non la prima. Il che significa che pure lui faceva quello che dice il semplice buon senso e che faccio pure io: se ti capita un soggetto interessante in una situazione interessante cerchi di ragionare velocemente e scatti subito, perché il soggetto potrebbe muoversi e la luce cambiare, e cerchi di fare il meglio che puoi lavorando velocemente. Ma se poi il soggetto non si muove affini la faccenda, controlli meticolosamente composizione, esposizione eccetera e fai altri scatti, e mano a mano che procedi (se non sei scemo) aggiusti sempre più cose e questo ti porta spesso a scatti migliori dei primi. Poi indubbiamente riconosco che ci sono fotografi con grandissimo talento e grandissima esperienza che la foto buona la imbroccano al primo colpo o quasi. Tanto di cappello, ma devo onestamente riconoscere che non è il mio caso. | 
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 11:36
Io non ho di questi problemi Claudio, il treppiedi non lo uso a prescindere! | 
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 11:49
Poi indubbiamente riconosco che ci sono fotografi con grandissimo talento e grandissima esperienza che la foto buona la imbroccano al primo colpo o quasi. Che poi, diciamocela tutta, nel paesaggio non è certo una grande impresa azzeccare la foto al primo scatto! Il più delle volte, a mio modesto avviso, quella di reiterare due o tre volte la stessa fotografia è più una abitudine che una vera necessità. E il fatto che in digitale quei due o tre scatti ulteriori non li paghi contribuisce a tenere viva una abitudine che con la pellicola, dove ogni click ti costa un €uro buono, si tende a perdere | 
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 11:52
A volte io ripeto alcune foto nella speranza di poter scegliere quella più "fortunata", con meno turbolenza atmosferica. La turbolenza atmosferica sale dal versante Sud dei monti, è dovuta alle alte temperature del terreno scaldato dal sole. Quando il meteo prevede che fa caldo e c' è turbolenza atmosferica lascio a casa il Sony 200-600 e porto il 70-300. Il tele Sony 200-600mm con il caldo estivo è difficilmente utilizzabile oltre i 300mm. a meno che salire molto in quota al mattino presto. D' inverno questo 200-600mm va molto meglio con l' atmosfera più fredda, ma bisogna evitare di fare foto in direzione di fabbricati riscaldati ( Baite o gruppi di case, anche se sono un pò lontane, "muovono" l' atmosfera e rovinano le foto ). La turbolenza atmosferica ( calore ) sale sul versante sud dei monti e con i supertele è difficile mettere a fuoco un soggetto che sembra un brodo in continuo movimento, in genere verso Nord le immagini ingrandite nel mirino 12x sono molto piu' ferme ( atmosfera piu' fredda, dove non picchia il sole ) e piu' facili da mettere a fuoco. Sto parlando dell' atmosfera "vicina" , a 20-30 m di distanza che sale dallo stesso monte dal quale si fa una panoramica. Ma a volte si tratta di atmosfera anche lontana di diversi Km, è un fenomeno casuale ed incontrollabile perchè sovente la direzione del vento cambia. Questo calore muove tutta l' immagine, la deforma e la muove in un modo peggiorativo sopratutto verso la zona dove picchia il sole ed il calore sale. Ho visto queste correnti calde tenere in volo un parapendio per oltre 4 ore, sembrava sempre fermo, non scendeva mai... Nella mia galleria "Test Turbolenza" ho evidenziato il problema. Vedendo in successione le coppie di foto simili si notano le deformazioni dovute al movimento dell' atmosfera. | 
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 12:31
L'ho già detto: se si spulciare negli archivi anche di ottimi fotografi si potrebbe trovare di tutto. Come mai Paolo? | 
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 12:32
“ A volte io ripeto alcune foto nella speranza di poter scegliere quella più "fortunata", con meno turbolenza atmosferica. „ Infatti ci sono dei parametri imprevedibili, quindi ci si affida alla maggior probabilità di trovare la situazione "fortunata" facendo più scatti. Un altro caso secondo me è il mosso. Se scattate 10 foto in condizioni al limite dei tempi di sicurezza, ottenete sempre lo stesso risultato? Io no, ce ne sarà una o due perfette, qualcuna accettabile ed alcune da buttare. Quindi se c'è poca luce alzo gli ISO per scattare in tutta sicurezza con i tempi, poi gli abbasso in modo da avere un tempo al limite e faccio più foto. Quasi sempre ce n'è una perfetta e avrò guadagnato un po' sugli ISO. Il controllo e la scelta la faccio spesso direttamente sul monitor e cancello le foto da scartare, quindi non mi riempio nemmeno la scheda. | 
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 14:47
"Quali corpi riconoscono da soli con sicurezza la presenza del treppiede?" Dipende dal tipo di servo utilizzato nel sistema di stabilizzazione. Se è roba andante, roba da poco, il servo è semplicemente un servo di velocità. Esistono ottiche stabilizzate meglio ed ottiche stabilizzate peggio ed il "meglio" ed il "peggio" si definiscono in base ai valori di velocità ed accelerazione compensabili (limiti di stabilizzazione) e dalla presenza o meno di un datore di posizione nella maglia di reazione del servo di velocità, che evita che il servo oscilli in ASSENZA di movimento, ossia che inizi a muovere lui, da sé, il gruppo flottante quando l'ottica è ferma e stabile: - Le stabilizzazioni da poco prezzo hanno un paio di accelerometri ma NON hanno datore di posizione: sono quelle che richiedono lo spegnimento quando si monta la fotocamera con l'ottica sul treppiede. Su treppiede, l'ottica è ferma, e se il servo non ha un datore di posizione, NON riconosce lo stato di assenza di moto, non riconosce lo "zero" di velocità, ossia che è fermo, e può innescare oscillazioni, ti muove lui da sé il gruppo flottante dato che si aspetta un movimento che non viene e ti fa lui l'immagine mossa quando è su treppiede, dunque meglio spegnerlo quando si usa il treppiede. - Le stabilizzazioni migliori, hanno sempre un paio di accelerometri ma hanno anche un datore di posizione nella maglia di reazione del servo e se montati su treppiede, "sentono" lo stato di assenza di movimento, e NON innescano oscillazioni, restano stabili e fermi, facendo fotografie ferme e dunque si possono lasciare accese quando si monta l'ottica su treppede. Chiaramente hanno costi diversi, e sulle ottichine da poco prezzo, ci montano gli IS/VR peggiori, che devi anche spengere su treppiede, mentre su ottiche costose e grosse, tipo i tele lunghi, ci montano gli IS/VR buoni, che non necessitano di spegnimento su treppiede. quanto detto per le ottiche vale anche per le fotocamere. Detta in una parola, la roba molto costosa, riconosce la presenza del treppiede, la roba andante, no. | 
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 14:57
Si, Alessandro, il problema e che non si trova in rete l'indicazione precisa della metodica da utilizzare. Io che uso la D800 con 16-35 VR f/4 e 70-200 VR II f/4 per abitudine disabilito su cavalletto il VR. Faccio lo stesso per sicurezza anche per la stabilizzazione a sensore della Sony A7RIII. Molti indicano, per quest'ultima, l'inutilità di questo comportamento, ma, in realtà, non ho mai trovato una indicazione specifica delle case costruttrici. In qualche caso, qualcuno ritiene addirittura la disattivazione dell'IBIS controproducente | 
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 15:35
“ Quali corpi riconoscono da soli con sicurezza la presenza del treppiede? „ Tutte le reflex pentax con ibis senza nessun genere di complessità elettro-meccanica, nessun riconoscimento...una semplice regola: la selezione di una modalità di scatto con telecomando, o con timer, o mirror lock up, o bulb, ecc (qualsiasi cosa che ragionevolmente si usa solo su treppiede), disabilita automaticamente l'ibis. | 
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 15:47
Se il mio treppiedi è ben fissato al terreno ( con dei picchetti da campeggio + cordini-tiranti di fissaggio ) disabilito l'ibis , altrimenti se c' è un pò di vento e vedo che l' immagine si muove nel mirino ingrandito 12X, lo abilito. Ho un treppiedi leggero in carbonio, da escursioni. | 
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 16:05
Come mai Paolo? Te l'ho detto poc'anzi Claudio perché è ormai una abitudine radicata. Una abitudine assai in voga già all'epoca della pellicola intendiamoci, ma che oggi è divenuta un po' esagerata visto che non esiste più il singolo fotogramma e quindi farne cinque invece di tre non ti comporta un esborso di quattrini. Poi, ripeto, cinque fotografie invece di due o tre non è questa grande differenza, ovvio, però cinquecento... | 
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 16:23
“ e ti capita un soggetto interessante in una situazione interessante cerchi di ragionare velocemente e scatti subito, perché il soggetto potrebbe muoversi e la luce cambiare, e cerchi di fare il meglio che puoi lavorando velocemente. Ma se poi il soggetto non si muove affini la faccenda, controlli meticolosamente composizione, esposizione eccetera e fai altri scatti, e mano a mano che procedi (se non sei scemo) aggiusti sempre più cose e questo ti porta spesso a scatti migliori dei primi. „ Ma si parlava di paesaggio nella discussione (è ovvio che in situazioni dinamiche ci sia più elasticità) e come ha detto anche Paolo, in tali situazioni dove starebbe la difficoltà a prendere in considerazione tutti i fattori prima dello scatto? | 
| inviato il 02 Marzo 2023 ore 17:01
“ Se il mio treppiedi è ben fissato al terreno ( con dei picchetti da campeggio + cordini-tiranti di fissaggio ) disabilito l'ibis , altrimenti se c' è un pò di vento e vedo che l' immagine si muove nel mirino ingrandito 12X, lo abilito. „ Ma non sarebbe meglio comprare un bel treppiedi Manfrotto d'alluminio con i morsetti delle gambe in acciaio? |
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